Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Believe in little things    18/05/2014    1 recensioni
[..]"Justin dal nostro ultimo incontro, avvenuto esattamente un anno fa, ho avuto una strana sensazione che mi uccideva. E forse ho capito benissimo cos’è. Io domani avrò un incidente, starò in coma per 15 giorni all’ospedale St Vincent. Fatti trovare lì Justin al mio risveglio."[..]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Alice attentaaaa!-
tutto quello che ricordo è quest’urlo che mi dice di stare attenta a non so cosa. Poi improvvisamente ricordo. Il concerto, la mia amica Sara, il camion, l’urlo ed io che vengo presa in pieno. Non riesco ancora a crederci. Come si può essere così sbadati, dico io! Lo sa che mentre si guida non si dovrebbe stare al telefono? Penso rivolta al camionista.
Cerco di muovere le mani e bene o male ci riesco, cerco di aprire gli occhi e quello che vedo non mi piace per niente. Luce,  c’è troppa luce in questa stanza. -Alice ti sei svegliata, finalmente. Credevo che non l’avresti fatto più- mi dice mia mamma. La guardo e mi accorgo che qualcosa non va. Faccio finta di niente.
-Da quanto tempo mi trovo qui?- chiedo cautamente. La vedo irrigidirsi e dopo un po’ mi risponde. -15 giorni.- Non può essere. 15 giorni e mi sono persa il concerto più importante della mia vita! – Come 15 giorni? Stai scherzando? Quindi mi sono persa il concerto di Justin Bieber…- dico sull’orlo delle lacrime. Mia madre mi guarda in modo confuso. – Tesoro, sei stata messa sotto da un camion, sei stata in coma per 15 giorni e pensi ad un concerto di un qualche cantante, che tra l’altro non esiste?- mi chiede scettica mia madre. Il nostro discorso cade all’entrata del dottore che butta fuori mia madre per visitarmi.
Per tutto quel tempo una sola domanda mi rimbombava nella mente: Justin non esiste? Cosa?

**
Il dottore dopo avermi visitata e aver fatto gli ultimi accertamenti, mi disse che l’indomani potevo uscire da lì e tornare alla mia normalissima vita. Lo ringraziai felice della notizia, ma ancora non mi capacitavo di quello che voleva dire mia madre. Justin non esisteva? Ma com’era possibile? Con questi pensieri mi addormentai vegliata da mia madre.

***
-Alice stai bene!- mi urlò nell’orecchio Sara, la mia migliore amica. –Sono così felice di rivederti!- Niente non si voleva staccare. Ma dall’altro canto mi era mancata anche lei. Ricambiai l’abbraccio. Come avrei fatto senza la mia migliore amica? Non lo sapevo. Sara era così dolce, sorridente. Con lei eri sempre di buon umore. – Mi sei mancata anche tu Sara. - risposi. Finalmente mi lasciò andare dal suo abbraccio e mi condusse in classe. Frequentavamo l’ultimo anno di liceo e non vedevo l’ora di poter andare al college.  – Quasi dimenticavo! Sara com’è stato il concerto di Justin? Perché tu ci sei andata vero?- le chiesi guardandola in modo supplichevole. Lei mi guardò stralunata come se non sapessi di chi stavo parlando. - Alice ti senti bene?- mi chiese mettendomi una mano in fronte per controllarmi la temperatura. – Mai stata meglio, allora?- le chiesi nuovamente. – Alice… non so a chi ti riferisci…se parli di Justin Timberlake sai che non ha fatto nessun concerto perché impegnato in altre cose che neanche mi interessano, visto che non sono una sua fan… tu da quanto sei una fan di Justin Timberlake?- mi chiese scetticamente. La guardai allibita. Mi stava prendendo in giro per caso? Se era così, non ero per niente felice. Stavo per dirgli di smetterla di scherzare, ma qualcosa nel suo sguardo mi fece star zitta. Poi sospirai –Stavo scherzando Sara, com’è che hai perso il senso dell’umorismo?- le chiesi sorpassandola entrando in classe. “Qui qualcosa non quadra!” pensai appena mi misi seduta al mio banco.
La giornata passò tra un benvenuta e vari abbracci dei miei compagni. Anche i professori sembravano felici di rivedermi. 
Quando anche l’ultima campanella del giorno suonò, decretando la fine delle lezioni, tornai a casa con un solo obbiettivo in testa scoprire che fine avesse fatto Justin Bieber.
Arrivata a casa salutai mia madre e mi fiondai in camera mia. Accesi il computer e nel mentre andai in bagno a farmi una doccia. Appena uscita, asciutta e vestita dal bagno, presi il computer portatile che avevo precedentemente acceso, e mi misi nel mio ampio letto. Me ne andai su Twitter, cercai Justin Bieber, aspettandomi più di un milione di contatti con quel nome. Non potete capire quello che successe. Appena pigiato il pulsante cerca, mi spuntarono solo poche persone ed una era quella che mi interessava. Andai nel suo profilo e rimasi scioccata. Justin Bieber non era nessuno. Solo un comunissimo bambino di 12 massimo 13 anni. Non ci stavo capendo più niente. Me ne andai di corsa su youtube ed andai a cercare una qualsiasi canzone di Justin bieber. Nessun risultato. Rimasi se possibile ancora più scioccata di prima. Allora cercai il suo profilo Kidrahul. Sospirai di sollievo, il contatto esisteva ma c’era solo un video caricato, “Justin Singing So Sick by Ne-yo” diceva. Adesso capivo tutto. Mi buttai giù dal letto e corsi verso la scrivania dove avevo lasciato il cellulare. 23 Gennaio 2007. Spalancai gli occhi dalla sorpresa. Non poteva essere. Io ero sicura che l’incidente l’avessi avuto per il concerto di Justin che avrebbe tenuto al Central Park di New York, ed era il 15 settembre 2014. Com’era possibile? Mi ero immaginata tutto? Forse essendo rimasta in coma per 15 giorni è possibile che mi ero immaginata un'altra vita? No mi dissi. Era così maledettamente vero. Tornai sul letto, avevo la pagina di twitter ancora aperta sul suo profilo. Pigiai sul pulsante follow. Stavo seguendo Justin Bieber.
Neanche cinque minuti dopo, notai una notifica. Justin Bieber ha iniziato a seguirti.
-che cosa assurda…- dissi. per forza mi guardavano in modo strano, Justin Bieber deve ancora fare la sua entrata nel mondo dello spettacolo!- aggiunsi. Sorrisi. Justin Bieber mi stava seguendo, in un'altra vita non mi avrebbe mai seguito. Forse potevo fare amicizia con lui… “ok, adesso sto esagerando!” Pensai prima di scendere a cenare e passare una serata tranquilla con mia madre. 

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Salve a tutti ^-^
Inizio con il precisare che il nome di Alice si pronuncia Elis, come Alice Cullen di Twilight per intenderci xD
Questa storia non so come mi è venuta in mente, davvero è una cosa da pazzi.. ma va bè un pò tutti lo siamo xp Capirete meglio anche nel prossimo capitolo che spero di pubblicare domani! ;)
Comunque  vi piace questo capitolo? Spero di si! ^-^ Se avete domande o dubbi chiedete pure.
Ciao ciao, 
Believe in little things.
  
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