Crossover
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Autore: S05lj    24/05/2014    0 recensioni
Cosa è in grado di far tremare in egual misura i buoni e i cattivi di tutti gli universi manga-Marvel-film-telefilm-videogiochi e altro?
Io sono per il terremoto, oppure per Blob in bikini, ma molti dicono che anche la censura non scherza.
Questa è la storia, più o meno dettagliata, della guerra che i personaggi più celebri del mondo della fantasia sono costretti ad affrontare contro il MOIGE.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Scuola di Supercriminali'
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Ultima Battaglia
La squadra anti-censura, giunse al Vaticano il giorno seguente.
Qui Gon era riuscito miracolosamente a seminare Yoda e Raul, con uno tsubo aveva fatto ricrescere i capelli a Lucius, che adesso tutto contento se li stava specchiando e pettinando.
-Ben arrivati. - Una voce fece voltare tutti verso una finestra dell’enorme edificio, non accorgendosi di una figura vestita di nero che velocemente si muoveva alle loro spalle.
Tutti sentirono qualcuno fargli la mano morta e voltandosi… successe il finimondo.
Raul si voltò di scatto e alle sue spalle c’era Orochimaru che stava sbavando, e una volta che gli mise le mani addosso fu una tragedia.
Dietro di Sabretooth c’era Wolverine, i due si guardarono negli occhi terrorizzati per qualche secondo, e pensando che l’altro avesse ceduto alle inclinazioni Yaoi descritte nelle fan fiction cominciarono a massacrarsi di botte a vicenda.
Lucius si voltò e vide Voldemort, ma siccome lui era abituato alle palpatine del signore oscuro non ci fece neppure più di tanto caso e riprese a specchiarsi la sua lunga e fluente chioma.
Tsunade voltandosi vide Magneto e con un pugno lo fece volare dall’altra parte della piazza.
Shang Tsung e Baraka si guardarono con sospetto, non volendo credere che fosse stato l’altro.
Mistica tutta contenta cominciò a lanciare gridolini di felicità.
-Ma ragazzi! Potevate dirlo subito che volevate divertirvi! - E cominciò a rincorrere tutti che se la dettero a gambe.
-No! Fermi! - Gridò Qui Gon. -E’ stato l’Imperatore Palpatine! - Poi rendendosi conto che qualcuno stava continuando a palpargli il sedere si voltò di scatto e vide Obi Wan, con occhi sgranati e lingua penzolante. -Ma la pianti?! - Con un calcio di tacco lo buttò a terra con il naso sanguinante.
Una risata sadica catturò l’attenzione di tutti. Palpatine si era affacciato dalla finestra.
-E dunque… siete voi i bastoni tra le ruote del mio progetto Censura. -
-Se scendi ti faccio vedere il bastone. - Disse Mistica ammiccando.
-Ecco il mio! - Urlò Lucius mostrando il bastone da passeggio e subito si beccò uno scapaccione da Wolverine.
-E’ una situazione alquanto comica. Avete fatto tanta strada… siete giunti fin qui… e per cosa? -
-Palpatine, ormai hai perso! - Tsunade fece qualche passo avanti. -Non hai più nessuno che ti possa aiutare. Il MOIGE e il 4Kids sono stati sconfitti. Non hai più nessun esercito ad aiutarti. -
-No? - Chiese l’Imperatore alzando un dito al cielo. -E loro come gli chiami? -
Nel cielo si materializzarono decine e decine di astronavi.
-Dimmi che sono gli alieni di Indipendence Day. - Supplicò Shang Tsung.
-Temo, purtroppo, che sia l’intera flotta stellare dell’Impero. - Rispose Qui Gon.
Senza molta scelta, né alternativa, la squadra anti-censura fu costretta ad alzare le mani e arrendersi.

