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Autore: Mokusha    20/05/2014    6 recensioni
"Sono malvagio, Belle, e non c'è lieto fine per i malvagi."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chipped Fragments of Light.



 
Everyone 
can fall for a Prince Charming,
but who’s willing to
love  
the man
behind
the monster?


I.

EVERY YOU, EVERY ME

 
in the shape of things to come, too much poison come undone.#

La mano della ragazza poggiata sulla sua guancia era così calda che avrebbe voluto che rimanesse in quella posizione per sempre. Calore. Il calore era stato una delle prime cose che lei gli aveva insegnato. Probabilmente la prima che lui avesse amato. Aveva dimenticato cosa volesse dire. Era rimasto a congelare nell’oscurità per così tanto tempo che non era più abituato al calore. Era così piacevole. Così rassicurante.
“Belle…” sospirò, chiudendo la propria mano sul polso della ragazza, le fedi d’oro brillavano all’anulare sinistro di entrambi.
“Ti ho ferita innumerevoli volte. Ho tradito la tua fiducia, ho portato così tante tenebre, così tanto dolore nel tuo cuore. Io stesso sono oscurità. Per questo è stato così difficile per me accettare il fatto che ti amassi. Non pensavo di esserne in grado. Non volevo. Ero convinto che l’amore fosse una fragilità. Che l’amarti mi avrebbe reso debole. Non è così. Mi rende più forte. Tu mi rendi più forte, Belle.”
“Oh, Rumpelstilskin…” mormorò lei, guardandolo negli occhi.
Lui lasciò che il suo sguardo scavasse nel proprio, come sempre.
Le permise di incontrare gli incancellabili demoni che si nascondevano in lui. Ogni volta che lo guardava, lei si spingeva così a fondo da causargli quasi dolore fisico, finché non arrivava alla sua anima, nel profondo del suo cuore, a quella parte di lui che sembrava essere l’unica a vedere.
“Ci sono troppe promesse che non ho mantenuto.” riprese Rumpelstilskin “Ma dovrebbero distruggermi perché infranga quella che ti ho appena fatto. Ti amo, Belle, e mi affido a te, alla tua luce, al tuo amore, eternamente.”
Belle sorrise, e lui l’attirò a sé e lei gli si strinse contro. Non era mai stata così felice in tutta la sua vita. Il suo cuore avrebbe potuto esplodere da un momento all’altro, tanto era l’amore che provava per l’uomo che la stringeva con tanta tenerezza.
Suo marito, finalmente.
Si erano sposati nella piccola radura nel bosco di Storybrooke, una cerimonia intima, raccolta. Non avevano bisogno il loro amore fosse sotto gli occhi di tutti, quello che contava era che lui l’avesse finalmente accettato e le avesse permesso di avvolgerlo nel suo cuore.
Erano ancora lì, nella radura, seduti su una panchina di pietra, le candele che avevano acceso per illuminarla ardevano ancora.
Luce nell’oscurità.
Belle sospirò, si allungò sulla panchina e poggiò la testa sulle ginocchia di Rumpelstilskin. Le mani di lui si intrecciarono subito ai suoi capelli.
Quel loro toccarsi, il bisogno  di sentirsi, di percepirsi era diventato fondamentale. Lui non poteva più farne a meno. Doveva accertarsi continuamente che lei fosse lì, che fosse reale.
Il contatto fisico era un’altra delle cose che lei gli aveva trasmesso. All’inizio, il suo modo di entrare nel suo spazio, così violentemente eppure così delicatamente lo infastidiva, e non si sforzava certo di nasconderlo. Ora però ne era diventato totalmente dipendente.
“Sei stanca?” 
Lei scosse la testa.
“Voglio godermi ogni singolo istante di questa serata. Non sono ancora pronta a tornare in città. Voglio godermi la sensazione di essere tua moglie. Non riesco ancora a realizzarlo. Ti amo così tanto, Rumple. Amo ogni cosa di te. Tutti i tuoi te stesso.”
“La forza del tuo amore per me riesce sempre a sorprendermi. E non sono un uomo semplice da sorprendere.”
“Oh, lo so.” sorrise lei. “Rumple?”
“Sì?”
“Prima hai detto di avermi ferita molte volte. Forse l’hai fatto, in qualche modo, ma non mi hai mai ferita abbastanza da spezzare il mio amore. Anzi. Il contrario. Ma… Sai quel’è stata la volta peggiore?”
Lui si irrigidì. 
“Quale?” domandò in un sussurro.
Belle poteva percepire la sua tensione, il suo senso di colpa, la sua preoccupazione.
Gli prese una mano tra le sue, come a rassicurarlo.
“Quando mi hai detto che non mi credevi. Che nessuno avrebbe mai potuto amarti. Il modo in cui l’hai detto… Eri così convinto, così sicuro che non avresti mai potuto meritare amore che mi si è spezzato il cuore. Perché invece io ti amavo. E potevo percepire la tua anima così intensamente… Il tuo bisogno di amore, e milioni di motivi per amarti. Sei convinto di avermi portato dolore, ma in realtà gli anni in cui ho sofferto di più sono quelli che ho passato senza di te.”
“Quelli sono stati anche i miei. ”
“Non potrei mai affrontare una vita di cui tu non faccia parte, mai. Nel bene e nel male.”
“Non sono un uomo facile da amare, Belle.”
“Non mi sono mai piaciute le cose facili.”
Mr. Gold si chinò per baciare nuovamente sua moglie, quando un rumore lo fece trasalire.
“Rumple?” fece Belle, tirandosi su a sedere.
“Sssh,” la zittì lui. “L’hai sentito anche tu?”
“Cosa?”
“Quel rumore… Io…”
All’improvviso una smorfia di dolore gli attraversò il volto, e Rumpelstilskin crollò in ginocchio.
“Rumple!” Belle gli fu subito accanto, e gli prese il volto tra le mani. “Cosa succede?”
Lui era incapace di rispondere, il dolore che provava lo stava dilaniando.
Belle continuava ad accarezzarlo.
“Rumple, ti prego.” la sua voce era incrinata.
“Qualcuno…” tossì lui. “Qualcuno sta usando il pugnale.”
“Cosa?” domandò lei, scioccata.
“Belle… Devi andartene da qui.”
“No… No!”
“Belle, ti prego. Ti prego, non è sicuro per te.”
Le mani della ragazza continuavano ad accarezzargli il viso, mentre lui cercava di allontanarla da sé.
“Belle, potrei… Potrei farti del male.”
“Non lo farai. Io mi fido di te, Rumple…”
“Loro vogliono che io ti faccia del male.”
“Loro? Loro chi?”
“Chiunque mi stia controllando in questo momento… Belle, ti prego. Ti prego.”
Il modo in cui la supplicava era un tormento per la ragazza.
“Rumple…” calde lacrime avevano iniziato a scottarle sulle guance.
Come aveva potuto cambiare tutto così in fretta?
“Non posso oppormi, Belle, va via.”
“Non posso, io…”
“Va via!” ruggì lui.
Belle chiuse gli occhi. Lasciò che le proprie mani scivolassero via dal volto dell’uomo che amava.
“Ti amo.” bisbigliò, prima di alzarsi e correre via.

