-Papà, mamma, ci sposiamo.-
Con quelle parole mia figlia aveva posto fine alla
mia vita.
Si sposava. Si sposava con quello che era stato
come un
figlio per me, io ero lo zio Peeta. Adesso sarò il maledetto
suocero. Katniss è
nell’altra camera, con Johanna ed Effie: aiuta Dandy a
vestirsi, a farsi bella
per lui. Hay si sistema i capelli biondi con il gel e si fa aiutare da
Gale a
stringersi la cravatta, perché sa che oggi è
meglio non disturbarmi.
Se ci fosse il vecchio Haymitch qui forse sarebbe
tutto più
facile, forse ci potremmo bere su ma lui non c’è
da cinque anni ormai, gli anni
di eccessi si erano fatti sentire e, alla fine, proprio
l’uomo che ci aveva
salvati, che ci aveva fatti stare in vita, ci aveva salutato con un
sorriso
stanco sulle labbra e un bacio di Effie sulla guancia. La capitolina
ora stava
praticamente tutto il tempo da noi, cercando di ritardare il momento in
cui
sarebbe dovuta tornare in quella casa buia e vuota, senza adolescenti
né
marito. Avevo avuto un crollo alla morte del nostro mentore ma Katniss
era lì,
pronta a raccogliere i miei pezzi, i nostri
pezzi e, lentamente, la vita era continuata ad andare avanti: i ragazzi
erano
giovani, noi avevamo ancora tanta strada davanti. Ci saremo rincontrati
con il nostro
vecchio, ne ero sicuro. Anzi, probabilmente ora si sta divertendo a
vedermi
come un leone chiuso in gabbia, pronto a dare la mia bambina
a quell’idiota di Odair.
-Dai, papà, non fare quella faccia
truce. Finn è apposto.-
mi dice mio figlio, mentre gli occhi grigi mi guardano felici ed
entusiasti:
per lui Finn è come un fratello maggiore ed è una
specie di protettore di
questa relazione.
-Tua sorella è piccola.- borbotto,
allentandomi la cravatta.
-Papà… Ha 26 anni, io dico
che sia ora, eh?-
A 26 anni io e Katniss avevamo già loro
due, mi ritrovo a
pensare, stupendomi. Ma eravamo più maturi, suvvia.
Dandelion è…. Uff, ok. Dandelion
è più adatta al matrimonio di quanto non lo sia
mai stata Katniss e a questo mi
ci devo abituare.
Proprio in quel momento, Katniss apre la porta e
mi sorride,
facendomi cenno di avvicinarmi. Mi da un bacio sulla guancia e, anche
se vedo
la preoccupazione nei suoi occhi, mi dice che Dandy mi vuole vedere.
E’ pronta
e tra poco ci avvieremo al comune per poi accompagnarli al treno che li
porterà
al 4, dove hanno comprato casa. Lontano da me.
La tostatura la faranno nella nostra cucina, ci saremo
solo io, Katniss,
Annie, Hay e gli sposini.
Entro nella camera e, per un attimo, mi sembra di
avere un
flashback e di rivedere Katniss il giorno delle nostre nozze. Anche i
capelli
di Dandelion sono sciolti ma ha due piccole trecce ai lati del volto,
nelle
quali sono intrecciati delle margherite di campo. L’abito
è bianco e lungo, con
una scollatura a cuore, semplice come lei. E all’improvviso
la rivedo appena
nata o il giorno che, in panetteria, ha mosso i suoi primi passi con
una
scioltezza che aveva spaventato me e Katniss o il suo sguardo il giorno
che Hay
è nato.
-Papà, sono bella?-
- Sì, tesoro. Sei bellissima.- le
rispondo, cercando di non
commuovermi già da ora.
La abbraccio e le do un bacio sulla fronte,
porgendole il
braccio.
-Beh, facciamo questa cosa?-
Lei ride e mi bacia la guancia delicatamente,
attenta a non
rovinarsi il trucco e a non sporcarmi di rossetto.
