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Autore: arashi17    22/05/2014    10 recensioni
"Chanyeol sta cercando solo di non pensare alla frase del bacino, eppure non ci riesce. Ma poi, perché mai sta immaginando quel ragazzo che si muove con il bacino su di lui? Non l’ha mai visto, non conosce il suo nome e non sa nemmeno se accetterà l’incarico da modello che gli vuole proporre. Che poi, Park Chanyeol non ha davvero bisogno di un modello per la sfilata visto che avrebbe sicuramente chiesto a Jongin o a Yixing."
-BaekYeol-
Accenni dolciosi alla mia amata KaiSoo.
Genere: Demenziale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Kai, Kai
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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HELLO STALKER.

Come pulviscolo che crolla lieve e si poggia sulle cose , invisibile, tu sei crollato nella mia vita, e ti sei poggiato sul mio cuore, visibile.

 
   Ogni mattina alle sette e un minuto, Park Chanyeol si ridesta dai suoi sogni e si alza traballante dal letto, inciampa tre volte contro il lenzuolo, la ciabatta e i suoi piedi per poi ricadere sul materasso e imprecare perché non ha messo abbastanza cuscini da attutirgli l’impatto con il letto duro.
   Corre in bagno poi, cerca di centrare il gabinetto ma ha ancora gli occhi assonnati, saluta la sua tartaruga dal nome anonimo e fila in cucina a imboccarsi un biscotto qualunque e sbattere allo spigolo del tavolo ripassando poi il calendario con cori da stadio e lacrime di dolore.
   Alla fine, magicamente ha fatto tutto e, presa la sua cartellina di stoffa rossa che tanto cartellina non è per quanto è grossa, afferra le ultime matite che ha dimenticato sparse sulla scrivania, il cellulare e le chiavi dell’appartamento e finalmente si avvia verso il portone, lo apre ed esce, piazzandosi il cappellino al contrario sui capelli, pronto ad iniziare una nuova giornata.
“La prossima volta te la sbatto in culo quella stramaledetta porta!”
   Oh, nulla di che. È solo il suo coinquilino, Kim Jongin, che si lamenta come sempre dei modi bruschi di Chanyeol. Ma, in fondo, ad entrambi va tutto bene così com’è.
   Questo è Park Chanyeol: un autentico disagiato nelle mura domestiche che non riesce nemmeno ad abbottonarsi una camicia senza far danni.
 
                                                                    ┌
    
                                                                      ┘

 
 
   Ogni mattina, alle sette spaccate, Byun Baekhyun maledice la sua sveglia e maledice anche JongDae che gli ha impostato come suoneria una registrazione della sua voce mentre canta. Peccato che stia cantando volutamente come la peggio ragazzina intenta a far cover su You Tube.
   Quando finalmente decide che non morirà se aprirà gli occhi, JongDae lo seppellisce tra le lenzuola saltandogli addosso e urlandogli di svegliarsi, scuotendolo con foga. Baekhyun dovrebbe esserci abituato, certo, eppure il suo malsano istinto omicida sbatte a terra il coinquilino e, non soddisfatto dell’operato, balza dal letto e gli si mette cavalcioni addosso. Kim JongDae è così bloccato sotto la morsa di un Baekhyun inferocito che tenta di tirargli un ceffone e non si accorge, come ogni santa volta, di star bellamente strusciando il suo bacino su quello dell’altro. Così JongDae ghigna. E quando lo fa, Byun Baekhyun vorrebbe solo uccidersi.
“Okay, siamo amici da sempre ma… prima di fare l’amore vorrei che mi dicessi che mi ami… e che vuoi vivere la tua vita uid mi… e… kyaaa Byun Baek, sei così omo tu!!!”
   Kim JongDae fa la donnetta della coppia con il solo intento di sfottere il proprio migliore amico e la fa anche bene: occhioni dolci, ciglia che battono veloci, sorrisi accennati, imbarazzo crescente e gambe che si stringono e si sfregano. La donna perfetta. Peccato che poi, questa suddetta donna, rida sguaiatamente tirando pugni al pavimento dopo aver incrociato lo sguardo disgustato e sconfitto di Baekhyun che è corso via, a cambiarsi nel bagno.
   Byun Baekhyun non fa colazione, non l’ha mai fatta e non appena termina di sistemarsi, acciuffa il suo zaino e fugge via, precedendo il coinquilino che non ha intenzione di vedere per almeno tre ore.
 
                                                                                                                                                   

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   L’accademia delle Belle Arti di Seoul è così immensa che è impossibile incontrare due volte la stessa faccia a meno che non segua i tuoi stessi corsi. Ha un numero indicibile di dipartimenti e corsi ed è l’edificio che dà più spazio ai giovani per sfondare e farsi vedere nel mondo. Ogni anno, infatti, ogni dipartimento offre un sostegno economico per una mostra o una sfilata interamente dedicate ai lavori dello studente o del gruppo di studenti che è arrivato primo nella classifica o semplicemente, che ha vinto il concorso allestito.
   Non è un caso se quest’anno abbiano vinto Wu Kris per il dipartimento di animazione; Oh Sehun e Kim JongDae per il dipartimento di fotografia e Park Chanyeol, Kim Jongin e Do Kyungsoo per il dipartimento di moda. Loro, sono semplicemente i migliori. Le perle dell’accademia, le stelle che brilleranno anche senza l’aiuto di quelle mostre.
   Hanno due mesi di tempo per allestire la miglior mostra di tutti i tempi, ed una settimana per farle vedere la luce e la notorietà. Ma Kim JongDae e Oh Sehun sono avvantaggiati e grazie al padre di Sehun, stanno mettendo su una piccola ma elegante mostra fotografica in città. Loro ci credono davvero al sogno di girare il mondo racchiudendolo in una foto e si danno da fare per fare il meglio e offrire al pubblico un piccolo assaggio di ciò che sarà in futuro.
 
