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Autore: MajoWriter    15/05/2014    4 recensioni
Elia è un giovane ed umile pittore che ha perso la sua ispirazione da anni oramai. Decide di affrontare un viaggio per cercare di ritrovarla e tornare così a dipingere i capolavori che lo hanno sempre contraddistinto.
Genere: Generale, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta, un giovane ed umile pittore di nome Elia. Alto, bello, con una folta barba marrone e due grandi occhi verdi, amava dipingere qualsiasi cosa: persone, animali, paesaggi, oggettistica varia... era sempre alla ricerca di qualcosa che lo ispirasse per creare nuovi capolavori. Ma, da qualche anno ormai, il povero Elia aveva completamente perso l'ispirazione. Non riusciva più a dipingere, non riusciva più a trovare un qualcosa, un'idea che gli desse la forza necessaria per dipingere. Un bel giorno decise quindi di andare in pellegrinaggio: visitare posti nuovi e conoscere gente nuova l'avrebbe sicuramente ispirato e fatto tornare la passione per la pittura! Dopo giorni di camminata, eccolo finalmente giungere in un piccolo e povero villaggio costituito da poche casupole di legno in pessimo stato. Acqua e cibo scarseggiavano, gli abitanti erano pochi e malnutriti e tutto intorno non vi era nulla se non rocce e terra rossa.

"Non credo che riuscirò a trovare la giusta ispirazione qui.... pregherò per queste persone, che possano salvarsi" si disse tra sé e sé Elia mentre, con passo svelto, si allontanava dal villaggio.

«Dove stai andando così di corsa straniero?»

Una voce bloccò Elia. Girò la testa verso destra, seguendo il suono di provenienza di quella misteriosa voce, e vide una vecchia seduta a terra, con la schiena appoggiata al muro di una casupola di legno che andava in pezzi. Aveva i capelli grigiastri, leggermente ricci ed unti, la faccia ricoperta di cicatrici e di mosche che le ronzavano intorno. Era sporca e puzzava, vestita com'era solo di stracci.

«Allora, te ne vai di già?» continuò lei, mostrando i pochi denti gialli rimasti in quella bocca rugosa.

«Sta parlando con me signora?» rispose cortesemente Elia.

«Certo giovanotto, vedi qualcun altro?»

Elia si guardò intorno e, con grande sorpresa, vide che non c'era più nessuno: le donne con una giara d'acqua in testa, i bambini intenti a rincorrersi, i gruppi di persone intenti a parlottare, i contadini armati di zappa, i mercanti intenti a strillare... tutti erano spariti.

«Ma.... dove sono andati tutti?» chiese Elia incredulo.

«Pensavo non ti ispirasse questo villaggio, così li ho fatti sparire, eheh» disse ridacchiando la vecchietta.

«Cosa intendi dire con 'li ho fatti sparire'?» domandò Elia fissando quella vecchia con una punta di terrore.

«Hai capito benissimo» replicò seccamente la vecchia, «so che hai intrapreso questo viaggio per cercare l'ispirazione, ormai perduta da anni. Hai visto questo villaggio povero e hai pensato che non potesse esserci nulla qui in grado di ispirarti qualche bel dipinto, non è forse così?»

Elia sbarrò gli occhi e, con voce tremante, disse: «Ma tu... come fai a sapere queste cose?»

La vecchia fissò l'espressione terrorizzata di Elia, quasi provandoci gusto. Infine, sfoggiando un sorriso che mostrava tutti i suoi cinque denti, disse:

«Perché sono una strega»

   
 
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