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Autore: Mirhas    16/05/2014    2 recensioni
Robert J. River 1 è un ragazzo che per amore vuole superare l'impossibile. Ma se la realtà viene sconvolta può esserci il lieto fine?
(spero vi piaccia, è la primissima storia che provo a pubblicare su questo sito e ho cercato di fare qualcosa di un po' originale... fatemi sapere che ne pensate :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In mille pezzi per amore


Io quel giorno ero davvero felice.
Se due anni fa mi avessero detto che io, proprio io, sarei stato in grado di arrivare fin qui non ci avrei mai creduto. Dopo ventisette anni passati a guardare quell’altro che, tranquillo e inconsapevole, viveva la sua vita senza farsi problemi, trascorrendo ore a vantarsi della propria bellezza, davvero non avrei mai creduto possibile che una cosa del genere potesse accadere. Anche perché, che io sappia, sono il primo ad esserci riuscito.
A questo punto permettetemi di presentarmi: il mio nome è Robert J. River 1. Sì, esatto, 1. Perché io non sono quell’altro. Lui è solo Robert J. River, mentre io sono Robert J. River 1! C’è una certa differenza! In primo luogo lui può andare dove gli pare, vivere la sua vita come meglio crede, mentre io sono sempre rinchiuso qui ad aspettare di servirlo.
Per questo 1. Alla fine per voi altri io sono praticamente lui; mentre, nella mia prigione, tutti mi conoscono come una persona diversa, sicuramente dotata di una sensibilità maggiore di quell’altro.
Era un comune giorno di settembre.
Quell’altro, come tutti i giorni, pretendeva che io copiassi i suoi movimenti: ogni posa, ogni sorriso, sempre separati dal solito vetro, quando dietro di lui vidi arrivare lei. Lei. Un’alta cosa che più di tutto invidiavo di quell’altro. Lei. Con quella pelle candida e rosea, i rossi ricci che dolcemente  le cadevano sui seni e questi nascosti da una bianca veste di seta che come una carezza le avvolgeva il corpo. Lei che ogni volta rubava il mio respiro. Lei che era l’unica cosa che la mia anima agognava . Lei… che stava piangendo.
E in quel momento qualcosa dentro di me si ruppe. Mi fermai a guadarla. Volevo consolarla, stringerla… e in quel momento lei mi restituì uno sguardo sorpreso…. Poi spaventato.
Guardai quell’altro, l’infame che l’aveva fatta soffrire, sicuro che la causa di quello sguardo fosse colpa sua. Ma anche lui aveva la stessa espressione.
E in quel momento mi resi conto che mi ero fermato. Mi ero davvero fermato, mentre quell’altro si stava muovendo! Avevo infranto la regola più importante!
Ero terrorizzato! Ora cosa ne sarebbe stato di me? Ma poi una curiosa consapevolezza si fece strada nella mia mente: se ero riuscito a fermarmi, sarei stato anche in grado di uscire?
Mi avvicinai al vetro che ci separava, pensando solo a lei, e lo vidi piegarsi al mio tocco. Allora attraversai lo specchio, afferrai quell’altro e tirandolo verso di me ci scambiammo.
In quel comune giorno di settembre io presi il posto di Robert J. River.
Ero così felice! Mi avvicinai a lei pronto a regalarle il mio cuore, ma la mia amata urlò e scappò via. Io la rincorsi fino alla strada principale, ma proprio mentre lei si voltò a guardarmi, mi sentii andare in frantumi. Un’auto a grande velocità mi aveva fatto a pezzi. Quanto ero stato stupido a pensare di poter prendere davvero il posto di Robert J. River.
Un piccolo frammento, un occhio, era riuscito a raggiungere il ciglio della strada. Così potei vedere come un gruppo di curiosi si avvicinò al mio corpo frantumato, come raccolsero i miei pezzi per gettarli in un bidone della spazzatura, come lei si allontanò per sempre dalla mia vita.
  
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