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Autore: alhena83    08/05/2014    3 recensioni
"Akane aveva gli occhi pieni di lacrime. Ormai non aveva più intorno a se ne l'aria sognante e speranzosa da sposa ne la sua terribile aura blu di rabbia"
Ciao! Questa è la prima volta che scrivo una Fanfiction, anzi proprio la prima volta che scrivo una storia! Mi sono imbattuta su questo sito per caso, cercavo altre cose/storie su Ranma&Akane. Inutile dire che è il mio anime preferito. Ho letto anche diversi numeri del manga e nonostante siano passati parecchi anni è ancora la storia d’amore che preferisco. Non mi sono mai accontentata del finale del manga, e probabilmente non lo farò mai. Mi piace leggere le storie dei fan, anche se fin’ora non ho mai recensito niente. Ma vedrò di migliorare. Spero che la mia versione di quello che è successo dopo il mancato matrimonio vi piaccia!
Fatemi sapere!
disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Rumiko Takahashi; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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cap. 16 - Ritorno a Nerima

Il torneo e la vittoria di Moousse

 

Si era svegliata all’alba, anzi era come se non avesse dormito per niente. Ormai era arrivato il giorno del torneo e doveva guardare in faccia il suo destino.

Il consiglio aveva fatto in modo che potesse allenarsi tutti i giorni e lei non aveva opposto nessuna resistenza.

Erano stati i 15 giorni più lunghi della sua vita, forse proprio perché sapeva di non poter più fare niente per il proprio destino, per la propria felicità.

 

Nella solitudine della sua dimora aveva avuto modo di ripercorrere la sua vita, riflettere su tutto e tutti. Aveva compreso appieno la situazione con Ranma. Forse non lo aveva mai amato, era solo infatuata dell’immagine forte di lui e accecata dagli specchi delle sue leggi. Dogmi che adesso richiedevano il prezzo più alto, la sua libertà.

 

Bussarono alla porta. Era la sua allenatrice che veniva a prenderla per il torneo.

Shampoo “Mi batterò con onore con chiunque sia venuto qui per sfidarmi. Che le danze abbiano inizio!”

 

 

Obaba si guardava attorno con fare sospetto. Non aveva voluto incontrare la nipote prima del torneo e questa decisione le era costata davvero parecchio. Però voleva seguirlo, lei non l’aveva mai abbandonata davvero. Aveva pregato per la sua sorte e la sua anima sempre. Le era costato tantissimo dividersi da lei.

 

I concorrenti fecero il loro ingresso. Erano 5 uomini dalla corporatura massiccia che si intravedeva sotto i pesanti abiti cerimoniali. La tradizione voleva che indossassero le uniformi da combattimento del villaggio e una maschera sul viso. Maschera che, sempre nella tradizione, doveva celare la loro vulnerabilità… la loro “paura” delle donne guerriero.

Shampoo sorrise, preferiva non sapere che volto avessero i suoi sfidanti. Ormai per lei uno valeva l’altro.

 

Il regolamento del torneo prevedeva che gli uomini si sfidassero tra loro, e solo il vincitore acquisisse il diritto di sfidare l’amazzone. Dopotutto non c’erano troppe regole da rispettare per questo evento “eccezionale”.

 

Dopo poco più di un’ora finalmente era arrivato il momento della sfida finale tra gli ultimi due combattenti. Uno dei due sarebbe stato quello che doveva battersi con lei.

Li studiava. Seguiva tutti i movimenti. Erano apparentemente simili con l’abito della sfida, ma uno dei due aveva il netto predominio sulla gara. Lo aveva studiato bene negli scontri precedenti, aveva battuto tutti senza sembrare mai affaticato. E adesso stava battendo il suo ultimo avversario senza sforzarsi particolarmente.

Ne era sicura, lui sarebbe stato il suo avversario, il suo terribile antagonista.

 

Visto la sua particolare situazione, il capo villaggio Moiura aveva imposto una modifica del regolamento solo per l’ultima sfida. L’uomo vincitore doveva riuscire solo a toccarla in combattimento, non era necessario sconfiggerla. Se ci riusciva acquisiva il diritto di prenderla in moglie. In caso contrario avrebbe continuato il torneo con le stesse modalità anche il giorno a seguire, fino a quando non fosse giunto un uomo degno di lei.

