Finiamo
per dormire per un paio
d'ore dopo essere arrivati a Austin nelle prime ore di
Lunedì. In realtà, non è
del tutto vero: Teresa riesce a
dormire per un paio d'ore (il che mi stupisce, perché
significa che si è già
abituato all'idea di essere mia moglie, e non è spaventata
come vorrebbe far
credere all’idea di ammettere che ci siamo accasati). Io? Io
rimango sveglio,
appoggiato sul fianco, e guardandola, contento, che dorme.
Contento...
e un po’ in panico. Solo
ora, con lei addormentata al mio fianco, mi rendo conto che abbiamo
fatto tutto
troppo in fretta. Non dubito che lei sia quella giusta per me,
perché non è
così (e per quello che conta, so anch’io di essere
quello giusto per lei) ma
forse avremmo dovuto, non so, discutere? Di cose importanti, e no, non
sto
parlando di "come facciamo a sposarci". Sto parlando di quello che
viene dopo (di solito).
E
no, non parlo di chi si dovrà
trasferire dove, dato che non credo che Teresa voglia trasferirsi in un
trailer.
Sto parlando di famiglia. Sto parlando, nel caso in cui non lo abbiate
capito (non
preoccupatevi, non tutti possono essere percettivi come me) di bambini.
Ho
sempre pensato che, se fossi
sopravvissuto a Red John (come è successo) e ne fossi uscito da uomo
(cosa che non è
esattamente successa), mi sarei risposato
un giorno (preferibilmente Teresa), e poi avuto dei figli.
Ho amato
essere un padre per Charlotte, ed è una sensazione che ho
desiderato riprovare
per oltre un decennio. Non fraintendetemi: non sto sostituendo
Charlotte con un
nuovo bambino, (beh, in realtà dovrei
parlare al futuro, non
è che
Teresa è già incinta. Anche se effettivamente
c'è una possibilità che lei lo
possa essere.). Charlotte sarà sempre la mia primogenita, la
mia bambina. Ma
ora so che c'è abbastanza spazio nel mio cuore per amare,
ugualmente e tuttavia
in modo diverso, ognuno di loro: Angela e Teresa, Charlotte e ogni
bambino che
potrei avere con Lisbon (Lisbon-Jane, se riesco a convincerla).
Io...
io li amerei allo stesso modo,
ma vorrei provare a fare meno errori. Per esempio: non scarificherei di
nuovo
la famiglia sull'altare di denaro e potere e carriera. Dovrò
ancora lavorare per
l'FBI per tre anni e qualcosa prima di essere completamente libero e
perdonato,
ma vi dico già che una volta fatto, se nel frattempo Teresa
e io avremo avuto
dei figli, lascerò il mio lavoro essere un
papà-casalingo a tempo pieno.
Ma
non so cosa ne pensi Teresa. So
che ha sempre desiderato essere madre, ma sono anche consapevole che
questo
desiderio è sempre stato in guerra con la paura di
trasformarsi in suo padre.
Inoltre, non dimentichiamo che l'altra parte coinvolta sono io: non
sarei
sorpreso se avesse dei dubbi sulle mie capacità di gestione
la paternità di
nuovo, soprattutto se dovessimo avere una femmina.
"Dio,
sei un tale maniaco.
Posso sentirti che mi guardi dormire..." Mormora Teresa come si
accoccola
contro il mio petto, gli occhi ancora chiusi mentre sospira, contenta.
Bacio i
suoi capelli, sentendomi un bastardo fortunato
e piagnucolo un po’. Meh, ve l’ho
detto che sono sdolcinato in amore... "E smettila di pensare. Stai
pensando così forte che mi fa male la mia testa." Dice
contro il mio
petto, le sue parole soffocate dalla mia pelle. Poi, alza la testa e mi
guarda,
profondamente, mentre la mano le scorre tra i capelli arruffati. "Di
solito, sono io quella che rimugina... cosa c'è che non va?
È perché dobbiamo
dirlo agli altri? Jane, se vuoi aspettare, io sono d’accordo,
va bene? "
Il
mio cuore si stringe mentre
parla, dato che sono stato io quello che, appena due giorni fa, le
aveva detto
di voler essere suo marito e che non mi sarebbe importato di quello che
la
gente avrebbe detto. E invece, la mia bella Teresa è sempre
preoccupata per me,
sempre a pensare che, una volta fatto qualcosa senza pensarci, io possa
cambiare
idea e essere spaventato da tutti i risultati possibili.
"Vuoi
dei figli?" Butto
lì. Molta classe, davvero. Sono un maestro con la lingua
quando si tratta di
Lisbon (in realtà, io sono. Solo non quando si tratta di
usare detta lingua per
parlare).