                                                                                                          

                                                                                                         ┘
 
   Park Chanyeol non lo sa perché si trova davanti quel piccolo teatro che allestisce mostre per dar voce ai cittadini di Seoul. O meglio, lo sa, ma non si capacita del perché abbia accettato ad andarci. Non che negasse la bravura di Oh Sehun con la macchina fotografica, ma quel JongDae? È così strambo e inquietante che ha seri dubbi a pensare sappia scattare una foto.
   Eppure eccolo lì, che titubante entra nel teatro e viene sommerso da una marea di scatti alle pareti e su pannelli al centro del corridoio, tanti colori luminosi e rilassanti e la pulsante voglia di gridare fantastico!!! sulla punta della lingua. Il tema della mostra è lo scatto al naturale. Niente è in posa in quelle foto ed è tutto così magnificamente azzeccato che Chanyeol sorride senza aver ancora osservato nessuno scatto da vicino.
   Quindi entra e subito comincia l’ispezione: una bambina che gioca con i fiori; fuochi d’artificio che devono ancora esplodere; un surfista che corre in lontananza verso il mare; alcuni anziani che giocano a carte e fumano il sigaro in una notte di Marzo; Jongin che accarezza il gattino che gira intorno al loro appartamento… sono le foto di Sehun, Chanyeol le riconosce subito perché hanno un qualcosa che solo quel ragazzo riesce a imprigionare negli scatti. E ne sta ammirando tante altre, sorridendo al piacere che i suoi occhi stanno ricevendo.
   Ma questa che sta fissando ora, non è una foto di Oh Sehun. Questa foto è delicata come un Dente di Leone, è un tiepido soffio di vento in una giornata afosa, è il tenue bagliore delle stelle nelle notti d’inverno. La bellezza di quella foto è disarmante, così come tutte le altre foto che seguono. E sono paesaggi, angoli di una cucina ed una pallina che rotola, bolle di sapone soffiate al vento, biscotti mangiucchiati e abbandonati lì, da una mano vagante, un letto azzurro e delle coperte dai motivi a nuvola che coprono il dolce sonno di qualcuno, sorrisi rubati e intrappolati.
   Park Chanyeol non ha mai visto qualcosa di più bello e non si è reso conto che, per ogni foto scattata da Kim JongDae, ci sta impiegando quindici minuti ad osservarla.
“Belle vero?”
   La voce un po’ alta e nuova di un ragazzo si fa strada nelle grandi orecchie a sventola di Chanyeol, distraendolo dall’osservare quella meraviglia. Quando si volta, un ragazzo molto più basso di lui gli sta sorridendo felice.
“Le hai fatte tu queste foto hm? Sei davvero molto bravo, JongDae.”
“Già, sono tutte mie queste. Sono contento che ti piacciano.”
“Chi è lui? È in tutte le foto.”
   Kim JongDae a quella domanda sorride e ha un guizzo di luce negli occhi. Chanyeol nota la felicità che ha innestato in quel ragazzo rivolgendogli quel quesito ed è curioso di saperne la risposta.
“Il mio migliore amico. Nonché coinquilino. Non lo trovi un soggetto fantastico?”
   Kim JongDae ha ragione: il suo migliore amico è fantastico. Chanyeol scaccia un sospiro di sollievo nel sentire che è solo il suo più caro amico. Chissà poi perché gli premeva che non fosse altro.
“Sì. È fantastico… voglio conoscerlo.”
   Non se ne rende conto mentre lo dice fissando gli occhi magnetici e dolci del ragazzo in foto, e JongDae mette il broncio corrugando le sopracciglia.
“Non ti conosco bene. Potresti far soffrire il mio Byun Baek.”
“Come potrei far soffrire un qualcosa di così magnif- YAH! KIM JONGDAE! Dicevo per la sfilata!”
   L’imbarazzo che assedia Chanyeol in quel momento è tanto da fargli imporporare anche le orecchie e quando urla, cercando di sistemare il danno, sgrana gli occhi facendo sghignazzare il ragazzo accanto a sé.
“La sfilata?”
“Sì, la mia sfilata per l’accademia. Mi serve un modello. Lui sarebbe perfetto. Tutto qui. Non pensare che abbia doppi fini. Non è il mio tipo.”
“Peccato… il bacino lo muove bene… E okay, ti darò il suo numero. Vieni con me dai.”
   Chanyeol sta cercando solo di non pensare alla frase del bacino, eppure non ci riesce. Ma poi, perché mai sta immaginando quel ragazzo che si muove con il bacino su di lui? Non l’ha mai visto, non conosce il suo nome e non sa nemmeno se accetterà l’incarico da modello che gli vuole proporre. Che poi, Park Chanyeol non ha davvero bisogno di un modello per la sfilata visto che avrebbe sicuramente chiesto a Jongin o a Yixing.
“Ecco, questo è il numero di Byun Baekhyun. Se non riesci a contattarlo, chiedi pure a me. E grazie per essere venuto!”
   Chanyeol ringrazia a sua volta, saluta Sehun e JongDae ed esce. È di nuovo in strada e l’arietta fresca delle sette di sera lo avvolge, così come la sua mano sta avvolgendo il pezzo di carta glicine con su scritto il numero di telefono di quel ragazzo. E lo stringe, stropicciandolo e maledicendo se stesso.
 
┌                                                                                                                                                   
     
 
“COSA HAI FATTO?!?”
   L’acuto di Byun Baekhyun è uno dei più potenti al mondo, questo Kim JongDae lo sa bene e infatti si è preparato prima, portandosi velocemente le mani a coprire le orecchie.
“Ho dato il tuo numero a Chanyeol. Ed è la decima volta che te lo ripeto.”
“Me lo dovrai ripetere anche dopo essere morto, JongDae, perché sto per ammazzarti con questa matita. È di diamante la punta. Ti squarcio! Ma si può sapere perché lo hai fatto?!?”
“Perché è stato gentile e mi ha chiesto se potevi fargli da modello per la sua sfilata? E perché ne muori da anni per lui? E perché la nostra camera ha più foto random sue che nostre? E perché quel Park Chanyeol stava contemplando le tue foto come un cretino?!?”
“Non di certo per me. Quelle foto sono belle perché tu le rendi belle, non perché ci sono io.
“No bello mio. Se gli fossero piaciute le foto, mi avrebbe detto di andare alla sua sfilata e fargli un servizio fotografico.”
“Sì ma io non sono un modello!”
“Sbaglio o domani parti per una settimana proprio perché devi posare per un’agenzia di modeling?”
“Sì ma- oh vaffanculo.”
   Non passano circa tre secondi che il cellulare di Baekhyun prende a squillare. I got a boy delle Girls Generation rimbomba nella loro cucina e JongDae è veloce a prendere il telefono e leggere che è un numero non memorizzato in rubrica. Quindi, accetta la chiamata e passa l’aggeggio all’amico, che si chiude in camera.
<< Pronto? >>
<< Pronto? Sei Byun Baekhyun? Io sono Park Chanyeol, non so se hai presente. >>
<< Sì, sono io… ti serve qualcosa? >>
<< Vorrei chiederti di sfilare come modello alla mia sfilata di fine anno. Saresti perfetto. Possiamo incontrarci? >>
<< Non sono disponibile per questa settimana. >>
<< Capisco… possiamo parlarne quando ci sarai? >>
<< Prima trovami. >>
<< Cos- che stai dicendo? >>
<< Quello che ho detto. Prima trovami. Ora chiudo, grazie per l’interessamento. Ci si vede… >>
   Quando Baekhyun torna in cucina, ha lo sguardo sconvolto, si muove a rilento e pare essere in apnea.
“Mi ha chiamato. Vuole me. Sarei perfetto. Vuole incontrarmi. Mi ha parlato. Ha una voce stupenda. Me. A me. Park Chanyeol. Non il primo Xi Luhan del dipartimento di moda.”
“Che c’entra Luhan?”
“Luhan c’entra sempre, non puoi capire, sei come lui. Dicevo, capisci? Lui. Il re del dipartimento. Uno dei migliori e belli studenti dell’accademia. Il migliore nel suo campo. Park Chanyeol. E vuole me. Byun Baekhyun.”
“Quando vi incontrate?”
   Il silenzio che segue fa incupire JongDae che, seduto fin troppo comodamente sul divano, mangiucchia biscotti al cioccolato e gli fa serrare le labbra.
“Non dirmi che…”
“L’ho fatto di nuovo, sì.”
 
