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Autore: embracemydreams_    22/05/2014    6 recensioni
"Li chiamano così i Titani, gli Hunger Games, i giochi della fame. Lo scopo è far divertire Gea e i suoi figli, ah e dimenticavo, far soffrire i nostri genitori che sono costretti a vedere i loro figli uccidersi a vicenda. Ecco a cosa servono : 24 ragazzi, dodici del campo Giove e dodici del campo Mezzosangue, sono rinchiusi in un’arena, devono uccidersi e solo uno può sopravvivere. Tutto questo è avvenuto quando Gea ha preso il sopravvento sull’Olimpo, o meglio io glie l’ho lasciato fare,ma tralasciamo. "
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I

La notte prima della mietitura per me è un incubo, un incubo da cui non posso svegliarmi perché non è frutto della mia immaginazione, è la dura realtà. La notte in generale per me è difficile fare sogni tranquilli, molto probabilmente a causa di Ipno. Rivengono a galla troppi ricordi, troppi miei errori. Rivedo ogni giorno la faccia di Luke, in ogni specchio  vedo il riflesso degli occhi di qualcuno che si è sacrificato per proteggermi. Non so come faccia Nico a convivere con i morti e con i fantasmi; per me è già dura vivere con i fantasmi del passato e del presente, con gli scheletri che scappano di soppiatto dall’armadio per svegliarmi durante la notte e ricordarmi che la colpa di tutto questo disastro è mia. Annabeth non lo vuole ammettere, ma oramai lo sanno tutti. Io ho distrutto l’Olimpo, io l’ho condannato a questo.
Lei questa notte ha dormito accanto a me, vuole farmi coraggio ma sappiamo entrambi che i nostri nomi potrebbero essere pescati, è tutta una questione di fortuna. L’anno scorso venne pescata Clarisse e vinse la seconda edizione degli Hunger Games ma riportò seri problemi. Li chiamano così i Titani, gli Hunger Games, i giochi della fame. Lo scopo è far divertire Gea e i suoi figli, ah e dimenticavo, far soffrire i nostri genitori che sono costretti a vedere i loro figli uccidersi a vicenda. Ecco a cosa servono : 24 ragazzi, dodici del campo Giove e dodici del campo Mezzosangue,  sono rinchiusi in un’arena e devono uccidersi e solo uno può sopravvivere. Tutto questo è avvenuto quando Gea ha preso il sopravvento sull’Olimpo, o meglio io gliel’ho lasciato fare, ma lasciamo perdere. Lei ha messo in catene gli dei e li ha schiavizzati, mentre noi semidei ci siamo salvati solo per subire qualcosa di peggiore. Tutti gli anni abbiamo questa terribile mietitura, dove vieni pescato dalla Sorte stessa e sei costretto a uccidere i tuoi amici o i tuoi fratelli stessi  per vincere e non avere niente in cambio.
In questi pensieri più profondi di un oceano e più distruttivi di un mare in tempesta annego, aspettando il risveglio di Annabeth. Lei tiene tutto dentro, non la vedo piangere da anni oramai ed è forte, è la donna più forte che io abbia mai conosciuto. La luce riverbera nella stanza e vedo i suoi occhi aprirsi, è qualcosa di meraviglioso, :«Testa d’alghe io…» Le metto due dita sulle labbra per farla tacere, so già che molto probabilmente deve dirmi qualcosa si rassicurante riguardo alla mietitura, ma è come dire che nella morte c’è qualcosa di rassicurante. Beh, nella morte c’è sicuramente qualcosa di rassicurante, perché chiudi i ponti con la vita mortale e puoi rimanere nell’Elisio, dove forse non c’è dolore. Insomma Annabeth cerca di rassicurarmi in qualcosa dove non c’è niente di rassicurante, forse non verrà pescato il mio nome, ma prima o poi arriverà questo momento, arriverà il momento in cui tutti i semidei saranno sterminati e gli unici rimasti saranno sotto il servizio di Gea. Sono sicuro che arriverà molto presto il mio momento, i Titani vogliono farmi fuori da quando ho 12 anni e questa è l’occasione perfetta.
Mi alzo dal letto con l’intenzione di prepare qualcosa da mangiare, ma sento la bocca dello stomaco chiudersi e questo succede anche ad Annabeth, quindi ritorno sotto  le coperte mano nella mano con lei, abbracciati l’uno all’altra, cercando un riparo tra le braccia dell’altro, una fuga da questo incubo. Rimarrei così per anni, anzi per sempre, se non partissero dei suoni assordanti che ci “invitano” ad alzarci perché a breve inizierà la mietitura. Riluttanti, prendiamo i vestiti più decenti che abbiamo per  andare ad assistere alla nostra condanna a morte. Mentre apro l’armadio, se così si può chiamare, cadono a terra una maglietta arancione e una viola. Sento il cuore infrangersi in mille pezzi e inizio a piangere, stringendole a me, ricordando i momenti migliori che ho vissuto ad entrambi i campi. Cerco di ricompormi, sorridendo con gli occhi ancora rossi per il pianto, lei non mi può vedere in questo modo, non mi deve vedere e basta. Mi alzo da dove sono  emi vesto di corsa perché Annabeth mi aspetta di fuori.
