Capitolo 1
"Paure.."
"Caro diario oggi ho compiuto 20 anni e sembra ieri, quando papà mi aiutava a camminare, a muovere i miei primi passi...
Domani andrò a lavorare in un negozio di abbigliamento dove lavora anche mia zia.
Non voglio gravare sempre su i miei genitori. 
Loro hanno fatto, fanno tanti sacrifici per non farmi mai mancare niente e io voglio ripagarli.
Vado a lavorare a Ronciglione che dista da qui( Bagnoregio) 20 minuti. Speriamo che andrà tutto bene.."
"Sofia pov"
Sin da quando ero bambina scrivevo sempre su un diario.
Era per me una valvola di sfogo, dove potevo esternare tutti i miei sentimenti, tutte le mie preoccupazioni. 
Era il 24 luglio del 2011 quindi era perfetto come periodo per lavorare.. Non avevo l'università quindi, potevo dedicarmi in pieno al lavoro. Decisi di andare a Roma all'università.. 
Mi ha sempre attratto quella città e poi si sa "Roma caput mundi"..
I miei volevano che andassi a Viterbo ma, a malincuore acconsentirono al mio desiderio.
Volevo prendere "scienze della comunicazione" il mio sogno era diventare giornalista e provavo a realizzare anche questo sogno. 
Intanto facevo la commessa. 
Il negozio si chiamava "Ferrari" e mia zia mi diceva sempre, che la proprietaria era una brava donna soprattutto dolce e disponibile.
Erano quasi le 23 e 30 e decisi di andare a dormire..
Il giorno dopo, la sveglia suonò alle 7 e 30 perchè per le nove dovevamo essere lì..
A causa della mia ansia, mi alzavo sempre prima del dovuto.
Feci prima una bella colazione e poi, andai a farmi una doccia bella fresca. 
Ero di carattere anzi, lo sono ancora molto timida e faccio fatica a parlare con la gente ma,mi ero imposta di superare questa cosa e così, decisi di provare a fare questo lavoro. 
Ovviamente il mio carattere si riversava sull'abbigliamento.. e invece di mettere come tutte le ragazze normali un pantaloncino, misi un jeans e una camicia a maniche corte. 
Sentii suonare il campanello "Mamma vai tu?" dissi mentre mettevo le scarpe.
"Si vado io. Fai presto" rispose mia mamma dal piano di sotto. 
Scesi le scale in fretta e furia e c'era ad aspettarmi mia zia seduta sul divano..
"Allora? pronta?" disse mia zia con un gran sorriso.
"Nemmeno agli esami ho tutta quest'ansia"
"Dai su. Vedrai che ti troverai bene"
"OK. Andiamo"
Feci un bel respiro e aprii la porta di casa.. salutai a mamma e mi incamminai verso il mio primo lavoro..