Anata ga sōdearu yō, watashi wa anata o aishite

Le(Levy):-Quale vestito indosserai, Lu-chan?-chiese curiosa Levy. Quella sera ci sarebbe stato il ballo scolastico, alla Fairy Tail school.
L(Lucy):-Che ne pensi di questo?-chiese facendole vedere un abito color bianco sul corpetto e blu elettrico sulla gonna, che arrivava a metà ginocchio, con delle piccole stelline argentate sulla vita.
Le:-Ma è fantastico Lu-chan. E’ perfetto!-esultò.
Le:-Tu cosa ne pensi di questo modello qui?-chiese facendole vedere un vestito che arrivava sempre fino alle ginocchia, di un colore verde chiaro con un nastro con un un fiocco brillantinato attorcigliato intorno alla vita.
L:-E’ fantastico Levy-chan! Perché non lo provi?-la incoraggiò.
Le:-Corro!-disse correndo verso gli spogliatoi.
L:-Erza, tu che vestito prenderai?-chiese guardando la compagna, intenta a scegliere un vestito.
E:-Non saprei..non mi piace niente..-sospirò.
L:-Che ne dici di questo?-disse indicandole un vestito d’un rosso scarlatto quasi come i suoi capelli, con dei fili d’oro ad adornare la gonna.
E:-Mi piace! Mi rappresenta!-disse sorridendo.
Le:-Eccomi ragazze! Allora, come sto?-chiese facendo una piroetta.
L:-Levy-chan, sei fantastica! Farai sbavare tutti!-si complimentò la bionda, facendola arrossire.
Le:-A proprosito di sbavare...c’è qualche ragazzo che ti piace?-chiese maliziosa.
L:-A-A me? Ma no, che dici!-disse balbettando.
Le:-Su dimmelo!-pregò con la faccia da cucciolo bastonato.
Lucy sospirò. Quando Levy si metteva in testa qualcosa, nessuno la poteva più fermare, nemmeno un uragano.
L:-Ecco..a..me..piace Natsu!-disse tutto d’un sol fiato.
Le/E:-Cosaaaaaa!!-urlarono le due ragazze, sorprese.
L:-Shhh! Non sventolatelo ai quattro venti!-disse, coprendo le bocche ad entrambe.
E:-Ma Lucy, Natsu è fidanzato con Lisanna, non lo sapevi?-disse dispiaciuta l’amica.
Quella fu peggio di una pugnalata. Il più bel ragazzo del mondo e la smorfiosa stavano insieme? Non poteva crederci.
L:-A-Ah, davvero?-chiese abbassando lo sguardo.
E:-Mi dispiace Lucy..-disse mettendole una mano sulla spalla.
L:-Non importa..questa sera..io non verrò al ballo. Divertitevi.-disse per poi incamminarsi verso casa sua.
Le:-Aspetta Lu-chan! Perché non vieni? Solo perché c’è anche LUI?-chiese raggiungendola sulla soglia della porta del negozio.
L:-Non sopporterei di vederlo tutto il tempo appiccicato a quell’oca. Soffrirei troppo,,mi dispiace..-disse con il capo chino.
E:-Ma insomma, dov’è finita la Lucy che conosco!-urlò Erza, scuotendola per le spalle.
L:-Che..che vuoi dire?-chiese con voce febrile.
E:-La Lucy che conosco,non si farebbe mai scoraggiare! La Lucy che conosco io, è radiosa come il sole, e sorride sempre, anche nei momenti difficili! Non è una sentimentale! A lei non interessa essere felice in amore, a lei interessa solo l’amicizia dei suoi amici! Che fine ha fatto, quella ragazza frizzante e bella!-ringhiò.
L:-E-Erza..-disse guardandola, per poi scoppiare in lacrime, abbracciandola.
E:-Su Lucy..Prepariamoci, è quasi ora!-la incoraggiò.
L:-Si!-
Erano ormai passate tre ore da quando avevano discusso e chiarito tutto, e le ragazze erano finalmente pronte, così ognuna di loro si incamminò verso la scuola. Tutti tranne una, che restò a contemplarsi allo specchio.
E:-Ma dov’è finita Lucy? E’ in ritardo!-disse Erza.
Le:-Già, è strano. Ora la chiamo.-disse prendendo il cellulare e componendo il numero.
L:-Pronto?-
Le:-Lu-chan, ma dove sei finita? Sei in ritardo!-la rimproverò.
L:-Sono quasi arrivata! Mi manca poco.-le rispose tranquilla.
Le:-Va bene, però non metterci troppo!-le ricordò, facendola ridere.
L:-Sissignora!-disse attaccando.
E:-Allora?-disse guardando Levy.
Le:-E’ quasi arrivata.-la informò, vedendola annuire.
Ad un tratto si udì una voce.
Li(Lisanna):-Cos’è, la vostra amichetta sfigata è in ritardo?-rise.
Girandosi, videro che c’era Lisanna, affiancata da Natsu.
E:-Per tua informazione, Lucy non è una sfigata, sei tu ad essere una troia mal rifatta!-disse.
Li:-Cos’hai detto?-ringhiò.
E:-Ho detto quello che hai sentito!-disse fronteggiandola.
Li:-Sei solo una..-disse quando venne interrotta da una voce.
L:-Che succede?-chiese Lucy.
Li:-Ah, eccola qui la nostra sfigatella orfana. Sei più brutta del solito!-rise, lasciando di stucco Natsu. D’avvero la sua fidanzata era un mostro simile?
Li:-Sai, mi fai pena. Ora capisco perché i tuoi genitori..-disse, quando venne interrotta da un sonoro schiaffo.
Lucy era in lacrime, con la mano a penzoloni.
