Un biglietto per la lotteria, grazie!
“Hai mai vinto alla lotteria?” “No, mai.”
Ricordo la prima volta, piccola, rannicchiata all’angolino,
come un fiore di campagna, delicata e un po’ sfuggente.
Confusa, incuriosita, un po’ turbata,
non è abitudine per me, il tener la prima mossa, mi ti sono avvicinata.
“Hai mai vinto alla lotteria?” “No, non credo.”
È nata un po’ insicura, un po’ incerta, traballante,
questo piccolo legame. È arrivata l’adolescenza.
Abbiam passato i primi amori, i pianti ed i sorrisi,
con il capo sulla tua spalla, usandoti per conforto.
“Hai mai vinto alla lotteria?” “Non so, forse …”
Superata la fanciullezza siam entrate nell’età adulta,
tenendoci per mano. Tu.
Eri ancora il mio appoggio, il mio faro, la mia roccia.
“Hai mai vinto alla lotteria?” “Vedrai, con questo biglietto”
Non ci siam mai separate, anche a kilometri di distanza.
Sei ancora il mio appoggio, il mio faro la mia roccia.
“Hai mai vinto alla lotteria?” “Si!”
E tutto questo era per dirti che ti amo, sei la mia migliore amica.
Ricordo la prima volta, piccola, rannicchiata all’angolino,
come un fiore di campagna, delicata e un po’ sfuggente.
Confusa, incuriosita, un po’ turbata,
non è abitudine per me, il tener la prima mossa, mi ti sono avvicinata.
“Hai mai vinto alla lotteria?” “No, non credo.”
È nata un po’ insicura, un po’ incerta, traballante,
questo piccolo legame. È arrivata l’adolescenza.
Abbiam passato i primi amori, i pianti ed i sorrisi,
con il capo sulla tua spalla, usandoti per conforto.
“Hai mai vinto alla lotteria?” “Non so, forse …”
Superata la fanciullezza siam entrate nell’età adulta,
tenendoci per mano. Tu.
Eri ancora il mio appoggio, il mio faro, la mia roccia.
“Hai mai vinto alla lotteria?” “Vedrai, con questo biglietto”
Non ci siam mai separate, anche a kilometri di distanza.
Sei ancora il mio appoggio, il mio faro la mia roccia.
“Hai mai vinto alla lotteria?” “Si!”
E tutto questo era per dirti che ti amo, sei la mia migliore amica.