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Autore: laurapalmer_    19/05/2014    7 recensioni
E ora sono al parco, seduti sulla panchina della prima canna.
Calum indossa la canottiera che aveva su al suo primo rave, Luke porta ai piedi le stesse scarpe che aveva usato la sera della prima sbronza, prima hanno cantato Try Hard e adesso è Calum a piangere come un bambino.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Calum Hood, Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Things have gotten closer to the sun'
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due








La prima volta che Calum si è ubriacato, avevano entrambi quindici anni e una testa di cazzo grande quanto un condominio di cinque piani.
Luke ricorda perfettamente persino i vestiti che indossavano e, adesso, a distanza di un paio di anni, prende più in giro l'amico per la maglietta verde che indossava, che per il fatto che sia andato fuori con qualche birretta.
Calum gli dà sempre un pugno, quando Luke tira fuori l'argomento, ma alla fine ne ridono entrambi, anche se, al momento, la paura era stata tanta.
Non l'ha mai detto a nessuno, ma Luke ricorda benissimo di essersi spaventato a morte.
Calum sembrava semplicemente molto felice e poi era diventato bianco di colpo.
Nè Michael nè Ashton erano rimasti in bagno con lui, preferendo tornare alla festa, complici i numerosi alcolici che s'erano scolati, con la scusa di essere più grandi.
Luke odiava il vomito, e rammenta perfettamente di aver tenuto il naso tappato per tutto il tempo, perchè, dai, va bene l'amicizia, ma la puzza è comunque nauseante.
Con l'altra mano, però non aveva smesso un attimo di accarezzare la schiena di Calum, ai tempi ancora esile.
- Mi spiace - aveva borbottato Calum, dopo aver rigettato tutta la cena nel water di Linda Cosglow.
Luke aveva riso, spostandosi il ciuffo piastrato dagli occhi, e: - Non è un problema - l'aveva tranquillizzato.
E non lo era stato davvero, perchè Calum, per quanto possa essere un cazzone, non potrebbe mai essere un problema.


La prima volta che Calum ha visto un ragazzo piangere, era proprio Luke.
Il moro era sempre stato un bambino sostanzialmente tonto: credeva che le lacrime fossero segno di debolezza, credeva che un vero uomo non potesse permettersi di versare nemmeno una goccia, semplicemente perchè suo padre non doveva mai aver pianto, perchè altrimenti l'avrebbe sicuramente visto.
- Cosa cazzo è successo Lucas? - e Calum, oltre che sostanzialmente tonto, non era nemmeno un esempio di tatto, non lo è mai stato.
Luke aveva alzato le spalle, limitandosi a stare zitto, strofinandosi forse le guance arrossate con i polsini della felpa nera.
- Oh, Luke!
- Niente, cazzo, vaffanculo!
E, no, non era quello che Calum si era aspettato. Perchè pensava che Luke si sarebbe aperto subito, che gli avrebbe raccontato tutto, pensava che non avrebbe dovuto fare fatica.
Poi il biondo si era alzato, se n'era andato, in silenzio, così come aveva pianto.
Calum non avrebbe voluto seguirlo, perchè era permaloso da morire, quando aveva ancora quindici anni.
E, ok, va bene tutto, però era Luke, quello che se ne stava andando, Luke Hemmings.
Ovviamente, Calum l'aveva seguito.


La prima volta che Luke s'è fatto una canna, Calum era con lui.
Avevano bigiato scuola, insieme a Michael, che però poi aveva deciso di tornare a casa per pranzo.
Ashton aveva lasciato loro qualche grammo, con la raccomandazione di lasciare che sia Calum a fare su, perchè "tu, Lukey, sei ancora piccolo".
Calum aveva riso forte, ma avevano entrambi sedici anni, comunque.
Luke aveva osservato in religioso silenzio tutto il procedimento, entusiasmato all'idea di fare un'ennesima cosa proibita, lontano dagli occhi vigili di sua madre.
- Il primo tiro è mio - aveva asserito Calum e Luke non aveva osato controbattere.
Quando poi era arrivato il suo turno, il biondo aveva preso tra le dita lo spinello, un po' incerto.
Calum aveva gli occhi socchiusi, un sorriso impertinente a increspargli le labbra, le gambe larghe e le braccia appoggiate comodamente allo schienale della panchina.
- Ti piace, Lucas? - gli aveva chiesto, con la voce roca, dopo il suo terzo o quarto tiro.
Luke aveva annuito.
Si sentiva un po' intorpidito, ma, forse, felice.
Sì, probabilmente era molto felice. Non ricorda benissimo.