Li:-Ma come ti..-ringhiò guardandola male, quando venne interrotta.
L:-Ma come cazzo ti permetti? Chi sei tu per giudicarmi? La prima stronza di passaggio? Se è così puoi andartene a quel paese! Tu non sai niente di me, e mi critichi? Chi ti credi di essere? Mia sorella? Mi dispiace per te, ma non lo sei, perciò non prenderti troppa confidenza! Non ci conosciamo, e nemmeno ci tengo, ma se ti azzardi di nuovo a nominare i miei genitori, giuro che ti tolgo dalla faccia della terra, sono stata chiara?-urlò in lacrime.
Tutti restarono basiti. Nessuno conosceva quel lato di Lucy.
Natsu la guardava dispiaciuto. Percepiva la sua sofferenza. Lui sapeva cosa si provava a perdere un genitore.
Li:-Come se mi interessasse chi sei..-borbottò.
Lucy, avendo sentito tutto, cominciò a singhiozzare più forte, così corse via, lasciando tutti i presenti a bocca aperta.
Le:-Sarai soddisfatta immagino. L’hai fatta piangere!-la fulminò Levy.
Li:-Mamma mia, e che sarà mai. Non le ho detto niente di che.-disse con finta ingenuità.
Ad un tratto sentì un piccolo fastidio alla guancia. Girandosi, vide Natsu con la mano a penzoloni. Le aveva dato uno schiaffo.
Li:-Natsu?-chiese sbalordita. Questa cosa non era mai successa prima.
N(Natsu):-Ora basta Lisanna. E’ finita.-disse guardandola disgustato. Era rimasto davvero basito dal suo comportamento. Con lui non aveva mai mostrato quel lato così meschino e crudele.
Li:-C-Cosa? Perché?-chiese confusa.
N:-E me lo chiedi anche? Perché hai trattato male quella ragazza? Che ti aveva fatto di male?-chiese fulminandola.
Li:-State facendo una tragedia, solo perché quella ragazzina ha reagito male?-disse inarcando un sopracciglio.
N:-Reagito male? Tu prima le nomini i suoi genitori defunti, e poi sghignazzi come un’ochetta? Ma che cazzo di persona sei?-sbottò.
Li:-Anche a me sono morti i genitori, però non ne ho fatto un dramma per attirare l’attenzione! Io l’ho affrontato.-rispose.
N:-Affrontato dici? Però dovresti sapere come si sente una persona! Se gli ricordi una cosa per cui ha sofferto tanto, sei solo un’idiota insensibile! Non hai sofferto d’avvero tu, Non te ne è mai importato! Ed ora vado a cercare quella povera ragazza..Lucy giusto? Addio..-disse cominciando a correre verso il cancello.
Ormai correva a perdifiato, le gambe le dolevano e non sapeva dove andare. Era così arrabbiata, che aveva perso la lucidità.
L:”Ma dove sono?” pensò.
L:”Onde? Devo essere vicino al mare..”si disse, per poi sporgersi oltre al muretto, avendone la certezza.
Con gli occhi ancora velati dalle lacrime, si sedette su esso, ammirando l’infinito del mare.
Quell’azzuro, le ricordava tanto sua madre. Layla Heartphilla, era una persona dall’animo buono, non indugiava un secondo per aiutare qualcuno. Era sempre disponibile, e non si lamentava mai, accontentandosi di quello che aveva.
Da quando era morta in casa Heartphilla non era più come prima. Tutto era più monotono e cupo, e nessuno sorrideva.
Poco dopo anche suo padre, Jude, morì a causa del troppo affaticamento, visto che dirigeva con troppa foga le sue aziende.
Da allora restò sola, venendo affidata a sua zia Blare, che l’aveva trattata come una figlia.
Anche se aveva una nuova famiglia, Lucy non era molto felice. Le mancavano tanto i suoi genitori, così si era estraniata dal mondo, fino a quando non conobbe Levy ed Erza, che le fecero tornare il sorriso.
Un rumore la destò dai suoi pensieri. Voltandosi, vide l’ultima persona che si aspetta che arrivasse:Natsu.
L:-C-Che ci fai t-ti qui?-chiese singhiozzando.
Lui le si sedette vicino, sotto lo sguardo confuso di lei.
Con un repentino movimento, le fece poggiare la testa sul suo petto, accarezzandole i capelli, facendola sussultare.
Lucy non aveva mai avuto un contatto fisico con un ragazzo, per questo non sapeva cosa fare, fino a quando lui le diede un consiglio.
N:-Sfogati..lascia scorrere il tuo dolore e ritorna a sorridere.-le disse stringendola forte.
Come le era stato consigliato, sfogò tutto il suo dolore in un fiume di lacrime.
Passarono quasi mezz’ora in quella posizione, quando il pianto di lei si affievolì, lasciando posto ad un radioso sorriso.
N:-Ehi, sorridi più spesso, sei più carina!-le disse, facendola arrossire.
L:-Di-Dici d’avvero?-chiese timida.
Lui le sorrise.
L:-Senti Natsu..io..devo dirti una cosa..-cominciò nervosa.
N:-Dimmi!-disse eccitato.
L:-Io ti..io ti..io ti AMO!-urlò lasciandolo spiazzato.
In un primo momento, il ragazzo restò di sasso, ma quando realizzò il tutto, sorrise. Delicatamente le alzò il viso, guardando quelle rosee labbra che voleva assaggiare, e poi ci fu. Un piccolo bacio a fior di labbra.
Staccandosi poggiarono le loro fronti l’una sull’altra, e lui le sussurrò qualcosa al suo orecchio.
N:-Sai,forse mi piaci così come sei..Lucy Heartphilla!.-