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Autore: _EveEfp_    24/05/2014    2 recensioni
Scappando via da quella casa, scappo anche via dalla sua vita, scappo anche via da quella città, scappo via da Chicago, scappo via dalla mia famiglia, scappo via da tutto e tutti e mi rifugio a New York. Se scappo e vado via è perché li non avrei vissuto una vita tranquilla dopo quell' episodio, vederlo per le strade mi avrebbe ferita ancora di più, ed io non volevo. Non volevo incontrare i suoi occhi e star male, non volevo vederlo sorridere con altre ragazze, mentre io morivo dentro. Lui era il mio tutto. Lui era la persona che volevo accanto. Lui è riuscito a prendere la parte migliore di me e a distruggerla nello stesso momento.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passeggio in una delle strade affollate di New York per raggiungere il mio piccolo appartamentino dopo il lavoro. Sono in ritardo, fra poco Allison andrà via e devo sbrigarmi se non voglio che Alex rimanga da solo in casa, ma chiamare un taxi non mi sembra il caso dato che c'è un traffico incredibile. Devo assolutamente alzare il passo, o non arriverò mai. 

Arrivata a casa finalmente apro la porta e c'è il mio piccolino con Allison che cerca in tutti i modi di farlo mangiare. Sorrido a quella scena e appena mi vedono entrambi, Allison sospira mentre Alex inizia a fare lo scemino perché vuole essere preso in braccio. Il mio piccolino, beh da una parte ha ragione, la mattina vado via presto quando lui ancora dorme e appena si sveglia c'è Allison che si prende cura di lui. Lo prendo in braccio e lo sbaciucchio tutto.

''Sei arrivata giusto in tempo Jamie, ho un sacco di cose da fare!'' Disse Allison mentre si metteva il cappotto per uscire di casa.

''Tranquilla Ali va pure, e grazie!!''

Sorrise e si avvicinò per dare un bacio ad Alex e un abbraccio anche a me. Allison era una delle poche amiche che avevo qui, da quando  mi sono trasferita è stato difficile andare avanti, con un bambino e da sola... devo occuparmi di lui, della casa e devo andare a lavorare, altrimenti staremmo nella merda. Come amiche qui ho solo Allison che si occupa di Alex la mattina e Sam, la mia migliore amica. 
Finisco di dare da mangiare al piccolo e appena si addormenta inizio a riordinare casa, quando sento squillare il mio cellulare. 

''Bellezza, stasera prendo due pizze e sono a casa tua che ne dici??''  Era Sam.

''Te la prendi se ti dico di no? Sono stanchissima e in più Alex già dorme!'' 

''Si, mi arrabbio.'' Disse scherzando. ''No dai tranquilla, va a dormire. Però domani sera come finisci di lavorare vieni a casa, non ti vedo da tre giorni. Staremo tutti e tre insieme!'' 

''Va bene, ci sarò. Notte Sam!'' 

''Notte anche a te Jamie!'' 

Attaccai il telefono, e iniziai a pensare che se non ci fosse lei a tenermi compagnia ora non sarei a questo punto. Lei e Alex sono tutto quello che ho, sono la mia famiglia. 
Appena ho finito di sistemare casa, mi metto nel letto con il piccolino, e lo osservo. E' così uguale a suo padre, ha i suoi occhi, il suo sorriso, le sue labbra. 
E quando un giorno mi chiederà dov'è il suo papà io che dirò? Come posso dire ad un angelo che il suo papà è scappato perché non ha avuto il coraggio di rimanere quando c'è n'era di bisogno, che non ha voluto crescerlo come un padre dovrebbe fare? Come farò? Lui non ha fatto nulla di male per essere nato, è solo la mia gioia, è il mio tutto ed io lo amo per questo. 

*FLASCH BACK*

Ho paura, si tanta. Ho fatto poco fa il test per vedere se sono in cinta o meno dato che ho un ritardo di due mesi. Ho paura perché non so come Zayn reagirà a questo, ho paura perché ho solo 19 anni e ancora non ho finito gli studi, ho paura di perdere tutto. I cinque minuti sono passati e devo controllare il test. 
Ci sono incise sopra due linee, il che significa che aspetto un bambino, ed in quel momento mi piego sulle mie ginocchia e inizio a piangere. Com'è potuto succedere? Ed ora? Devo dire tutto a Zayn assolutamente.



Prendo il mio cellulare e trovo un suo messaggio.

''Piccola fra poco passo a prenderti.. ok?'' 

Decido di rispondere. '' Si sono già pronta!'' 

