Catullo ama Lesbia.
E Lesbia?
Tutte quelle poesie romantiche devastate dalla tristezza di un tradimento.
Lui e lei giurarono fedeltà.
Lei attraversò il confine.

Era una giornata di pioggerella leggera e ovviamente il mio professore di Latino ci tormentava con storielle.
“Catullo ama Lesbia”
“Ma Lesbia ama Camilla....”
Erano battutine che dovevano essere espresse, che studentessa ero, se no?
“Mare nostrem, l'avete già sentito?”
“Mare nostrem che sei nei cieli...”

Perché cazzo Lesbia ha tradito Catullo? Ma lo sapeva almeno a che cosa stava facendo andare incontro ai poveri studenti del futuro?

Degli stupidi poemi romantici sarebbero stati molto meglio di quella cazzata.

“Odi et amo. Quare Id faciam,fortasse requiris.
Nescio,sed fieri sentio et excrucior.”

Cosa c'è di più deprimente di quelle giornate noiose?
Forse queste storie.
O semplicemente quell'interrogazione del giorno dopo...

Lo sapevo -io- che la colpa era tutta di Lesbia. Adesso me ne starei a dormire se Silvia, Beatrice e Lesbia non fossero mai nate.
La colpa è solo loro!
E sono io la persona su cui si ripercuote tutto!

Se solo Lesbia avesse amato Catullo così tanto da non tradirlo...

“Quis nunc te adibis? Cui videberis bella?
Quem nunc amabis? Cuius esse diceris?
Quem basiabis? Cui labella mordebis?”

Perché è così. Tu adesso starai pensando a lei. Perché? Perché adesso!
E vorrei solamente che Lesbia non fosse stata così bastarda nei confronti del povero Catullo.

Ma in realtà non è per quello che la odio con tutto il cuore.
Siamo state tutte e due ipocrite.
E non mi perdonerò mai.

Figurati se poi perdonerò te, Lesbia!
Vorresti, vero? Far capire le tue ragioni, i tuoi motivi...

Ma la vita è questa. Nessuno ti ascolta, preferiscono tutti puntarti addosso il dito.

Tu sei l'unica che sa che ciò che ho fatto... è stata la scelta giusta.