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Autore: TheDoubleG    18/05/2014    2 recensioni
Un braccio le si parò davanti bloccandole la strada contro al muro,facendola
sussultare,forse accompagnata dalla situazione ambientale.Spalancò gli occhi,e spostandoli sempre più alla sua sinistra,potè incontrarne degli altri.Azzurri,nonostante la scarsa luminosità del luogo.Appartenevano a un viso dal ghigno sorridente.Continuava quindi un corpo poco più alto di lei,poco adagiato al braccio che poggiava sul muro e che la bloccava contro di esso.
:-Duncan..-fece lei con aria sprezzante.Dopotutto,davanti a lei c'era il suo ex,quell'uomo che fra tutti non avrebbe voluto incontrare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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                                                                                                                                                                                                   After All Stars

La musica a palla le rimbombava nel petto.Solo adesso aveva trovato un punto della stanza dove quelle odiose luci stroposcopiche non la accecassero di continuo.Si era ritirata in un angolo,con la schiena contro un muro

e un bicchiere di plastica che fino a qualche minuto prima era colmo di ginger.Scrutava le figure che si agitavano ridicolmente in mezzo alla stanza,come per ballare,tutte sorridenti e allegre..la domanda le sorgeva

spontanea"ma che ci faccio io qui?",pensò Gwen alzando leggermente gli occhi al cielo.Dopo la quinta stagione,vinta da Zoey,quest'ultima aveva organizzato un mega-party per festeggiare,invitando non solo i

concorrenti di All Stars,ma tutti coloro che avevano mai partecipato ad A Tutto Reality.Gwen aveva stretto una certa amicizia con Zoey,ormai anche fuori del reality.Le aveva promesso di venire alla sua festa,nonostante

sapesse quanto odiasse quel genere di.."divertimento".Tuttavia venne,per la promessa oramai fatta all'amica.Eppure se ne stava pentendo amaramente.Non aveva mai capito cosa ci fosse di bello in ciò che stava fissando

da almeno un'ora e mezza:urlare,ballare in mezzo agli altri..per lei significava uno scempio.Però non voleva nemmeno mostrarsi troppo distaccata  e,magari,parlare con qualcuno avrebbe fatto scorrere più un fretta il

tempo.Fuori dalla pista c'erano diverse persone,in effetti,ed una in particolare non solo le sorrise,ma le si avvicinò come se avesse capito la sua intenzione di scambiare quattro chiacchere.
:-Gwen!E' un pò che non ci si vede!!-esclamò il ragazzo allargando le braccia come per abbracciarla da lontano.:-E' vero,Cam!Come te la passi?-sorrise dolcemente Gwen.Per Cameron,quel ragazzino basso,magro e

debole,ma simpatico,lei aveva da qualche tempo provato come un senso di protezione,di tenerezza.
:-Non c'è male!Hai visto?Non ho la bolla con me!Adesso sto facendo palestra,e guarda!!-il ragazzo si alzò orgoglioso una manica della felpa intento a mostrare un bicipite quasi impercettibile,ma frutto di molta

fatica.Gwen non potè fare a meno di sorridere e complimentarsi con lui:forse,aveva trovato il modo di far passare quel dannato tempo.Era sul punto di dire qualcosa,quando una voce squillante la

chiamò,inconfondibile:Zoey.
:-Ragazzi!Tutto bene?Vi state divertendo?Tra poco arriva il dolce!Torta al cioccolato per tutti!Vi piace il cioccolato,no?-I due vennero travolti dalle parole a raffica dette dalla ragazza dai capelli rossi come il fuoco.Prima che

uno dei due potesse rispondere anche a una delle sue domande,lei riprese a parlare,stavolta più seria,rivolta a Gwen
:-Ah,qualche minuto fa,mi hanno dato questa,per te Gwen.-consegnò la busta,probabilmente contenente una lettera,nelle mani della dark,che la prese fissandola non con disinteresse,ma nemmeno con particolare

attenzione,almeno finchè non chiese:-Chi me la manda?-Udì solo un nome da parte della rossa:-Trent.Oggi non è venuto perchè ha detto di avere da fare con le prove di un suo concerto,ma tramite Cody ha voluto che

