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Autore: Eden891    10/05/2014    5 recensioni
Il Dolce Amoris si è espanso!Per accontentare tutti quegli studenti che si facevano bocciare per non andarsene da quell'ambiente, la preside ha istituito a Los Angeles il college Dolce Amoris ed è proprio li, in quel campus tra il sole e il mare di Los Angeles che si svolgeranno le avventure dei nuovi protagonisti.
Finn,Castiel, Violet, Lysandre,Iris ed Alan sono cresciuti e hanno avuto dei figli che,diciannovenni si sono iscritti a questo college.
Carhan, la figlia di Finn e Castiel ha preso l'aspetto da fata dalla madre e il carattere forte del padre, adora i suoi amici ed è convinta che nulla mai li dividerà, ma sarà davvero così? oppure al college le cose cambieranno? e se cambiassero Carhan saprà affrontarle e superarle?
Amori, intrighi,tradimenti e profonde amicizie.
Il rating è arancione ma potrebbe alzarsi col procedere della storia.
Se vi ho messo almeno un pò di curiosità, buona lettura =)
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexy, Armin, Debrah, Debrah, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                       Arrivo al campus/Dimitry e Debrah
 

Punto di vista di Carhan:

“Carhan!! Il letto accanto alla finestra lo volevo io!!!” urlò Nina furibonda.
“Allora spicciati prima la prossima volta !”le risposi io con un sorrisetto divertito, mentre Kim, ignorandoci completamente, sistemava le sue cose nell’enorme armadio che avevamo a disposizione.
Eravamo arrivati a Los Angeles qualche ora prima e all’aereoporto avevamo scoperto che era stato istituito un autobus apposito che ci avrebbe portato al college Dolce Amoris.
Durante il tragitto nessuno aveva proferito parola, eravamo tutti troppo intenti a guardare il bellissimo  e soleggiato paesaggio fatto di palme altissime, spiagge bianche ed acque cristalline.
Le strade erano piene di gente che passeggiava oppure andava in bicicletta o in pattini, il clima era caldo ma non afoso e l’odore del mare si sentiva ovunque.
Era un vero e proprio paradiso.
Una volta giunti al campus, il nostro stupore non fu da meno.
Era immenso.
L’introduzione dei nuovi studenti e le lezioni sarebbero iniziate solo il giorno dopo, perciò noi avemmo tutto il tempo per esplorare.
Al centro erano visibili i tre edifici principali, per le tre facoltà di studio: a destra Medicina e Chirurgia, al centro Letteratura e a sinistra Ingegneria, tutti e tre collegati tra loro da bellissimi e pittoreschi corridoi di pietra provvisti di colonne e tetto.
Gli edifici rispecchiavano lo stile antico dei corridoi esterni, ma pur apparendo così pittoreschi all’esterno, all’interno erano certamente molto più moderni di tante altre università ed erano simili in tutto e per tutto ad un normalissimo college, con aule provviste ad ogni postazione di computer portatili a disposizione degli studenti e lavagne multimediali, corridoi infiniti con macchinette sforna-schifezze in ogni angolo , un bar nel piano seminterrato e laboratori ai piani superiori.
Dietro le facoltà vi erano due enormi edifici che rappresentavano i dormitori maschile e femminile e sparse per tutto il campus vi erano diverse costruzioni con varie insegne, nomi e loghi, soprattutto risalenti all’alfabeto greco: le confraternite e le sorellanze.
Per tutto il viaggio, Nina non aveva fatto altro che ripetere quanto le sarebbe piaciuto far parte delle Beta G, diceva che era la sorellanza più popolare del campus che organizzava feste da sballo e che la presidentessa era in assoluto la ragazza più bella del college.
