Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Necrosis    13/05/2014    3 recensioni
"Il vessillo uscì allo scoperto, brillando nella oscura coltre di fumo che avvolgeva l'enorme nave.
Coraggio, signori. Il viaggio sta per iniziare.
Non esiste paura, né speranza davanti a noi.
Gli dei si rivelano agli uomini se chiamati.
Pregate che vi siano favorevoli"
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Hector Barbossa, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo III: Desideri








Scese con eleganza le scale, ignorando i movimenti dell'equipaggio che si muoveva freneticamente per partire.
Jack invece fece più fatica, sballottato di qua e di là dagli uomini della ciurma.
-Dannazione Asthoria, insegna al tuo equipaggio ad avere un po' più di-
Gli morirono le parole in gola vedendo la sontuosità della cabina.
Le candele illuminavano lo spazio, rendendo l'ambiente intimo e piacevole.
Un grande tavolo con un cesto di frutta era al centro della stanza e spostando lo sguardo verso l'angolo più oscuro sulla sua sinistra vi era un ampio letto.
Le tende scure erano aperte, lasciando filtrare la luce della luna.
Davanti al tavolo una grande scrivania ricoperta di carte nautiche, affiancata da un mappamondo e da un trespolo su cui era appollaiato un falco dall'aria vigile.
-Complimenti, ti sei organizzata un bel posticino-
-Mi pare ovvio, dovrò passarci molto tempo, come ben sai.-
Con un movimento del capo lo invitò a sedersi mentre lei si dirigeva verso la scrivania.
Asthoria diede un buffetto affettuoso al falco che emise un verso di gradimento davanti a quelle attenzioni.
-Non ti facevo il tipo da “animale da compagnia”- commentò Jack osservando il suo comportamento dolce nei confronti del rapace.
-Non conosci tante cose di me, caro Jack- un lieve sorriso le increspò le labbra -In ogni caso, ecco la mappa-
Gli passò un rotolo lacero, molto antico, che sprigionava un forte odore acre di muffa e altro che non riuscì ad identificare, almeno finché non lo aprì.
Delle grosse chiazze scure macchiavano alcuni punti della mappa, rendendo difficoltosa la lettura.
-Questo è-
-Sangue, esatto. Non è stato facile averla- lo anticipò Asthoria, osservando la sua reazione.
Ma Jack non fece una piega e continuò a studiare quella logora pergamena.
-Sembra molto lontano da qui, inoltre la grotta sembra ben nascosta. Adesso capisco perché hai bisogno della mia bussola-
Tacque, aspettando che lei dicesse qualcosa, ma ciò non avvenne.
Alzò gli occhi, incrociando il suo sguardo, e per la prima volta da quando la conosceva vi lesse un profondo rammarico.
Si osservarono a lungo, finché lei non si sedette davanti a lui con fare stanco.
-Non mi chiedi cosa sto cercando?- la sua voce era più roca del solito.
La vide chiudere gli occhi e si godette quella insolita visione.
Stava vedendo un lato di quella donna, così spaventosa e temuta da tutti, che aveva solamente potuto immaginare in quei mesi di navigazione che avevano passato insieme quando lo aveva raccolto da quell'isola sperduta nel nulla.
-Aspettavo che fossi tu a dirmelo- rispose semplicemente.
Asthoria rise appena ad occhi chiusi, dischiudendo le labbra e mostrando i bianchi denti che contrastavano col rosso intenso della bocca.
-Capitan Jack Sparrow che dimostra del tatto? Ti intimorisco talmente tanto?- mormorò.
-Io non sono intimorito, Asthoria, semplicemente ti rispetto-
Lei aprì gli occhi, fissandolo con fare incuriosito.
-Per questo mi sono imbarcato con te senza tirarmi indietro. So di cosa sei capace e non vorrei di certo incappare nella tua ira, ma se sono qui è perché rispetto la tua persona e per una volta tanto nella vita voglio ripagare uno dei miei debiti-
Gli concesse uno sguardo morbido, così diverso dagli sguardi severi e penetranti che era solita rivolgere.
-Jack, quando fai così potrei anche innamorarmi di te-
L'espressione sorpresa di Jack fu talmente epica da far scoppiare a ridere fragorosamente Asthoria -Ti stavo prendendo in giro!Avresti dovuto vedere la tua faccia!-
-Mpfh- sbuffò Jack facendo una smorfia di disappunto.
Quella donna e i suoi scherzi agghiaccianti.
-Devi avere fame, dopotutto non avevi il becco di un soldo alla locanda- fischiò e subito tre dei suoi uomini portarono in tavola dei vassoi ricolmi di cibo.