 

Dong. Dong. Dong.

 

L’incontro era finito e come aveva previsto era proprio il più temibile ad aver vinto.

Lei si alzò di scatto.  Lentamente e  con un velo di dispiacere salì sul ring, si inchinò al suo avversario che ricambiò il gesto e si mise in posizione d’attacco. Prima iniziava l’incontro e prima sarebbe finito questo brutto incubo.

 

Lui sorrise da dietro la maschera. Sapeva di non poter essere visto, era grato di poter celare le sue fattezze. Non voleva farle male, in fondo sarebbe bastato riuscire a toccarla una volta.

Lei partì subito all’attacco e lui schivò con un agile salto il colpo. Non la attaccava, sembrava studiare i suoi movimenti. Erano tornati veloci e pericolosi come un tempo, come prima della partenza della bella amazzone.

Poi decise di smettere di titubare. Nel momento in cui lei spicco un salto dritto verso il suo viso, lui l’afferrò per un polso con una mano, mentre con l’altra la spinse a terra.

Era finita. L’aveva battuta così, semplicemente e senza troppa violenza.

Le porse la mano ma lei la respinse.

 

Moiura “Bene signori. Il torneo può dirsi concluso. L’uomo mandato dal villaggio fratello ha sconfitto Shampoo ed acquisito il diritto di prenderla in moglie. Questa sera celebreremo subito l’unione tra questi due giovani ragazzi. Questa è la nostra legge!”

 

Shampoo corse via in lacrime. Tutto ormai era inutile ai suoi occhi.

Lui la inseguì subito, facendo un cenno alle guardie del corpo di lei. Se ne sarebbe occupato da solo.

 

Obaba nascosta dietro al pubblico sperò con tutta se stessa che la nipote potesse vedere la retta via in questa situazione. Più tardi sarebbe andata anche lei a parlarle. Ora doveva presentarsi ad udienza dal capo villaggio Moiura. E si avviò saltellando sul suo bastone.

 

 

Si buttò sul letto, il suo bellissimo viso era rovinato dal trucco, ormai sciolto dalle lacrime.

Lui bussò ma senza attendere la risposta entrò subito. Si sedette accanto a lei sul letto.

“Non piangere Shampoo. Io non ti farò del male, mai”

Shampoo era sconvolta, troppo per capire quella frase, troppo per classificare la voce o il significato.

Shampoo “Non capisci! La mia vita è segnata. Ed io non so nemmeno chi sei. Togliti quella dannata maschera!”

Non fece in tempo a finire la frase che gliela strappò lei stessa.

Occhi negli occhi, le manco il respiro per l’emozione. I suoi occhi verdissimi la fissavano con dolcezza.

Mousse “Shampoo io ti ho sempre amato. Non ti farei mai del male”

E così facendo la strinse a se e la bacio dolcemente. Lei non si ribellò e subito dopo cedette, ricambiando il gesto.

Lo abbracciò con una tale urgenza, come un bisogno di dire tutto, di essere tutto, tutto quello che non era mai stata.

 

Obaba “Ragazzi scusate l’intrusione. Mousse lasciaci un attimo sole, avrai tempo per stare con la tua futura sposa!”

Non oppose resistenza, anche se il distaccarsi dalle braccia di lei fu difficile come smettere di respirare.

Mousse “Vi aspetto in cucina”

 

Shampoo “Bisnonna io… “

Obaba “Cara nipote lascia che sia io a spiegarti tutto. Il consiglio … “

Fu un racconto lungo, dovevano chiarirsi su tante cose le due donne. Ma quando finalmente uscirono da quella stanza, una nuova luce aveva illuminato il viso di Shampoo.

 

Shampoo “Mousse grazie di tutto. Stasera ti sposerò senza oppormi”

Lui sorrise ancora. Il suo cuore non smetteva di correre. Finalmente aveva baciato la sua amata Shampoo, lei non lo aveva respinto e adesso aveva “acconsentito” a sposarlo. Non che avesse molte possibilità di scelta, però non si era opposta.

