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Autore: _romanski    14/05/2014    4 recensioni
Dedicata alla persona più importante della mia vita.
**Momento di sfogo dovuto alla perdita peggiore che potesse mai capitarmi. In fondo, credo che chiunque soffrirebbe alla morte del suo migliore amico, no? Questa è la lettera che avrei dovuto dargli, ma ovviamente non ho potuto.**
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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14 Maggio 2014, 9:21.
Sono già passate 3 ore e 29 minuti da quando te ne sei andato.
3 ore e 29 minuti nei quali non ho fatto altro che dannarmi per non essere arrivato prima, per non averti chiesto scusa quando dovevo, per non averti abbracciato quando ce n'era bisogno.
Sono stato così egoista con te, ultimamente. Ti ho trattato talmente male che, ora, vorrei tornare indietro e cancellare tutti gli errori che ho commesso.
Non ti meritavi tutta quella sofferenza.
Come non ti meritavi quello schiaffo che ti ho dato, accompagnato subito dopo da quel bacio carico di disperazione.
Non ti meritavi un bastardo come me.
E io non mi meritavo un angelo meraviglioso come te.
Angelo, sì. È questo che sei, ora. Anche se lo sei sempre stato.
Sei sempre stato al mio fianco, sin dall'asilo. Sei stato l'unico bambino che si è avvicinato per conoscermi.
Da quel giorno non ti sei più staccato.
Si è formato un legame, che col tempo è andato a rafforzarsi.
Ma, poi, per un mio piccolo errore, si è sgretolato immediatamente. Non ti ho chiesto scusa, in quell'istante, perché non lo ritenevo necessario. Quanto mi sono sbagliato..
Sei sempre stato così permaloso, persino più di me.
Comunque, non ho sbagliato solo io. Quel mio piccolo errore non è stata l'unica causa della rottura del nostro legame.
Si è messo in mezzo lui. Quel bastardo che ti ha fatto soffrire per anni, prendendoti in giro, distruggendo la tua autostima. Quel bullo.
Lo stesso che hai iniziato a frequentare, per darmi fastidio.
Ma non hai considerato un dettaglio: quel tipo mi è sempre stato indifferente. Non mi è mai importato nulla di quel che facesse, e tu lo sai.
Ma hai voluto sfidarmi lo stesso, pensando di star facendo la cosa “giusta”.
Sei diventato suo "amico", per farmi ingelosire.
Ti sei concesso a lui, per farmi ingelosire.
Ed ora? Pensi che sia stato necessario buttar via la tua dignità, solo perché speravi nella mia gelosia? Non l'hai ottenuta.
Hai ottenuto solo rabbia e incomprensione da parte mia.
Sì, incomprensione, perché ancora non capisco che bisogno ci sia stato di arrivare a tanto, solo per "farmela pagare".
Più di tutto, non capisco cosa ci facessi sul motorino con lui, ieri sera, senza casco. Lui da bravo stronzo l'aveva, tu no.
Credevi fosse divertente, vero?
Allora dimmi, è stato divertente andare a 180km/h contromano sull'autostrada, al buio?
Spero ti sia divertito, lui senz'altro lo ha fatto.
Questa mattina, quando ti ho visto, non ho voluto dirti tutto questo.
Eri su quel letto d'ospedale, con la maggior parte delle ossa rotte, respiravi male, parlavi a fatica.. non potevo, capisci?
'Se non fossi venuto, non te l'avrei mai perdonato.' 
Me l'hai detto appena sono entrato.
Ti ho stretto così forte la mano che per un istante credevo di startela per spezzare.
Sembrava quasi la scena di un film, sai?
Ho sperato ardentemente che lo fosse, che fosse tutta un'illusione, un brutto sogno dal quale mi sarei svegliato.
E invece no.
'Baciami.'
Ho posato le mie labbra spaccate sulle tue, morbide, ma al contempo intrise di sangue. Ho ancora il tuo sapore ferreo in bocca.
È stato un bacio dolce, soffice, doloroso, ma del quale entrambi avevamo bisogno, per sentirci di nuovo una cosa sola.
'La Bella addormentata si sarebbe svegliata con un bacio così, io invece mi ci addormento.'
Mi hai sorriso di nuovo, ma in modo diverso, in un modo che non avevo mai visto.
'Ti amo, Zachariasz.'
Ti sei spento davanti a me, mentre ti tenevo la mano.
Ora sono qui, a scriverti questa lettera, che avrei voluto fosse diversa, che avrei voluto darti di persona.
Ma non si ottiene sempre tutto, vero?
Sono passate davvero poche ore. Sono passate decisamente troppo in fretta.
Eppure, in così poco tempo, ho capito molte cose.
Ho capito che mi hai sempre amato, dal primo giorno d'asilo fino ad ora.
L'ho capito ricordando i tuoi modi di fare che avevi solo con me, le parole dolci che dicevi solo a me, gli sguardi maliziosi che lanciavi solo a me. Mi sento così stupido, adesso.
Adesso, che non ci sei più.
Adesso, che non posso più stringerti.
Adesso, che non posso più perdermi nel cielo che avevi negl'occhi.
Adesso, che ho capito che anch'io posso soffrire.
Adesso, che sto provando sentimenti e sensazioni del tutto nuove, per me.
Il dolore che sto provando è atroce, straziante, terribile.
È una ferita aperta, destinata a non rimarginarsi mai.
È passato troppo poco, forse sono paranoico, eppure mi sembra che tu sia ancora qui.
Riesco a sentire il tuo calore, le tue braccia intorno al mio collo, il tuo respiro, i tuoi passi, la tua risata cristallina.
Ti sento, tutt'intorno a me.
Se tutto questo durerà per sempre, allora potrò respirare, vivere come ho sempre fatto.
'Non ho mai ricevuto amore, per questo non posso darne. Non sono capace.'
È quel che ho sempre detto a tutti, perché è la verità.
Ma ora che te ne sei andato, mi sembrano solamente parole buttate al vento.
'Ti amo, Zachariasz.'
Ti amo anch'io, Stephen.
  
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