"Ti
avrei sposato se non avessi
voluto figli? Certo che sì, Jane! Se fossi stata solo
innamorata di te, avrei
co-abitato con te! Avere dei figli è la ragione per cui la
gente si sposa!"
Grugnisce, tentata di schiaffeggiarmi. Ok, a quanto pare, sono
sdolcinato e
idiota quando si tratta d’amore, perché pensavo
che sposarsi fosse un modo per
le persone di frequentarsi in assoluta
esclusività…
Cerco
di difendermi dagli attacchi
del suo cuscino, ma alla fine mi rendo conto che non è
necessario, quando lei mi
getta le braccia al collo, e ci troviamo impegnati in
un’appassionata sessione di
baci, così appassionata che sto per sbarazzarsi della sua
canottiera quando lei
mi ferma e, ridacchiando come nemmeno fosse una maliziosa studentessa
adolescente, corre in bagno, e mi ricordo che dovremmo andare a
lavorare.
Andare
a lavorare ... e dire a tutti
che siamo sposati, aggiungo mentalmente.
Ed
è allora che i problemi iniziano,
almeno per Teresa. L’opinione generale non è mai
stata il mio genere (con
l'eccezione di quando fingevo di essere un sensitivo e facevo milioni),
quindi
non è che mi preoccupi troppo di quello che diranno del
nostro matrimonio. Ma
Teresa vede il mondo in
modo diverso. Ma
credo che possa avere a che fare anche con il fatto che, in questo
momento, è
praticamente senza lavoro: venerdì è stato il suo
ultimo giorno in ufficio ad
Austin, sabato doveva essere il giorno delle nozze con Marcus, e il
giorno seguente
lei e suo marito sarebbero dovuti partire per passare dieci giorni alle
Hawaii.
Poi, alla fine della luna di miele ... una posizione per entrambi in DC.
Ma
Teresa ha lasciato Marcus. Teresa
ha deciso di rimanere qui. In Austin. Dove potrebbe non esserci
più un posto
per lei. Non si trasferirà a Washington, dove c'è
un posto at attenderla tra meno
di due settimane.
Arriviamo
in ufficio con la stessa
auto, e Teresa abbassa la testa e cerca di nascondersi come un cucciolo
smarrito con la paura di essere preso a calci; vediamo un paio di
persone che sono
amici di Marcus, e se lo sguardo potesse uccidere, saremmo
già due metri sotto
terra.
Ma
soprattutto, ci sono molti che si
rallegrano per noi; donne sognanti sospirano mentre passiamo, come se
fossi l’eroe
di un romanzetto rosa della Harmony, grazie al mio grande gesto
romantico, e
gli uomini mi danno pacche sulle spalle, chiamandomi bastardo fortunato
e così
via -Teresa è apparentemente la protagonista di molte
fantasie erotiche qui al
FBI; Non biasimo i ragazzi, ma se, una volta che viene fuori che lei
è mia
moglie, scopro che ancora pensano pensieri sconci su di lei... beh,
sono bell’e
morti.
Wylie
non dice molto quando ci vede;
credo perché le parole gli sfuggano. Riesco quasi a vedere
la sua mente, piena
di ogni tipo di pensiero. Comincia almeno dieci frasi, e non ne finisce
nemmeno
una. È rosso come un pomodoro, il povero ragazzo,
così Teresa ha pietà di lui e
lo abbraccia, dandogli un piccolo bacio sulla guancia. Il prossimo che
incontriamo è Cho, e nonostante ci conosciamo da dodici,
lunghi anni, non dice
nulla. Ma lui fa qualcosa di ancora più importante.
Scuote
la testa, sorridendo, per
davvero, di un sorriso enorme che mi toglie respiro, perché
non ho mai visto il
mio amico così felice prima. E pensare che lui è
così felice per me, quando
credevo che solo Wayne e Grace ci vedessero bene insieme...
sì, sono uno sdolcinato
innamorato che sta quasi piangendo a causa del suo migliore amico, e
allora?
Non mi giudicate, sono solo un vecchietto con un grande cuore,
dopotutto.
Kim
è al suo fianco (lei mi ha
sostenuto, quindi penso che sia più che giusto se provo a
farla mettere con
l'uomo dei suoi sogni, alias Kimball Cho. Uhm. Kim e Kim... dovrebbero
registrarlo come marchio. Ha potenziale) e lei è ancora
più felice di lui. Ci abbraccia
entrambi, e sta quasi piangendo (wow, faccio piangere così
tante persone che mi
sento come se fossi il personaggio principale di un telefilm). Da un
bacetto a
ciascuno di noi, e quando vedo Teresa rispondere all'abbraccio, e ...
beh,
brillare, non ho parole per descrivere come mi sento, sapendo che lei
è felice
e dove vuole essere, e ama questo posto e tutti noi; forse non tiene
loro come
se fossero di famiglia come quando eravamo al CBI-non ancora, almeno,
ma a lei
importa di loro. Lei li ama. e le piace che abbiamo una
buona impressione di lei.
