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Autore: Lele_Rin_00    24/05/2014    0 recensioni
Oggi non mi sono basata su una sola storia ma su un capitolo! Vorrei prima di tutto ringraziare una mia amica, Giulia_Katniss_Fray. che mi ha aiutata tantissimo in questo capitolo e anche nei successivi (che pubblicherò presto).
Per il momento buona lettura e spero che vi piaccia!
PS: scusate se è corto come capitolo, ma vedrete che gli altri saranno lunghi!
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ada Wong, Altro Personaggio, Leon Scott Kennedy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rimpianti POV LEON
Le settimane passano lente e monotone.
Non ho più rivisto Ada dal giorno dell'incidente, nè lei mi ha cercato.
Il presidente parla ma io non l'ascolto, e tutti intorno a me sembrano presi dalle sue parole.
La mia mente è da un'altra parte, i miei pensieri sono rivolti a lei: ad Ada.
Il presidente dice di uscire ma io non ho la forza di alzarmi, lui se ne accorge e mi parla ma la sua voce mi giunge ovattata -Kennedy, cosa fai ancora qui?-
-Sì, ora vado- rispondo automaticamente senza degnarlo di uno sguardo.
Poco prima di uscire sento il presidente dirmi -Vedo che in questi ultimi tempi lei è molto assente; posso intuire la ragione: è per Ada, non è così?-
Io resto paralizzato al mio posto senza voltarmi e senza rispondere -Bè, si riprenda- mi congeda Adam.
Senza dirgli nulla, me ne vado.


POV ADA
Sento la cicatrice bruciarmi da sotto la garza mentre la mente ritorna a quel giorno, a quel dannato giorno. Il giorno in cui divenni sterile. E Leon S Kennedy, o almeno il pensiero di lui, mi entra in testa senza lasciarmi via di fuga. E' da tempo che non lo sento e questo non mi fa piacere, e forse nemmeno a lui. Però lui mi ha ridato tutto l'odio del mondo,quel bastardo!
Salgo le scale per andare in camera e mi sdraio sul letto, però in quel silenzio i pensieri sono troppo vividi.
Afferro un libro e comincio a leggerlo: "Colpa delle Stelle". Bellissimo.
Ma nemmeno questo libro mi toglie dalla testa le lacrime di Leon, quindi decido di andare a farmi un bagno caldo.
Ci voleva proprio un bel bagno caldo! Mi insapono evitando di toccare la cicatrice.
Finito il bagno indosso l'accappatoio e mi dirigo verso le scale per andare nella mia stanza attraversando il salone.
Ma prima che potessi salire le scale, sento una fitta attraversarmi la cicatrice sopra l'utero e imprego a denti stretti ma a voce alta contro Leon -Maledetto bastardo
! Quel tuo coltello sull'utero mi ha resa sterile e hai distrutto tutti i sogni che avevo! So che devo odiarti ma non ci riesco fino in fondo, però non posso stare con te: la tua lama si è portata via anche il mio cuore e i miei sogni! Sei un figlio di puttana, vorrei vedere te al mio posto, anzi vorrei che tu soffrissi come sto soffrendo io...- smetto di parlare quando sento un tonfo sordo fuori dalla porta.
Vado ad aprire con la mano gocciolante di acqua e vedo dei fiori calpestati a terra. E quando guardo avanti a me vedo la schiena di Leon correre in direzione opposta alla mia casa e intuisco che la sua mano asciughi l'ultima lacrima che gli scivola sulla guancia.
Quando ti ho detto che volevo vederti soffrire come me, non avevo capito che tu già stavi soffrendo... io non volevo vederti così.
Adesso ti ho allontanato di più da me.

FINE 4° CAPITOLO
  
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