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Autore: imperfectjosie    19/05/2014    4 recensioni
Sasuke? Dai, torna. Madara è stato sconfitto. Ce l'abbiamo fatta!
Lo sguardo mi cade sul palmo della tua mano e, di riflesso, do' un'occhiata al mio.
I tatuaggi non se ne sono andati, il vecchio eremita non ha mai detto che lo avrebbero fatto, adesso che ci penso. Significa forse qualcosa tutto questo?

|Naruto/Sasuke|
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Fandom: Naruto (Shippuuden)
Rating: Verde.
Pairing: NaruSasu

Note: Naruto, dopo la guerra, è al capezzale di Sasuke, che non sembra intenzionato a svegliarsi. Riflette sui simboli che l'eremita ha lasciato ad entrambi, arrivando alla sua personale visione della faccenda.


 

 

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La storia di quanto il Sole amasse la Luna.
Moriva ogni giorno, per lasciarla respirare.




Sakura dice che dovresti già essere sveglio, le ferite più gravi sono rimarginate e la tua vita non è più in pericolo. Ma questa stanza puzza di disinfettante e morte, la cosa mi manda in panico. Le pareti sono bianche, così come lo è quasi la tua pelle, steso su un letto modesto dalle lenzuola pulite, il tuo corpo non accenna alcun movimento.
Sasuke? Dai, torna. Madara è stato sconfitto. Ce l'abbiamo fatta!
Lo sguardo mi cade sul palmo della tua mano e, di riflesso, do' un'occhiata al mio.
I tatuaggi non se ne sono andati, il vecchio eremita non ha mai detto che lo avrebbero fatto, adesso che ci penso. Significa forse qualcosa tutto questo?
« Sasuke? Apri gli occhi. Non fare scherzi come questo, non mi piacciono, teme! »
Ma i muri riflettono le mie parole. Il tuo viso non cambia di una virgola. Gli occhi chiusi, l'espressione rilassata e un accenno di labbra socchiuse per riuscire a respirare. Respiri. Non sai quanto questo mi faccia felice. Mi gratto la testa, indeciso sul da farsi, poi un tuo gemito mi spinge a deglutire. Il cuore prende a battere violentemente e non riesco a capire da dove nasce questa improvvisa voglia di toccarti. Ma sento il bisogno di appurare la temperatura del tuo corpo. Devo convincermi che sei vivo. Perciò, silenziosamente e con evidente imbarazzo, mi avvicino, portandomi a cavalcioni su di te. Sto rischiando grosso, se ti svegliassi da un momento all'altro, potresti farmi seriamente male. Eppure non mi importa.
Sei caldo e io sono felice. Mi fermo a sfiorare il contorno del tuo viso delicatamente e cercando di non darti fastidio in alcun modo. E' un bene che tu dorma, non vorrei approfittarmene, ma da sveglio non potrei mai fare una cosa del genere. Diciassette anni. I tratti non sono più tondi e infantili, la tua pelle è ancora più diafana e se possibile, sei decisamente più attraente. Perchè vedi Sasuke, questa è una cosa che ho sempre pensato. A discapito di ogni capriccio, ero perfettamente d'accordo con le ragazze dell'Accademia. Tu sei di una rara bellezza, onirica e intangibile. Ma riesco ad affondare le dita sulla tua carne adesso, ora che hai gli occhi chiusi, mi è concesso. Non posso ancora credere che tu sia finalmente a Konoha. Sei svenuto dopo lo scontro, non so nemmeno quali fossero i tuoi piani, ma ti ho portato qui sulle mie spalle, ti ho adagiato su questo letto spoglio e informale e poi ho atteso che Sakura facesse il suo lavoro. In silenzio, ai margini della stanza, ma non ti ho mai abbandonato. Ho aspettato, ho pregato e vegliato su di te. Dormivo con la schiena piegata sul materasso, mangiavo al tavolino laggiù. Perchè io non ti abbandono. L'ho promesso a me stesso, e poi anche a Itachi. Mi prenderò cura di te, ti aprirò gli occhi e insieme riusciremo a cancellare il tuo passato. Sposto la mano tra i tuoi capelli, lisciando il ciuffo al lato destro della testa. E' morbido e davvero scuro come la notte. Lo sguardo mi cade su quella bocca arrogante e boriosa e senza neppure pensarci, mi piego per saggiarne il gusto. Un bacio a stampo, appena percettibile, ma osservo da vicino i tuoi occhi aprirsi lentamente. Mi stacco di colpo, osservandoti dall'alto. Gli occhi lucidi, il cuore a mille e, ne sono certo, le guance in fiamme.
« Cosa stavi facendo, dobe? »
Voce impastata, tuttavia ironica.
Sono nel panico, sposto lo sguardo a destra e sinistra, arpionando le mani al lenzuolo.
« N-Niente, stavo solo-- »
Sorridi divertito, sollevando un angolo della bocca in quel ghigno che tanto mi fa incazzare.
« Che diavolo ci trovi di divertente, teme? Ero solo preoccupato 'ttebayo! »
Ti aggredisco, mantenendo sempre le dovute distanze. Ma senza preavviso la tua mano si stringe intorno al mio avambraccio e io perdo l'equilibrio, franandoti addosso. Il tuo respiro mi accarezza l'orecchio e inizio a tremare.
« Testa quadra! Alla fine hai vinto tu. E adesso che sono finalmente qui, cosa hai intenzione di fare? » chiedi, con voce pacata ma inaspettatamente dolce.