-Preside Destino, signore. - Sinistro si avvicinò al suo capo. -Temo di doverle dare una brutta notizia. -
Destino alzò lo sguardo. -Si tratta della missione? -
-Si, signore. La squadra anti-censura è stata catturata. -
Destino chinò il capo. -Pensi che sia la fine? - Chiese.
-Con tutto il rispetto preside Destino. Ritengo che la speranza sia sempre l’ultima a morire. -
-Lo diceva anche Napoleone in Russia vero? - Chiese Destino.
-Che cosa facciamo? -
-Temo che ci sia rimasta solo una cosa da fare. - Giunse le mani davanti al viso. -Pregare. -

Rinchiusi nelle proprie celle la squadra anti-censura passava il tempo che gli separava dalla morte.

Poco dopo la loro cattura si era presentato un tizio tutto vestito di nero, con mantello nero e casco nero, con un’asma spaventosa e voce profonda.
-Sono qui solo per non farvi avere futili illusioni. Morirete tutti. Dal primo all’ultimo. Se siete ancora vivi è solo perché stiamo decidendo in che modo farvi uccidere e nel frattempo divertirci. E perché oggi è domenica e ci sono le partite di calcio e… -
-Gooooolll!!!! - Un tizio vestito di nero, con la testa rosso-nera passò di corsa a braccia spalancate facendo l’aereoplanino, poi si mise la maglia sulla testa e non vedendo nulla batté una craniata contro un muro e si accasciò a terra privo di sensi.
Darth Vader lo guardò per qualche secondo, poi tornò a fissare quelli della squadra anti-censura.
-Non appena le partite saranno finite ci occuperemo di voi. E detto per inciso… ho avuto una visione in cui il Milan perdeva e non credo che lui ne sarà molto contento. - Poi ridendo divertito, si caricò il deficiente di prima, tale Darth Maul, su una spalla e uscì.