 

Obaba “Mousse vai a prepararti per la cerimonia. A lei ci penso io!”

 

E corse via.

 

6 mesi dopo …

 

 

Nabiki “Buongiorno sorellona! Cosa c’è per colazione?”

Kasumi “Buongiorno Nabiki. Oggi ho dei deliziosi dolcetti cinesi che ci hanno spedito Akane e Ranma!”

Nabiki “Ma ancora non hanno deciso di rientrare? Chissà cosa ci trovano nel vivere in Cina quei due. Ormai sono sposati da quasi sei mesi!” (ed io ancora non ho potuto approfittare a dovere della situazione…)

 

Soun “Su su Nabiki, vedrai che torneranno presto. Lasciali godere ancora un po’ della luna di miele. Poi li attende la palestra! Torneranno!”

Genma “Hai ragione amico mio. Manterranno la parola e porteranno avanti le tradizioni della nostra scuola di arti marziali indiscriminate!”

Soun “E poi noi vogliamo l’erede…”

 

Nabiki “Io non sono così sicura che quei due possano riuscire ad avere tanto ardore da darvi l’erede”

Soun in lacrime “No… la mia bambina … “

 

Kasumi sentendo aprirsi il portone si avviò in corridoio e annunciò “Abbiamo ospiti. Sta entrando qualcuno…”

Corsero tutti all’ingresso e per un attimo nessuno ebbe il coraggio di parlare.

 

Ranma ed Akane erano immobili all’ingresso. Quasi aspettassero il permesso per mettere piede in casa.

Akane “Papà, Kasumi, Nabiki, signor Genma… sono così contenta di rivedervi!”

Soun “Bambina mia…” Stava già inondando di lacrime la casa.

Ranma “Papà non sei contento di vedermi?”

Genma “Figliolo sono fiero di te! Finalmente hai fatto l’uomo e sposato Akane”

Ranma ed Akane arrossirono. Ormai erano abituati alla loro condizione di coniugi, anche troppo bene. Ma trovarsi a casa, nella loro casa, e con tutta la famiglia intorno dava loro una strana sensazione.

 

E poi ormai era tempo di tornare.   

 

Kasumi “Oh.. ma che maleducati che siamo. Andiamo a tavola e raccontateci tutto davanti ad una tazza di the”

 

Poco dopo tutti erano accomodati nelle solite posizioni. Ranma aveva raccontato la storia del suo viaggio in nave e di come Akane avesse viaggiato da sola per le sorgenti.

Ormai tutti erano guariti grazie all’acqua spedita da Akane.

Nei mesi passati insieme in Cina Ranma aveva detto la verità ad Akane anche su P-Chan. Ma lei aveva reagito meglio del previsto. Forse stare lontani, in un ambiente neutrale, le faceva davvero bene.

 

Akane “E gli altri sono guariti tutti? Mousse e Ryoga?”

Nabiki “Bhe penso di si. Abbiamo seguito le tue istruzioni ma quando è arrivata la botte Mousse, Obaba e Shampoo non erano più in Giappone”

Akane “…ah…”

Kasumi “Ma ho sentito dire che il ristorante ha riaperto un mesetto fa. Perché dopo non passate a salutare? Sono sicura che sarebbero felici di rivedervi!”

Kasumi era la solita brava persona che pensa sempre al bene. Chissà come avrebbe preso Shampoo il loro matrimonio, ed il loro ritorno a casa.

 

Ranma “Bhe vedremo … Akane è un po’ provata dal viaggio… emh… siamo un po’ provati. Forse sarebbe meglio rimandare le visite di cortesia”

 

Nabiki un po’ sospettosa “Che c’è Ranma sei appena tornato ed hai già paura di Shampoo? Non ti facevo così codardo. Soprattutto ora che siete sposati. Ormai le tue fidanzate hanno capito sai”

Akane intervenendo a difesa del marito “Nabiki lascialo stare. Sicuramente passeremo a salutare tutti, con calma”

 

Nabiki si chiese da quando Akane fosse così pacifica. Aveva una luce strana negli occhi. Non l’aveva mai vista così radiosa.

