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Autore: Little Firestar84    17/05/2014    2 recensioni
Le persone normali stanno zitte quando sentono la frase "parli ora o taccia per sempre". Ma Patrick Jane non è normale- e nonostante voglia al felicità di Lisbon, forse, la vita che Teresa ha scelto per sè non sarebbe così felice come sembrano credere tutti quanti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Finiamo per dormire per un paio d'ore dopo essere arrivati a Austin nelle prime ore di Lunedì. In realtà, non è del tutto vero: Teresa riesce a dormire per un paio d'ore (il che mi stupisce, perché significa che si è già abituato all'idea di essere mia moglie, e non è spaventata come vorrebbe far credere all’idea di ammettere che ci siamo accasati). Io? Io rimango sveglio, appoggiato sul fianco, e guardandola, contento, che dorme.

Contento... e un po’ in panico. Solo ora, con lei addormentata al mio fianco, mi rendo conto che abbiamo fatto tutto troppo in fretta. Non dubito che lei sia quella giusta per me, perché non è così (e per quello che conta, so anch’io di essere quello giusto per lei) ma forse avremmo dovuto, non so, discutere? Di cose importanti, e no, non sto parlando di "come facciamo a sposarci". Sto parlando di quello che viene dopo (di solito).

E no, non parlo di chi si dovrà trasferire dove, dato che non credo che Teresa voglia trasferirsi in un trailer. Sto parlando di famiglia. Sto parlando, nel caso in cui non lo abbiate capito (non preoccupatevi, non tutti possono essere percettivi come me) di bambini.

Ho sempre pensato che, se fossi sopravvissuto a Red John (come è successo) e  ne fossi uscito da uomo (cosa che non è esattamente successa), mi sarei risposato  un giorno (preferibilmente Teresa), e poi avuto dei figli. Ho amato essere un padre per Charlotte, ed è una sensazione che ho desiderato riprovare per oltre un decennio. Non fraintendetemi: non sto sostituendo Charlotte con un nuovo bambino, (beh, in realtà dovrei  parlare al futuro,  non è che Teresa è già incinta. Anche se effettivamente c'è una possibilità che lei lo possa essere.). Charlotte sarà sempre la mia primogenita, la mia bambina. Ma ora so che c'è abbastanza spazio nel mio cuore per amare, ugualmente e tuttavia in modo diverso, ognuno di loro: Angela e Teresa, Charlotte e ogni bambino che potrei avere con Lisbon (Lisbon-Jane, se riesco a convincerla).

Io... io li amerei allo stesso modo, ma vorrei provare a fare meno errori. Per esempio: non scarificherei di nuovo la famiglia sull'altare di denaro e potere e carriera. Dovrò ancora lavorare per l'FBI per tre anni e qualcosa prima di essere completamente libero e perdonato, ma vi dico già che una volta fatto, se nel frattempo Teresa e io avremo avuto dei figli, lascerò il mio lavoro essere un papà-casalingo a tempo pieno.

Ma non so cosa ne pensi Teresa. So che ha sempre desiderato essere madre, ma sono anche consapevole che questo desiderio è sempre stato in guerra con la paura di trasformarsi in suo padre. Inoltre, non dimentichiamo che l'altra parte coinvolta sono io: non sarei sorpreso se avesse dei dubbi sulle mie capacità di gestione la paternità di nuovo, soprattutto se dovessimo avere una femmina.

"Dio, sei un tale maniaco. Posso sentirti che mi guardi dormire..." Mormora Teresa come si accoccola contro il mio petto, gli occhi ancora chiusi mentre sospira, contenta. Bacio i suoi capelli, sentendomi un bastardo  fortunato e piagnucolo un po’. Meh, ve l’ho detto che sono sdolcinato in amore... "E smettila di pensare. Stai pensando così forte che mi fa male la mia testa." Dice contro il mio petto, le sue parole soffocate dalla mia pelle. Poi, alza la testa e mi guarda, profondamente, mentre la mano le scorre tra i capelli arruffati. "Di solito, sono io quella che rimugina... cosa c'è che non va? È perché dobbiamo dirlo agli altri? Jane, se vuoi aspettare, io sono d’accordo, va bene? "

Il mio cuore si stringe mentre parla, dato che sono stato io quello che, appena due giorni fa, le aveva detto di voler essere suo marito e che non mi sarebbe importato di quello che la gente avrebbe detto. E invece, la mia bella Teresa è sempre preoccupata per me, sempre a pensare che, una volta fatto qualcosa senza pensarci, io possa cambiare idea e essere spaventato da tutti i risultati possibili.