-Papà, mi sposo, non vado a morire.-
-Ripetimelo ancora una volta, così mi
convinco.- borbotto io
mentre mia figlia mi dà una piccola gomitata.
Le sorrido e, facendo un respiro profondo,
scendiamo le
scale di casa nostra e ci avviamo verso il palazzo di giustizia e sento
lo
sguardo di Katniss sulle mie spalle. Sto bene, Kat, non preoccuparti
per me.
Finnick è lì ad aspettarla e
sussurra qualche parola ad
Annie che annuisce, sorridendo con la sua solita aria un po’
stralunata: deve
essere difficile anche per lei e so perché Dandelion si
è subito detta d’accordo
ad andare a vivere nel 4. Finn non poteva lasciare da sola la madre e
Dandy non
gli avrebbe mai potuto fare questo torto. Sento mia figlia tremare e
vorrei
poter far qualcosa per tranquillizzarla, per dirle che tutto
andrà bene.
-Papà?-
-Sì?-
-Non farmi cadere.-
-Mai.- le rispondo, stringendola di
più.
Avanziamo ancora e arriviamo, finalmente, e unisco
le mani
dei futuri sposi che non staccano l’uno dagli occhi
dell’altra. E, purtroppo,
devo ammettere che sono perfetti insieme, lo sono sempre stati anche
quando
avevamo quattro anni e si abbuffavano di biscotti di nascosto da
Katniss e
Annie, con la mia complicità.
Sono perfetti.
POV KATNISS
Sono partiti. La mia bambina è andata
via da me, alla fine.
Giocherello con il mio calice di vino e lo porto
alle
labbra, assaporandolo. Hay e Cat sono andati al nuovo pub aperto
giù in centro,
per continuare a festeggiare con i loro amici: la casa è
silenziosa, dopo
questa giornata così piena e chiassosa.
-Un penny per un tuo pensiero.-
Sorrido a Peeta e gli faccio spazio sul dondolo
che abbiamo
comprato anni fa, poco dopo la nascita di Hay. Il mio ragazzo, ormai
uomo più
che ragazzo, del pane mi abbraccia e io mi perdo nel suo profumo,
uguale da
anni. Alla fine è felice, anche se non lo vuole ammettere e,
probabilmente,
sarò io quella che avrà difficoltà ad
accettare la cosa. Lui lo sa, eppure mi
bacia la fronte come se non fosse chissà quale grande
problema.
Non la vedrò, non la potrò
proteggere. Non potrò fare niente
per evitare che facciano del male, che la portino via da me.
-Starà bene, lo sai, vero?- mormora mio
marito, stringendomi
più forte.
-E noi staremo bene?- gli chiedo, non guardando i
suoi occhi
azzurri.
-Certo che staremo bene. Conta che Hay si
sposerà tra trent’anni
minimo.-
Io rido e scuoto la testa pensando al mio
“bambino” così
calmo e tranquillo che si è rivelato un mix micidiale tra me
e Peeta: non sta
fermo un secondo.
-E poi Katniss…- mi dice, portando le
sue labbra vicino alle
mie, facendomi battere il cuore come se fossi ancora
quell’adolescente di tanti
anni fa – Tu hai me ed io ho te.-
Vero, Peeta.
Vero.
FINE
PIANGO.
Piango sul serio perché, con
questa ultima OS, finisce una grande avventura! Un’avventura
che inizia con
Living Again e che ha, nel suo cammino, guadagnato complimenti,
preferite,
seguite e tanti sorrisi. Un’avventura che mi ha fatto
scoprire nuove amicizie(
tu SAI a chi mi riferisco, cara STALKER) e che mi ha fatto ritrovare il
piacere
della scrittura.
Vi ringrazio immensamente, siete
fantastici e mi avete supportato in questo cammino: spero di aver dato
un degno
finale a questa avventura <3
Vale