Nabiki “Se la pensi così. Comunque alcune delle tue fidanzate si sono rifatte una vita Ranma”

Kasumi “Parli di Ukyo vero? Sono così carini”

 

Ranma “Sono così carini?”

Kasumi “Si, Ukyo e Ryoga! Si sposeranno la prossima settimana nel tempio della volpe rossa. Ci hanno anche mandato l’invito!” “Ryoga sarà contento di rivedervi”

 

Ranma ed Akane si guardarono sorridendo. Avevano sperato che quei due trovassero pace e magari anche che finissero per stare insieme ma non avevano certo immaginato tanto.

 

Ranma “Allora dobbiamo passare a trovarli e farci raccontare…”

Akane “Ranma …”

Ranma “…dopo aver riposato un po”.

 

Kasumi “Ragazzi noi vi abbiamo preparato la vecchia camera di papà. E’ giusto che la camera padronale adesso passi a voi”

Akane “Kasumi grazie. Grazie a tutti”

 

Ranma “Signora Saotome posso permettermi di portarti in braccio in camera. Ti sei affaticata abbastanza per oggi!”

 

Nabiki “Ma cosa state dicendo voi due? Cosa succede?”

 

Possibile che non si fossero accorti di nulla. Akane aveva sempre indossato abiti non troppo aderenti ma ormai, quasi al quinto mese era abbastanza evidente la situazione.

 

Ranma “Akane ma non gli hai detto nulla nelle tue chiamate…”

Akane in imbarazzo “…veramente no… avevo paura di come avrebbero reagito…”

 

Soun “Bambina mia … cos’hai … stai male? Sei malata?”

 

Kasumi “Ma non dire sciocchezze papà … Non vedi che è in splendida forma. Sono tutti e tre in splendida forma!”

 

Si girarono tutti verso la dolce Kasumi che con la solita spensieratezza aveva svelato il mistero e fatto morire tutti di imbarazzo per non essersi accorti che Akane era incinta.

 

Nabiki non riusciva a crederci. Stava per diventate molto ricca. “Complimenti sorellina. Cognatino non hai perso tempo vedo”

 

Ecco, ora erano davvero in imbarazzo.

 

Ranma “E’ per questo che siamo già rientrati. Saremmo voluti restare ancora in Cina. Avevamo entrambi lavoro e ci trovavamo molto bene all’hotel. Ma abbiamo preferito tornare per far seguire Akane dal dottor Tofu”.

 

Soun e Genma “Abbiamo l’erede! Abbiamo l’erede!”

Cominciò il festeggiamento generale. Era arrivato anche Happosai che dopo qualche piantuccio per la sua Akanuccia aveva preso prepotentemente parte alle bevute dei due genitori.

Approfittando della distrazione Ranma aveva preso Akane in braccio ed erano sgattaiolati in camera. Per riposare e riprendersi da tutto quel trambusto.

 

Akane “oh Ranma… che giornata! Ma mi mancava davvero tanto casa nostra”

Ranma alzando un sopracciglio “Davvero ti mancava questo manicomio?”

Akane “Fino all’ultimo matto!” Si, tutto le era mancato tanto. Anche se la persona più importante era sempre con lei.

Ranma “E come sta il mio principino?”

Akane “e come mai lo chiamiamo sempre principino? Magari è una femminuccia!”

Ranma “Akane non dire sciocchezze, dall’unione di un maschiaccio come te e di un uomo con la mia virilità può nascere solo un bel maschietto!” Adorava scherzare così con sua moglie. Non avevano rinunciato del tutto ai loro battibecchi.

 

Akane “Smettila di prenderci in giro paparino! Anche lei o lui qui dentro si sta arrabbiando ed ha appena tirato un poderoso calcio!”

Ranma “lo vedi che ha preso dalla mamma? E’ già irascibile”

E con naturalezza prese ad accarezzare il pancione della moglie, per poi baciarlo.

Ranma “E tu qui dentro cerca di non fare male alla tua mamma!

 

   
 
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