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Autore: PhoebeRiddle    14/05/2014    0 recensioni
Ame rimase in silenzio e i cuccioli non osarono interromperlo. La pioggia era la sola a fare rumore. Poi neanche quella. Ame sentiva i lievi respiri dei cuccioli, i loro cuori forti. Alzò lo sguardo. Le nuvole si erano aperte per lasciar spazio alla luna. Una rotonda, enorme, luminosa palla bianca.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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A LEZIONE CON LA LUNA

Il sole era appena calato, il cielo andava via via scurendosi. L'erba era bagnata, il muschio scivoloso, dai rami degli alberi gocciolavano fresche gocce dell'ultima pioggia. Tuonava in lontananza, probabilmente avrebbe piovuto anche quella notte. La lingua penzolava, le zampe silenziose mantenevano il passo, presa sicura sul terreno. I cuccioli la stavano aspettando. Era la notte di luna piena, glielo aveva promesso.
Eccoli lì, nella radura. Come uscì dagli alberi subito si alzarono, le orecchie dritte, gli sguardi attenti. Non l'avevano sentito arrivare, come sempre. Trotterellarono verso di lui, eccitati.
- Forza ragazzi, andiamo. C'è un po' di strada da fare prima che sorga la luna.
Si voltò e di corsa si inoltrò nella foresta. Non si voltò indietro, sapeva che i cuccioli lo stavano seguendo. Li sentiva. I loro passi leggeri sul muschio, i loro respiri lievi, il battito forte dei loro giovani cuori, i loro sguardi attenti, i nasi umidi, le orecchie dritte, i peli carichi di eccitazione.
Grosse gocce cominciarono a cadere dal cielo, lampi squarciavano la notte, vento ululava tra le cime degli alberi, tuoni facevano vibrare la terra. Entrò in una grotta, subito seguito. I cuccioli si accoccolarono sul fondo, lui tranquillo all'entrata, da dove poteva tener tutto sotto controllo.
- Maestro Ame?
- Sì? - rispose, continuando a guardare la pioggia
- Oggi ci spiegherà quali sono le differenze tra la Trasfigurazione in un animale e l’Animagus? 
- Sì cuccioli. Un Animagus è un essere umano che può trasformarsi in uno specifico animale, diverso da persona a persona, senza utilizzare la bacchetta e pronunciare alcuna formula. Inoltre un Animagus non può trasformarsi in qualsiasi animale vuole, ma in uno specifico animale, senza però poter scegliere quale.
- E cosa determina l'animale in cui l'umano si trasforma?
Varie furono le ipotesi azzardate dai giovani allievi:
- Il carattere
- le affinità
- le emozioni
- la personalità
- Il Cuore - fu la risposta di Ame, gli occhi lontani
- E invece la trasfigurazione?
- Una differenza fondamentale è data dal fatto che si può scegliere in che animale trasformarsi o trasformare qualcuno. E' però necessaria una bacchetta e pronunciare un incantesimo. Inoltre un Animagus in forma animale conserva alcuni particolari fisici caratteristici della forma umana: cerchi attorno agli occhi per gli occhiali, ciocche di pelo più lunghe o chiare per i capelli... cosa invece assente in una trasfigurazione
- Maestro, ma come si riconosce un Animagus da una persona trasfigurata? 
- Semplicemente dal fatto che un Animagus mantiene intatte le proprie capacità di pensiero, mentre una persona trasfigurata perde tutte le caratteristiche umane di pensiero e caratteriali.

Ame rimase in silenzio e i cuccioli non osarono interromperlo. La pioggia era la sola a fare rumore. Poi neanche quella. Ame sentiva i lievi respiri dei cuccioli, i loro cuori forti. Alzò lo sguardo. Le nuvole si erano aperte per lasciar spazio alla luna. Una rotonda, enorme, luminosa palla bianca. Uscirono tutti dalla grotta e cominciarono a correre seguendo il maestro. Correvano, veloci come il vento. Si sarebbe potuto dire che volavano, tanto erano leggeri i loro passi. Ame interruppe la corsa e balzò agile su una grande roccia. Guardò la luna. E ululò. Un ululato antico, saggio, profondo, pieno. I cuccioli guardarono con ammirazione il lupo. Nessuno sapeva la sua storia. Chi fosse, da dove venisse, quanti anni avesse. Lui era semplicemente Ame, il Maestro, il guardiano della foresta. Ame guardò i suoi allievi, poi 7 paia di occhi si alzarono a contemplare la luna, 7 zampe si sollevarono, 7 ululati si levarono potenti.