avessi questa lettera.Tu ne sai qualcosa?-Gwen rimase semplicemente paralizzata di fronte a quel nome.."Così,per carriera non si fa sentire da mesi e all'improvviso mi manda una lettera tramite un altro?"Era vero,Trent

non lo sentiva da parecchio tempo.Adesso aveva la sua band,i suoi concerti,le sue fans..e adesso improvvisamente si aspettava di ricontattarla così?Deglutì a vuoto,e dopo qualche secondo ringraziò Zoey senza far notare

la sua agitazione.Adesso era sola in un angolo,Cameron si era allontanato,e lei non si sentiva più nell'umore di parlare con qualcuno.Era confusa,perchè non sapeva che cosa pensare,di lui,e di se stessa..adesso chi era

Trent per lei?
Passò ancora qualche ora,si fece piuttosto tardi,e i festeggiamenti erano terminati.Finalmente era ora di tornare a casa,gettarsi sul proprio letto e dimenticare tutto e tutti.Si era avviata per il corridoio che portava fuori

dalla sala dove poco prima c'era stata una"baldoria",ma si rese conto di non avere con sè la sua borsa.Non le era caduta per terra,doveva averla dimenticata su una sedia della sala,così tornò indietro.Per sua fortuna,la

trovò quasi subito.Prima di mettere la tracolla nera e lucida sulla sua spalla però,aprì leggermente la zip,ritrovando subito un lembo di quella busta.Che fare?Esitò un attimo,poi la tirò fuori.Squarciò delicatamente

l'involucro di carta,scoprendovi all'interno un biglietto di carta più rigida.Sopra,poche essenziali parole,lette velocemente nella sua testa"Ciao,Gwen.Mi rendo conto che è davvero molto che non parliamo,o ci

sentiamo.Domani,raggiungimi nel mio appartamento,voglio vederti.Trent."
Voglio vederti.Che scherzo era questo?Dal nulla le chiedeva una sorta di appuntamento?Gwen si rese conto che forse era presto per farsi domande affrettate,ma solo quel nome ormai la confondeva.Quel ragazzo era

cambiato,molto.Era diventato un uomo,famoso e impegnato.E lei non sapeva se fosse meglio o peggio.Scosse la testa chiudendo gli occhi,poi sistemò la tracolla sulla spalla destra e si avviò nuovamente nel corridoio.Era

buio,solo le finestre lo illuminavano.Quasi pensò di essere stata dimenticata lì,gli altri erano usciti mentre lei era tornata a cercare la sua borsa.I suoi passi echeggiavano sempre più veloci.Un braccio le si parò davanti

bloccandole la strada contro al muro,facendola sussultare,forse accompagnata dalla situazione ambientale.Spalancò gli occhi,e spostandoli sempre più alla sua sinistra,potè incontrarne degli altri.Azzurri,nonostante la

scarsa luminosità del luogo.Appartenevano a un viso dal ghigno sorridente.Continuava quindi un corpo poco più alto di lei,poco adagiato al braccio che poggiava sul muro e che la bloccava contro di esso.
:-Duncan..-fece lei con aria sprezzante.Dopotutto,davanti a lei c'era il suo ex,quell'uomo che fra tutti non avrebbe voluto incontrare.Lui invece,dopo averla scrutata un pò ovunque per qualche istante,andò al sodo:-

Dobbiamo parlare-La ragazza scoppiò a ridere ironicamente,dato che mai in quel momento gli avrebbe dato ascolto.Si scostò da lui e cominciò ad allontanarsi,tornando con un espressione infastidita,vedendo che lui la

stava seguendo col suo stesso passo,intento a non mollare:-Ho detto che ti devo parlare!Non hai sentito?-urlò quasi il punk.Gwen si fermò brusca,si girò verso di lui e sibilò precisa:-Certo che ho sentito,ma non mi

