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Autore: HandfulOfDust    15/05/2014    4 recensioni
- Purtroppo prima non abbiamo avuto modo di presentarci, mi chiamo Sebastian.
- Hunter. - risposi freddamente, stringendogli la mano. Il mio grande errore fu alzare lo sguardo in quel momento ed incontrare i suoi occhi verdi e magnetici... Non riuscii a capire più nulla.
[Song-fic | Cosa sarebbe accaduto se Sebastian non si fosse mai pentito]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hunter Clarington, Sebastian Smythe
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: I knew you were trouble
Genere: Song fic
Pairing: Huntbastian
Disclaimer: Non mi appartengono, ahimè.
Note: Se Sebastian non si fosse pentito nella 3x14 e non fosse cambiato? Come si sarebbero potute evolvere le cose nel successivo anno scolastico e con Hunter?
Canzone: I knew you were trouble – Taylor Swift


 

A Giulia, che mi ha ispirato questa cosa
con le sue bellissime recensioni! 


 

I knew you were trouble


Era il mio primo giorno nella Dalton Academy e già ero seduto al tavolo nella sala in cui si riunivano gli Usignoli. Neppure una decina di giorni prima abitavo in Colorado ed ero pronto a terminare lì il mio ultimo anno di liceo nell'accademia militare che anche mio padre aveva frequentato da adolescente, fino a quando è arrivata una chiamata a cambiare tutto.
Un'antica e rinomata scuola maschile dell'Ohio cercava un nuovo capitano per il loro Glee Club ed era pronta ad offrirmi quel ruolo oltre ad una borsa di studio ed un bel assegno per coprire i miei spostamenti. Avevo portato il coro della mia scuola alle Nazionali, avevo voti altissimi... Ero la loro prima scelta ed avrebbero fatto di tutto per convincermi.
Ne discussi a lungo con i miei genitori che erano rammaricati dal rompere la tradizione di famiglia, ma convennero che la Dalton era un'ottima scuola che pochi si potevano permettere, quindi sarebbe stato sciocco declinare l'offerta.

Così, in pochissimo tempo la mia vita aveva cambiato completamente direzione e la cosa mi rendeva un po' nervoso: mi sarei ritrovato tra decine di figli di papà che avrebbero storto il naso vedendo “quello nuovo” che prendeva in mano le redini del loro amato Glee, l'ex militare che era stato scelto appositamente dal preside. Credevo i membri non sarebbero stati molto felici di non essere stati considerati all'altezza di quella posizione.
Tamburellavo le dita sul tavolo, mentre tutti mi guardavano di sottecchi, cercando di comprendere qualcosa in più di quella situazione alquanto strana.
- Thad, giusto? - sussurrai al ragazzo vicino a me. - Mi diresti chi è che manca all'appello e che stiamo aspettando?
- Sebastian. Sebastian Smythe.
- Ed è un ritardatario, di solito?
- A dire il vero no, era sempre il primo ad arrivare, tanto essendo il capitano..
- Cosa?! Il vostro ex capitano è ancora qui?
- Suppongo il preside non te lo abbia accennato.
- No. - ammisi – Avevo dato per scontato che si fosse diplomato o avesse cambiato scuola, per questo eravate nei guai. E come mai ha rinunciato al ruolo?
- Oh, il preside ti ha tenuto all'oscuro di tante cose mi sa. - rispose Thad in tono grave. - Sebastian non ha rinunciato al ruolo, gli è stato tolto per essere dato a te... Mi sa che devi tenerti pronto ad una bella discussione.
- Come se fosse colpa mia! Perché gli è stato tolto allora? - chiesi, mentre con uno sguardo veloce analizzai la situazione circostante, con tutti gli Usignoli curiosi di sapere di cosa stessimo parlando io ed il loro amico.
- Ufficialmente perché non siamo arrivati alle Nazionali, in realtà perché è stato quasi espulso l'anno scorso dopo aver mandato all'ospedale l'altro nostro ex capitano, anche se non era quello il suo intento.
- Bene. - sbuffai – Oltre a queste informazioni che avrei dovuto ricevere tempo fa c'è altro che dovrei sapere di questo Sebastian Smythe?
- Stanne alla larga. E' un consiglio.
- Wow. E' così pericoloso?
- Non è pericoloso nel senso che intendi tu. Ti ammalierà coi suoi sorrisi, ti userà per i suoi fini e quando ti avrà imbambolato ecco che ti pugnala alle spalle. Fidati, limita i rapporti al minimo necessario.
- Tu ne sai qualcosa, eh?
Thad tacque e tornò a posto.


