Lunghe ciglia coronavano quei fari azzurri fissi su di me che non feci nemmeno in tempo a scrutare per bene che il rumore dei tacchi si fermò: lei era di fronte a me.
In quel momento il locale mi sembrava troppo piccolo per entrambi quando con sguardo provocatorio spostò velocemente lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra, ritirando in dentro leggermente le sue per poi rilassarle nuovamente.
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. Notava la mia eccitazione crescere ad ogni suo gesto provocante, "Dai Natalie, arriva al sodo" mi ripetevo. Avrei voluto che dimenticasse di tutta quella gente in discoteca per placare il mio istinto di farmela lì, violentemente e su quel divanetto, sotto lo sguardo di tutta le persone che avrebbero visto Natalie urlare dal piacere.