Come vidi la foto della loro sede e dei suoi membri, però, capii immediatamente che non era fatto per me.
Si trattava di un gruppo di barbie bionde e cotonate, con la fissa per il rosa e per il the con i biscottini alle cinque.
Certo, per essere le più famose del campus  le loro feste dovevano essere fantastiche e ciò mi fece credere che erano determinate persone di giorno ed altre completamente diverse di notte.
Non puoi essere una signorina impeccabile tutta casa-chiesa ed essere anche la più popolare della scuola.
Il fatto che Nina volesse disperatamente diventare una di loro, mentre io e Kim non ci avremmo mai avuto nulla a che spartire mi fece pensare anche ad un’altra cosa: saremmo finiti tutti in confraternite diverse.
Io e i miei amici eravamo diversi tra di noi, coltivavamo interessi differenti ed avevamo sogni l’uno agli antipodi dell’altra, tanto per fare un esempio io ed Alexy eravamo iscritti a letteratura, Nina ed Armin a Medicina e Kim ad Ingegneria .
Improvvisamente la consapevolezza che potevamo separarci mi colpì facendomi mancare il respiro.
Loro erano tutto per me, la mia famiglia la mia vita, avrei dato l’anima per ognuno di loro persino per Armin..
Scossi la testa per liberarmi da un pensiero tanto triste quanto opprimente.
Eravamo amici e nulla mai ci avrebbe diviso.
Arrivate al dormitorio delle ragazze ci venne affidata una stanza al secondo piano ed io mi ci fiondai consapevole che Nina aveva l’intento di rubarmi il letto accanto alla finestra.
Solo quando mi fui garantita il posto che desideravo mi soffermai a notare la bellezza di quella stanza.
Era enorme, le pareti erano color panna in perfetta armonia con l’avorio delle coperte  dei baldacchini e delle tende impalpabili di seta,presenti sui tre letti matrimoniali.
L’armadio ottocentesco  ricopriva quasi per intero la parete alla sinistra dei letti mentre tre scrivanie di mogano scuro erano situata l’una all’opposto dell’altra.
Come me, notai che pure le mie amiche erano rimaste immobili ad ammirare tale splendore.
“Secondo voi, quanto ci ha speso la preside per tutto questo?!”chiese Kim.
“Non ne ho idea, ma certamente non poco”disse Nina, sedendosi sul letto di mezzo, estasiata, senza più pensare al fatto che le avessi rubato quello accanto alla finestra.
Stavo per disfare una delle mie valige, quando vidi passeggiare fuori dalla finestra una delle ragioni principali per cui avevo scelto quel college e in particolare la facoltà di letteratura.
“Scusate io…devo andare!”dissi scappando di corsa fuori dalla stanza, correndo all’impazzata e fermandomi a meno di due passi da lui che chiuse il libro che stava leggendo sorridendomi dolcemente.
“allora ce l’hai fatta! E’ un piacere rivederti Carhan!” mi disse lui mentre i suoi occhi nocciola fissavano i miei quasi volessero leggermi dentro.
“E’ un piacere anche per me…Dimitry”dissi io con un filo di voce, in sua presenza diventavo tale e quale ad una bambina impacciata, ma era impossibile non esserlo.
I suoi capelli, lunghi e lasciati sciolti, castani come i suoi occhi, si sollevavano delicatamente a causa del venticello che soffiava dal mare e quella stramaledetta camicia bianca gli stava terribilmente a pennello, evidenziando i suoi muscoli,ben fatti ma non esagerati.
Aveva un anno più di me, si chiamava Dimitry Handerson, ed io ero da tre anni pazzamente ed incondizionatamente innamorata di lui.
                                                                             ***
Punto di vista di Kim:

