Film > Labyrinth
Ricorda la storia  |      
Autore: HamishWatsonHolmes    18/05/2014    0 recensioni
Sarah ha ormai vent'anni. E' passato diverso tempo dalla sua avventura nel labirinto, ma non passa giorno senza che lei pensi a quanto è stato stupido rifiutare la proposta di Jareth. Ma una sera tutto cambia...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jareth, Sarah
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jareth era seduto sul suo trono, circondato dai Goblin. Indossava un paio di stivali neri, una bianchissima camicia dalle maniche a sbuffo e un paio di pantaloni grigi e attillati. Non sembrava divertito dai comportamenti dei suoi servi, anzi, aveva la mente completamente assente. Stava pensando a Sarah, la sua preziosa. Era passato solo un anno dalla sua visita al Labirinto, ma sembravano trascorsi secoli. Il suo amore non era mutato, anzi, forse era cresciuto. I suoi sogni raffiguravano le ultime parole che la ragazza gli rivolse:

Tu non hai nessun potere su di me!”

Anche se aveva mosso le stelle per lei, aveva cambiato il corso del tempo, aveva infranto le regole del gioco, era stato respinto. Forse tutto ciò non era abbastanza. Forse era stato troppo affrettato, fatto sta che era deciso a riprendersi la sua Sarah e a farla diventare la sua regina.

“Fregol!” esclamò il re.

“È Gogol, mio signore. Cosa desiderate?”

“Ho deciso di partire, vado nel mondo degli umani.”

Detto questo, fece apparire un meraviglioso abito. Aveva dei complessi ricami d'oro ed era stato ricavato dalla più pregiata stoffa che potesse essere trovata nell' Underworld.

“Voglio che tu lo confezioni. Bada bene, se non sarà perfetto ti costringerò a vivere nella dimora di Dydimus alla Gora dell'Eterno Fetore!”

Gogol, al solo pensiero della puzza che regnava in quel luogo, prese l'abito e si affrettò a svolgere il suo compito. Quando la confezione gli fu consegnata, Jareth trasformò il suo corpo in quello di un barbagianni e spiccò il volo.

 

 

 

Sarah era in camera sua. La stanza era praticamente vuota, svuotata dei giocattoli e dei pupazzi che adesso affollavano quella di Toby.

Erano passati quasi 6 anni dalla sua vittoria sul Re di Goblin, e non era passato un giorno senza che lei pensasse a Jareth e agli amici che aveva dovuto lasciare. Leggeva tutti i giorni il suo libro, quello che narrava le sue vicende, e ne aveva scritta un'altra copia di suo pugno. La trama era identica, ma aveva cambiato il finale: lei diceva “” al re e passava tutta la sua vita al suo fianco. Ormai i suoi sentimenti per quell'uomo erano più chiari, e non avrebbe esitato un istante se la proposta le fosse stata riformulata, lo avrebbe seguito.

Era ormai notte fonda e una tempesta infuriava fuori dalla sua finestra, esattamente come quella notte. Un fulmine cadde dal cielo, e, quando il suo bagliore si spense, vide che davanti a lei era apparsa una sagoma. La finestra si spalancò e la figura si fece più chiara. L'uomo entrò nella stanza e sul suo viso apparve un sorrisetto soddisfatto. Sarah non era ancora sicura se la persona che aveva davanti fosse il suo re, quindi, con voce incerta, domandò: “J-Jareth?”

“Noto con piacere che non provi più timore a pronunciare il mio nome.” Il suo sorriso si fece più ampio.

“C-Cosa ci fai qui?! Io non ho invocato il tuo nome, né pronunciato la frase!”

“Vero, ma, sai, non sono la fatina dei denti, il mio arrivo non è dettato da fattori fissi.”

Dopo una breve pausa ricominciò a parlare:” Sono venuto per rifarti la proposta. So che probabilmente dirai di no, ma sono troppo solo e disperato per non riprovare a domandartelo.”

Le consegnò il regalo e lei, impazientemente, cominciò a scartarlo.

“Il tuo compleanno è ormai alle porte e sarei veramente un idiota se mi dimenticassi dei tuoi vent'anni.”

Appena scartato il regalo, il viso di Sarah si illuminò. Non aveva mai visto un abito così bello ed elegante.

“Oh, Jareth!” Disse la ragazza e corse ad abbracciarlo.

Rimasero così per quella che sembrava un'eternità. Quando si staccarono, la giovane notò che il tempo non aveva intaccato la bellezza del sovrano, anzi, sembrava più bello di quando l'aveva lascito. Si perse nei suoi occhi spaiati, fino a quando non si accorse che il re aveva preso il suo mento tra il pollice e l'indice e stava avvicinando il suo viso alle sue labbra. Il tempo che le due bocche impiegarono ad unirsi sembrò infinito, e l'attesa era una tortura. Quando l'incontro avvenne, si baciarono con passione, come se quello fosse l'ultimo bacio che fosse concesso di dare ad entrambi.

Dopo circa un minuto di baci, Jareth chiese:”Allora, verrai con me?”

Prima che lei rispondesse, lui si girò, alzò una mano verso la finestra, e fece uno strano movimento. Prese Sarah per le spalle e le mostrò la sua creazione. Lei, col viso rigato di lacrime di gioia, rispose:”Se dicessi di no sarei un'idiota!”

Il re aveva spostato le stelle in modo che li rappresentassero mentre ballavano.

note dell'autore:
Lo so, fa un po' schifo, ma ultimamente non riesco a scrivere molto. Chiedo umilmente perdono, che il re di Goblin possa portarmi via!

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Labyrinth / Vai alla pagina dell'autore: HamishWatsonHolmes