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Autore: LadyGuns56    20/05/2014    1 recensioni
871 d.c un uomo parte per la guerra , il racconto narra della sua partenza e del dolore che cio' causa a sua moglie . Il racconto e' diviso in due parti, entrambi descrivono la stessa scena , ma da due punti di vista differenti ( Il periodo storico e' quello vichingo)
Genere: Malinconico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità
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Lui

Le tinte di fuoco del sole mattutino filtravano le lignee imposte alle finestre riportando alla mente le gioie e le passioni di madre Natt che appena ritiratasi lascia il passo al lento e fiero incedere del suo compagno. 
Nell'atmosfera fumosa della stanza e i profumi che inebriano la mia mente e mi intorpidiscono i sensi il mio sguardo vaga
diamanti e polvere d'oro sembrano riempire l'aria mentre gli occhi indugiano ancora legati al torpore dei sogni.
La morbidezza delle pelli e il tuo profumo ancora nel mio pensiero narrano di un sogno meraviglioso che soltanto il celato silenzio del talamo nuziale
può narrare.
La dolce brina mattutina banga ancora la barba e la pelle, dolce bacio della nostra aspra terra.
Ed ecco finalmente l'agoniata visione, le tuo forme sinuose giacciono arrendevoli accanto a me
il candore della tua pelle, come neve dono degli Dei agli uomini richiama le labbra mie,
Timida richiesta che solo pochi istanti prima mutava in ardente supplica racchiusa nel timido abbraccio degli amanti.
Il corpo tuo, sapientemente scolpito nell'arte di Freja la bella e forgiato in risposta della supplica di un figlio dei padri, sinuosamente si cela contorcendosi come carezza del vento del nord sulle gote, gelido eppur gentile.
Infine gli occhi tuoi si schiudono sul mio viso a cercar qualcosa di cui si teme l'assenza, come il blu del Cielo cerca l'abbraccio con la sua sposa la Terra, il cuore sussulta e le membra cedono rivelando la carezza mia sulle gote ornate dalle perle del tuo sorriso:”Fragr” (bellissima) sussurro mentre le dita scorrono a sfiorare le rosse labbra.
Il bacio che viene donato al palmo sigilla un ricordo a cui non è consono, figlio di acciaio e sangue,invadendo il corpo mio con le fiamme del focolare 
Sorrido e tu come timida cerva nascondi il viso fra le coltri nella speranza di fuggire al momento e al tempo che inesorabile scorre, le mie braccia ti cingono tagliando la fuga a quell'animale schivo, sapienti nell' arte della caccia guidate da Ullr, sciatore e arciere.
L'inesorabile si compie e la comunione delle due anime si perde nell'infinito momento del bacio d'amore, esanimi giacciamo nell'attesa dell'inesorabile.
Il giovane legno della porta sussulta e scricchiola sotto i colpi della chiamata all'onore e al dovere, lo sguardo suo si spegne velato da
lacrime per l'imminente distacco,sollevo pigramente il mio corpo senza togliere gli occhi da lei,senza esitare,senza tortura.
La ruvidezza del lino porta via, asciugando la pelle, i momenti di lussuria e gaudio trascorsi; il clangore degli anelli di metallo e lo stridere dell'acciaio che lascia la sua oscura dimora ovattano il suono dei tuoi respiri profondi e armoniosi.
La mano esitante schiude la porta lasciando che il mio volto saluti il Dio Balder in tutta la sua grandezza; mentre la nave si appresta a solcare i domini di Njordr le nostre mani si giungono nella supplica degli sposi per un viaggio sicuro e un lesto ritorno.
“Fa del mio amore il suo scudo e del mio nome la sua spada, cosi che ogni qual vita che egli prendera lo fara in nostro nome e nel nome dei padri che lo riportino a me fra le mia braccia”
Le parole flebili come se avessero paura di emettere suono alcuno si donano al vento nella speranza di giungere Loro, mentre il frangersi dei flutti contro la prua porta il nostro sogno sempre più lontano dalla realtà.






Lei

L'acre odore del fumo mi sveglia , le fiamme mi incatenano ai ricordi della notte passata, svegliano in me la passione. Il soffio gelido di Niord mi fa rabbrividire e poi vedo i suoi occhi, tremo davanti alle Norne le quali hanno gia' scolpito sul suo volto il suo destino.Mi bacia dolcemente , rabbrividisco di nuovo e neanche il profumo del ricordo della notte di bramosia con lui , slegano i mei crucci.Lui mi sorride e io mi nascondo, temendo quella felicita' quotidiana che  mi sta per portare via, ma le sue braccia forgiate dalla guerra mi stringono, mi tolgono ogni forza vitale . Ed io giaccio inerme nel vortice dei suoi baci e nelle sue lusinghe degne di Odino .Ma il tempo ci e' nemico e ancora stordita vedo la sua figura imponente allontanarsi da me. Un corno di guerra risuona nell'aria, nitriti rompono il fragile silenzio , il rumore metallico della sua armatura incrina il mio cuore , la porta che si chiude e lo spezza completamente . Che Frigg mi sostenga !Mi alzo dal talamo, i miei piedi nudi accolgono il gelido abbraccio della madre terra ,il vento gelido mi scompone le vesti .Troppo tardi la nave e' lontana , e' un punto nero nell'immenso blu. Tra cielo e mare che si confondono tra di loro vedo il suo volto e con un leggero mormorio mi auguro"Fa del mio amore il suo scudo e del mio nome la sua spada  , cosi' qual vita che egli prendera' lo in nostro nome e nel nome dei padri che lo riporti tra le mie braccia " le mie parole le done al vento, la mia speme a Thor affinche lo protegga ed le mie tribolazioni al padre degli dei . E con un gemito mi accascio su Madre Terra con le lacrime che la bagnano.
  
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