*Autore: Rota
*Titolo: Nothin' can take you away from me
*Fandom: Saiyuki
*Paring: Dokugakuji/Kougaiji
*Generi: Erotico, Romantico, Fluff
*Rating: Arancione
*Avvisi: Lime, Yaoi, Flash fic, What if
*Credits: Lyrics del titolo e del testo da “Heaven” di Bryan Adams
*Prima classificata al contest Easy peasy lemon squeezy indetto sul forum di EFP da Mad_Fool_Hatter e vincitrice premio stile
*Note: Idealmente ambientato nel Reload, dopo che Kougaiji si risveglia dal controllo di Nii.
Questa coppia mi piace da morire, sul serio. Ed è così difficile scriverci sopra ;A;
E, diciamocelo, questi due non possono che essere fluff!porn *coff

Now nothin' can take you away from me
We've been down that road before
But that's over now
You keep me comin' back for more

Quella camera, di nuovo: da troppo tempo non vedeva quel letto morbido dalle lenzuola candide, o quel tappeto sottile di fattura pregiata, o la finestra dalle lunghe lingue rosse. L'odore dell'abbandonato gli piace, perché conserva un retrogusto fedele del padrone.
Il suo principe, ancora: dopo l'incubo che lo ha rubato alle sue mani e al suo affetto tanto egoistico da essere premuroso, l'anima vera di Kougaiji è tornata a colorargli lo sguardo della stessa sfumatura bellissima e meravigliosa dell'orgoglio.
Niente di più perfetto per lui.
Il principe lascia che si avvicini con quello sguardo ammirato e commosso. Non ha la forza in corpo di resistergli, né la volontà di negarsi; non gli servono parole piene di vuoto suono perché l'altro capisca di essere accettato e amato, come sempre.
Piano, Dokugakuji lo spoglia di quel bianco così impuro. Cintura, pantaloni, veste; libera le sue spalle e fa scivolare il tessuto lungo le braccia, fino ai polsi e quindi al pavimento freddo. Il principe profuma ancora di battaglia, ma è con una carezza che Dokugakuji leva ogni impressione rimanente per lasciare solo essenza.
Kougaiji rimane nudo, senza vergogna e senza più colpa, e quello che il demone riesce a vedere nei suoi sottili occhi lunghi è una calma così assoluta da essere seducente. Non resiste.
Gli bacia la fronte e il principe trema, pur silenzioso, con la sensibilità resa intensa dal tempo. Lo bacia di nuovo e lo abbraccia, sollevandolo da terra con delicatezza; il letto a pochi passi di distanza lo accoglie con morbidi cuscini.
Capelli sparsi, braccia molli e abbandonate. Un respiro calmo gonfia il petto di Kougaiji, che si tiene a stento sul limite tra coscienza e sogno solo per guardarlo ancora. Accanto a lui, non avrebbe paura di perdersi nella notte.
Dokugakuji non sale sul materasso, gli bacia la tempia e sente il suo respiro farsi profondo. Gli occhi chiusi del principe accettano tutti i baci seguenti, e lo stesso fanno le labbra appena aperte.
Labbra dolci.
Dokugakuji indugia sulla sua bocca più a lungo, senza resistere alla tentazione, perché lì c'è il suo amore più sincero.
Guarda languido solo una volta quel corpo, dai piedi fino alle ciocche rosse, in modo che anche Kougaiji ricordi continuamente ciò che prova. Sa di essere desiderato, eppure non c'è niente di più amabile che quella conferma affettuosa e testarda.
Le mani del demone accarezzano la pelle del petto, all'altezza del cuore. Kougaiji non vibra per paura, ma sente le dita di lui scendere al ventre e sospira.
Sulla pancia piatta, Dokugakuji disegna del cerchi attorno all'ombelico. Sui fianchi, motivi leggeri.
Venera le cosce calde, schiuse, in movimenti lenti; nasconde i suoi gemiti più veloci in un bacio profondo; raccoglie e custodisce il suo piacere rosso con occhi gentili.
Kougaiji trema, gli prende la mano libera e la stringe – si addormenta poco dopo così, con il suo nome sulla bocca.
Come la luce della Luna, dalla finestra, Dokugakuji lo bacia per tutta la notte.

And love is all that I need
And I found it there in your heart
It isn't too hard to see
We're in heaven