La prima canzone che Luke ha scritto, l'ha scritta insieme a Calum.
Il moro era stato così dannatamente insistente, che alla fine Luke s'era lasciato convincere, perchè, alla fine, cedeva sempre.
- Di cosa vuoi che parli? - gli aveva chiesto Calum.
- Ma che cazzo ne so - era stata la risposta acida di un Luke nervoso come non mai.
Calum era scoppiato a ridere, come sempre.
- Sai cosa? - aveva poi cominciato - Non mi hai ancora spiegato perchè hai fatto quel piercing.
E Luke aveva sentito lo stomaco contorcersi in maniera spaventosa, dal momento che temeva una domanda del genere da un paio di settimane.
Aveva alzato le spalle, borbottando un "fa figo" a mezza voce.
Calum l'aveva osservato con l'espressione saccente di chi non ha intenzione di farsi abbindolare.
- E quindi hai saltato scuola, strappato i jeans e tagliato quella frangia da coglione sempre perchè fa figo?
Luke avrebbe voluto sprofondare per la vergogna.
E, tuttavia, se ci ripensa adesso inizia a sorridere senza un'apparentemente valida motivazione, perchè Calum aveva capito tutto ancora prima di lui.
Come sempre.


Il primo rave al quale Calum ha partecipato, è stato quello nella fabbrica abbandonata dove Luke spesso va a dipingere.
C'era un sacco di gente dall'aspetto poco raccomandabile, compresi gli amici di Ashton, quelli dai quali compra l'erba.
Calum aveva appena compiuto diciassette anni, il tatuaggio sulla sua clavicola faceva due mesi proprio quel giorno e le occhiaie sotto ai suoi occhi a mandorla la dicevano lunga, sul suo grado di sobrietà.
C'erano anche Luke e Michael, entrambi con gli occhi lucidi e l'alito un po' pesante.
Avevano ballato tutta la sera, passandosi tra le mani qualche spinello o una bottiglia di vino rosso scadente, mentre le casse sparavano a tutto volume la techno che piace tanto a tutti e quattro (soprattutto ad Ashton).
Calum non ricorda molti particolari della serata, ma sa di aver abbracciato Luke a venti centimetri dalla cassa e di avergli urlato (proprio urlato) che è il suo "cazzo di migliore amico".
Luke aveva sbarrato gli occhi, per poi rivolergli un sorriso un po' storto: - Vaffanculo Cal!
Calum, adesso, è certo di aver parlato sotto l'effetto dell'alcool e di chissà che altro, ma non crede di aver mai detto qualcosa di più sincero a qualcuno.


E ora sono al parco, seduti sulla panchina della prima canna.
Calum indossa la canottiera che aveva su al suo primo rave, Luke porta ai piedi le stesse scarpe che aveva usato la sera della prima sbronza di Calum, prima hanno cantato Try Hard e adesso è Calum a piangere come un bambino.
Le mani di Luke tremano, perchè non gli è mai successo, di dover consolare qualcuno, di dover consolare il suo migliore amico.
- Cosa posso dirti? - mormora piano, sperando che Calum riesca comunque a sentirlo.
- Non devi dire un cazzo.
E suona tanto come un "Stai già facendo troppo".













NdA: Beeeeeeeeeeeeeeeeeeh, buonasera!
Avevo promesso una OS, questa sera, ed eccola :)
Calum e Luke sono gli stessi della mia long, Young blood (che trovate qui), e quindi possiamo vedere la OS come un Missing Moments, dal momento che non sono riuscita a inserire nei capitoli la scenetta alla fine, dei due al parco.
Per chi ha letto la long, sì, Calum sta piangendo perchè ha fatto quella cazzata ahahah
In ogni caso, so di averli descritti come dei ragazzacci terribili, ma sono così. Ho pensato un sacco a come rendere la loro amicizia in pochi momenti importanti e sono giunta a pensare che, probabilmente, per come sono i due personaggi, avrebbero pensato a queste prime volte nelle quali l'altro è sempre stato presente.
Beh, bene, non so che altro dire ahahah
Vi mando un bacione grosso :*

Eleonora
  
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