Cavoli che sciccheria! Certo che la preside/confettino non aveva badato a spese, pensai osservando la sfarzosa stanza principesca in cui io,Carhan e Nina eravamo state sistemate.
Era veramente bella.
Stavo per dire a Carhan che poteva sistemare le sue cose nello scomparto accanto al mio a patto che le tenesse in ordine (la ragazza è alquanto disordinata) quando la vidi diventare rossa come un peperone e dicendo che doveva andare è sfrecciata via come una scheggia.
“Che le prende?!”chiese Nina curiosa avvicinandosi alla finestra dove io già mi trovavo.
“Penso di saperlo”dissi indicando un punto nel giardino in cui Carhan si era fermata a parlare con Mr. Perfezione in persona.
“Aaaah ora capisco!”affermò Nina sorridendo, perché anche lei sapeva che l’atteggiamento di Carhan cambiava radicalmente con Dimitry nei paraggi.
La prima volta che l’abbiamo vista parlare con lui avevamo seriamente pensato che soffrisse di doppia personalità, ma non  era così.
Anche quella Carhan dolce e disponibile era parte del suo essere…certo, non era esattamente se stessa soffocando la parte ribelle e un po’ aggressiva del suo carattere, ma potevo capirla se voleva che il suo adorato Dimitry(come lei lo definiva quando era convinta che nessuno la sentisse) credesse che lei fosse più femminile di ciò che sembrava.
Certo che la mia amica, quando puntava, puntava in alto.
Dimitry Handerson era in assoluto il ragazzo più gettonato del Dolce Amoris al liceo, ed ero convinta che pure al college non sarebbe stato diverso.
Carhan era innamorata di lui praticamente da sempre ed io ero contenta di vederla raggiante e solare, ma c’era qualcosa in Dimitry che mi convinceva poco.
Non fraintendete, con lei era sempre stato più che gentile, ma ero certa che il suo fosse semplice affetto…avevo sinceramente paura che i sentimenti della mia amica per lui non fossero ricambiati.
Si erano conosciuti in biblioteca, Carahan adorava la letteratura ed amava i libri molto più di certa gente che conosceva.
Lui era il responsabile della biblioteca e tra una cosa e l’altra avevano iniziato a parlare e Carhan aveva finito col perdere completamente la testa.
Stavo per rimettermi a fare le mie cose quando notai una persona appostata dietro un albero, vicino al luogo dove Carhan e Dimitry stavano parlando e quando la riconobbi ebbi un vero e proprio attacco di orticaria.
“che ci fa li quella vipera?!”domandò alterata Nina notando anche lei quella persona..era inconfondibile.
Capelli castani. Lunghi e scalati, fisico mozzafiato, abbigliamento sconcio e di dubbio gusto e due occhi azzurri bellissimi in apparenza ma che mascheravano con lacrime di coccodrillo ogni sua bugia e solo quelle uscivano dalla sua perfetta bocca maligna.
Il suo nome era Debrah Smith, e non era difficile indovinare di chi fosse figlia..esatto! Di Ambra e a quanto sembrava aveva preso il carattere superbo e vendicativo della madre.
“Cosa vuoi che faccia? Lo sai che anche lei ha una cotta per Dimitry, come mezza scuola del resto..sarà gelosa!”dissi io.
“Dopo quello che ha fatto ad Armin dovrebbe solo chiudersi in uno sgabuzzino!”ribattè Nina infuriata.
Debrah ed Armin avevano avuto una relazione l’anno prima, una storia che ci è quasi costata l’amicizia di Armin.
Era talmente preso da quella sciacquetta che non si rendeva conto del fatto che lei lo stesse solo usando per avvicinarsi a suo padre Alan, solo perché conosceva il direttore della Douglas Production che era un’influente casa discografica.
Lei sognava di diventare una cantante famosa e avrebbe fatto qualunque cosa per ottenere ciò che voleva.
Fortunatamente, capimmo le sue vere intenzioni, ma fu grazie a Carhan che Armin aprì finalmente gli occhi.
Armin non voleva darci ascolto, allora Carhan si era chiusa con Debrah nella sala professori dove aveva precedentemente aperto il microfono che la preside usava per i suoi annunci.
Non ci era voluto molto perché Debrah perdesse la pazienza e confessasse ogni cosa.
Successivamente Armin si scusò con tutti noi ma soprattutto con Carhan.
Lei e i gemelli avevano un legame molto profondo e quella storia li aveva quasi distrutti.
Lei non lo perdonò subito ma lo costrinse a farle i compiti per due mesi.
Quando vidi Debrah procedere verso di lei mi apprestai a fare altrettanto, ma venni fermata da Nina.
“Che c’è?!”le chiesi.
“E’ inutile che vai, Armin arriverebbe comunque prima di te”disse lei e solo in quel momento notai Armin che stava raggiungendo Debrah e sorrisi.
Per quanto ancora quel ragazzo intendeva tenere nascosta una cosa così evidente?
                                                 