Non ricevo risposta, perché dopo cinque minuti lui è sotto casa. Scendo e corro in macchina salutandolo con un bacio. Lui ricambia e mi sorride come al solito, con quel suo sorriso così dolce, così stupendo. 

''Dove andiamo?'' Mi decido a chiedere.

''Ti porto a casa.. che ne dici?? Un bel film e tante coccole?'' 

Sorrido in risposta e continuo a guardare la strada.

Siamo sul divano di casa di Zayn e il film è iniziato da un'oretta, ma io devo dirgli che aspettiamo un bambino, non posso aspettare.

''Zayn devo dirti una cosa!'' 

''Dimmi piccola!'' 

Il mio cuore inizia a battere, le mani iniziano a sudarmi e credo che sto per piangere perché sento i miei occhi pizzicare.

''Zayn, sono in cinta!'' 

A quelle quattro parole vedo lui impietrirsi, non dice una parola e si passa una mano sui capelli sconvolto. 

''Come può essere? Non è possibile... non è possibile! Ti prego dimmi che non è vero!'' 

''E' vero, non ti sto mentendo!'' 

Si alza e inizia a fare su e giù per la stanza.

''Jamie, va via da casa mia.'' Mi dice voltandomi le spalle aggrappandosi al caminetto della camera.

''Come?'' Dico incredula a quelle parole.

''Va via, non posso star più con te!'' Dice senza rivolgermi di uno sguardo.

Non dico più nulla. Sono troppo distrutta. Prendo le mie cose e scappo via da quella casa.


*FINE FLASH BACK*

Scappando via da quella casa, scappo anche via dalla sua vita, scappo anche via da quella città, scappo via da Chicago, scappo via dalla mia famiglia, scappo via da tutto e tutti e mi rifugio a New York. Decido di crescere mio figlio da sola, senza nessuno, senza il suo aiuto, anche perché non lo avrebbe mai accettato. Ed io non capisco nemmeno il perché. Se scappo e vado via è perché li non avrei vissuto una vita tranquilla dopo quell' episodio, vederlo per le strade mi avrebbe ferita ancora di più, ed io non volevo. Non volevo incontrare i suoi occhi e star male, non volevo vederlo sorridere con altre ragazze, mentre io morivo dentro. Lui era il mio tutto. Lui era la persona che volevo accanto. Lui è riuscito a prendere la parte migliore di me e a distruggerla nello stesso momento. Quando vedo Alexander che mi sorride che vuole giocare, mi torna sempre in mente lui, anche dopo quasi un'anno.. so perfettamente che se mai lo rincontrassi io cadrei di nuovo fra le sue braccia, lo so perché sono una stupida, perché anche se mi ha ferita io ancora lo amo. 


Mi avvicino ancora di più ad Alex accarezzandogli la testa e pian piano prendo sonno accanto a lui. Come capita ogni sera.


***
 
E' la prima settimana di Autunno, e New York è come sempre bellissima. Stasera insieme a Sam andrò a fare una passeggiata in centro e come al solito sono in ritardo. 
Sono una mamma single d'altronde, devo preparare prima il mio piccolo principe e poi me. Mentre Alex è in cameretta a giocare sento suonare il campanello. 
Correndo di sotto per aprire spero solo non siano in musicisti di strada. 
Apro la porta trovandomi di fronte chi non mi sarei mai aspettata. Era proprio  lui, era proprio Zayn. Aveva la faccia di chi era stanco, di chi si dispiaceva. Posò una piccola radio per terra facendo partire una dolce melodia e con dei fogli in mano, senza parlare iniziò a mostrarmene alcuni con delle scritte.


''So che mi odi. So che forse mi caccerai. So che faccio schifo, ma se non vuoi ascoltarmi, almeno leggi queste frasi.'' 
Posò a terra il primo foglio.
'' Ti chiedo scusa, anche se non serve perché so che non mi perdonerai mai. Ma io non volevo lasciarti da sola.'' 
Posò a terra il secondo foglio.
''Avevo paura. Eravamo così piccoli. Anzi siamo ancora piccoli. Sono stato uno stupido a lasciarti andare. A lasciarvi andare.''
Posò a terra il terzo foglio.
''Ti prego Jamie, fammi parlare, ascoltami. Ma anche se non mi vorrai più, devi sapere che io ti amo!''