Orochimaru stava suonando una melodia da prigioniero con un’armonica, datagli in dotazione non appena erano stati catturati, mentre Voldemort batteva a ritmo la tazza di alluminio contro le sbarre.
Raul stava dormendo sdraiato sulla branda, e Lucius si stava pettinando con aria solenne, per l’ultima volta i suoi bellissimi, lucenti etc, etc… capelli platinati.
Sabretooth poggiato di schiena alla parete stava osservando con aria pensierosa le sbarre che gli precludevano la libertà, mentre Wolverine, seduto sulla branda poco distante osservava perso nei suoi pensieri le medagliette che portava sempre al collo.
-Sai Logan… Devo essere sincero. - Si voltò verso il suo compagno di cella. -Questa volta ci credevo davvero. - Scosse la testa incredulo. -Ero sicuro che questa volta avremmo vinto. Che tutto sarebbe tornato come prima. -
Wolverine annuì, aveva avuto gli stessi pensieri. -Già. Alla fine… insieme abbiamo cominciato e pare che insieme finiremo. -
Sabretooth annuì pensieroso. -Già… chissà quante storie Yaoi verranno fuori ora grazie a questa tua frase del cavolo! - Si staccò dal muro furioso.
-Sei tu, tra i due, il più ambiguo imbecille. - E ripresero a darsele di santa ragione.
Tsunade era poggiata alle sbarre e assistette alla scena. -Guardate che così non risolvete niente. Che ne dite di conservare le forze? -
-Forse ti converrebbe dirlo a Mistica. - Disse Qui Gon osservando con interesse la cella vicino alla loro. -Come si chiama codesta posizione? -
-Mistica! - Gridò Tsunade vedendo cosa stava facendo a Magneto, per sua sfortuna, finito in cella insieme a lei. -Ma lo lasci stare? -
-Che vuoi mi dovrò divertire un pochino no? -
-Vi prego… qualcuno mi uccida. - Supplicò il poveraccio, legato alla brandina.
Tsunade rossa come un peperone si sedette vicino al muro, con le ginocchia al petto, Qui Gon le si sedette accanto.
-Chi pensava che finisse così? - Chiese la ninja leggendaria stringendosi nelle spalle.
-A volte si vince, a volte si perde, a volte si capita in cella con Mistica… - Commentò laconico Qui Gon, osservando i vicini di cella, ma notando lo sguardo assassino della ninja leggendaria decise che fosse il caso di distogliere lo sguardo.
-E’ tutta colpa mia se siamo finiti qui… - Tsunade aveva come la sensazione che l’uomo non l’ascoltasse, alzando lo sguardo, infatti lo vide nuovamente interessato ai due nella cella accanto.
-Ma la pianti di guardare? - Gli piantò una gomitata tra le costole.
-Scusa, stavo imparando qualcosa. -
-Do lezioni anche private. - Urlò Mistica.
Tsunade lo guardò furiosa e il Jedi tornò a concentrarsi su di lei.
-Tsunade non è colpa tua… nessuno poteva prevedere che finisse così. -
-Invece avrei dovuto. - Abbassò la testa, ma sentì una mano passarle intorno alle spalle.
-Tutti, quando siamo messi davanti alla morte abbiamo il rimpianto delle azioni non fatte, le scelte non prese, le premonizioni non ascoltate… -
Tsunade lo guardò negli occhi di scatto. -Se siamo a questo punto c’è un rimpianto che assolutamente non voglio avere. - Si strinse a lui, avvicinandosi alla sua bocca quando…
-Maestro! -
Qui Gon assunse un’espressione disperata scuotendo la testa come a supplicare la donna davanti a lui di non fermarsi, di non costringerlo a vedere chi lo avesse chiamato.
Ma Tsunade fece un profondo sospiro.
-No… - Disse lui.
-E’ il tuo allievo. - Disse lei scostandosi.
-Perché quando rompe i coglioni è sempre il mio allievo? - Chiese.
-Non pretenderai mica che sia il mio? - Rispose.
-Maestro… -
-CHE VUOI! - Gridò esasperato. Grido che fece venire i lacrimoni negli occhioni del povero Obi Wan.
-Maestro… sono giunto fin qui per salvarti… e tu mi tratti così? - E attaccò a piangere. -Non mi vuoi bene… sigh, sob, sigh. - Poi alzò un pugno al cielo. -Ma cambierai idea maestro! Perché io ti salverò! Niente è più forte del nostro amore! Nessuno può tenerci separati! - E lasciando una squadra anti-censura piuttosto sconvolta, soprattutto Qui Gon, Obi Wan scappò di corsa.
Cinque secondi più tardi Qui Gon stava osservando con occhi omicida Obi Wan che stava facendo le trecce a Tsunade, mentre parlavano del più e del meno come due vecchie amiche.
Obi Wan batté le mani insieme. -Ma sei un amore. - Poi si rivolse a Qui Gon. -Maestro posso pettinarti i capelli? -
-Se ti avvicini ti stacco un braccio. -
-Ma… - Obi Wan assunse nuovamente l’espressione da cane bastonato.
-E’ inutile che fai gli occhi da cucciolo, tanto con me non attacca. E poi non dovevi tirarci fuori da queste celle? Si può sapere come hai fatto a farti catturare in neanche 5 secondi? -