                                                                       ***

Punto di vista di Armin:

Il college era molto più grande di quanto avessi previsto e lo stesso la stanza che condividevo con mio fratello Alexy e con Dajan, un mio grande amico e campione di basket.
Ero contento di essere li, e di iniziare Medicina, era il mio sogno diventare medico.
L’unico rammarico era la paura costante che mi portavo dietro.
Lei si era iscritta a letteratura, la stessa facoltà di quel damerino da strapazzo che le piace tanto ed io sapevo che avrebbe passato molto più tempo con lui che con me.
Improvvisamente la paura di perdere non solo lei, ma anche Nina, Kim ed Alexy si fece prepotente nel mio cuore…non avrei dovuto permettere che accadesse.
Ma come se le mie paure potessero prendere forma ecco che dalla finestra della mia stanza vidi Carhan in compagnia del re dei beoti, Dimitry.
Lui non mi aveva mai fatto nulla, per la verità non ci eravamo mai nemmeno parlati , ma non mi convinceva per niente con quella sua aria da bravo ragazzo impeccabile.
“Stai ancora rosicando per Dimitry, fratellino?!” mi chiese Alexy e mi domandai per quanto tempo fossi stato li ad osservarli.
“Che diavolo vai blaterando?! È solo che quello non mi convince!”dissi io.
“E perché? Perché bello ed interessante?!”chiese Alexy venendo alla finestra accanto a me
“Fidati io mi intendo di bellezza maschile molto più di te..e il beota, come lo chiami tu, piace molto”disse lui.
Stavo per rispondergli non molto cortesemente ma mi anticipò afferrandomi per un braccio e trascinandomi fuori.
“Che c’è?!”chiesi io confuso.
“Guai”disse semplicemente lui, una volta che fummo fuori, indicandomi un albero dietro al quale vidi una delle persone più insulse del pianeta..Debrah, la mia ex ragazza.
Per lei ero quasi uscito di senno ma per fortuna i miei amici mi avevano aperto gli occhi.
La vidi squadrare  Carhan dalla testa ai piedi con l’odio dipinto nei suoi occhi azzurri, mentre Alexy mi guardava,aspettando una mia mossa quando vedemmo Debrah scattare verso Dimitry e la mia migliore amica.
La scelta era semplice.
Se la lasciavo fare, li avrebbe interrotti, se la intercettavo Carhan avrebbe continuato a parlare con Dimitry.
Per quanto desiderassi che lui le stesse lontano, se non avessi fermato Debrah la mia coscienza non mi avrebbe dato pace perché avrei potuto farlo, così scattai nella sua direzione e la intercettai prima che li raggiungesse.
“E tu che vuoi? Levati ho da fare!”disse Debrah sprezzante.
Ma cavolo avevo fatto ad innamorarmi di una così? Dovevo essere proprio cieco.
“Così impegnata da non voler conoscere il cantante della band più famosa del college? Stanno facendo audizioni in palestra per una voce femminile!”le dissi io sperando che ci cascasse dato che era una storia inventata di sana pianta, ma a quanto pare il desiderio della stronza era sempre quello, perché senza dirmi niente scattò nella direzione opposta.
Mi voltai e vidi Carhan ridere e scherzare con il ragazzo dei suoi sogni.
Da amico quale mi professavo avrei dovuto essere felice per lei, invece perché, vederla con lui mi procurava una così forte stretta al cuore?
La vidi voltarsi verso di me, senza farsi vedere da lui e pronunciare un grazie a fior di labbra, probabilmente si era accorta che avevo deviato il percorso di Debrah.
Ci volle tutta la mia forza di volontà per sorriderle, voltarmi e lasciarla da sola con Dimitry, ma lo feci…probabilmente nella scala delle decisioni di cui mi sarei pentito, questa sarebbe arrivata in cima.

                                                                ***
Punto di vista di Carhan:

Aveva fatto una cosa a dir poco eroica.
Sapevo che Debrah stava arrivando, l’avevo vista ma non sarei riuscita a fermarla.
Sarebbe arrivata e avrebbe interrotto, per l’ennesima volta da quando la conosco, la conversazione tra me e Dimitry, invece Armin era arrivato dal nulla.
Non so cosa le avesse detto, ma aveva funzionato perché lei si era voltata ed era schizzata nella direzione opposta.
Debrah l’aveva ferito come poche persone avevano fatto e sapevo che per lui anche solo vederla significava avere la giornata rovinata, figuriamoci parlarle, ma l’aveva fatto, perciò quando si voltò verso di me, non potei evitare di ringraziarlo.
Ovviamente, dopo mi avrebbe chiesto un conto molto salato per questo favore, ma ero disposta a pagarlo.
Mi fece un sorriso e tornò verso il suo dormitorio, ma in quel momento accadde qualcosa.
Nell’istante in cui mi voltò le spalle e s’incamminò nella direzione opposta alla mia, sentii una forte sensazione di angoscia opprimermi all’altezza del petto.
Fu solo per un attimo ma anche più tardi, quella sera, mi chiesi cosa potesse significare.

                                                                                  ***


Note dell’autore: Buona sera lettori e lettrici, ecco il primo capitolo di questa storia. I nostri protagonisti sono arrivati al college ed abbiamo fatto la conoscenza di altri due personaggi chiave: L’amore di tutta una vita della protagonista principale e ovviamente la sua antagonista che non poteva certo mancare..cosa succederà? Se volete scoprirlo, non vi resta che continuare a leggere XD
Ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno letto e recensito il prologo…siete straordinari <3
Bacione grande <3
Eden891

  
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