"Vuoi dei figli?" Butto lì. Molta classe, davvero. Sono un maestro con la lingua quando si tratta di Lisbon (in realtà, io sono. Solo non quando si tratta di usare detta lingua per parlare).

"Ti avrei sposato se non avessi voluto figli? Certo che sì, Jane! Se fossi stata solo innamorata di te, avrei co-abitato con te! Avere dei figli è la ragione per cui la gente si sposa!" Grugnisce, tentata di schiaffeggiarmi. Ok, a quanto pare, sono sdolcinato e idiota quando si tratta d’amore, perché pensavo che sposarsi fosse un modo per le persone di frequentarsi in assoluta esclusività…

Cerco di difendermi dagli attacchi del suo cuscino, ma alla fine mi rendo conto che non è necessario, quando lei mi getta le braccia al collo, e ci troviamo impegnati in un’appassionata sessione di baci, così appassionata che sto per sbarazzarsi della sua canottiera quando lei mi ferma e, ridacchiando come nemmeno fosse una maliziosa studentessa adolescente, corre in bagno, e mi ricordo che dovremmo andare a lavorare.

Andare a lavorare ... e dire a tutti che siamo sposati, aggiungo mentalmente.

Ed è allora che i problemi iniziano, almeno per Teresa. L’opinione generale non è mai stata il mio genere (con l'eccezione di quando fingevo di essere un sensitivo e facevo milioni), quindi non è che mi preoccupi troppo di quello che diranno del nostro matrimonio. Ma Teresa vede il mondo  in modo diverso. Ma credo che possa avere a che fare anche con il fatto che, in questo momento, è praticamente senza lavoro: venerdì è stato il suo ultimo giorno in ufficio ad Austin, sabato doveva essere il giorno delle nozze con Marcus, e il giorno seguente lei e suo marito sarebbero dovuti partire per passare dieci giorni alle Hawaii. Poi, alla fine della luna di miele ... una posizione per entrambi in DC.

Ma Teresa ha lasciato Marcus. Teresa ha deciso di rimanere qui. In Austin. Dove potrebbe non esserci più un posto per lei. Non si trasferirà a Washington, dove c'è un posto at attenderla tra meno di due settimane.

Arriviamo in ufficio con la stessa auto, e Teresa abbassa la testa e cerca di nascondersi come un cucciolo smarrito con la paura di essere preso a calci; vediamo un paio di persone che sono amici di Marcus, e se lo sguardo potesse uccidere, saremmo già due metri sotto terra.

Ma soprattutto, ci sono molti che si rallegrano per noi; donne sognanti sospirano mentre passiamo, come se fossi l’eroe di un romanzetto rosa della Harmony, grazie al mio grande gesto romantico, e gli uomini mi danno pacche sulle spalle, chiamandomi bastardo fortunato e così via -Teresa è apparentemente la protagonista di molte fantasie erotiche qui al FBI; Non biasimo i ragazzi, ma se, una volta che viene fuori che lei è mia moglie, scopro che ancora pensano pensieri sconci su di lei... beh, sono bell’e morti.

Wylie non dice molto quando ci vede; credo perché le parole gli sfuggano. Riesco quasi a vedere la sua mente, piena di ogni tipo di pensiero. Comincia almeno dieci frasi, e non ne finisce nemmeno una. È rosso come un pomodoro, il povero ragazzo, così Teresa ha pietà di lui e lo abbraccia, dandogli un piccolo bacio sulla guancia. Il prossimo che incontriamo è Cho, e nonostante ci conosciamo da dodici, lunghi anni, non dice nulla. Ma lui fa qualcosa di ancora più importante.

Scuote la testa, sorridendo, per davvero, di un sorriso enorme che mi toglie respiro, perché non ho mai visto il mio amico così felice prima. E pensare che lui è così felice per me, quando credevo che solo Wayne e Grace ci vedessero bene insieme... sì, sono uno sdolcinato innamorato che sta quasi piangendo a causa del suo migliore amico, e allora? Non mi giudicate, sono solo un vecchietto con un grande cuore, dopotutto.

Kim è al suo fianco (lei mi ha sostenuto, quindi penso che sia più che giusto se provo a farla mettere con l'uomo dei suoi sogni, alias Kimball Cho. Uhm. Kim e Kim... dovrebbero registrarlo come marchio. Ha potenziale) e lei è ancora più felice di lui. Ci abbraccia entrambi, e sta quasi piangendo (wow, faccio piangere così tante persone che mi sento come se fossi il personaggio principale di un telefilm). Da un bacetto a ciascuno di noi, e quando vedo Teresa rispondere all'abbraccio, e ... beh, brillare, non ho parole per descrivere come mi sento, sapendo che lei è felice e dove vuole essere, e ama questo posto e tutti noi; forse non tiene loro come se fossero di famiglia come quando eravamo al CBI-non ancora, almeno, ma a lei importa di loro. Lei li ama. e le piace che abbiamo  una buona impressione di lei.

