Seth osservava il calmpo, gremito di vampiri e licantropi.
Aro stava parlando con Carlisle e tutto sembrava calmo.
Quella sarebbe stata la sua prima vera battaglia.
Aveva un po' di paura ma riusciva a mantenere la calma al contrario dei lupi più giovani che tremavano visibilmente.
Sembravano così spaesati sulle loro grandi zampe, troppo grandi.
Era stato anche lui così? Si sentiva come se fossero passati secoli da quel giorno...distolse lo sguardo dai giovani lupi tremanti e disse loro:"State tranquilli, andrà tutto bene."
Li sentì sobbalzare, non ancora assuefatti al collegamento telepatico.
Osservò le file dei Volturi.
Non aveva niente contro di loro, ma se ce ne fosse stato bisogno li avrebbe uccisi.
Doveva difendere la sua famiglia.
Il suo sguardo cadde sul centro dello schieramento, la parte più scura.
Aro sorrideva mellifluo, mentre il vampiro biondo sembrava arrabbiato.
Poi vide un vampiro castano, come aveva fatto a non notarlo prima? Aveva lo sguardo vacuo e sembrava più che triste.
Chissà da quanto non ride, pensò.
A Seth piaceva far ridere gli altri, gli piaceva vederli felici.
Forse lui sarebbe riuscito a far anche solo sorridere quel vampiro così triste.
D'improvviso sentì dentro di se che non sarebbe riuscito ad ucciderlo.
Non sapiva come mai ma l'impulso di salvarlo, di proteggerlo lo colpì in pieno.
E anche una voglia incredibile di farlo sorridere.
Forse abbracciandolo ci sarebbe riuscito.
O forse voleva semplicemente abbracciarlo.
Si immaginò mentre correva in mezzo al campo e si buttava addoosso a quel vampiro tanto vacuo.
Lo immaginò sorridere. Doveva essere meraviglioso quando sorrideva.
"Seth, che stai facendo?" la voce di Sam risuonò nella testa di Seth.
Si era completamente dimenticato che gli altri potevano sentire tutti i suoi pensieri.
Pieno di imbarazzo e facendosi molta forza riuscì a distogliere lo sguardo e lo concentrò sul terreno.
Non riusciva a capire cosa fosse successo.

Marcus aveva notato subito quel lupo fulvo che lo fissava.
Quel giorno, molti sguardi si erano posati sulla sua figura, ma quello era l'unico ad aver smosso una scintilla di interesse dentro di lui.
Non capiva come mai. Si era completamente dimenticato come fosse l'interesse ma adesso lo sentiva crescere forte e potente nel suo animo.
Noto che aveva legami d'affetto con molti individui dello schieramento opposto, sia licantropi che vampiri. Ma nessun legame d'amore.
Quando se ne rese conto si sentì stranamente sollevato. Cosa gli stava succedendo? Sentiva quegli occhi penetrarlo fino in fondo.
Erano castani, notò. Castani e caldi.
Nonostante la sua supervista da vampiro, avrebbe voluto poterli osservare più da vicino.
Probabilmente erano pieni di sfumature e sempre sorridenti.
In un certo senso, gli sembravano morbidi.
Chissà se anche il suo pelo era morbido come pareva essere.
D'improvviso lo vide distogliere lo sguardo da lui.
Sembrava imbarazzato. Muoveva il muso qua e là e grattava il terreno con una zampa.
Fosse stato umano sarebbe arrossito vistosamente.
Come poteva essere da uomo?
Immaginò una pelle ambrata e quegli occhi stagliarsi su di essa mentre un vistoso rossore lo riempiva.
E sorrideva...voleva vederlo uomo, voleva vedere com'era fatto.
Voleva potersi immaginare le sue labbra che sorridevano.
Sorrise a sua volta nel pensarci.
Sentì qualcuno scuoterlo. "Marcus" spostò lo sguardo da quel lupo e vide Caius "marcus, che hai?" si risveglio dalle sue fantasie e si accorse di quello che stava facendo.
Non riusciva a capire cosa, ma soprattutto come, fosse successo.
Ricompose la sua maschera di calma e tornò impassibile. Meglio non pensarci.