                                                                                      
 
                                                                                      ┘
 
   La ventesima telefonata andata a vuoto fa imprecare Chanyeol che è lì lì per lanciare in strada il suo telefono. È la ventesima telefonata a cui Byun Baekhyun non risponde e il sangue gli sta salendo al cervello.
   Sono passati due giorni ormai da quando è andato a quella stupida mostra e si rende conto che sarebbe stato meglio declinare l’invito. Perché non è normale sognare una persona che non si è mai vista dal vivo, immaginarla muoversi sopra di te, ascoltare il ricordo della sua voce e sperare di girare l’angolo e incontrarla.
   Chanyeol si crede pazzo. Ha realizzato più di trenta schizzi di abiti immaginando che Byun Baekhyun li indosserà e si lecca le labbra al sol pensiero che quelle stoffe gli fasceranno le curve morbide e la pelle candida. E sorride quando invece pensa al sorriso dolce e innocente di quello sconosciuto che magari sarà felice di un abito che gli starà particolarmente bene.
   Non sa cosa sia successo dopo aver visto quella miriade di foto raffiguranti Byun Baekhyun, sa solo che ha il bisogno crescente di ascoltare la sua voce e di vederlo. Sì, in quei due giorni, è andato alla mostra di Oh Sehun e Kim JongDae e ha fissato come il peggio stalker del pianeta tutte le foto di Baekhyun, donandosi un grammo di pace in quell’infinito di confusione.
   Entra in casa silenziosamente e poggia la cartellina con tutti i suoi disegni sul divano. Ha giusto il tempo di slacciare il primo bottone della camicia che sente un urlo di piacere provenire dalla camera da letto. Si avvia e sono davvero pochi passi, ma i gemiti scostanti e gli urletti che sta sentendo avranno superato la decina.
“… KIM JONGIN È IL MIO LETTO QUELLO!”
   Sbraita Chanyeol dopo aver spalancato la porta senza pietà ed aver visto ciò che non voleva vedere. Jongin sta bellamente scopando il suo fidanzato Do Kyungsoo sul suo letto. Perché è normale farsi il ragazzo in stile porno attore sul letto del proprio migliore amico. È giusto no? Di conseguenza, Jongin ghigna e si lecca le labbra incatenando gli occhi a quelli di Chanyeol e riprende a spingersi violentemente in Kyungsoo che si copre il viso con le mani dall’imbarazzo ma non riesce a frenare i gemiti. E Chanyeol li fissa sconvolto, senza più la facoltà di agire, pensare, muoversi.
“Allora… Kyungie… ti- ah… piace… il letto di Chan- han… Yeol… ?”
   E Chanyeol trova la lucidità e la decenza di fare dietro front, maledire il ghigno lascivo di Jongin e uscire da quella stanza piena di lussuria e prese per il culo. In tutti i sensi.
 
