Le ho aperto il cuore
E la disperazione glielo strappò dalle mani.
Ora avvinghia il mio animo.
Non dovevo tornare in quella stanza.

A Maizono...

Cosa mi hai fatto?
Mi hai ammaliato coi tuoi occhi d'angelo, la maschera che indossavi mi ha illuso.
Quale terrore nel vederla cadere...
Cosa mi hai fatto?
I tuoi occhi spiritati da medusa mi hanno pietrificato.
E ti ho odiato...
Ma sapessi quanto ho sperato di poter riavvolgere il nastro ad un attimo prima,
giusto per volgere le spalle a quella porta e dirti -Che hai fatto? Che stiamo facendo?-
Se ti ho odiato, se ti odio, non averne a male.
Sei tu che sei caduta trascinandoti anche me.
...
Se non mi fossi fatto prendere, ora forse non mostrerei questo volto tumefatto.
Dormiamoci su, Maizono.
Fa freddo e mi sento così solo, ma presto avremo compagnia quaggiù.
Quaggiù in obitorio.