Once upon time
A few mistakes ago
I was in your sights
You got me alone
You found me, you found me
You bound me



La porta finalmente si aprì ed un ragazzo vergognosamente bello entrò nella stanza.
- Oh, mi stavate aspettando? Ma che carini, non c'era bisogno di farlo visto che non sono più io al comando! - affermò ironicamente, prima di guardare al tavolo dove sedevo e vedermi.
- Tu devi essere quello che mi ha fregato il posto.
- Io non ho fregato niente a nessuno, siediti. Questo incontro doveva essere già iniziato da un pezzo.
- Autoritario il ragazzo! Devono aver scelto qualcuno della scuola militare proprio per questo. Devo rispondere "signor sì"?
- Devi sederti e smettere di parlare a sproposito.
- Signor sì, signore. - ridacchiò il giovane dirigendosi al suo posto.
Pensai di non essermela cavata male e che avrei potuto facilmente tenergli testa durante l'anno. Quando l'incontro si concluse, Sebastian si avvicinò e mi porse la mano.
- Purtroppo prima non abbiamo avuto modo di presentarci, mi chiamo Sebastian.
- Hunter. - risposi freddamente, stringendogli la mano. Il mio grande errore fu alzare lo sguardo in quel momento ed incontrare i suoi occhi verdi e magnetici... Non riuscii a capire più nulla.
- Hunter... Mi auguro non ti abbiano già parlato male di me!
- Veramente.. no, no.
- Dovremmo prendere un caffè insieme un giorno di questi, sai, potrei darti qualche consiglio, da ex capitano a capitano. - mi sussurrò lentamente.
Assolutamente no, Thad ha detto che è meglio tenersi alla larga da questo tizio!
- O- okay.
L'incantesimo Smythe aveva funzionato anche su di me.


I guess you didn't care
And I guess I liked that
And when I fell hard
You took a step back
Without me, without me, without me



Siamo andati a prendere quel caffè insieme. Quel maledetto caffè.
Sebastian se lo fece correggere e mi iniziò a parlare del suo trasferimento da Parigi, del lavoro di suo padre, di come era diventato capitano degli Usignoli e di come avevano perso contro le Nuove Direzioni. Ero come ipnotizzato, mentre parlava non riuscivo a staccare gli occhi da lui, ma cosa più importante, avevo sempre più voglia di conoscerlo, di sapere qualcosa di lui. Non potevo starne alla larga.
Iniziammo a frequentarci al di fuori delle lezioni e degli incontri degli Usignoli, nonostante i ripetuti avvertimenti dei miei compagni.
“Se ti si avvicina così tanto in così poco tempo vuol dire che sta tramando qualcosa.”
“Fai un favore a te stesso, non ti fidare di Sebastian.”

“Ormai sei cotto di lui, non lo vedi per come è in realtà!”.
Cotto, io? Ma se non sono nemmeno lontanamente bicurioso, recitavo a memoria a chiunque alludesse ad ogni interazione romantica tra noi due... Perché prima di conoscere Sebastian era quello che credevo, in fin dei conti.
In pochi mesi io non feci altro che pendere dalle sue labbra, pensando fosse veramente cambiato come giurava, che volesse soltanto me per essere felice. E quando capì che mi fidavo più di lui che di chiunque altro al mondo, ecco che si rivelò il suo piano più grande, in cui io ero caduto in pieno.