┌                                                                                                                                                   
  
 
   Sono quattro giorni che Chanyeol va alla mostra e fissa le foto di Byun Baekhyun. Adesso nota il piccolo neo sul labbro superiore, nota quanto siano morbide e rosee le sue labbra, quanto il suo naso sia dritto e un po’ a patatina sulla punta, quanto le sue guance siano paffute e cucciole. Non può fare a meno di sorridere e protendere la mano verso la foto, ricordandosi solo ad un millimetro di distanza che non può toccarla o la rovinerebbe.
   Sta guardando la foto in cui di Baekhyun si vede solo metà del suo braccio e la mano appena aperta che abbandona la presa sul tavolino della loro cucina sporco di briciole e biscotti. È una manina affusolata e bianca. Le unghie curatissime, sono lunghe e trasparenti. Le dita sono magre ed eleganti. Il polso è piccino e dai lineamenti spigolosi ma soffici. Il risultato è che Park Chanyeol non ha mai visto mano più bella di quella.
“Tieni. L’ho scattata la mattina prima che partisse.”
   Kim JongDae appare di colpo, come sempre, e gli rifila una polaroid di Byun Baekhyun. È un primo piano davvero troppo ravvicinato in cui il ragazzo è poggiato sul cuscino e dorme, tranquillo e beato, con le sopracciglia lievemente corrucciate e le labbra rosse e lucide. Perde un secondo di respiro e crolla in un’apnea lenta e maligna.
“Perché la dai a me?”
“Perché ti si legge in faccia che vuoi una sua foto.”
“Non è- non è così!”
“Allora perché vieni qui ogni giorno dopo le lezioni e fissi solo le sue foto?”
“Perché- perché devo osservarlo bene se voglio creare abiti adatti a lui.”
“Oh, certo… e dimmi. Ha accettato di farti da modello?”
“Prima, ha detto che devo trovarlo.”
“Tipico suo. Be, buona fortuna. Baekhyun è bravo a giocare a nascondino.”
“Sì, ma non ha senso tutto questo! Non può semplicemente accettare di incontrarmi e discutere sulla mia proposta?”
“E tu non puoi semplicemente accettare di trovarlo?”
“Non ne capisco il senso, te l’ho già detto.”
   Dice Chanyeol prima di afferrare la polaroid di Baekhyun e andarsene indignato dal teatro. Quando torna a casa, Jongin sta studiando sul divano e le lenzuola del suo letto sono state cambiate. Si stravacca sulla sedia del tavolo di fronte il divano e perde la bellezza di un’ora a fissare le labbra e le ciglia di Byun Baekhyun in quella foto.
“Ma che stai facendo? Sembri uno stalker.”
“Lo sto per diventare.”
   A quelle parole dette con tutta la serietà di questo mondo, Kim Jongin si sconvolge e lascia perdere il libro avvicinandosi all’amico. Corruccia la fronte nel vedere la polaroid e lo abbraccia alle spalle, poggiando il mento sulla spalla sinistra di Chanyeol.
“Byun Baekhyun, giusto? Era alle superiori con il mio patato.”
   Chanyeol scatta improvvisamente e con velocità afferra Jongin e se lo siede sulle gambe, con un sorriso spaventoso sulla bocca.
“DAVVERO? Ed è vero che adesso mi fai chiamare Kyungsoo? Giusto?”
   Kim Jongin ha paura. Non sa se per quel sorriso o per il vocione di Chanyeol, fatto sta che ha annuito permettendo che si compisse l’apocalisse. Non passa mezz’ora che Do Kyungsoo  è a casa loro, accucciato al petto del suo koala personale e sghignazza nel vedere il suo caro amico Chanyeol felice come un bambino, mentre ammira Byun Baekhyun a quindici, sedici, diciassette, diciotto anni.
   Baekhyun aveva davvero dei capelli neri e liscissimi, due occhioni a goccia pieni di vitalità e la voglia di divertirsi in qualsiasi istante della giornata. Sta osservando le foto in cui è insieme a Kyungsoo e si rende conto di quanto era forte il loro legame.
“Come mai avete rotto?”
“Non abbiamo rotto. Due hyung del tempo avevano fatto a botte per una ragazza e siamo stati costretti a schierarci in due blocchi separati. Sinceramente un po’ mi manca, era uno spasso.”
   Chanyeol ascolta attentamente le parole di Kyungsoo che si stringe ancora di più al petto di Jongin e sorride quando vede Jongin che abbraccia e coccola il suo fidanzato, con l’espressione più pacifica del mondo. Sesso sfrenato a parte, adora vederli insieme.
“Ti piacerebbe riallacciare i rapporti?”
“Certo che mi piacerebbe. Ma non so come.”
“Ho il suo numero qui.”
   E Kyungsoo non se lo fa ripetere due volte. Compone il numero di Baekhyun e lascia che il cellulare squilli. Quando la chiamata parte, Kyungsoo prende un bel respiro e stringe la mano del suo koala per darsi coraggio: in fondo, Byun Baekhyun non lo sente da due anni.
“Ha detto che questo Martedì è libero e possiamo vederci al Big Bang nel pomeriggio.”
   Kyungsoo sorride e alza un sopracciglio. Ha vinto e Baekhyun c’è cascato come un pollo. Scivola sul petto di Jongin e afferra l’album delle foto che ha portato, cercando e trovando una foto in particolare che tira fuori dalla pellicola.
“Questa se l’è scattata con la mia vecchia digitale. Aveva perso tutto al bowling, ma ha fatto ubriacare gli altri nostri amici e la cena l’ha pagata lo hyung.”
   La foto che Kyungsoo passa a Chanyeol, è un primo piano di un Baekhyun dai capelli quasi arancioni, grandi lenti sul naso, un cappellino di lana ed una smorfia di vittoria sulle labbra. Chanyeol pensa che attaccherà anche quella foto nel piccolo angolino di parete che ha ricavato in camera e che ha ribattezzato come Byun Baek.
   A fine serata, le foto che attacca al pannello sulla parete sono tre e le contempla per circa due ore, ridisegnando con lo sguardo i lineamenti stupendi di un ragazzo che non ha mai visto di persona.
“Ti ho trovato Byun Baekhyun.”
 
                                                                                                                                                                                                               
         
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   È Lunedì pomeriggio e JongDae si è preso una pausa studio. Non ce la fa davvero più a studiare la storia della fotografia che, per quanto possa piacergli, resta sempre una palla. È seduto sulle scale che portano alla biblioteca centrale dell’accademia e sta sorseggiando un ginseng mentre messaggia con Baekhyun al cellulare.
   Il loro rapporto è strano, di quelli che se li vedi dall’esterno, fraintendi tutto scambiandoli per fidanzati. Ma Byun Baekhyun e Kim JongDae si conoscono davvero da troppo tempo e la loro amicizia si può definire un amore platonico bello e buono. Non si vergognano certo ad entrare in contatti intimi e scherzare o discutere sulle loro vite private e sessuali. Si considerano fidanzati mentre attendono pazienti l’amore vero e si prendono cura l’uno dell’altro. Per quanto Oh Sehun, Xi Luhan, Do Kyungsoo e Kim Minseok siano i loro amici più vicini, nessuno riesce ad intaccare il perfetto equilibrio che coesiste tra i due coinquilini.
   Quando solleva lo sguardo, JongDae nota una sagoma alta e stilosa farsi strada tra la folla di studenti. Ha in mano un cartonato di quasi settanta cm e nota le orecchie a sventola spiccare tra i capelli castani. Non ci pensa due volte che lo raggiunge e tira fuori il suo portafogli.
“Chanyeol! Chanyeol aspetta!”
“JongDae? Ciao, hai bisogno di qualcosa?”
“Volevo solo regalarti questa. Prenditene cura, è una delle mie preferite.”
   Ciò che si para dinnanzi agli occhi dolci di Chanyeol è una bellissima foto di Byun Baekhyun bambino. È un cucciolo paffuto dalle guance troppo grandi, e gli verrebbe da piangere se solo non fosse in mezzo alla folla.
“Perché mi dai tutte queste foto di Baekhyun?”
“Credo sia giusto. Ed è un piccolo dispetto a Byun Baek.”
“Ci capisco sempre meno.”
“Se venissi a casa nostra, capiresti eccome.”
   Chanyeol continua a non capire. Come potrebbe sapere che la camera dei due amici è tappezzata di sue foto? Sono anni che Baekhyun collezione scatti di Park Chanyeol consapevole dell’impossibilità di poterlo anche solo conoscere. È per questo che per JongDae appare giusto regalare a Chanyeol alcune foto dell’amico. Per equilibrare un po’ il tutto, no? Ma nemmeno JongDae sa che anche Chanyeol si è messo a collezionare foto. Non sa che anche lui è divenuto uno stalker, di quelli buoni ma innamorati.
 