Appena arriviamo alla mietitura, vedo un gruppo di ragazzi con le facce grigie, molti li conosco, altri no. Tra la folla di gente riconosco il volti spauriti di Piper,Leo e Nico. Accanto a quest’ultimo c’è un bambino che avrà circa dieci anni, come potrebbe vincere nell’arena? Sarebbe qualcosa di crudele se venisse scelto.  Volgo lo sguardo oltre al bambino e vedo il campo romano. Siamo divisi da una barriera dal campo Giove che assisterà alla nostra estrazione e noi alla loro. Riesco a riconoscere i ricci neri di Hazel e il volto paffuto di Frank. In quel momento sento un altro fischio, la Sorte è arrivata. Come al solito, tiene il suo discorso sulla fortuna e su ciò che dovremo affrontare nell’ arena. Quest’anno la dea è strana, ha sempre un orologio tra le mani, come se volesse dirci che ore sono e per la prima volta di presenta senza benda, se la mette da sola più tardi
«Bene ragazzi, come al solito felici hunger games! E possa la fortuna essere sempre a vostro  favore!» Arriva l’urna con i nomi  e la dea infila la mano. Questi attimi sembrano durare anni, sento il cuore esplodere oltre il torace e avverto la mano di Annabeth che stringe la mia. Chiudo gli occhi, ma so già che ha preso il biglietto e sta per pronunciare il nome. Sento il battito cardiaco gelarsi quando pronunciano il nome del prescelto, perché è qualcuno che conosco troppo bene
 :«Annabeth Chase»
Il mondo mi crolla addosso, lei sta per svenire e per la prima volta la vedo piangere mentre si incammina verso la Sorte. Non posso permetterlo, inizio a correre verso di lei e urlo più volte il suo nome, ma i giganti mi bloccano e a quel punto le parole mi escono spontanee dalla bocca
:« MI OFFRO VOLONTARIO, MI OFFRO VOLONTARIO COME TRIBUTO»Tutti si voltano a guardarmi e il silenzio regna sovrano. La dea mi fissa quasi con compassione e dice: «Ma bene, qualcuno si è offerto volontario, ma non è possibile fare il cambio, dovrete stare insieme» Annabeth lancia un grido e cade a terra, io corro da lei e la abbraccio. La Sorte senza indugio procede con la mietitura,qualcuno in mezzo alla folla urla :«Anche io mi offro volontario, seguo Percy Jackson» E’ Leo. Lui mi sorride, ma io mi sento morire dentro, sto conducendo tutti alla morte :«Mi offro anche io come tributo» E’  Piper e così fanno anche Nico e Thalia. Loro si dirigono verso di noi , sono  estremamente coraggiosi . Tutti alzano le tre dita per fare un applauso silezioso, abbiamo il rispetto dei nostri amici semidei. Nessun altro si offre volontario e gli altri sei vengono estratti. La nostra mietitura è conclusa e si stanno creando scompigli nel campo romano, poichè Hazel ha tentato di rompere la barriera per correre da Nico e Jason ha iniziato ad urlare appena Piper si è offerta volontaria. Il figlio di Giove, senza indugi, si è offerto volontario e con lui Reyna, Hazel e Frank.
Ma a quanto pare ho condotto tutti verso la morte, bene, dovrei complimentarmi con me stesso. Ci dirigiamo verso il vagone che porterà sull’Olimpo e poi nell’arena. Piango senza sosta e urlo a tutti i presenti :« Cosa vi è saltato in mente? Perché l’avete fatto? Dovremmo ucciderci a vicenda lo sapete ora??»
« Amico l’abbiamo fatto per te o tutti o nessuno. Siamo una famiglia e cosa fanno le famiglie? Stanno sempre unite anche nei momenti di disgrazia» Dopo aver detto questo, Jason corre da me e mi abbraccia come un fratello, anzi lui è mio fratello. Insieme potremmo farcela, questa sarà l’ultima edizione degli Hunger Games. Abbiamo distrutto Crono e ce l’abbiamo quasi fatta con Gea, nessuno può fermarci, neanche la Terra stessa  e riusciremo a sovrastarla.



Alloraa, salve a tutti demigods! Sono nuova e proprio per questo vi chiedo di essere clementi con me.
Dunque, ho unito due saghe epiche e ho cercato di non combinare disastri.
Tengo a precisare che i personaggi principali sono del mondo di Percy Jackson e Gli Eroi dell'Olimpo, ma l'ambientazione è quella degli Hunger Games.
Vi prego recensitee!
A presto
embracemydreams_ nonchè figlia di Ade
  
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