In lacrime, si precipitò al Granny’s.
“Belle!” esclamò Emma.
“Lui… Lui…” i singhiozzi spezzavano le parole della ragazza.
David si alzò e la aiutò a sedersi.
“Belle, tesoro calmati.” cercò di rassicurarla Mary Margaret. “Cos’è successo?”
“Rumpelstilskin.” singhiozzò la ragazza. “Qualcuno ha rubato il pugnale del Signore Oscuro, e lo sta controllando. Gli hanno ordinato di uccidermi.”


***



“Bene, bene, bene.”
Una figura incapucciata si avvicinò a Rumpelstilskin, che era ancora in ginocchio, le unghie affondate nel terreno.
Gli sembrava di essere divorato dalle fiamme.
“Chi sei?” sputò rabbioso.
L’incappucciato lo ignorò.
“Devo dire che è stata una scenetta deliziosa. Non avrei mai pensato di vedere l’Oscuro innamorarsi. Il tuo amore per Belle…”
“Non osare! Non osare nominarla”
“…E’ strabiliante. Ti rende davvero più forte.”
La figura si inginocchiò di fronte all’uomo, continuando a rigirarsi il pugnale tra le mani.
“Potrebbe essere un problema.”
“Taci!”
“Sei convinto di averla ferita, non è vero? Credi di poter cambiare grazie a lei e per lei. Ma nel profondo di te stesso sai perfettamente che non potrà mai accadere. L’hai fatta soffrire, e soffrirà ancora. Oh, se soffrirà. Ma tutto il male che le hai fatto finora, è nulla in confronto a quello che proverà dopo questo.”
E un abisso di sofferenza e oscurità lo inghiottì.


***

 
Belle, seduta al tavolo, tremante, stringeva tra le mani una tazza di the caldo, stava cercando di calmarsi e di raccontare com’erano andate le cose. All’improvviso, urlò,
Il suo grido era intriso di sofferenza, dolore puro. Emma e David scattarono in piedi.
“Belle?”
La ragazza non riusciva a sentire nulla, se non quel dolore che si sprigionava dalla parte sinistra del suo petto.
Non la faceva respirare. Non la faceva pensare. Poteva solo urlare, e urlare.
Si portò le mani al petto, continuando a gridare. Ricominciò a piangere, e prese ad invocarlo.
Tutti, nel locale erano paralizzati.
Regina si avvicinò alla ragazza.
“Belle, Belle. Guardami.”
Quando incrociò lo sguardo della ragazza sussultò.
“Regina, cosa diavolo sta succedendo?” domandò Emma.
“E’ il suo cuore.” sussurrò Regina, incredula.
“E’ il suo cuore.” ripetè. “Si sta spezzando.”
“Cosa significa?”
“Significa” spiegò la donna “Che Rumpelstilskin è morto.




Note:
#: Placebo, Every you, every me.



Ma ciao, Oncers!
Allora, è la prima Fan Fiction che posto in questa senzione, e naturalmente non poteva che essere Rumbelle.
Semplicemente, li adoro. Sono la personificazione dell'amore, secondo me, e a quanto pare non sono destinati ad avere vita facile, nemmeno in questa Fan Fiction ;)
Devo dire che non sono molto convinta di questo inizio, ma d'altra parte, raramente sono soddisfatta di ciò che scrivo, quindi lascio a voi il giudizio.
Qualsiasi cosa pensiate della storia, avrei piacere che me lo faceste sapere.
Spero di riuscire ad aggiornare in tempi brevi, ed è probabile che lo faccia, visto che la mia passione per questa serie tv rasenta l'ossessione più pura, e adesso che ho finito la terza stagione sono in totale crisi d'astinenza.
Un abbraccio!
Mokusha.
   
 
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