Gli occhi di Kim cadono sulle nostre mani unite, e vede l’oro brillante oro che ci adorna le dita, e si mette una mano davanti alla bocca, se per cercare di non ridacchiare o non dire qualcosa indiscreto, non sono sicuro. Quello che so è che, stranamente, arrossisco.

"Ehy, tra l'altro, Abbott vuole vedere entrambi." Dice mentre torna alla sua sedia. Teresa prende un grande respiro, ed entriamo nella tana del leone. Dannazione, avrei dovuto portarmi dietro quel maledetto  robot giocattolo di Voltron, per cercare di guadagnare un po’ di tempo....

Abbott si alza appena entriamo, e ci stringe le mani (è un buon segno. Spero.) Chiede a Lisbon cosa sta facendo qui, dato che avrebbe dovuto essere in viaggio di nozze. Teresa si gira a guardarmi con aria interrogativa, e io faccio spallucce. Abbott era anche lui lì, quindi non è che non abbia assistito con i suoi occhi al nostro piccolo... spettacolo.

"Uhm ... signore ... è solo che ... non è andata esattamente come pensavamo." Lei dice, dicendo effettivamente  il meno possibile. Dio, sento così tanto  il bisogno di proteggerla in questo momento... "Ho avuto un paio giorni piuttosto duri."

"Lo so, agente Lisbon", dice, incrociando le braccia, guardandola come a dire, lo so, ero lì, "Ma da quello che ho sentito, dovrebbe partire per la luna di miele comunque." sorride mentre ci guarda le mani. A quanto pare, tutti conoscono il nostro piccolo segreto...

In quel momento, la vedo, e so che non chiederà mai il suo lavoro indietro. Quindi, non c'è davvero che una cosa da fare. E spero che possa funzionare, perché dopo tutto, Abbott ha lavorato duramente per farmi tornare qui a lavorare per lui. Sono il gioiello della corona-come lo sono sempre stato-  e io sono stufo che Teresa paghi per le mie azioni, qualsiasi cosa accada.

Prendo la sua mano nella mia, come se fossimo gli eroi di un romanzo, e guardo Abbott, sudando e parlando freneticamente. "Se lei ne va... mi può sbattere in una cella in isolamento, perché o lavoro con Lisbon, o non lavoro per voi!"

Non è esattamente un bluff, diciamo che so Teresa sta pregando molto e sto pregando anche io che funzioni, altrimenti lei sarà a DC a lavorare con un uomo che la odia (Pike) e io sarò in galera qui.

E poi, Abbott fa qualcosa che non avevo previsto: prende una lettera dalla sua scrivania e lo fa in molti, molti, molti piccoli pezzi. "Informerò l'ufficio di DC che non sarà in grado di accettare la posizione temporanea assegnatele, dato che la sua presenza è richiesta in ufficio qui ad Austin." Posizione temporanea? Da quando Lisbon aveva chiesto una posizione temporanea? So che lei aveva chiesto un trasferimento, me lo aveva detto lei stessa qualche settimana fa...

"Pensavate davvero che avrei consentito  ad uno dei miei miglior agenti- un agente che ho speso migliaia di dollari di tasse per formare- di scappare così facilmente?" Sorride e mi guarda divertito. A quanto pare, il tizio ha un sacco di fiducia in me. E nei miei poteri di persuasione. E nel fatto che mi sarei fatto coraggio al momento giusto.

"Grazie, signore». Teresa dice, mentre io mi limito ad un cenno  della testa. Non voglio fargli credere di essere già così amici; dopo tutto, siamo ancora in una fase iniziale del nostro rapporto...

"Bene, allora lei e suo marito avete ancora otto giorni di luna di miele rimasti. Buon divertimento, ci vediamo fra pochi giorni. "

Lasciamo l'ufficio, e, dato che gli altri si stanno consultando su un nuovo caso, saltiamo i saluti. Camminiamo mano nella mano, e quando Teresa mi chiede cosa penso che potremmo fare durante la nostra luna di miele, rispondo sincero.

«Bè, penso che dovremmo cominciare a pianificare il nostro prossimo matrimonio."

   
 
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