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Autore: slanif    20/05/2014    4 recensioni
EunHae
Ci sono cose che accadono senza che tu te lo aspetti.
A dire il vero succede quasi sempre così… tu fai progetti, prendi decisioni, e poi la vita ti da un calcio nel culo e fa ciò che vuole. E va bene, alla fine, perché così non ci si annoia mai, ma a volte è davvero insopportabile.
Come adesso.
Dopo aver progettato e deciso e pianificato, ecco qua che tutto viene rimesso in discussione, che tutte le carte in tavola vengono rimescolate e non c’è niente di chiaro e definito.
Come potevo anche solo prevedere una cosa del genere? Questa situazione è la classica situazione che io avrei messo nell’elenco delle cose improbabili. Non impossibili, intendiamoci. Solo… improbabili. Perché non te lo aspetti. Non lo programmi. Nemmeno ci pensi.
Succede.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello Che Non Ti Aspetti
di slanif
 
 
 
Ci sono cose  che accadono senza che tu te lo aspetti.
A dire il vero succede quasi sempre così… tu fai progetti, prendi decisioni, e poi la vita ti da un calcio nel culo e fa ciò che vuole. E va bene, alla fine, perché così non ci si annoia mai, ma a volte è davvero insopportabile.
Come adesso.
Dopo aver progettato e deciso e pianificato, ecco qua che tutto viene rimesso in discussione, che tutte le carte in tavola vengono rimescolate e non c’è niente di chiaro e definito.
Come potevo anche solo prevedere una cosa del genere? Questa situazione è la classica situazione che io avrei messo nell’elenco delle cose improbabili.  Non impossibili, intendiamoci. Solo… improbabili. Perché non te lo aspetti. Non lo programmi. Nemmeno ci pensi.
Succede.
Ed è bello. E’ una di quelle cose che, se succedono, è bello.
Di solito l’imprevisto è visto come un qualcosa di brutto, di fastidioso, che ti innervosisce e rovina quel momento di vita in cui pensavi di poter vivere tranquillo. E invece, stavolta, di brutto non c’è proprio niente.
E’ pauroso, decisamente più grande di me, ma non brutto.
Non può essere brutto.
Non qualcosa che riguarda Donghae.
Perché Donghae è una persona così buona e limpida, così cristallina e dolce, così sincera, che nessuno dei suoi atteggiamenti, delle sue parole, puoi prenderle come qualcosa di brutto. Puoi solo prenderlo per quello che è: spontaneo. Sincero. Con parole che vengono dal cuore. E non dalla testa. Donghae non fa mai niente con la testa! Spesso e volentieri gli abbiamo rinfacciato che non ragiona, prima di fare le cose, comportandosi anche in maniera sconveniente per il gruppo, ma lui si arrabbia e gonfia le guance e ci urla contro che è così, e non vuole cambiarsi. E, sinceramente, nemmeno io vorrei che lui cambiasse.
Perché se non fosse esattamente così, allora non sarebbe più Donghae.
Il mio Donghae.
Quando ho cominciato a chiamarlo mio?
Anche questa domanda rientra in quel genere di quesiti di cui uno non è in grado di darsi una risposta.
Anche questo sconvolge i piani. Perché lui è un uomo, e anche io, e se da ragazzino sognavo una moglie e dei figli, una bella casa e magari il profumo di un dolce che riempiva casa tutte le mattine, ecco qua che le cose cambiano. Perché Donghae non è una donna, perciò non potremmo sposarci, né avere dei figli. Ed è meglio che non cucini, se non voglio rischiare di finire in ospedale, perciò addio anche alla crostata mattutina…
Donghae non rientra in nessuno stereotipo di quello che volevo.
Eppure, non lo cambierei con niente al Mondo.
Non cambierei con niente e nessuno quello che condivido con lui.
Non potrei mai rinunciare a questi occhi nocciola, grandi e un po’ sgranati, lucidi, che mi fissano sempre con giocosa sensualità. Non potrei mai rinunciare a vedere i suoi capelli ribelli appiccicarsi tutti alla sua fronte, preda del sudore e dello sfregamento sul cuscino. Non potrei mai rinunciare a queste mani bollenti che percorrono tutto il mio corpo, carezzando ogni mia cellula e anfratto, facendomi bruciare l’epidermide e facendomi scorrere il sangue più veloce nelle vene.
Perché non c’è niente di più bello di lui, qui con me, che mi abbraccia e mi stringe la carne e affonda le dita nel mio braccio, artigliandomi a se.
Perché non c’è niente di più bello delle sue gote arrossate, della bocca socchiusa e di quello sguardo liquido che mi dice che mi ama e che sta godendo delle mie attenzioni.
Perché non c’è niente di più bello del sentirlo qui, sotto di me, così mio.
Perché entrare dentro di lui è quanto di più bello e giusto io possa fare nella mia vita.
Perché è quel piano che non mi aspettavo, che mi ha destabilizzato e fatto tremare le gambe. Che ha fatto chiudere le mie orecchie al suo “Ti amo, Hyukkie” che non volevo ascoltare, perché avevo troppa paura di ammettere a me stesso che non me ne importa niente di una moglie, dei figli o della crostata.
Io voglio e ho sempre voluto solo lui.
Ho sempre voluto entrare in questo corpo caldo e farmi stringere dalla sua carne stretta.
Ho sempre voluto sentire la sua voce ansimare piano il mio nome, cantilenando quell’estasi che lentamente ci raggiunge.
Ho sempre voluto stringere forte la sua mano nella mia, intrecciando le nostre dita così forte che le nocche diventano bianche.
Ho sempre voluto affondare la testa nella sua spalla, poggiando lì la fronte, e sentire il suo profumo inebriante di uomo e di sesso.
Ho sempre voluto una persona chiacchierona, appiccicosa, a volte decisamente demenziale, dolcissima, tenerissima, affettuosa e che non può fare a meno di abbracciarmi.
Ho sempre voluto una persona gelosa e possessiva che basta che respiro la stessa aria di qualcun altro che mi fa una scenata.
Ho sempre voluto una persona infantile, ingenua ed estremamente spontanea.
Ho sempre pensato di volere un tipo esattamente l’opposto di tutto questo.
Ma adesso non potrei farne a meno, non potrei pensare di volere qualcos’altro (o qualcun altro).
E non importa se non lo avevo programmato.
Se il piano che avevo si è ribaltato.
A volte quello che pensiamo sia perfetto per noi, in realtà non lo è affatto…
E la vita, con i suoi strani piani, ce lo sbatte in faccia con ferocia.
E amore.
E magari ha le fattezza di quest’uomo così dolce, che sussurra il mio nome mentre io affondo più forte in lui, inondandolo del mio seme e marchiandolo come mio…
 
 
 
**FINE**

   
 
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