-Sì, grazie-
-Non lo faccio per farti un favore, Sparrow, è nei miei interessi che tu non muoia di fame e che quel cervellino che ti ritrovi nella testa funzioni correttamente-
Alzò gli occhi al cielo, addentando una coscia di tacchino. Ecco di nuovo la Asthoria di sempre.
Mangiarono in silenzio, scambiandosi di tanto in tanto delle occhiate scrutatrici.
-Deduco che tu non mangiassi da giorni-
Bevve dal boccale del vino, continuando a guardarlo abbuffarsi.
-Complimenti al cuoco, dico davvero!- disse Jack fra un boccone e l'altro.
-Qui sulla Sakuran Trance ci trattiamo bene, non come voi sulla Perla. Mi sembri sciupato-
-Sai com'è... prima dovevo scappare da Davy Jones, poi sono finito nello scrigno di Davy Jones, poi ho combattuto Beckett e Davy Jones e alla fine sono stato ostaggio di Barbanera e di quella squilibrata di Angelica.-
-Una squilibrata di cui sei innamorato,però-
La guardò di sottecchi e non rispose, affondando i denti in un nuovo cosciotto.
-Jack... credi di farla in barba a tutto il mondo con questo tuo fare... stravagante e fintamente distratto?-
-Sono scappato abbastanza Asthoria, come vedi sono qui adesso-
Lei si tolse il cappello, mettendo bene in mostra la bandana nera che teneva indietro i suoi capelli lunghi.
-Speravo in questa risposta, Jack-
La osservò togliersi il mantello e posarlo sulla spalliera della grande poltrona posta dietro la scrivania.
Alla luce delle candele la sua pelle sembrava avorio.
Asthoria si sedette nuovamente, prendendo il boccale fra le dita e facendo ondeggiare il vino al suo interno.
Il falco volò sul tavolo e iniziò a cibarsi dei resti di carne presenti nel piatto della donna, suscitando la sua ilarità.
-Sei il solito ingordo Diablo-
-Asthoria-
Lei non gli rispose, ma Jack sapeva che lo stava ascoltando.
-Cosa stiamo andando a prendere?- le pose la fatidica domanda che prima avevano lasciato senza una risposta.
-Un vaso di giada in cui è rinchiuso un potente Djinn che può esaudire un unico desiderio. Per fare ciò il guardiano porrà delle domande e se saranno sincere mi permetterà l'accesso al vaso-
-E così, vuoi quel desiderio-
-Ad ogni costo-
-Non voglio chiederti perché tu stia facendo tutto questo, credo di immaginarlo-
-Ti ringrazio-
Le dondolò la bussola davanti agli occhi con il suo solito sorrisetto -Cos'è che desideri di più al mondo?-
Asthoria la prese fra le mani e la osservarono insieme.
-Indica ovest-
-E ovest sarà-
Consegnò la bussola al suo proprietario e sorrise appena -Ti spiace dire a mastro Abbington la rotta da seguire? Ho bisogno di riposare-
-Certo-
Lo osservò avviarsi verso il ponte.
-Jack?-
-Cosa c'è Asthoria?-
Gli lanciò una bottiglia di rum.
-Buonanotte, Sparrow-
Jack uscì con fare sbrigativo, a disagio davanti a quella insolita gentilezza.
-Mastro Abbington?- richiamò un uomo anziano e scarmigliato con dei vistosi denti d'oro.
Gli diede la rotta e si sedette in un angolo del ponte, stappando coi denti la bottiglia di rum e prendendone un sorso generoso.
Quella donna... chissà quale sogno serbava così gelosamente in fondo al suo cuore.
Avrebbe voluto saperlo, un po' per la sua curiosità da pirata e un po' per un senso di interesse nei suoi confronti.
Nessun interesse sentimentale, questo no.
Era qualcosa che ancora non riusciva bene a decifrare.
-C'è ancora molto tempo- disse ad alta voce, alzando lo sguardo e guardando le stelle.

 

Asthoria era rimasta seduta al tavolo con ancora il bicchiere mezzo pieno.
L'unico rumore era il lieve cibarsi degli avanzi di Diablo.
Con un sospiro pesante si alzò e sciolse la fascia di tessuto a cui erano legate le katane.
Le posò contro la parete e si accostò alla finestra per guardare il mare.
Fra qualche giorno sarebbe stato quel giorno.
Sorrise lievemente, accarezzando il vetro freddo.
Persino la direzione era favorevole a quella tappa.
Il destino le stava sorridendo, forse per la prima volta dopo tanto tempo.




Angolo autore

Ed ecco il terzo capitolo.
Mi piace giocare sul rapporto fra i due, quindi chiedo venia se questo possa annoiare qualcuno.
Ringrazio coloro che stanno seguendo la storia e che mi aiutano a renderla migliore grazie ai loro consigli.

Sybilla

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Necrosis