Un fruscio alle loro spalle spaventò i giovani lupi, che di scatto si voltarono e, orecchie basse e denti scoperti, cominciarono a ringhiare in direzione di un gruppo di vecchi larici.
Ame, silenzioso, scese dalla roccia. Al vederlo così tranquillo i cuccioli si quietarono, ma erano comunque a disagio. Un cervo uscì allo scoperto, seguito da un cane nero dallo sguardo triste. Poi un'altra creatura uscì alla luce della luna.
- Maestro - uggiolarono i cuccioli - che creatura è questa?
- E' un lupo mannaro, piccoli. 
- Ma è così diverso da noi. 
- E' un Animagus?
- No. Se fosse un Animagus potreste chiedergli di trasformarsi in umano. Ma non può. I lupi mannari si trasformano ogni luna piena, e solo allora, e contro la loro volontà, non possono infatti impedire la trasformazione. Inoltre, se quella di diventare un Animagus è una scelta, la Licantropia non lo è, ma deriva dal morso da parte di un altro lupo mannaro completamente trasformato durante una notte di luna piena. Nessuno vuole diventare un lupo mannaro, è una condanna terribile. Durante le notti di luna piena il licantropo perde totalmente il controllo di sè, non riconosce nessuno, neanche la famiglia o i suoi migliori amici. Solo la compagnia di altri animali può tranquillizzarlo, ma anche la pozione antilupo è abbastanza efficace.
- E così, fratellino, questi sono i tuoi cuccioli - parlò improvvisamente il cane nero.
- Sirius... - un velo di tristezza oscurò gli occhi di Ame, ma solo il cane lo poteva vedere - mi sei mancato
- Avanti, ci vediamo ogni luna piena, grazie a Remus
- Lo avresti fatto anche per me?
- Cosa?
- Diventare Animagus 
I lupacchiotti erano confusi. Non capivano di cosa stessero parlando. Come faceva un cane ad essere fratello di un lupo? E poi, a quanto avevano capito, a parte il mannaro, sia il cervo che il cane erano degli Animaghi.
- Maestro Ame?
- Sì Yuki?
- Loro sono Animagus, vero?
- Sì... - avevano capito, lo sentiva nelle loro voci
- E com'è che riuscite a comunicare? Sono umani...
Fu il cervo a rispondere:
- E' un grande vantaggio dell'essere Animagus. Conserviamo le nostre capacità intellettive umane e allo stesso tempo riusciamo a comunicare con gli altri animali. Che poi è una cosa abbastanza stupida: se tutti fossero Animagus si renderebbero conto che l'intelligenza della maggior parte degli animali non è inferiore a quella umana...
- Possiamo capire il cane che parla con noi, apparteniamo alla stessa famiglia, ma tu sei un cervo, com'è possibile che tu capisca noi e noi capiamo te? Con i cervi normali non succede...
- Perchè li mangiate e non ci parlate - ridacchiò Sirius
Ame non rise. Fissò Sirius, un desiderio nel cuore che non poteva trovare conforto. Sirius incrociò il suo sguardo. 
Remus, il mannaro, passò in mezzo ai cuccioli, annusandoli, ma non fece loro alcun male.
I piccoli, rimasti immobili mentre l'altro passava accanto a loro, ripresero subito parola, eccitati di trovarsi di fronte a un lupo mannaro e a due Animagus.
Un giovane di nome Misha azzardò una domanda:
- Ma tra voi umani tutti sanno che siete Animagus?
Sirius interruppe momentaneamente il suo discorso silenziose con quello che chiamava fratellino e rise:
- La legge impone a tutti gli Animagus di dichiararlo formalmente, ma diciamo che noi siamo dei clandestini - e ammiccò, per poi voltarsi e sorridere tristemente ad Ame.
- Infatti - continuò James, il cervo - tutti i maghi che diventano Animagus si devono registrare al Ministero della Magia presso l’Ufficio Uso Improprio della Magia, dichiarando il proprio nome, l'animale in cui ci si trasforma e i segni particolari che lo caratterizzano e distinguono in forma animale. 
