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Autore: Polaretto_    14/05/2014    3 recensioni
Ambientata durante Chrono Stone, Tenma e Tsurugi, insieme a tutti gli altri, viaggiano indietro nel tempo all'epoca di Oda Nobunaga per salvare il calcio. Una sera, i due ragazzi si incontrano senza farlo apposta... E da lì si ambienta questa fanfiction. Spero vi piaccia, la pairing è la KyouTen.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era una fredda notte di novembre, poco prima di mezzanotte. Un vento freddo e leggermente forte si stagliava nel cielo che ricopriva, con la sua vasta moltitudine di stelle, la provincia di Owari; tuttavia, Matsukaze Tenma non sembrava curarsene più di molto. Il ragazzo si strinse nel suo kimono, osservando seduto su un muretto poco distante dalla dimora in cui soggiornava i prati che si estendevano davanti ai suoi occhi. Quella sera proprio non riusciva a prendere sonno. Si era alzato per fare due passi, nel vano tentativo di schiarirsi le idee, e aveva finito con il ritrovarsi lì, senza un motivo preciso. Il castano alzò gli occhi al cielo: la luna era coperta da nuvole scure, che la rendevano quasi invisibile. Tenma sospirò. Doveva ancora del tutto abituarsi all'idea di trovarsi in un'altra epoca, per creare la squadra perfetta e salvare il calcio; anche se, d'altra parte, erano arrivati là da poco, e non aveva la minima idea di quanto ci sarebbero rimasti. 
Iniziando a patire la bassa temperatura, il ragazzo decise di alzarsi per tornare indietro. Tuttavia, nel momento in cui lo fece, udì distintamente il rumore di un pallone da calcio colpire una superficie solida, anche con una certa potenza. Non poteva essere Shindou, quando si era alzato lui era già tornato a letto da un po'. Infatti, l'ex capitano della Raimon stava già dormendo tranquillamente, e Tenma ne ebbe la conferma quando vide spuntare dalle tenebre una sagoma che gli era familiare.
-Tsurugi!- Disse in un tono piuttosto alto, cercando di farsi sentire dall'altro. Kyousuke si chinò per raccogliere la palla, finita fuori direzione, quando, sentendo la voce inconfondibile del centrocampista, alzò lo sguardo su di lui.
-Tenma, hai intenzione di svegliare anche Nobunaga?- Commentò sarcastico il blu, facendo una smorfia.
-Scusami, non volevo urlare... Che fai qua?- Chiese poi il capitano, non nascondendo una certa curiosità.
-Non riuscivo a dormire, così ho pensato di uscire a fare due tiri. - Tenma annuì, e contemporaneamente Tsurugi fece qualche palleggio con il pallone, per poi calciarlo in direzione del castano.
-E tu invece?- Il centrocampista prese il passaggio, rimandando la palla indietro al compagno di squadra.
-Non dormo nemmeno io.- Ammise, con un mezzo sorriso. -Ehi, perchè non andiamo a fare un giro?- Gli propose poi, allegramente.
-A quest'ora?- Chiese un po' stupito il numero dieci.
-Certo! Non capita tutti i giorni di poter visitare il Giappone del 1500, no? - Accennando ad un mezzo sorriso, Tsurugi annuì.
-Immagino di sì. - Tenendo sotto braccio il pallone, i due cominciarono ad avviarsi per quelle strade deserte. Raggiunsero il sentiero che costeggiava il fiume, percorrendolo mentre parlavano del più e del meno.
-Certo che questi sandali sono davvero scomodi per camminare. Se fossi vissuto in questa epoca, credo che sicuramente avrei trovato molto difficile giocare a calcio.- Constatò Tenma, riflettendo ad alta voce.
-Ma se il calcio ancora non esisteva.- Gli fece notare Tsurugi, alzando un sopracciglio.
-Oh, giusto...- Il ragazzo fece una smorfia. -Bhe, allora lo avrei inventato io stesso! 
-Tu?- L'attaccante lo guardò un po' sorpreso.
-Bhe, se ci pensi qualcuno deve pur averlo fatto, no Tsurugi?- Domandò retorico Matsukaze.
-In fondo potrebbe essere stato un tuo antenato.- Il blu si mise le mani dietro il capo, facendo scivolare il pallone per terra sui piedi di Tenma. 
-Lo pensi davvero?- Chiese questo con entusiasto nella voce, fissando il numero dieci. 
-No, ti sto solo prendendo in giro.- Lo deluse Tsurugi, provocando nell'amico una smorfia di disappunto. 
Ad un tratto Tenma si fermò, levandosi i sandali e lasciandoli ad un lato della strada. Ancora una volta, l'attaccante lo guardò sorpreso. 
-E ora che fai?- Gli chiese, osservandolo.
-Questo.- Rispose il numero otto, avvicinandosi al pallone e iniziando a correre tirandogli calci. 
