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Autore: pervincas    18/05/2014    0 recensioni
'' E se..'' è un breve racconto su come sarebbe potuta essere la vita di Shannon se la musica non lo avesse salvato
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No warning sign, no alibi
We faded faster than the speed of light
Took our chance, crashed and burned
No one we'll never, ever learn
I fell apart, but got back up again
And then I fell apart, but got back up again
                                                                                                                                   
 
 
 
 
 
                                                                                                    E se...                                    
 
 
 
 
 
 
Sono intrappolato, solo , tra quattro mura grigie, sudice, con la muffa che scende da ogni angolo, l’odore è nauseabondo, quasi non riesco a scorgerne di migliori, quasi non ne ho più memoria, a steno ricordo quello della primavera, dei fiori appena colti o di una buona crostata alle ciliegie come quelle che faceva mia madre.
Odio questo posto, fa freddo e la luce non c’è quasi mai, eccetto per una piccola fessura situata sopra di me, ma troppo alta per vedere il mondo che c’è fuori, chissà se è lo stesso di un tempo o se sta cambiando , i bambini corrono ancora tra i prati rincorrendo aquiloni?Sguzzano per le pozzanghere?
Giocano a palla con i propri cani?
Qualunque sia la risposta, continua a girare anche senza di me . Il mio corpo è livido, porto addosso le cicatrici delle mie scelte, ferite profonde, dolori lancinanti, ricordi che mi invadono la testa e fantasmi che perseguitano il mio presente. Si presentano col silenzio, aspettano che un uomo sia solo così da poterlo annientare, torturandolo, l'ora migliore per loro è la sera, quando i ricordi o le idee si impossessano di noi e ci fanno diventare matti, ogni notte è sempre più dura dormire, diventa quasi impossibile farlo.
Mi pento?
 No, lo rifarei tutt'oggi con i pro e i contro, ho pagato e pagherei ancora.
Avrei voluto essere una persona diversa? Si, ma il mio non era il luogo adatto per le brave persone, ci ho provato, ma arrivi ad un certo punto in cui devi prendere delle decisioni e non sempre ci piacciono.
Sarò migliore?
Forse un giorno, fuori da qui, mi rifarò una vita, ricomincerò da zero, ma non resetterò la mia mente non vado fiero del mio passato ma fa parte di me e voglio ricordare chi ero così da progettare un nuovo me.
Per ora posso solo restare accasciato a terra, spalle contro il muro e ginocchia raccolte, scacciando le lacrime che scavano il mio volto, immaginando la vita fuori dal carcere.
 
Mi chiamo Shannon, sono nato e cresciuto a Bossier City, non è mai stato facile per me, mia madre rimase incinta all’età di soli sedici anni, la sua famiglia la ripudiò e fu costretta a fuggire. Le mancava un marito e a me mancava un padre.
Ogni giorno a casa c’era un uomo diverso, Costance, mia madre, era costretta a vendere il suo corpo per portare un pezzo di pane a tavola, la sentivo piangere la sera in camera sua, ma faceva il possibile per tirare avanti.
La situazione peggiorò con l’arrivo di mio fratello Jared, il peso di due bambini era troppo per lei, ma ci amava, e nonostante tutto ai miei occhi era la miglior madre del mondo.
Fece amicizia con vari artisti: attori, cantanti musicisti… li imitai la maggior parte delle volte, prendevo spunto da quello che facevano, a volte mi rifugiavo in un cucinotto rubando vari tipi di pentole, ci picchiettavo sopra due bastoni, il suono che creavo non era di certo soave ma miglioravo di giorno in giorno e mi faceva sentire vivo.
Sembrava che tutto stesse andando bene invece era solo una bella bugia, tutti si approfittavano di Costance e nessuno voleva due bambini fra i piedi, così decidemmo di tornare ad essere solamente noi tre: io, mamma e il piccolo Jay.
Costance diventata sempre più depressa si tolse la vita e dovetti provvedere io alla famiglia.
Avevo diciotto anni e desideravo ancora che mio fratello potesse avere una vita normale come tutti gli adolescenti, come quella che non ho mai avuto. Iniziai a fare brutte amicizie e nell’arco di poco tempo mi ritrovai nel giro della droga. Spacciavo e la paga era abbastanza alta da permettere uno stile di vita agiato, la casa era grande, non ci mancava niente e Jared sembrava finalmente essere felice, lo avrei tenuto all’oscuro di tutto e mai avrei permesso che prendesse una brutta piega.
Un giorno durante un importante traffico qualcosa andò storto, tutt’ora non capisco cosa fu, ma una voce mi ordinò di sparare e uccisi un uomo, e poi un altro e un altro ancora, ero paralizzato, la mia paura non fu il sangue né tantomeno tre cadaveri, ma avevo paura di non sapere pù cosa fare.
Scappai, Jared era ormai maggiorenne e poteva cavarsela da solo, io da li in poi feci una vita da rifugiato, trovai una baita abbandonata fra le montagne e decisi di restarci ma la polizia non ci impiegò molto a trovarmi.
 Da quel momento il carcere è la mia casa, per quanto io possa odiarlo solo ora ho trovato la serenità che cercavo da tempo. Jared adesso è un cantante affermato, viene spesso a trovarmi portandomi dei biscotti fatti da lui, spesso bruciacchiati, non è un mago in cucina ma non glielo dico mai, ogni volta che parla del suo lavoro o della sua vita c'è una tale lucentezza nei suoi occhi che mi fa sorridere, la musica lo ha salvato e io non potrei essere più fiero. Fiero di lui che ha avuto il coraggio e la forza di andare avanti senza nessuno, fiero del fatto che non si è lasciato abbattere, ma si è rialzato più forte di prima, e infine fiero di me, si sono fiero di me perchè gli ho trasmesso tutti gli ideali in cui credeva nostra madre, COMBATTERE sempre, essere forti e porsi degli ideali da raggiungere.
Ora lui è davanti a me che blatera di non so che, è energico come al suo solito, adesso che sono riuscito nel mio intento, adesso che Jared è al sicuro, posso dedicarmi a me, mancano pochi anni e ci sarà il tempo per Shannon, il tempo per essere felici.
 
 
 
*angolo autrice*
non so se possa essere apprezzata come idea, però volevo condividere con voi questa pensiero fisso che avevo. Mi piacerebbe sapere che ne pensate, che vi sia piaciuta o meno.
  
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