-Io maestro avevo detto che niente poteva tenerci separati. E infatti ora siamo insieme! - Si alzò e cercò di andarlo ad abbracciare.
-Avvicinati e ti estirpo la colonna vertebrale. -
Obi Wan riprese a piangere e si nascose dietro Tsunade, la quale cominciò a consolarlo.
-Non essere così rigido con lui, voleva solo dimostrarti il suo affetto. -
-Ma poi fra tutte le celle che c’erano proprio in questa dovevi venire?! -
Obi Wan piangeva senza ritegno. -Sei cattivo… sigh, sob, sigh… lo dicono anche le fangirl… sigh, sob, sigh… che noia ti do? Se vuoi provarci con Tsunade fai pure… non ti disturbo mica… -
-Ma se sei sempre fra i piedi! -
-Facciamo una cosa a 3 maestro e non se ne parla più. -
-Basta, lo ammazzo. - Qui Gon cominciò a massacrarlo di botte, mentre Tsunade si era appena seduta sulla branda con un profondo sospiro. -Ho bell’e capito come va a finire qui. -
Tutti gli altri si erano messi ad incitare Qui Gon a colpire più forte.
Logan si voltò verso Sabretooth, attaccato alle sbarre.
-Scusa, ma se tanto dobbiamo morire, che me lo dici che diavolo siamo io e te? -
-Ma si, dai… visto che dobbiamo morire. Allora io e te siamo… -
-Ragazzi! - Dal gabinetto apparve Snake. -Sono venuto a salvarvi. -
-E appari dal cesso come uno stronzo? - Chiese Sabretooth sconvolto.
-Bé… in mancanza dei condotti d’aria ho dovuto trovare un altro posto puzzolente dove strisciare. -
-Una domanda Snake. - Chiese Lucius affacciandosi dalla sua cella. -Come farai ad uscire dalla cella? -
-Tsk… e secondo te io non sono mai evaso da una cella in vita mia? A che ore passa la guardia a controllarvi? -
-Tra poco. -
-Bene… guardate come si fa ad evadere. - Snake estrasse una bustina di ketchup dallo zaino e se lo spalmò in testa, poi si sdraiò a terra e attese che passasse la guardia, che gli lanciò un pacchetto di patatine fritte e si allontanò.
-Wow… che ganzata. Voglio provare anch’io. - Disse subito Baraka, ma Shang Tsung lo guardò male e lui decise di tornare serio.
-Ma come diavolo ci dovrebbero essere utili delle patatine fritte per evadere?! - Sbraitò Logan.
-Che ne so. Rilassati e vedrai che ne usciremo vivi. Succede sempre così nei miei videogiochi. - Rispose mangiandosi le patatine.
Le celle si aprirono e dal nulla apparve Fox. -Hey ragazzi come va? - Non fece in tempo a ricevere risposta che venne infilzato alle spalle da Darth Maul, incazzato perché, come aveva previsto Darth Vader, il Milan aveva perso e lui era andato lì per sfogarsi.
-O no! Hanno ucciso Fox! - Snake gli rubò la mimetica ottica e scappò ridendo come un ossesso velocemente, lasciando il povero ninja in mutande alla mercé di Darth Maul, che lo stava riducendo ad un cola brodo.
Uccidendo Fox, venne sbloccata la spada laser, che subito venne presa da Qui Gon.
-Andate. A lui ci penso io. - Notando lo sguardo preoccupato di Tsunade le sorrise. -Non mi succederà niente, vedrai. -
-C’è una cosa su di me che non ti ho detto. -
-Sei un uomo? - Chiese preoccupato.
-No! Brutto buzzurro. E’ che ogni volta che mi innamoro di un uomo… poi quello muore. -
-Ah… c’è altro che devo sapere? -
-Due volte è successo, e sai come si dice: Non c’è 2 senza 3. E il 4° vien da se. -
-Toccati maestro, che questa porta iella. - Disse Obi Wan dandosi una bella grattata in mezzo alle gambe.
-Ma io mi sarei anche rotto i coglioni di stare qui ad aspettare i vostri porci comodi. Sapete com’è. - S’intromise Darth Maul.
-Voi andate! - Poi guardò Tsunade. -Fidati, andrà tutto bene. -
-E’ la stessa cosa che mi ha detto Dan prima di morire. - Disse uscendo, lasciando Qui Gon bianco come un cencio.
Obi Wan accorgendosi per tempo dell’enorme pericolo che si stava avvicinando al suo maestro si lanciò in tuffo carpiato su di lui, facendogli gli scongiuri per le gufate di Tsunade.
Qui Gon non prese particolarmente bene gli scongiuri dell’allievo, e gli lasciò andare un manrovescio che lo spiaccicò come una zanzara contro il muro.
-Ma sei più depravato di quanto pensassi! -
-Maestro lo facevo per te… Ma maestro… non è che sei un po’ omofobo? A San Remo lo fanno in continuazione, ma nessuno ha mai reagito in questa maniera. -
-Obi Wan sappi che quando si è finito qui ti mando io a San Remo a forza di calci nel culo. -
Poi si rivolse a Darth Maul, che nel frattempo aveva optato per bersi un caffè e leggersi la pagina sportiva, tanto per masochismo, così si arrabbiava un pochino di più. -Allora si combatte o no? -
I due cominciarono a duellare con le spade laser, mentre Obi Wan lottava per uscire dal muro.