-Tsurugi, vieni!- Lo invitò, gridando. Ma ormai erano piuttosto lontani dal resto dei loro amici, i quali non avrebbero potuto sentirli. L'attaccante fece un sorriso, poi, seguendo l'esempio del capitano, iniziò ad inseguirlo, affiancandolo dopo poco e contrastandolo, nel tentativo di rubargli la palla. Per evitare che l'amico riuscisse nel suo intento Tenma dovette calciarla lontano da loro, facendola finire sul prato poco distante. 
-Però, pensavo fossi un po' stanco dopo esserti allenato. - Sbuffò il centrocampista, passandosi un braccio sulla fronte.
-Non dovresti sottovalutarmi, Tenma.- Il castano si avvicinò al pallone, riprendendolo e correndo nuovamente verso il centravanti. 
-Nemmeno tu se è per questo!- Lo sfidò, riuscendo sta volta a dribblarlo. Tsurugi non si arrese, voltandosi per inseguirlo ed entrando in scivolata. Tenma cadde rovinosamente per terra, ma nel farlo riuscì ad afferrare il kimono del compagno e trascinarlo giù con sè. 
Il secondo dopo, il blu si ritrovò sopra il centrocampista.
-Ehi, quello è stato sleale! - Protestò l'attaccante, senza però usare un tono di voce arrabbiato. 
-Rilassati, non stiamo giocando una vera partita.- E così dicendo il ragazzo inavvertitamente sfiorò con la punta delle dita il viso di Kyousuke. Purtroppo non si rese conto di essersi appena sporcato le mani di fango a causa della caduta, e così finì per imbrattare anche la guancia dell'attaccante. Osservandolo così da vicino, il castano fece una risatina.
-E ora cosa c'è di tanto divertente?- Chiese confuso l'attaccante.
-Niente è che... per sbaglio ti ho sporcato il viso. - Dichiarò Tenma facendo un sorriso innocente. A quelle parole Tsurugi si alterò leggermente, lanciandogli un'occhiataccia.
-Sei un disastro.- Dichiarò, esasperato. 
-Scusami, non l'ho fatto apposta.- Il centrocampista continuò a ridere, senza una ragione. Il viso di Tsurugi si rilassò, e allora anche lui si sporcò la punta delle dita con il fango, passandolo poi sulla guancia di Tenma. 
-Ehi, ma che fai?- Gli chiese il numero otto, toccando immediatamente il punto dove Tsururgi l'aveva sfiorato.
-Così ora siamo pari, no?- Tenma fece un lieve sorriso, senza staccare gli occhi dal viso di Kyousuke. Poi, facendosi coraggio, il blu avvicinò le labbra a quelle del suo capitano, sfiorandole in un casto bacio. Fu soltanto un istante, ma al centrocampista parvero anni, mentre sensazioni contrastanti si facevano largo dentro di lui; era indubbiamente molto diverso da ciò che provava quando giocava a calcio, ma ne rimase ugualmente compiaciuto.  L'istante successivo Tsurugi si ritrasse, rialzandosi in piedi e offrendo una mano al centrocampista per fare lo stesso.
-Coraggio, andiamo. Sarà meglio dormire un minimo.- Tenma annuì, leggermente stordito da quanto era appena successo. Non si poteva nemmeno definire un bacio vero e proprio, e la voglia di approffondire quel contatto a malapena iniziato iniziò a farsi sentire.
Arrivarono poi a dove avevano lasciato i sandali, e mentre se li rinfilavano il castano osservò l'attaccante, incerto su cosa dirgli.
-Tsurugi.- Iniziò, un po' imbarazzato. Kyousuke si voltò verso di lui.
-Sì?
-Perchè... mi hai baciato?- Gli chiese timidamente il castano.
-Mi andava.- Tenma si avvicinò a lui.
-E cosa intendi quando dici che ti andava?
-Volevo semplicemente farlo.- Fu tutto ciò che disse il blu, scrollando le spalle.
-Perchè tutte queste domande?- Aggiunse poi Tsurugi, facendo un altro passo verso il castano ed entrando nel suo spazio personale.
-Bhe, io... E' così una bella serata, perchè non rimaniamo fuori ancora per un po'?- Gli propose, vergognandosi di chiedergli direttamente di baciarlo ancora. Fortunatamente non dovette farlo, Tsurugi ci arrivò da solo. Senza dire una parola unì di nuovo le loro labbra, sta volta approfondendo un po' di più il contatto. Come chiuse gli occhi, a Tenma sembrò di vedere fuochi d'artificio davanti a lui, e contemporaneamente sentì una morsa prendere possesso del suo stomaco. 
Quando Tsurugi si staccò da lui, sussurrò mentre riprendeva il fiato: -Ad una condizione... devi rimanere in silenzio.- Tenma annuì, e senza attendere oltre catturò nuovamente le labbra del blu, sorridendo su di esse. E nel frattempo, realizzò che ci avrebbe pensato Kyousuke a dargli dei buoni motivi per stare zitto. 
  
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