                                                                                                                                                                                                        
    
                                                                                                                  ┘
 
“Kyungsoo come sto? Dici che vado bene?”
   Il Martedì tanto atteso è giunto e Chanyeol sta per scoppiare dalla tensione. Ha cambiato accessori e vestiti per un totale di trentacinque volte gettando tutto sul letto di Jongin che invece ha messo una felpa smanicata e dei semplici jeans scuri per accompagnare il ragazzo all’appuntamento con l’amico ritrovato.
“Chanyeol. Devi passare di lì per caso. Se te ne arrivi tutto agghindato e profumato Baekhyun capirà che sei apparso apposta.”
“Lascialo perdere patato. Lo sai che Chanyeol quando si innamora è proprio out.”
“Jongin, vogliamo ricordarci di quando, per fissare il culo al tuo patato non hai visto la fine della scale e ti sei rotto una caviglia?”
“Ma vattene al diavolo e crepa male.”
   I discorsi tre Jongin, Kyungsoo e Chanyeol sono sempre gli stessi: non hanno un inizio, un senso ed una fine. Nascono così, dal nulla, e prendono piede troppo velocemente. Ma a loro piace questo particolare del loro rapporto e alla fine ci ridono anche su.
“Prendila come un portafortuna.”
   E Kyungsoo passa una foto dolcissima di Baekhyun. E Chanyeol capisce di essersi innamorato di qualcosa al di sopra delle sue aspettative. Qualcosa dal sorriso meraviglioso che tra pochi minuti vedrà di persona. E di colpo le gambe tremano.
 
┌                                                                                
           ┘
 
   Byun Baekhyun è teso. Non vede Kyungsoo da anni e un po’ si imbarazza all’idea di riaprire i rapporti con lui dopo tutto il casino che era successo. Però prende un bel respiro e varca la porta del bar in cui si sono dati appuntamento. Si siede ad un tavolino appartato e attende qualche minuto, sorridendo non appena intravede Kyungsoo avvicinarsi.
   Kyungsoo non è cambiato molto: ha sempre le sopracciglia folte, i capelli scuri e gli occhi più grandi che lui abbia mai visto. Ma ha una nuova luce negli occhi, una sicurezza disarmante ed un benessere stabile che non possedeva un tempo, e quel benessere è proprio accanto a lui, fasciato da jeans scuri e felpa smanicata. Baekhyun lo guarda e lo trova attraente e davvero di buon gusto, i capelli color cioccolato e un po’ ribelli danno un tocco in più alla sua carnagione ambrata e la mano che stringe quella del suo vecchio amico gli piace tanto. È felice che Kyungsoo abbia trovato la persona giusta.
   Ma neanche Baekhyun è cambiato poi molto: la stessa voglia di vivere, di scherzare e sorridere, gli stessi occhi da cucciolo, i capelli lunghi e fin troppo lisci, un corpo piccino che nasconde troppo bene la muscolatura ben definita. Solo, lui ancora quella luce splendente non ce l’ha. O meglio, è incompleta.
“E così state insieme ormai da due anni? Mi sembrate davvero una bella coppia.”
   Sorride Baekhyun bevendo un frappè alla Nutella che ha deciso di consumare. È quasi una mezz’ora che stanno parlando tranquillamente, come se tutti quegli anni non fossero mai passati. È rassicurante e bello sapere che nessuno dei due sia cambiato nei rapporti. Sono gli stessi del liceo.
“E tu? Non hai trovato nessuno?”
“Oh… purtroppo no. Sono un povero zitello che spera in una buona freccia di Cupido.”
“Vedrai che qualcuno lo trovi. Sai quanta gente là fuori ti sta-”
“Chanyeol! Chanyeol che ci fai qua?”
   Il piano malefico è in atto. Jongin con una recita perfetta ha attirato l’attenzione di Chanyeol che è entrato nel bar con naturalezza ed ora si sta avvicinando. Baekhyun è di spalle e quando lentamente si volta, a Chanyeol manca il fiato. E a dire il vero manca anche al più basso tra i due.
“Ciao ragazzi, mi sono preso una pausa. Se avessi continuato a disegnare sarei collassato. Oh. Tu non sei…”
“Alla fine mi hai trovato. Complimenti Park Chanyeol, è la prima volta che perdo a nascondino.”
“Mi farai da modello quindi?”
“Ad una condizione.”
“Spara.”
 
┌                                                                    
   
                                                                        ┘
 
   Il punto adesso, non è tanto come o perché. E non è nemmeno quando e dove. È semplicemente che ora Chanyeol ha un modello di troppo che ha voluto ardentemente nella sua collezione solo perché attratto da una miriade di sue foto, e quel modello alla fine ha accettato la sua offerta.
   Ora ci sono due stalker nella stessa stanza, l’uno impegnato a disegnare un capo d’abbigliamento adatto, l’altro intento a cogliere l’attimo perfetto, il movimento o l’espressione perfetti di Park Chanyeol mentre disegna, immortalandolo nel mirino di una digitale.
   Attento a non farsi beccare, Byun Baekhyun lo studia con passione e aspetta paziente l’attimo in cui Chanyeol raggiungerà l’apice. Quando decide che sì, quel momento è arrivato, pigia sul pulsantino e scatta. Il risultato è una foto così naturale e anonima, degna di un perfetto negato di fotografia. Forse sarebbe stata la foto più bella di sempre se a scattarla fosse stato JongDae, ma Baekhyun è sicuro che se gliel’avesse procurata il suo migliore amico, non avrebbe mai catturato ciò che è riuscito a intrappolare lui. Sì, Baekhyun lo sa, quel sorriso meraviglioso e intimo, JongDae non l’avrebbe mai notato.
“Baekhyun-ssi, come ti sembra?”
   Baekhyun si affretta a nascondere la sua digitale nella borsa e corre dal suo unico amore con un bel sorriso. Chanyeol gli fa spazio accanto a lui e si siede sfiorandolo. È un contatto lieve ma intimo da far paura ma Chanyeol gli sorride dolcemente e Baekhyun capisce che va tutto bene.
   Quando finalmente si concentra sul disegno, resta senza fiato e inizia a gesticolare come un bambino. Chanyeol potrebbe giurare di non aver mai visto cosa più bella.
“Sei bravissimo! L’hai fatto in tre secondi! È bellissimo! È un abito- Park Chanyeol sei il migliore stilista del mondo!”
“Ti piacerebbe indossarlo?”
   Park Chanyeol ha un sorriso che Baekhyun non ha mai visto sulle sue labbra. Ora che lo guarda meglio, non gli ha mai visto nemmeno quello sguardo speranzoso e delicato che si incastra tra le iridi e le pupille nere dei suoi occhioni da cucciolo. Quindi quell’abito, una volta confezionato dalle mani di Kyungsoo, spetterebbe a lui. E come dire di no? Come potrebbe anche solo pensare di non volerlo indossare? È l’abito che Chanyeol, il suo amore, ha disegnato pensando solo ed esclusivamente per lui.
“Certo che mi piacerebbe…”
“Oh… allora lo passo a… Kyungsoo così…”
   Baekhyun annuisce piano e fissa gli occhi di Chanyeol che si avvicinano e fissano a loro volta le labbra di Baekhyun. Cerca di dire qualcosa ma il suo cervello decide di mandare tutto al diavolo perché quelle sono le stesse labbra rosse che ha ammirato giorni interi in quella foto. Quelle sono le stesse ciglia scure e lunghe che accarezzano le sue guance mentre dorme. Quello è lo stesso ragazzo che gli ha rubato il cuore e l’anima facendolo diventare un pazzoide che farebbe di tutto per una sua foto.
“Cos’è que-”
   Un attimo. Gli occhi di Baekhyun si spostano sulle labbra di Chanyeol ed è inevitabile vedere che dai suoi pantaloni è caduto il portafogli aperto e che da questo spicchi una polaroid. Ed è naturale che Baekhyun riconosca quella foto e ne resti sconvolto. Come potrebbe essere diversamente visto che il ragazzo raffigurato è proprio Baekhyun?
“Posso spiegarti tutto!”
“Che cazzo devi spiegarmi! Mi segui per caso? Sei un fottuto stalker? Come puoi avere una mia foto del genere? Ero solo, diamine!”
“Non sono uno stalker! Fammi spiegare!”
“E queste? Oddio le mie foto da piccolo e- questa risale ai tempi del liceo. Come ti sei procurato queste foto che hai nel portafogli?!?”
“Baekhyun-ssi, aspetta- io­-”
“Cristo che schifo. Trovati un altro modello! È inquietante tutto questo!”
    Il perché lo fa, non gli è chiaro neanche a lui. Afferra la sua borsa e corre via, sbattendo contro Kyungsoo che non ha nemmeno il tempo di realizzare cosa sia successo.
   Forse si è reso conto che è seriamente inquietante vedere le proprie foto tra le mani di un perfetto sconosciuto. Anche se questo sconosciuto lo conosce bene e lo ama da morire. E forse si è finalmente messo nei panni di Park Chanyeol. Perché è risaputo che anche il gigante dal sorriso gentile avrebbe reagito in quel modo davanti alla parete di camera sua.
“Ma che succede?”
“Niente Kyungsoo. Non ho più un modello… e tantomeno la possibilità di uscirci ancora.”
 