Nel frattempo i restanti membri della squadra vennero attaccati da un plotone di cloni, che gli costrinse a trovare riparo dietro un angolo.
-Andate avanti, a questo ammasso di ferraglia ci pensiamo io e Orochimaru. - Disse Magneto.
-Sei sicuro di sentirti bene? Insomma… dopo quello che hai passato… -
-Non c’è bisogno di ricordarmelo! - Sbottò. -Sto benissimo, e anzi, ho un’insolita voglia di trucidare qualcuno. -
Magneto uscì allo scoperto e venne bucherellato dalle pistole laser, Orochimaru evocò un serpente gigante, che non appena vide i cloni, piccoli e bianchi, gli scambiò per dei topi e cominciò a mangiarseli.
Lucius e Voldemort, rimasero in dietro per fronteggiare Jango Fett, al quale per sbaglio, non si sa come gli avevano sfasciato il cofano dell’astronave nuova e ora il cacciatore di taglie incazzato come un caimano aveva una mezza idea di fare uno spucinio.
Sabretooth e Wolverine, dovettero fronteggiare Greavius, che a suo dire questa volta non avrebbero avuto la stessa botta di culo, della volta precedente.
Shang Tsung e Baraka, invece vennero trattenuti dal Conte Dooku, intenzionato a vendicarsi del colpo della strega subito la volta precedente.
Ormai erano quasi giunti da Palpatine, e i restanti membri della squadra anti-censura si sentivano vagamente i Cavalieri dello Zodiaco.
-Patti chiari e amicizia lunga. - Disse subito Raul per mettere le cose in chiaro. -Io un’armatura scintillante da checca greca non la indosso. -
-Dopo che avrò finito con te non potrai indossare neppure un fazzoletto. - Da dietro un angolo apparve Darth Vader, ma prima che Raul potesse rispondere, Mistica si fece avanti.
-No, ragazzi. Lui lasciatelo a me. -
-Ma Mistica… - Cominciò Tsunade.
-Andate, dai… So quello che faccio. -
Tsunade e Raul proseguirono, giungendo finalmente nella sala dove Darth Sydius, ovvero Palpatine, gli stava attendendo, infatti non appena entrarono palpò le mele ad entrambi.
-Ben arrivati. - Disse con sorrisino soddisfatto. -Dunque è con voi che devo vedermela. -
-Che ti devi vedere? - Chiese Raul scioccato.
Dalla finestra, spaccando il vetro apparve Darth Maul.
-Che ci fa lui qui? - Chiese preoccupata Tsunade. -Che ne è stato di Qui Gon e Obi Wan? -
-Chi se ne frega di Obi Wan. - Sentenziò Raul. -Tu prendi quello grosso, che a quello piccolo ci penso io. -
Raul fronteggiò Palpatine, mentre Tsunade dovette vedersela con Darth Maul.