Dopo quelle ultime parole posò anche il quarto foglio in attesa di una mia risposta. Ma l'unica cosa che riuscii a fare fu rientrare in casa e chiudergli la porta in faccia e subito dopo cadere di spalle alla porta e iniziare a piangere. Come poteva dirmi quelle parole dopo tanto tempo? Come poteva giocare con i miei sentimenti? Ho passato il peggio per colpa sua, ed io non voglio continuare a star male. 
Dopo quello che è successo chiamai Sam e gli dissi che Alex non si sentiva bene e che quindi non saremmo più usciti, così mi misi il pigiama e con il piccolo andammo sul letto per giocare, ma alla fine ci addormentammo entrambi.


***
Sono passate due settimane dal quella sera, e quella mattina anche se era autunno e le foglie sugli alberi erano quasi sparite del tutto a New York splendeva un bellissimo sole. Allison puntuale come sempre fece capolinea a casa per occuparsi di Alex, mentre io stavo per uscire. Diedi un bacino al piccolo e salutai Ali. 
Mi dirigevo verso il bar in cui lavoro, per iniziare un'altra giornata d'inferno. E' sabato, e il sanato i bar qui sono tutti pieni. 
Mentre preparavo due caffè per due clienti, al bancone si avvicina una testa tutta spettinata, ma che sono stata in grado di riconoscere subito.

''Ti prego Jamie, devi ascoltarmi!'' Eccolo che iniziava.

''Cosa devo ascoltare Zayn le tue cazzate? Io sono stanca okay? Sono andata via da Chicago per dimenticarti e tu che fai? Vieni da me per farmi soffrire ancora?''

''No, non voglio farti soffrire, io ti amo!'' 

A quelle sue parole i miei occhi non hanno più resistito e hanno iniziato a far uscire lacrime su lacrime. La sua mano afferrò il mio polso e mi trascinò fuori da quel bar portandomi nel retro per potermi parlare.

''Zayn lasciami, mi fai schifo!'' Urlai.

''Non ti lascio fin quando non mi ascolti... io ti amo, e quando mi hai detto quelle quattro parole mi sono spaventato, ho avuto paura, non sapevo come affrontare la situazione!'' 

''Anche io ho avuto paura, ma ho dovuto cavarmela da sola, perché tu non c'eri, sto crescendo nostro figlio, anzi mio figlio, da sola. Ho lasciato gli studi, la famiglia, la città tutto pur di non vederti, pur di non soffrire, pur di crescere mio figlio per bene, senza farlo soffrire. E tu che fai? Ora torni perché hai capito che vuoi fare il padre? No Zayn va via!'' 

In quel momento non riuscii più a trattenermi, caddi a terra per le poche forze che mi erano rimaste e per le lacrime che continuavano a scorrere.Lui si chinò su di me e mi prese il viso fra le mani.

''Mi dispiace davvero tanto, so che faccio schifo, ma la verità è che io ho capito nel momento in cui ti ho lasciato andare che avevo fatto una grande cazzata, sono venuto a cercarti, ma non ti ho trovato. Sono stato ovunque. Ho provato a chiamarti ma il tuo cellulare era sempre staccato. Devi credermi, io non ho mai smesso di amarti. E se non fosse così io ora non starei qui... ho trovato il tuo nome su uno stupido elenco telefonico e sono subito corso qui per dirti che ti amo, e che voglio crescere nostro figlio insieme a te. Ti prego, fammi rientrare nella tua vita.''

Dopo quelle parole posò la sua fronte sulla mia, in cerca di una risposta.

''Non sei mai andato via dalla mia vita Zayn, mai. Io rivedo i tuoi occhi ogni mattina, il tuo sorriso ogni mattina, in quel bambino che ti assomiglia in un modo incredibile. Non sei mai andato via, e mai te ne andrai.'' 

Mentre io continuavo a piangere, dolcemente le labbra di Zayn finirono sulle mie. Quanto mi erano mancate? Quanto mi era mancata la sua voce? Quanto mi era mancato lui? Quanto mi era mancato il suo sapore di fumo e liquirizia mentre mi baciava? Tanto, tantissimo, ed ora come ora so che sarei rimasta li a baciarlo anche all'infinito, perché era tutto ciò di cui avevo bisogno.


Ed ecco qui un'altra Os... non so precisamente da cosa sono stata ispirata
so solo ch non credo sia venunta benissimo.
Comunque è dedicata alla mia migliore amica, doveva essere un regalo per il suo onomastico di ieri, ma non ho 
fatto in tempo a finirla :D Beh alemeno a te spero che ti piaccia
Tanti auguri scema xD 
Se vi è piaciuta e volete recensinare fate pure.. notte a tutti :*


 
 
  
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