Gli
occhi di Kim cadono sulle nostre
mani unite, e vede l’oro brillante oro che ci adorna le dita,
e si mette una
mano davanti alla bocca, se per cercare di non ridacchiare o non dire
qualcosa
indiscreto, non sono sicuro. Quello che so è che,
stranamente, arrossisco.
"Ehy,
tra l'altro, Abbott vuole
vedere entrambi." Dice mentre torna alla sua sedia. Teresa prende un
grande
respiro, ed entriamo nella tana del leone. Dannazione, avrei dovuto
portarmi dietro
quel maledetto robot
giocattolo di
Voltron, per cercare di guadagnare un po’ di tempo....
Abbott
si alza appena entriamo, e ci
stringe le mani (è un buon segno. Spero.) Chiede a Lisbon
cosa sta facendo qui,
dato che avrebbe dovuto essere in viaggio di nozze. Teresa si gira a
guardarmi
con aria interrogativa, e io faccio spallucce. Abbott era anche lui
lì, quindi
non è che non abbia assistito con i suoi occhi al nostro
piccolo... spettacolo.
"Uhm
... signore ... è solo che
... non è andata esattamente come pensavamo." Lei dice,
dicendo
effettivamente il
meno possibile. Dio, sento
così tanto il
bisogno di proteggerla in
questo momento... "Ho avuto un paio giorni piuttosto duri."
"Lo
so, agente Lisbon",
dice, incrociando le braccia, guardandola come a dire, lo
so, ero lì, "Ma da quello che ho sentito, dovrebbe
partire
per la luna di miele comunque." sorride mentre ci guarda le mani. A
quanto
pare, tutti conoscono il nostro piccolo segreto...
In
quel momento, la vedo, e so che non
chiederà mai il suo lavoro indietro. Quindi, non
c'è davvero che una cosa da
fare. E spero che possa funzionare, perché dopo tutto,
Abbott ha lavorato
duramente per farmi tornare qui a lavorare per lui. Sono il gioiello
della
corona-come lo sono sempre stato-
e io
sono stufo che Teresa paghi per le mie azioni, qualsiasi cosa accada.
Prendo
la sua mano nella mia, come
se fossimo gli eroi di un romanzo, e guardo Abbott, sudando e parlando
freneticamente.
"Se lei ne va... mi può sbattere in una cella in isolamento,
perché o
lavoro con Lisbon, o non lavoro per voi!"
Non
è esattamente un bluff, diciamo
che so Teresa sta pregando molto e sto pregando anche io che funzioni,
altrimenti
lei sarà a DC a lavorare con un uomo che la odia (Pike) e io
sarò in galera qui.
E
poi, Abbott fa qualcosa che non
avevo previsto: prende una lettera dalla sua scrivania e lo fa in
molti, molti,
molti piccoli pezzi. "Informerò l'ufficio di DC che non
sarà in grado di accettare
la posizione temporanea assegnatele, dato che la sua presenza
è richiesta in
ufficio qui ad Austin." Posizione temporanea? Da quando Lisbon aveva
chiesto una posizione temporanea? So che lei aveva chiesto un
trasferimento, me
lo aveva detto lei stessa qualche settimana fa...
"Pensavate
davvero che avrei
consentito ad uno
dei miei miglior
agenti- un agente che ho speso migliaia di dollari di tasse per
formare- di
scappare così facilmente?" Sorride e mi guarda divertito. A
quanto pare,
il tizio ha un sacco di fiducia in me. E nei miei poteri di
persuasione. E nel fatto
che mi sarei fatto coraggio al momento giusto.
"Grazie,
signore». Teresa dice,
mentre io mi limito ad un cenno della
testa.
Non voglio fargli credere di essere già così
amici; dopo tutto, siamo ancora in
una fase iniziale del nostro rapporto...
"Bene,
allora lei e suo marito
avete ancora otto giorni di luna di miele rimasti. Buon divertimento,
ci
vediamo fra pochi giorni. "
Lasciamo
l'ufficio, e, dato che gli
altri si stanno consultando su un nuovo caso, saltiamo i saluti.
Camminiamo
mano nella mano, e quando Teresa mi chiede cosa penso che potremmo fare
durante
la nostra luna di miele, rispondo sincero.
«Bè,
penso che dovremmo cominciare a
pianificare il nostro prossimo matrimonio."