interessa.Voglio tornare a casa e starmene in pace,perciò vattene!-poi riprese a camminare.Inutili i tentativi di chiamarla più volte per nome,sempre dietro a lei.Ormai erano fuori dall'edificio.Il punk decise di giocarsi tutte

le carte,accelerò di  gran lunga il passo,ritrovandosi di fronte a lei.Poi la prese per le spalle,delicatamente,ma sempre impedendole di scappare.Era deciso come non mai:quella notte le avrebbe parlato!
Gwen si lasciò scappare una risatina canzonatoria:-Ah,adesso pensi anche di spaventarmi,mani di serpente?Guarda che non fai più paura a nessuno,di certo non a me.Mi fai semplicemente ridere!Ti ho lasciato,fattene una

ragione e sparisci dalla mia vita!-Queste ultime parole erano state accentuate con sicurezza da parte della ragazza,ma Duncan non si fece scalfire.
:-Allora?!Cosa aspetti a..-Gwen aveva ripreso,ma venne interrotta da Duncan
:-FAMMI PARLARE,PORCA MISERIA!-Aveva capito che l'unico modo per farsi ascoltare,purtroppo,era alzare la voce.Adesso Gwen lo guardava con un aria più stupita che arrabbiata.Non l'aveva mai sentito urlarle contro a

quel modo,e non potè fare a meno di notare un accenno di disperazione,nel suo tono.Nel frattempo,lui si rese conto di avere forse esagerato,ma almeno era riuscito a zittirla,per il momento.Forse,non c'era proprio nulla

da fare.La lasciò,sospirando e squotendo leggermente la testa,abbassando lo sguardo,come ad arrendersi.Fu quello che colpì la dark.Quel suo sguardo,come quello di chi si è cacciato nei casini e non sa come uscirne.Era

palesemente distrutto da quel suo atteggiamento freddo come il ghiaccio."Magari,gli è capitato qualcosa di grave.Magari,ha davvero bisogno di sfogarsi.Magari..ha bisogno di me."pensò Gwen scrutandolo in

viso,curiosa.Non c'era da dimenticare che rapporto complicato avessero,ma per una sera,avrebbe potuto fare uno strappo.In effetti,quando erano amici o stavano insieme,Duncan si apriva spesso a lei,rivelando a volte

pensieri che mai si sarebbe aspettata.A lei piaceva ascoltare e a lui piaceva essere ascoltato.Questo li aveva tenuti uniti fino a qualche tempo prima.Allora,tornò con un espressione seria,ma meno severa.Si diresse verso la

sua auto,distante pochi passi da lì.Aprì lo sportello,si sedette sul sedile sinistro e poi disse:-Avanti,sali.-
Un pò scosso dall'immediatezza di quelle parole,si avvicinò all'auto.Un'Audi R8,grigia:qualcosa di formidabile,tanto che Duncan rimase a bocca aperta,lasciandosi scappare:-Ma..ma come cazzo hai fatto a procurartela?!-

Lei,dapprima confusa,capì poi a cosa si riferisse:-E' usata,e me l'ha regalata tutta la mia famiglia.Carina,eh?-rispose con un accenno di sorriso.Duncan si limitò ad annuire deglutendo a vuoto.Salì poi dentro quella pazzesca

auto,ma una volta dentro,durante il viaggio,non aprì bocca.Gwen,mentre guidava,lo scrutava ogni tanto,aspettando di sentire la sua voce bassa e graffiante dire qualcosa,invano.Arrivati in casa di Gwen,il punk non aveva

ancora detto nulla,il che le provocava quasi una specie di fastidio.Solo dopo un pò si limitò a commentare superficialmente l'aspetto della casa.
:-Accomodati.-fece Gwen indicando con una mano un paio di poltrone.Lui si sedette seguito da lei.Gwen,ancora impaziente di sentire qualcosa di significativo da parte di Duncan,curvò la schiena e appoggiò i gomiti sulle