'Cause I knew you were trouble when you walked in
So shame on me now
Flew me to places I'd never been
So you put me down oh
I knew you were trouble when you walked in
So shame on me now
Flew me to places i'd never been
Now I'm lying on the cold hard ground



Sai Sebastian, dal momento in cui sei entrato in aula canto sapevo che saresti stato un problema, ero stato avvertito ma non è servito a niente, l'hai fatta franca anche stavolta. Non so a quante persone tu abbia spezzato il cuore o a quante tu abbia rovinato la vita, a me non hai fatto mancare nessuna delle due. Però la colpa è solo mia, sapevo di non dovermi immischiare con uno come te e forse è stato anche il gusto del proibito a spingermi oltre.
Ricordo che appena un mese fa siamo andati ad un concerto insieme, quando ero con te mi era sembrato tutto perfetto: dalla serata a quando alla mattina all'alba abbiamo fatto l'amore in riva al lago. Ma ora vedo chiaramente quello che la mia devozione nei tuoi confronti mi aveva fatto tralasciare: il concerto era una scusa per mostrare la tua nuova conquista alle vecchie fiamme, quello che per me era amore per te era solo sesso con l'ennesima persona che avevi incantato.
Ora che sono distrutto e a terra tutto ha acquistato più senso, solo un innamorato non avrebbe potuto mai credere tu fossi così meschino da farmi espellere per riprendere il tuo posto da Capitano. Il tuo piano era veramente ingegnoso e se non fossi stato tu ad eseguirlo ora non sarei sull'aereo per tornare in Colorado, diretto a casa a seguire un programma per disintossicarmi.
L'unica disintossicazione che mi sarebbe potuta servire era quella da te.


When your sadest fear comes creeping in
That you never loved me or her
Or anyone or anything



La mia paura è presto diventata una certezza: hai finto per mesi pur di raggiungere il tuo obiettivo e non ti sei minimamente pentito di nessuna delle tue azioni. Mi dispiace per te, sai?
Non hai mai amato nessuno oltre a te stesso, dubito lo farai per molto tempo e quando capirai di aver perso qualcuno con cui avresti potuto avere un futuro sarà troppo tardi.
Comportandoti così alla fine resterai da solo e ti pentirai di tutto quel che hai fatto nella tua vita fino a quel momento; ora dovrei soltanto riempirti di insulti ed ammetto di averlo provato a fare, ma non riesco ad odiarti.
Sei una mina vagante e porti problemi ovunque tu vada, fai attenzione prima di arrivare a ferirti da solo, prima o poi potrebbe capitare.


                                                                                                   ***

- Bas, cos'è questa storia che sei andato dal preside a raccontare degli steroidi? Sei fuori di testa?
- No, sto solo riportando l'ordine in questa scuola.
- Prego?
- La tua ingenuità sotto tutti quei muscoli mi fa quasi tenerezza, Clarington. Sono andato a dire che tu hai ricattato gli Usignoli: o l'ormone della crescita o le Provinciali... abbiamo accettato quasi tutti ma ora siamo pronti a redimerci chiedendo il tuo allontanamento immediato dalla Dalton.
- Tu hai pianificato tutto, io ho soltanto dovuto dare gli ordini in quanto capitano!
- Ma questo lo sappiamo solo tu ed io.
- Stai scherzando, vero? Ti ho fatto qualcosa di male per doverti vendicare così? Avresti potuto parlarne con me, prima di vendicarti!
Sebastian rise. - Ci fai o ci sei? Non l'ho fatto per vendetta, l'ho fatto perché rivoglio il mio ruolo ed è ora che sia così.
Lo guardai attonito. - E tutto quello che c'è stato tra noi? Era parte del tuo piano anche quello?
- Tieniti stretto gli amici, ma ancora di più i tuoi nemici. - mi mormorò all'orecchio. - Vai a preparare le valigie, è ora di tornare in Colorado.
- Io ti amavo Sebastian. Non conta niente questo?
- Per me? Certo, vuol dire che sono un ottimo manipolatore.
- No, sei solo la persona peggiore che io abbia mai conosciuto.

  
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