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Autore: LadyNimoe    12/05/2014    0 recensioni
Una storia come un'altra, come anche un canarino puo' cambiare il destino di chi ama.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta un canarino dalle piume d’oro
Che viveva con una vecchina
Alle porte del mondo
Senza una briciola di pane da mangiare.
Siccome la vecchina era molto povera
Poteva solo permettersi del pane raffermo
E forse neanche quello.
Tutti i giorni divideva il pane
Con il suo canarino.
Lui, che era molto intelligente,
si commosse a quel gesto
che si ripeteva di continuo ogni giorno.
Decise di fare qualcosa anche lui.
Un giorno, quando la vecchina dormiva ancora,
uscì nel giardino e cantilenare, grande fu la sorpresa
quando vide una donna di straordinaria
bellezza sotto un pesco sterile.
Lei lo guardò e disse dolcemente:
“Ascolta le mie parole: se del bene tu vuoi far
Una vita agiata e bella avrai,
se per combinazione fallirai
niente potrò fare mai!”
Lui la guardò impaurito.
“Trova tre monete d’oro,
guadagnate con onestà,
sotterrale vicino al pesco.
Quando esso fiorirà la tua padrona
Bene starà”
La donna scomparve in una nuvola.
Il canarino non perse tempo e volò in città.
Lì incontrò tre persone.
Il canarino chiese al primo, che era un filatore:
“Come posso fare per guadagnare tre monete d’oro?”
L’uomo rispose:
“Lavorando certamente, io, però, non posseggo tale cifra
Povero come sono, se mi aiuterai posso donartene
Solo una!”
Il canarino accettò senza esitazione.
Aiutò l’uomo in tutto, puliva le finestre con un panno,
aiutava a scacciare gli insetti nocivi dall’orto
e tante altre cose.
Si guadagnò il primo soldo d’oro.
Felice andò in cerca di degli altri soldi.
Il secondo uomo che incontrò era un ricco mercante,
il canarino gli pose la stessa domanda che aveva
fatto al primo uomo, il mercante allora rispose:
“Aiutami a trasportare questo sacco
Pieno di mele, se ce la fai, ti darò cinque monete!”
Il canarino provò e riprovò senza
Ottenere nessun risultato.
L’uomo si infuriò.
Il canarino spaventato volò via.
Incontrò il terzo uomo, che faceva l’artigiano.
“Se mi aiuti portando gli attrezzi che mi occorrono
Per il mio lavoro ti darò tre monete!”
Il canarino accettò felice.
Lo aiutò sempre e faticando molto
Ma facendo sempre del suo meglio.
L’artigiano, alla fine, gli diede tre monete d’oro.
Tornando verso casa incontrò il primo uomo,
il filatore, che piangeva disperato,
il canarino apprese che
qualcuno era entrato nella sua casa
e aveva bruciato tutta la lana filata.
Era disperato perché non aveva
Soldi per comprare
Altra lana da filare.
Il canarino si commosse.
Donò al filatore le quattro monete d’oro
Che aveva guadagnato con fatica.
L’uomo felice lo ringraziò
Per la sua bontà.
Il canarino ritornò a casa sfinito
Senza un soldo.
Incontrò la donna bellissima e
Abbassò lo sguardo.
In quello giunse l’artigiano,
il quale l’aveva seguito fin
dalla casa del filatore,
l’uomo era rimasto colpito da
quel gesto di generosità.
Lo lodava e ammirava talmente tanto
che il canarino si illuminò tutto,
le piume si accesero come per magia.
Ma era ancora triste,
perché non era riuscito ad aiutare
la sua amata padrona.
La donna bellissima allora disse:
“Guarda Piuma D’Oro! Tre monete!”
Il bel canarino, che adesso si chiamava Piuma D’Oro,
si accorse che con il suo fruscio d’ali
aveva creato per magia tre belle monete d’oro
proprio quelle che gli servivano!
Le seppellì vicino al pesco e attese impaziente
Insieme all’artigiano e alla donna bellissima.
Dopo un poco, piano piano, alcuni boccioli
Si aprirono come d’incanto,
i frutti divennero grandi e dolci,
Piuma D’Oro rimase a becco aperto
Dallo stupore così come l’artigiano.
La donna bellissima scomparve con un
Sorriso soddisfatto sul volto.
In quel momento dalla casa uscì
Un’altra donna di eguale bellezza della prima
Che aveva incontrato.
Stentava a riconoscere la sua vecchia padrona
In quelle fattezze di beltà che aveva di fronte.
Lei disse:
“Caro Piuma D’Oro, hai sciolto l’incantesimo
Che mi teneva prigioniera da tanto tempo
In quel corpo!”
Il canarino felice volò da lei, esultando
E cantilenando.
L’artigiano che stava ancora lì in piedi
Li osservava.
Come per magia anche lui iniziò a perdere l’aspetto
Di anziano signore per prendere
Le sembianze di un bel giovane
Che si rivelò essere il principe di un
Lontanissimo paese.
La giovane padrona e il giovane principe
Si innamorarono l’uno dell’altra
Perdutamente.
Piuma D’Oro era al colmo dell’allegria
E da quel momento lui e i suoi amati padroni
Vissero per sempre in pace e felicità.
 
 
 
 
 
  
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