ginocchia,incrociando poi le braccia e fissandolo intensamente.Lui,con gli occhi chiusi,la schiena poggiata allo schienale e una mano fra i capelli,come nel tentativo di ricordare qualcosa.
:-Gwen..i-innanzitutto,grazie per,bè,per tutto:per avermi ascoltato e portato in un posto dove possiamo parlare tranquilli..grazie davvero.-La gotica annuì debolmente,pronta a sentire il nocciolo della questione.
:-Dunque,ho da chiederti un paio..anzi una,una cosa,Gwen.-Lei alzò un sopracciglio con fare interrogativo,poi il ragazzo continuò:-Tu..ecco..mi..m-mi...-Quasi tremava,non trovava le parole giuste:-..mi presteresti qualche

film horror?-Gwen sbalzò all'indietro,incredula della demenzialità della domanda che gli aveva appena posto e incapace di rispondere,dato che era per forza uno scherzo.Infatti Duncan scoppiò subito in una fragorosa

risata.Ed era questo che gli serviva,quella domanda stupida l'aveva fatta per sciogliere un pò le tensioni,le SUE tensioni,e cercare di proseguire più lucido.Finito di ridere,squadrato dalla ragazza che ormai aveva assunto

un'espressione scoraggiata,continuò,tornando serio:-Ascolta,io..volevo solo chiederti se..se adesso stai con qualcuno,ecco.Condividi una relazione con qualcuno?-Stavolta la gotica quasi si imbarazzò,e non le passò

nemmeno per la testa di rispondere"a te cosa interessa?"o roba simile.Le rivenne in mente il biglietto,ma credendo che non fosse necessario parlargliene.Spontaneamente soffiò quindi di no.Duncan emise un sospiro,che

non si riusciva a decifrare se di sollievo o di nervoso.Poco dopo riprese,stavolta chiaro e secco:-Mi daresti una seconda possibilità?-Gwen rimase sconvolta dalla schiettezza di quella domanda.Le venne voglia di urlargli

contro,chi era per fare certe domande?Eppure,gli aveva appena chiesto proprio quella domanda,e lei aveva il diritto,se non il dovere,di rispondere.
:-Duncan,tu forse non capisci la delicatezza di..-provò a dire lei:-No,no invece.E' da un casino di tempo che ci penso.Dannazione,Gwen,dopotutto dov'è il problema?Proviamo a tornare insieme e..e se non funziona lasciamo

stare!Cosa ti costa?-A Gwen scappò un sorriso:-Sembri un bambino che tenta di convincere la madre a comprargli un cane,lo sai?Non è possibile fare una cosa simile,non sei un'auto che posso provare per una settimana

e poi decidere di comprare o no!-stava addirittura provando tenerezza nei confronti di Duncan.Era un ragazzino con gli occhi lucidi che la fissava supplicante.Si alzò dalla poltrona e gli si avvicinò:-Sai,io amo moltissimo

Duncan.Sono pazza di lui,morirei per salvare lui.Sono innamorata di Duncan,non di te.-Queste parole fecero inclinare la testa del punk,incerto di aver capito o meno ciò che aveva appena detto.
:-Ero felice,ma poi sei arrivato tu,e Duncan è scomparso.Così ho dovuto lasciarti..-Gwen adesso passeggiava con le mani dietro la schiena per la stanza,mentre Duncan la fissava,visibilmente arrabbiato.Cos'erano quei giri

di parole?La sua pazienza stava superando il limite adesso più che mai,così scattò in piedi e incurante del fatto che fossero quasi le due di notte,sentenziò a voce piuttosto alta:-Smettila,Gwen!!Smettila di dire cazzate!!

Sono qui?Ok.Mi vedi?Bene.Allora come fai a dire che"non sono Duncan"?Sono io,sono maledettamente io!!E ti amo!!Come pensi che mi sia sentito quando mi hai lasciato?Mi è sembrato di cadere in coma,buon Dio!!Ogni

volta che sghignazzavi di me o di qualunque altra cosa assieme a quell'oca di Courtney mi sembravi quasi più sciaquetta di lei!!Sono io che dovrei vederti cambiata!Oggi ti ho rivisto,finalmente,e ho pensato di chiederti di

