07/05/2014
5 recensioniOn a roof
Peter stava facendo la ronda nel suo costume da Spiderman saltando da un edificio all'altro e lanciando ragnatele di qua e di là. Era annoiato. Quel giorno non stava succedendo niente.
Anche i delinquenti sono in vacanza, pensò.
Era la vigilia di Natale e tutti si affannavano nei preparativi per il giorno dopo.
D'improvviso, ferma a un semaforo, noto una chioma bionda ben nota..
Un'idea lo fulminò.
Scese, o per meglio dire, si buttò, dal palazzo su cui era appollaiato e in volo lo afferrò per un fianco e lo porto via.
Ignorandolo mentre strepitava e si dimenava raggiunse il tetto di un palazzo e la si fermò per poi lasciarlo andare.
Harry lo guardò assassino: "Cos'hai intenzione di fare? Devo andare al lavoro!"
Peter sorrise sotto la maschera. Era adorabile quando faceva così e glielo avrebbe anche detto se non avesse avuto paura di venire disintegrato dai raggi laser che aveva al posto degli occhi.
"Volevo farti una sorpresa. Come fai a lavorare la vigilia di Natale?"
"Abbiamo un affare importante in ballo" spiegò " E comunque, lavorerò anche domani."
Questo mi giunge novo, penso Peter.
"Ero convinto che l'avremmo passato insieme il Natale." disse risentito.
L'altro recepì il tono deluso di quell'affermazione e la sua espressione passò immediatamente da furiosa a triste.
"Avevo intenzione di dirtelo, scusa. Ma, come ti dicevo dobbiamo concludere un affare importante..."
"Non è che semplicemente non vuoi passare il Natale con noi?" lo interruppe Peter.
Il noi si riferiva a lui e zia May.
Sapeva che, se non ci fossero stati loro, Harry avrebbe passato da solo e non capiva come potesse anche solo pensare di lavorare.
Harry diventò tutto rosso: "No, non è così..." cominciò a dire ma Peter lo interruppe di nuovo: "Va be', allora ti porto giù. Ci vedremo a casa quando avrai finito di lavorare."
Ormai vivevano insieme.
La casa degli Osborn era diventata troppo grande e vuota solo per Harry, così Peter l'aveva invitato sul loro divano.
Ben presto, il divano era stato abbandonato per il suo letto.
C'erano poche cose che Peter amava di più dello svegliarsi di fianco ad Harry Osborn tutte le mattine.
"Aspetta un attimo, Peter. Devo salutarti prima."
Peter lo guardò un attimo interdetto poi rimase immobile mentre l'altro gli sollevava la maschera e gli posava un leggero bacio sulle labbra.
" Ci vediamo quando torno a casa. E coumnque, se proprio vuoi saperlo, domani finisco di lavorare a mezzogiorno. Se vuoi che arrivi in orario, dovrai venirmi a prendere. E ora, portami giù." gli riabbassò la maschera e così non vide la sua espressione stupita e il suo sguardo innamorato mentre scendevano, si buttavano giù, dal palazzo.
Però sentì la sua mano stretta attorno ai fianchi e avrebbe voluto che non lo lasciasse mai più.
Ben presto, furono a terra.
Prima di lasciarsi, mentre Harry aspettava che un altro semfaro diventasse verde e Peter si prendeva una piccola pausa dalla sua inconcludente ronda in mezzo alla folla, Spiderman sussurrò qualcosa all' orecchio del suo compagno.
Gli occhi di Harry si illuminarono all'istante e lo guardò sfrecciare via con un "anch'io" formato sulle labbra.
A.A: Quindi, ho un nuovo, condiviso, account e questa è la prima cosa che vado a metterci. Ma va be', questo fandom è un po' sguarnito su efp e dovevo scrivere per forza qualcosa. Naturalmente, Gwen non esiste e Harry non è Goblin, spero si fosse capito. Non so da dove mi sia venuto fuori ma avevo voglia di qualcosa di fluffoso e la Harry/Peter è la mia nuova otp (facendo finta di averne una sola...). Comunque, spero che non sia così schifosina come sembra a me e, se vi va, lasciatemi una recensione! Alla prossima!