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Autore: IAmAKlainer    11/05/2014    1 recensioni
Qualcosa che sentivo di dover fare.
Qualcosa che mi ha torturato tutto il giorno.
Ce l'ho fatta finalmente a parlare di lui.
Vediamo cosa ha fatto Lui oggi.
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cory Monteith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi pensavo che non ce l'avrei mai fatta. E invece, eccomi qui. Nessuno di noi sta bene oggi. Ammettiamolo. Non potremmo mai essere felici.
Solo che dobbiamo farci forza.
Questa piccola cosa non credo sia bella come quello che ho letto oggi, che mi ha fatto piangere, ma spero piaccia.

Happy Birthday Cory Monteith.
We miss you a lot.

*****


 

 





11 Maggio 2014

 

In paradiso quel giorno c'era un grande movimento, a causa di un compleanno da festeggiare.

 

Tutti, tra angeli che provavano a intonare un grande “Happy Birthday To You” o persone normali, erano impegnati a iniziare i preparativi.

 

Chi era l'unico che mancava?

Proprio il festeggiato.

 

Se ne stava un po' in disparte, lontano da tutti, in un angolino.

 

Guardava giù, con le lacrime agli occhi.

 

Era il suo primo compleanno lassù.

Lì non stava male, però sinceramente non stava bene, sapendo che tutti, amici, fidanzata, famiglia, fan erano lì senza di lui e sapeva di mancare loro, quanto a lui loro mancavano.

 

Erano passati quasi dieci mesi dal giorno in cui lui non era più tra loro, da quel giorno che lo fece salire dove si trovava in quel momento.

Solo che non capiva cosa ci facesse lì, nel Paradiso.

Non era mai stato perfetto, aveva fatto molti errori, ma quando chiese spiegazioni gli risposero che aveva salvato molte vite ed aiutato molte persone anche senza saperlo. Era felicissimo di averlo fatto, solo che gli mancava stare sulla Terra.

 

Guardò il mondo e cercò di focalizzarsi sull'amore della sua vita, che ogni giorno aiutava un sacco di persone ed era l'ancora di molti.

 

Lea, quanto gli mancava. Era una ragazza fortissima. La donna più forte che avesse mai conosciuto insieme a sua madre.

Sapeva che in fondo non stava bene, ma che ci provava ed andava avanti solo per farlo sentire fiero di lei. E Cory non poteva essere più fiero di lei, che ogni giorno diventava sempre più forte e che volava come una palla di cannone, andando sempre più in alto.

Sua madre era lo stesso. Aver perso un figlio sicuramente ti segna a vita, ma anche lei andava avanti solo perché sapeva che lui non avrebbe voluto che rimanesse sempre triste e ogni giorno tirava avanti, sempre a piccoli passi, ma tirava avanti.

 

Proprio quel giorno, le donne più importanti della sua vita avevano passato la giornata insieme e avevano anche fatto una torta.

Quando fu cotta, poi scrissero con la glassa “Happy 32th Birthday Cory”.

Entrambe avevano le lacrime agli occhi, e qualcuna stava scendendo dagli occhi di entrambe.

Misero anche esattamente trentadue candeline e le accesero tutte.

 

A quel punto, Cory scelse di usare uno dei suoi “poteri” per comunicare con le persone che amava.

Non poteva scendere fisicamente sulla terra, ma poteva far sentire la sua presenza.

 

Quando le donne provarono a spegnere le candeline, nessuna tra le fiammelle si spense.

 

Ci riprovarono un'altra volta, ma poi lo sentirono.

Cory era vicino a loro. Cory voleva dire loro “Sono qui, con voi. Per sempre. Vi starò sempre accanto. Nessuno vi ferirà, io ci sarò sempre. Sempre. Non mi spegnerò mai.”

 

Le due donne si guardarono, capendo di aver provato la stessa cosa, e si abbracciarono forte, con le lacrime che scendevano sulle loro guance.

 

Anche loro sapevano che Cory sarebbe sempre stato con loro, ma in quel momento, sentire la sua presenza, le fece emozionare tanto.

 

Anche il ragazzo, che guardava tutto da lassù, pianse un po'.

Quanto gli mancavano tutti.

Ma ci sarebbe sempre stato per ognuno.

 

Si affacciò dalla sua piccola nuvola, per vedere meglio il mondo che stava sotto di lui e vedere cosa stava succedendo alle persone a cui teneva.

 

Vide tutti i suoi amici e i suoi fan che scrivevano “#HappyBirthdayCoryMonteith” per lui.

I suoi fan, che non lo avevano mai abbandonato e che ancora, dopo tutto questo tempo, continuavano a seguirlo, anche se lui non era più fisicamente tra loro.

Ma loro sapevano. Sapevano di conservare una parte di Cory, ognuno dentro il proprio cuore e per questo non lo avrebbero mai dimenticato, perché lo sentivano dentro di loro.

 

E molti di loro però, stavano piangendo.

E lui sapeva perché.

Perché non era lì. Perché mancava a tutti loro.

Perché molti stavano andando avanti ogni giorno, solo per lui, perché anche loro sapevano che non li avrebbe mai voluti vedere tristi ogni giorno per lui, perché secondo Cory dovevano essere felici.

 

Voleva fare sentire la sua presenza a tutti loro.

Doveva fare per forza qualcosa.

 

Voleva fare qualcosa, ma non sapeva cosa potesse essere di preciso.

 

Decise di andare a chiedere al Superiore aiuto, per poter riuscire nel seguire il suo piano.

 

<< Ehm, scusi, lo so che è molto quello che vorrei chiederle, ma non lo farei mai se non fosse così importante. >>

 

<< Cory, ragazzo, che cosa c'è? >>

 

<< Vede, oggi è il mio compleanno, non so se lo sa, e tutti, laggiù, in questo momento stanno pensando a me, ma sono tristi, perché manco loro, quanto loro mancano a me e li capisco. Solo che non riesco a sopportare di vederli così, vorrei fare qualcosa per farmi sentire da tutti loro. Come se in qualche modo potessero riuscire a sentire la mia voce, o non lo so, ma farei qualsiasi cosa. >>
 

<< Be', intanto auguri, per quello che vuoi fare in effetti ci sarebbe una soluzione. Devi pensare a tutte le persone a cui vuoi parlare e dire quello che vuoi nella tua testa. Ti sentiranno. Tutti. Ti raccomando solo una cosa. Non lo usare troppo spesso. Controllalo. >>
 

<< Grazie, Lei non sa quanto mi abbia fatto felice. Grazie ancora. Le prometto che lo userò bene. >>

 

Tornò di corsa sulla sua candida nuvoletta e si distese per terra.

 

Pensò a quello che avrebbe potuto dire, ma trovò subito la cosa adatta.

 

Pensò a Lea, alla sua famiglia, a tutti i suoi amici, al cast che era la sua seconda famiglia e ai suoi fan e disse loro:

 

I'll stand by you

I'll stand by you

Won't let nobody hurt you

I'll stand by you”

 

Ora si sentiva decisamente meglio.

Quando guardò giù e si affacciò sul mondo, poté sentire dentro di sé e anche vedere con i suoi occhi, che tutti lo avevano sentito dentro di loro. Che stavano piangendo, ma solo perché avevano sentito la sua presenza accanto ognuno di loro.

 

Guardandoli, anche lui pianse, era ingiusto stare lontano da tutti loro, ma li avrebbe rivisti. E quando si sarebbero incontrati tutti insieme, non si sarebbero lasciati più, per quella che era l'eternità.


 

   
 
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