ricominciare,di dimenticare e tu cosa fai?Ti metti a dire cose assurde piuttosto che darmi una fottuta risposta?!-Dopo quelle frasi gli venne il fiatone,perchè dette piuttosto velocemente e più velenosamente possibili.Si

passò una mano fra i capelli ispirando profondamente,poi si abbandonò sulla poltrona.Intanto Gwen era sempre più..non confusa ma..incredula.Di cosa le aveva chiesto Duncan e di come avesse reagito adesso.Aveva

riconosciuto uno dei difetti che più lo caratterizzavano.Nelle cose,tendeva a vedere tutto sempre negativo o positivo;bianco o nero;buono o brutto;non c'era mai una via di mezzo.Adesso lo stava dimostrando.Ma vederlo

così agitato non faceva altro che innervosirla di più:-Saresti tu la vittima?-disse poi con voce tremante,facendo alzare lo sguardo di Duncan:-E' vero,io ti ho lasciato,ma non sai per quale motivo.Va bene,forse ho esagerato

con le parole,ma se vuoi che dica le cose come stanno è ok,lo farò.Se ti ho lasciato,è perchè sapevi solo pensare ai tuoi interessi,non capivi ciò che provavo..insomma perchè sei stato uno sporco egoista!!Quando tutti mi

consideravano.."malvagia",tu non facevi altro che assecondarli!Che fine ha fatto la nostra intesa?Quel nostro capirci al volo e confidarci a vicenda?Mi sono sentita tradita,Duncan!-Era come ai vecchi tempi,sfogarsi fra di

loro e venire a sapere di cose che nemmeno si immaginavano,solo che adesso erano al contrario.Il punk non si aspettava di sentirsi definire così,ma d'altra parte era felice della sincerità che aveva avuto Gwen,ormai con
le lacrime agli occhi,come lui aveva gli occhi sempre più lucidi.Calò il silenzio in quella casa.La gotica si morse
il labbro e singhiozzando,si gettò fra le braccia di lui,stringendolo forte e affondando il viso nel suo petto.Lui
ricambiò,tenendola stretta a sè.Erano entrambi bisognosi di questo,di chiarirsi,di urlare,piangere.Era stato
bello,dopotutto.Si erano liberati da tutto,adesso sapevano solo di stare insieme,di confortarsi a vicenda.
:-Duncan..ti voglio bene..-sussurrò poco dopo Gwen:-Io no,io ti amo e basta.-rispose tranquillo Duncan,poi le
diede un tenero bacio in fronte.Entrambi sorridevano dolcemente l'uno all'altra.Sorrisi che nascondevano
l'incredibile nostalgia che provavano davvero.Gwen si staccò da Duncan,senza però spostare le braccia.
Duncan le scostò una ciocca di capelli dal viso,poi si fece serio.
:-Tu..sarai sempre la mia migliore amica?-chiese piano,convinto ormai del fatto che la sua precedente richiesta
non sarebbe stata esaudita,ma bisognoso comunque di lei.Le mani pallide e delicate di Gwen,per tutta risposta
si spostarono
sul viso di lui,accarezzandolo,mentre contemplava quel mare e quel cielo che aveva negli occhi.Adesso,le mani
si spostavano dietro al suo collo lentamente,invitando sempre più il punk a baciarla.Era sorpreso,ma non perse
la consapevolezza di cosa stava accadendo,lasciandosi andare anche lui,come lei,a quel caldo,meraviglioso e atteso
bacio.Erano delle maledettissime settimane che non sentivano il loro sapore,che non provavano quelle sensazioni
che avrebbero potuto provare per sempre,anche dopo che fosse precipitato il cielo.In quel momento non gli
sarebbe servito nulla,se non se stessi.
Era vero,c'erano ancora dei problemi,delle faccende...ma la libertà che provarono in quell'attimo,sarebbe potuta
bastare ad altre due vite.Questo era,è e sempre sarà,l'amore.Non esserci per nessuno durante un bacio.


Duunque ragazzi!Questa era la mia prima storia su questo sito,quindi non stupitevi se c'è qualche errore o qualcosa così :D
Vabbè..ciao e fatemi sapere se vi è piaciuta!
  
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