┌                                                                     

                                                                     ┘
 
   JongDae sta sistemando alcune foto fresche di giornata che ha scattato all’accademia. Di tanto in tanto alza lo sguardo su Baekhyun che è un cucciolo avvolto dai cuscini e dalle lacrime, lì accucciato sul divano.
“Sei un coglione.”
“Hm…”
“Ah… tieni va. Le ho fatte oggi.”
   Gli passa tre foto di Chanyeol. È radiante nelle prime due che sono state scattate in un momento precedente, ma nell’ultima, è palese la sua tristezza. Baekhyun le fissa con un tenero broncio sul viso arrossato dal pianto e, quando parla, pare un piccolo bambino ferito.
“Chanyeollie è triste…”
“Presumo sia stato per causa tua. La foto l’ho scattata esattamente dieci minuti dopo che sei scappato via. Sì, ero lì a scattare foto, c’era una bella luce.”
“Che motivo avrebbe Chanyeol di essere triste per me? Oh, forse perché ora non ha più un modello…”
“Il modello l’ha sempre avuto. Jongin è il suo modello personale. E anche un altro tipo che non conosco. Però ti voleva perché si è preso una sbandata colossale per te.”
“Non dire fesserie, JongDae. A dire bugie ti si accorciano le gambe e tu sei già un tappo.”
“A parte che sono un centimetro meno di te, quindi dovresti solo stare zitto. E comunque non è una fesseria. Chanyeol è innamorato di te da quasi un mese.”
   Baekhyun non sa perché non risponde. Non sa perché ha lo sguardo puntato in quello di JongDae. Non sa perché non ribatte su quella notizia assurda. Però sa che una puntina di verità c’è. Non che creda che Chanyeol sia realmente innamorato di lui, ma qualcosa… qualcosa che non si sa spiegare lo assilla.
   Byun Baekhyun e Park Chanyeol non si conoscono per niente. Eppure, l’uno è lo stalker dell’altro. L’uno è innamorato dell’altro. E nel loro piccolo è come se si conoscessero da sempre. Baekhyun non può di certo sapere che Chanyeol ogni mattina impreca e mette a soqquadro una casa. Non sa che arrossisce sempre se qualcuno gli dice che è carino. Non sa che non ha autostima anche se tutti gli dicono che è fenomenale. Non sa nemmeno che mette spesso i cappellini per coprire i capelli sporchi che non ha lavato per pigrizia. Non sa che prima di mostrare un suo disegno, ha un’ansia da ricovero e, non sa nemmeno che è sensibile da far paura, anche se non sembra all’esterno.
   Però sa che è il migliore nel suo campo, è originale e spazia su vari temi. Sa che ci mette tutto se stesso in ciò che fa e sa che l’ammirazione delle persone che lo stimano lo riempie di fierezza e gioia. Adesso sa anche che quando è nel suo mondo, è la concentrazione fatta persona e il minimo rumore lo distrae facendolo irritare. Ma sa che quando termina tutto, il sorriso che disegna sulle sue labbra è il più bello che sia mai esistito.
   Chanyeol invece, di Baekhyun sa solo che è bellissimo e che lo vuole al suo fianco. Non solo durante la sfilata, ma soprattutto durante la vita. Perché si è innamorato follemente di un perfetto sconosciuto di cui sa solo nome, cognome, numero e che ha il corpo più bello che abbia mai visto, che però non può niente contro il suo sorriso.
   Adesso, sono entrambi stesi sul divano a guardare le loro foto. Peccato che non siano sotto lo stesso tetto per ridere e scherzare di come abbiano preso vita quegli scatti.
 