- E se non lo fate?
- Finiamo ad Azkaban, in prigione
Ame aveva raccontato loro di Azkaban e rabbrividirono.
- E perchè voi non vi siete dichiarati?
- Così... - rispose James ammiccando. Remus cominciava però a innervosirsi. - Sirius, dobbiamo andare...
- Ame, fratellino ti prego, un abbraccio solo...
- Sirius, non posso...
- I cuccioli non lo sanno?
- Non sappiamo cosa?? Maestro Ame, di cosa parla? Perchè ti chiama fratellino?
Ame si voltò, li guardò uno ad uno, combattuto. Si avvicinò a Remus, lo accarezzò col muso, poi James lo portò via. Il lupo tornò da Sirius, che era intanto tornato umano. Era un ragazzo sui 18 anni, capelli lunghi fino alle spalle, neri, occhi vivaci.
I lupacchiotti avevano seguito il cervo e il mannaro con gli occhi finchè i due non erano scomparsi alla vista. Quando si voltarono verso il loro maestro non lo videro. C'erano solo due ragazzi, uno la copia più giovane del grande. Presi dal panico cominciarono a uggiolare e a chiamare il loro maestro. Il ragazzo più giovane, che non poteva avere più di 17 anni, si accovacciò e stese una mano in avanti. "Yuki, sono io, vieni qui, piccola" disse. La lupetta aveva riconosciuto in quelle prime due sillabe il suo nome, ma non aveva compreso quello che l'umano aveva detto subito dopo. Le labbra del ragazzo si mossero di nuovo "Yuki". Quella voce! Yuki lo guardò negli occhi. Quegli occhi color ambra, così saggi, così profondi. E riconobbe il suo maestro. Quindi era un Animagus! Ecco come sapeva così tante cose sugli umani! Ed era così giovane, eppure così saggio. Aveva scelto di vivere come un lupo, aveva abbandonato la sua famiglia per proteggere la foresta e per essere loro maestro. Si avvicinò a quella mano. Ame la accarezzò. Fu allora che anche gli altri lupetti capirono.
Ame si rialzò e si avvicinò a Sirius. Lo abbracciò, a lungo. Suo fratello. Gli voleva così bene. Gli mancava così tanto. Calde lacrime gli rigavano le guance. Gli era costato così tanto lasciarlo, ma la foresta, i cuccioli, avevano bisogno di lui.
Quando sciolsero l'abbraccio accanto alla grande roccia c'erano 6 giovani lupi, un cane nero e un saggio lupo. La luna si vedeva ancora.
8 paia di occhi si alzarono a contemplare la luna, 8 zampe si sollevarono, 8 ululati si levarono potenti.




Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Joanne Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
La storia era originariamente lo svolgimento dei compiti di una lezione riguardante appunto gli animagus, la trasfigurazione animale e i lupi mannari, scritta appositamente dal professore del sito amatoriale senza scopo di lucro www.radiopotter.com
Per il nome del maestro, Ame, così come per quello dell'unica lupacchiotta nominata, Yuki, ho preso liberamente spunto dal film "Wolf Chidren, Ame e Yuki".
Hoo immaginato Ame come fratello minore di Sirius; i Malandrini compaiono qui in formazione ridotta, senza Peter, per il semplice fatto che non mi ta troppo simpatico, quindi fate pure finta che durante questa luna piena lui fosse a letto con una bella influenza intestinale  xD

Spero abbiate apprezzato la storia  ^^  era tanto che desideravo scriverne una con protagonisti un gruppo di lupi e il loro maestro. Spero non sia l'ultima di questo genere che scrivo, perchè mi sono divertita un sacco a immedesimarmi in questi meravigliosi animali e a immaginare il maestro che da sempre sogno (anche se ammetto che poteva uscirmi meglio  xD  )
P.
   
 
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