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Autore: Riccardo90    20/05/2014    2 recensioni
Song fiction GinxSherry sulle note di "A te" di Jovanotti
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro

Gin  ormai si era  perdutamente innamorato di Ai,che gli aveva cambiato la vita con la sua dolcezza e la sua infinita tristezza per la morte della sorella. Aveva deciso di smettere i panni dell’incallito assassino e di dedicarsi soltanto alla persona che tanto aveva desiderato e che adesso ritrovava dopo anni di lontananza e di sofferenze.
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro

Da una settimana ormai non si erano mai allontanati per un momento,erano decisi a non lasciarsi mai più … e parlavano,parlavano,avevano tre lunghi anni da raccontarsi :Gin li aveva trascorsi in prigione,Ai nell’inconsolabile ricordo della sorella.
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi

Per caso Ai aveva saputo che Gin era rinchiuso nella prigione di            ed aveva subito deciso di andarlo a trovare. Lì aveva scoperto che ,venuti a sapere della decisione di Gin di collaborare con la polizia per smascherare l’odiosa attività criminale dell’Organizzazione,i detenuti erano decisi a fargli pagare caro il suo pentimento.
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te

Ormai stanco  e sconfitto ,mai Gin si sarebbe aspettato di rivedere la sua adorata Ai in quel luogo così triste. Aveva perduto ormai ogni  barlume di speranza di rifarsi una vita e di voglia di vivere. Soltanto le amorevoli cure di Ai erano riuscite a risollevarlo,dopo che le autorità di polizia lo avevano fatto uscire dal carcere in gran segreto e lo avevano inserito nel programma di protezione dei testimoni importanti. Entrambi erano andati  a vivere nella prefettura di Tottori, in uno sperduto paesino di campagna. Avrebbero tentato di rifarsi una vita.
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho

Allora ,nelle lunghe,vuote giornate che si susseguivano tutte uguali,Gin iniziò ad appassionarsi alla musica e decise di dedicare alla amata Ai una canzone d’amore che scrisse d’un fiato ,avvolto nella spirale amorosa che ormai lo aveva avvolto perdutamente.
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine

L a sua vita ormai aveva ritrovato un senso soltanto accanto ad Ai e Gin si sentiva leggero come l’aria di primavera ogni volta che i suoi occhi incrociavano quelli di Ai.
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più

Niente per lui aveva senso senza la sua Ai. Decise così di dedicarsi ad opere di volontariato verso i più sfortunati e deboli di lui e,rientrato in possesso del denaro che aveva accumulato,pensò di donarlo quasi interamente a coloro che ne avevano davvero bisogno. Per questo,Ai  si innamorò ancor più follemente di quell’uomo che prima aveva tormentato la sua vita e poi l’aveva colorata dell’azzurro più intenso.
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’

Quando il periodo di protezione finì,essendo ormai stata debellata l’intera Organizzazione,con tutti i membri uccisi o in prigione per chissà quanti anni,Ai pianse di gioia ed urlò tutta la sua rabbia:la sua famiglia aveva avuto giustizia piena. Gin la strinse forte,fin quasi a soffocarla ,per esprimergli tutto il suo amore e a sua solidarietà in quel momento tanto atteso. Adesso cominciava il difficile:avrebbero dovuto tornare ad affrontare la vita  di tutti i giorni, ricostruirsi una vita diversa,insieme ,per sempre fino alla fine dei loro giorni,come si promisero più volte.

E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa

Ai era la più forte tra loro,reagì molto decisamente,aveva mille progetti,ora che erano usciti dall’incubo.
Si prospettava finalmente un periodo di amore e serenità,come mai aveva avuto nella sua pur breve vita di ragazza i cui sogni erano stati spezzati  troppo presto. Gin era consapevole che senza Ai non ce l’avrebbe mai fatta a rifarsi una vita,a tornare a credere  nell’amore e nella giustizia. Ma per fortuna lei era lì,forte come una roccia,dolce come un fiore di campo.
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano

Quando ormai sembrava che i due amanti fossero riusciti a ritagliarsi finalmente il loro angolo di paradiso terreno,inebriati dall’invincibile sentimento che li univa,si verificò un inaspettato quanto terribile  evento:i capi dell’Organizzazione erano riusciti ad evadere,con la corrotta complicità delle guardie,dal carcere di massima sicurezza di Tokyo,in cui sembravano ormai al sicuro per il resto della vita,con scritto sul certificato penale “fine pena:mai “. Invece,rabbiosi e assetati di vendetta,si misero subito sulle tracce di Gin,decisi a fargli pagare a carissimo prezzo il tradimento. Ai sarebbe stata coinvolta in quanto era ormai divenuta l’inseparabile ed insostituibile punto di riferimento di Gin,la sua Stella polare.
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un’ immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei…
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei…sostanza dei sogni…miei

Ormai la resa dei conti si approssimava,i capi dell’Organizzazione avevano individuato il nuovo  “nido d’amore” di Gin ed Ai,e la trappola mortale era stata definita in ogni dettaglio.
Essi sarebbero saltati in aria,appena avessero inserito la chiave nella serratura blindata del loro appartamento di Shibuia.Ma,come per incanto e a conferma che una Giustizia Divina esiste veramente,un povero uccellino ebbe la sventura di mettere il becco nella serratura per cercare di carpire un piccolo pezzo di mollica di pane che uno dei malviventi aveva lasciato negligentemente sul luogo dell’attentato.Da lontano Ai e Gin assistettero terrorizzati alla scena dell’esplosione,che solo per un puro miracolo li aveva risparmiati. Di lì a poco anche i malviventi ed i loro sicari furono catturati dalle forze di polizia che ,per eccesso di prudenza,che avevano ricevuto ordine dall’ispettore Megure  di continuare a proteggere  Ai e Gin. Ed essi poterono definitivamente e serenamente  coronare il loro sogno d’amore .
 
  
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