┌                                                                                                                         
   
                                                                                                                                     ┘
 
“Il vestito è pronto.”
“Kyungsoo, perché l’hai fatto? Baekhyun non mi farà più da modello e queste misure non entrano a Jongin.”
“Tu adesso prendi questo vestito e lo porti a Baekhyun. Non fare storie. E non ti arrabbiare quando entri in casa sua. E non fraintendere.”
   Kyungsoo gli rifila un pacco confezionato che contiene il vestito principale che Baekhyun avrebbe dovuto sfoggiare durante la sfilata. Chanyeol lo guarda mentre gli volta le spalle e torna in camera sua, dove Jongin è tutto preso ad aiutarlo a cucire gli ultimi punti di una giacca che Chanyeol ha voluto disegnare all’ultimo momento. Sul pacco c’è un foglietto con un indirizzo. E a Chanyeol trema l’anima.
   Scoprire che Byun Baekhyun abita esattamente a dieci minuti da casa sua è stata una delusione atroce. Delusione perché, se pensa a quante volte lo avrebbe potuto vedere e incontrare per strada, gli viene solo la malsana voglia di ammazzarsi. JongDae è davanti il portone d’entrata del palazzo che lo aspetta e gli fa subito strada in casa, spiegandogli che Baekhyun dorme perché si è preso un febbrone unico. A Chanyeol muore un pezzetto di cuore sapendo che quel piccolo cucciolo sta male e JongDae non ci mette molto a capire che vuole vederlo. Così si ritrova davanti la porta della loro camera e, prima di aprire, l’altro inquilino lo avverte con un sorriso pacato.
“Non spaventarti. È semplicemente troppo innamorato.”
    Così, apre la porta e lascia che Chanyeol si addentri nella tana del lupacchiotto che subito intravede sotto le coperte pesanti. JongDae gli richiude la porta alle spalle concedendogli la giusta intimità e Chanyeol resta basito da ciò che ha davanti: migliaia di sue foto.
   Non ha paura, non prova orrore e disgusto. Anzi, capisce perché Baekhyun abbia avuto quella reazione quando ha visto le proprie foto cadergli dal portafogli. Si è semplicemente immedesimato in lui, in come avrebbe potuto reagire se mai avesse visto quella parete e, a quel pensiero, Chanyeol sorride.
   Osserva ad una ad una tutte le sue foto e si meraviglia tanto, perché sono tutti scatti bellissimi ed è raro che lui si trovi anche solo carino in una foto. Ma forse, Baekhyun sa catturare la parte migliore del suo essere, quella che gli altri non possono vedere e la immortala in un pezzetto di carta lucida.
   Poggia il vestito sulla sua scrivania e resta a fissarlo per lungo tempo, prendendosi la confidenza di misurargli la febbre con il palmo della mano, di coprirlo meglio, di scostargli la frangia che ricade sulle ciglia lunghe, di accarezzarlo, di rubargli un piccolo e casto bacio a fior di labbra.
   Baekhyun si risveglia qualche ora dopo e può avvertire un lieve sapore di menta sulle labbra. Crede sia la febbre e scuote la testa, vedendo finalmente il pacco sulla scrivania. Si avvicina lentamente e legge un biglietto che è riposto tra la carta, scritto velocemente, ma la scrittura gli appare subito bellissima.
“Anche se non vorrai più farmi da modello, ti prego di accettare ugualmente questo abito. È stato pensato, realizzato e confezionato esclusivamente per te. Prendilo come un regalo. O come un modo carino per scusarmi delle foto. Mi spiace che domani non sfilerai per me, ma non preoccuparti, pensa a riposare e star meglio. Ora vado, spero che ti piacerà. È stato bello stare con te per il poco tempo che è durato. Grazie di tutto.
Park Chanyeol.”

 
┌                                                                                                                      
     
                                                                                                                       ┘
 
   Il giorno della sfilata è giunto e Chanyeol è in preda ad un attacco di panico estremo. Sono inutili le rassicurazioni di Kyungsoo e Jongin. Sono inutili gli svariati tentativi di Sehun per far svagare e ridere lo stilista. Anche JongDae è lì che cerca di rassicurarlo perché sa che la sua sfilata andrà benissimo, ma proprio non ce la fa a non essere teso.
   Comunque, lo spettacolo ha inizio e tutti sono entusiasti dell’operato di Chanyeol e del suo team. Finalmente il ragazzo sorride felice e non ci crede che, di nuovo, sia riuscito a far amare al pubblico ciò che ha realizzato.
   Mancano solo gli ultimi due abiti e quel sorriso scompare. Aveva pensato di far entrare Baekhyun accompagnato dalla modella che avrebbe fatto coppia con lui. Sarebbero stati stupendi entrambi racchiusi nei loro abiti da sera, ma quel posto lo prende Yixing su ordine di Chanyeol.
   Quando però, sulla passerella non compare Yixing, che è di colpo accanto a lui sorridente, ma appare Baekhyun con l’abito che aveva disegnato solo per lui, crede di star sognando. Eppure, Baekhyun è lì, è serio, sta sfilando come la più bella delle dive e il suo portamento è mozzafiato. Quel vestito è la perfezione su di lui ed il sorriso che riserva al pubblico prima di voltarsi e ripercorrere il tragitto a ritroso, è la conferma che Chanyeol sia innamorato perdutamente di quel perfetto sconosciuto.
 
┌                                                                                                                                      
  
                                                                                                                           ┘
 
   La sfilata è stata un successo e tutti si stanno complimentando con Baekhyun che è stato fantastico. Passano alcune manciate di minuti in cui le persone acclamano e rivolgono i loro complimenti a Chanyeol e agli altri ragazzi, poi, finalmente, Chanyeol può avvicinarsi al piccolo Baekhyun che ha ancora la febbre. Jongin, quindi, spinge tutti fuori dal camerino e fa l’occhiolino al migliore amico, anche se quello non lo sta guardando, troppo impegnato a contemplare la bellezza che ha di fronte.
“Come mai sei qui? Credevo mi odiassi.”
“Ho pensato che un abito così bello dovesse vedere la fama almeno per una notte.”
“Ti sta davvero bene Baekhyun-ssi…”
“Solo merito tuo. Grazie per esserti disturbato a portarmelo.”
“Non sapevo che anche tu fossi uno stalker. Però sono molto belle quelle foto.”
   Baekhyun abbassa lo sguardo mortificato, ma Chanyeol si avvicina sorridente e gli solleva piano il mento, stringendoselo al petto.
“Mi piace il fatto che hai tutte quelle mie foto in camera.”
“Dovresti esserne disgustato.”
“Perché? So cosa significa perdere la testa per uno sconosciuto.”
“E com’è?”
“Come innamorarsi di uno stalker.”
“Lo sai che non ha senso quello che stai dicendo?”
“Perché, il tuo giochetto a nascondino aveva senso?”
“In effetti no. E quindi? Adesso che vuoi?”
“Solo dirti che oggi è un dannato mese. Un mese da quando sono diventato il tuo stalker personale.”
“Auguri?”
“Giusto. Auguri Baekhyun.”
“Yah, perché dovresti farmi degli auguri!”
“Perché hai appena conquistato il ragazzo che per anni hai pedinato.”
   E Baekhyun non ha il tempo di reagire e comprendere quelle parole che Chanyeol ha già premuto le sue labbra sulla sua bocca e insiste per entrare e approfondire il bacio. È un bacio dolce e passionale il loro primo bacio e sono stretti l’un l’altro, sorridenti e felici di aver finalmente coronato il sogno che credevano impossibile.
   Chanyeol sente mancargli il fiato ma non demorde e continua a muovere la sua lingua calda ad esplorare la bocca accogliente di Baekhyun che trema sotto il suo tocco gentile. E va bene così, perché mai nessuno dei due si è sentito così bene e perfettamente al proprio posto come in quel momento.
“Ehi Baekhyun, pensi che debba cambiare il tuo nome in rubrica e scriverci Stalker <3 ?”
“Ehi. Guarda che non ci metto nulla a spargere in giro la voce di quando ti sei masturbato nei camerini guardando un porno.”
   E Chanyeol sussulta, lo guarda sconvolto e pensa che Baekhyun lo ha davvero pedinato ovunque, ma un ghigno malefico gli si dipinge sulle labbra e adesso, ad avere paura è Baekhyun.
“Oh, ma guarda un po’ il caso… sono in un camerino e ho voglia. Tu che dici? Una mano potresti darmela?”
 