Sasuke? Possiamo stare così solo un altro po'? Solo il tempo di rendermi conto che non si tratta di un sogno, che sei effettivamente sotto di me, che posso parlarti e che non mi odi. Perchè io non ti odio, sai? Il Sole non odia la Luna, anzi, le fa spazio in cielo. Tutto lo spazio di cui ha bisogno per sopravvivere.
Sussulto quando mi sento avvolgere l'intera schiena.
« I-Io non lo so, ma sono sicuro che Baa-chan passerà sopra le bravate che hai fatto. Danzo non è una grave perdita, nessuno qui al Villaggio accusa la sua mancanza. Infondo non era molto diverso da ciò che sei stato tu. Perciò, anche se il quartiere Uchiha è stato raso al suolo... beh ecco, pensavo che potresti stare da me. Insomma-- almeno finché non avrai raccimolato qualche compenso con le missioni. Poi ti potrai trovare un appartamento se vorrai. »
Il silenzio aleggia nella stanza, ed è spezzato solo dal mio respiro e dal battito di questo cuore che di calmarsi non ne vuole proprio sapere.
« Sei diventato pesante, Naruto. »
E' tutto ciò che ti sento dire. Il tono vagamente canzonatorio, la voce strascicata. Arrossisco, spostandomi un pelo per osservare due occhi finalmente animati di una nuova luce, e poi sorrido. Ho imparato a tradurre ogni tua singola frase, ogni risposta apparentemente inutile e priva di significato. Stai accettando, vero? Sì, lo stai facendo. Ogni parte del mio corpo avverte forte la voglia di stringerti.
« Sei vivo. Sei vivo davvero. E io non potrei essere più felice! »
« Usuratonkachi. »
Attaccato al tuo collo, guardo le labbra che ho assaggiato piegarsi in un mezzo sorriso. Non di sfida, non di scherno, né di disprezzo. Solo un sorriso. Semplice e raro.
« Grazie. »
Sono un po' sorpreso. E' una cosa che non ti ho mai sentito dire. Quella parola non fa parte del tuo vocabolario. Mi sposto e ti guardo con attenzione. La testa bassa, i ciuffi neri coprono gran parte del tuo viso e le mani sono saldamente ancorate al bordo delle lenzuola. Stringono forte, forte da farti venire le nocche bianche.
« Per cosa?  » 
« Per non esserti arreso con me. »
Ti regalo uno dei miei sorrisi più luminosi e aspetto che ti volti, per parlarti. Perchè voglio che mi guardi bene.
« Tu sei la persona più importante della mia vita. E non importa quante altre tenebre ti avvolgeranno in futuro, per colpa del tuo cognome. Io sarò la luce guida. Nel buio, sarò lì. Tu seguimi, e ti riporterò a casa. Sempre. »
Ma che fai adesso? Arrossisci?
« Sasuke? »
La violenza dei nostri corpi che si scontrano mi fa mancare il respiro per alcuni secondi buoni. Sento il tuo cuore. Un tempo stanco, adesso più vivace e attivo che mai. Sono stato io a ridargli la vita? Mi piace pensare di sì. Premo forte il palmo della mano con il Sole sul tuo capo, disperdendo le dita tra quel mare nero che hai in testa. E' piacevole. La tua Luna si posa sul mio petto, mi stringi la maglia con forza, arpionando anche qualche pezzo di pelle.
« Sei fastidioso, dobe. E anche rumoroso. E poi sei disgustosamente allegro. »
« Ehi! Non è una cosa molto carina da di- » comincio, alzando il pugno in aria pronto a colpirti, ma tu mi spiazzi. Come sempre, come in passato, quando eri pronto a dare la tua vita per salvarmi.
« E se ti azzardi a cambiare, ti uccido. »
Mi rilasso, sorridendo appena.
« Sasuke? La vuoi sapere una cosa? »
« Mhm. »
« Il Sole ama la Luna così tanto, da morire ogni giorno per lasciarla respirare. »
Non l'ho detto con malizia, ma le tue guance si colorano di un rosso intenso e prima di potermene accorgere, ho già lasciato sul muro la sagoma perfetta del mio corpo. Scivolo verso il pavimento, divertito e finalmente compiaciuto di essere riuscito a farti reagire.
Hai il braccio ancora sollevato, ma da qui non posso guardarti in faccia. E' la tua voce pericolosamente incrinata a suggerirmi che non l'hai presa poi così male come cerchi di dare a vedere.
« Dobe! Stai attento a quello che dici, la prossima volta la finestra potrebbe essere aperta e io potrei non sbagliare il colpo. »
« Pff. » soffio divertito. Mi alzo in piedi, raggiungendo i piedi del letto e poggiandomi con entrambi i gomiti sulla sbarra di legno.
« Bentornato a casa, Sasuke. »
E poi finalmente ti sposti. I tuoi occhi sono un libro aperto.
Sasuke? Non andartene più. Non credo che il mio cuore potrebbe sopportarlo ancora. Mi sposto di lato, posizionando il palmo tatuato della mia mano, sul tuo. E' incredibile come i due cerchi combacino perfettamente. Così diversi, eppure così uguali. Mi guardi stupito, ma comprendi quasi subito e sorridi come solo tu sai fare.
Niente più sangue, vendetta e odio.
« Dobe. »
« Teme. »
Il nostro mondo è tutto qua. Tra le mura di una stanza, dove alcune parole dette rimangono e altre si confondono. Perchè ci sono cose che non possono essere ancora spiegate. Ma ci sono. Lo sento che ci sono. E per adesso, tanto mi basta.



END.


 
  
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