┌                                                                           
 
                                                                          ┘
 
   Possiamo dire che essere gli stalker l’uno dell’altro, è stata una buona cosa, perché è passato un anno e Chanyeol e Baekhyun stanno ancora insieme. Ora, le foto sulle pareti delle loro camere sono molte di più. Le foto di Chanyeol sul muro di Baekhyun sono sparite, tranne una decina a cui tiene particolarmente. Al loro posto, ci sono una miriade di scatti in cui i sorrisi della coppia si intrecciano, in cui sono al mare con tutti gli altri, c’è la foto del compleanno di Kyungsoo, dove Jongin ha una torta alla panna spiaccicata in faccia. La stessa cosa è successa nella camera di Chanyeol che ora è cosparsa delle loro foto insieme, miste a quelle di Jongin e del suo patato.
   E possiamo anche dire che adesso, Chanyeol sa come vendicarsi di tutte le volte in cui il suo migliore amico ha abusato del suo letto immacolato. Infatti, ha scoperto quanto sia comodo il letto di Jongin, ottimo per le infinite sessioni di sesso che Baekhyun gli concede.
“Più… piano… Yeollie…”
   Baekhyun è totalmente sotto il controllo del suo fidanzato che lo sovrasta e lo sta amando con impeto, spingendosi in lui con una forza spropositata, alimentata solo dall’amore immenso che prova per il piccolo cucciolo che è tra le sue braccia.
“S-sì… Scusa Baekie… ah…”
   Ma Baekhyun ridacchia divertito e gli allaccia le braccia dietro al collo tirandoselo a sé, guardandolo languido e innamorato. Lo invita a rallentare e Chanyeol capisce, per l’ennesima volta, che non c’è bisogno di andare veloce ed essere violenti per fargli comprendere quanto lo ama. Così, si muove in lui lentamente ma con passione lampante e si perde a baciargli quelle labbra che per lui sono infinito e oltre.
“Ti amo stalker…”
   Si lascia sfuggire Chanyeol, spingendo leggermente più forte per poi perdersi nel bacio più bello della sua esistenza.
“Ti amo anc- Chanyeol, Chanyeol, Chan-”
   Baekhyun viene, orgasma tra le sue labbra, fissandolo negli occhi e il suo Yeollie sorride e lo riempie, stringendoselo forte al petto subito dopo, nascondendo il suo viso nell’incavo del collo e sorride. Non sono mai stati più felici.
“CHANYEOL! QUELLO È IL MIO FOTTUTISSIMO LETTO!!!”
   Urla Jongin che approda in camera stringendo la mano di Kyungsoo, adesso più forte. E Tutti quanti, anche Sehun e JongDae che sono al telefono con Kyungsoo e hanno sentito tutto, ridono di gusto, ignorando i lamenti di Jongin che li addita e spera che gli cambieranno almeno le lenzuola.

 








Non sense:
Di tutte le mie storie mal riuscite, questa è la peggiore di tutte, me lo dico sola.
Perché allora la sto pubblicando? 
Perché ormai l'avevo scritta -e io ODIO eliminare anche la più brutta delle cose che creo, sono figlie mie in fondo.- e anche perché è un regalo, ma di questo ne parlo qualche righina sotto.
Precisamente, sono due ore che sistemo sta one shottina e se non mi esce come ce l'ho in testa credo rompo il PC. Se n'è pure andata la linea, uau. 
Allora, non so come io abbia partorito una storia del genere, so che l'ho fatto e chiedo venia a tutti. 
Avevo intenzione già da due settimane di scrivere una one shot, ma la trama mi è flashata in mente solo due giorni fa. Ovvero, due giorni prima dell'ultimatum. Non è un caso se sto pubblicando proprio oggi, posso farlo solo oggi. 
Comunque, me ne stavo disperata nella speranza che Dio Pollo mi illuminasse e, quando ho avuto la grande idea di scrivere l'inizio -le prime 9 pagine, in cui spiego che fanno e che Baek e Yeol si stalkerano- ho capito che non avrei più avuto nessuna illuminazione per il seguito ed il finale.
Ammettiamolo, sta cosaccia non ha un vero e proprio plot, ma ho cercato in tutti i modi di renderla divertente, di compagnia, leggera e caruccia. Spero vi abbia fatti sorridere e passare  una buona mezz'oretta. Perdonatemi se non è una grande storia profonda e scritta tecnicamente da dio, ma sinceramente penso che una trama così "semplice e quotidiana" non abbia bisogno di grandi delineature. Parla un po' da sé.
Adesso però, viene la parte importante.
Sì, è la tua storia. 
Ho fatto di tutto per  nascondertelo, sperando che non mi chiedessi nulla sulla "one shot" che mi girava per la testa. Ma invece hai scoperto tutto <3 Sei un amore davvero eh xD
Però non sai un cavolo di sta schifezzina che ti sto dedicando, non sai come finisce e nemmeno chi diavolo siano i personaggi.
Io te li ho chiesti ieri, chi sono i tuoi preferiti, e GRAZIE, perché sono anche i miei preferiti e mi hai reso tutto più semplice.
Mi sono divertita un mondo con Chen e Kai x°D 
Spero che gli accenni alla KaiSoo ti siano piaciuti ^^ 
Spero che tutta la storia in generale ti sia piaciuta. E perdonami se ti aspettavi qualcosa di struggente, strappalacrime e altamente romantico... 
Spero anche che ti piacciano le polaroid che mi sono ammazzata a fare x°D quelle sì che le amo ** non sono cucciolose? <3
E niente, ringrazio Chen e Sehun che hanno avuto l'idea di farsi foto con le macchine fotografiche professionali x°D 
Quindi, è ora che pubblichi va. 
Io vado a seppellirmi.
Questa è tutta tua. 
Ciao stalker. 
Grace
   
 
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