Il serpente di Orochimaru, scopertosi ghiotto di cloni, non si era accontentato di quelli presenti nella struttura e ora come un cane idrofobo, si aggirava per piazza S. Pietro nutrendosi dell’intera flotta stellare, e di qualsiasi altro umano che gli ricordasse un clone, poi decise di tentarsi di mangiare perfino Orochimaru. In verità avrebbero potuto abbatterlo tranquillamente se solo non fosse intervenuto il WWF, anche loro poi mangiati dal serpente gigante. Optarono così per far intervenire King Kong… certo, ci fu l’inconveniente di dover sacrificare una donna bionda con la quale accoppiarsi al gorillone, e così gli consegnarono Sailor Moon che visto che con Milord non batteva chiodo, era in cerca di emozioni forti.
Magneto ovviamente era stato inutile ed era stato calpestato da chiunque con qualsiasi tipo di scarpa, perfino una vecchietta lo aveva picchiato con la borsetta perché vedendolo sdraiato a terra credeva volesse sbirciargli sotto la gonna.

Lucius e Voldemort si batterono a suon di bacchette magiche contro Jango Fett, il quale aveva optato invece per un mitragliatore a canne rotanti che aveva messo in fuga i due maghi.
Ma da un’astronave giunsero i maestri Jedi in man forte, e subito Windu si buttò sul poveraccio gridando al razzista e cercando di potarlo più e più volte.
Lucius e Voldemort, contenti di vederli chiesero come avrebbero potuto sdebitarsi, e così i Jedi all’unisono accettarono di buon grado la disponibilità dei due e gli lasciarono ad ascoltare tutte le barzellette sporche di Ki Adi Mundi, che finalmente poté sfogarsi raccontando tutte quelle che sapeva. Purtroppo per i due maghi però, non solo erano barzellette vecchie quanto il cucco, ma addirittura facevano ridere quanto un documentario sulle malattie infettive.

Sabretooth e Wolverine non ebbero vita facile con Greavius, per quanto si sforzassero di combatterlo, non riuscivano a prevalere, optarono dunque per corromperlo con un pacchetto di sigarette e comprargli un appartamento nel villaggio della nebbia.

Shang Tsung e Baraka invece erano nei guai, il Conte Dooku era forte e determinato a non lasciargli vincere. Non erano in buone condizioni, ma la fortuna volle che passasse di lì una squadra di ballerine di samba, il Conte Dooku si voltò di scatto per sbirciargli nella scollatura e rimase bloccato nuovamente alla schiena, imprecando in aramaico antico venne portato nuovamente al pronto soccorso, dove purtroppo per lui, beccò il giorno in cui c’era House, che neanche a dirlo, volle curargli il Lupus in tutti i modi.

Darth Vader era un osso duro, e purtroppo per lui lo pensò anche Mistica, che ovviamente vi lascio immaginare che cosa gli abbia cercato di fare. Per tutta la base i cloni videro il loro capo scappare in mutande con Mistica dietro che lo rincorreva con la lingua di fuori ululando allupata.

Darth Maul e Tsunade cominciarono a combattere, lui con la spada laser, e lei con il chakra, poi Tsunade evocò una lumaca gigantesca, che purtroppo per lei venne avvistata da una folla di francesi che se la cossero e mangiarono. Essendosi distratta per mandare insulti osceni ai francesi, Tsunade venne ferita ad una gamba e cadde a terra, ridotta alle strette Darth Maul era sicuro di vincere ma il colpo venne bloccato da Qui Gon giunto appena in tempo.
-Ma quante volte devo ucciderti? - Ringhiò Darth Maul.
-Circa quante volte il Milan dovrà perdere per finire in classifica sotto il Napoli. -
-Ma io ti sganascio! - I due ripresero a combattere, senza risparmiarsi colpi bassi come quello che Darth Maul lanciò a Qui Gon su Naboo, l’infido inganno del: -Guarda Wonder Woman nuda che vola! -
Siccome Qui Gon non era uno stinco di santo, ma piuttosto uno stinco di porco, anche vagamente scemo, visto che ci cascò per la seconda volta, si voltò di scatto. -Dove?! -
Darth Maul si preparò a colpirlo tutto felice, ma quel trucchetto mentale, in grado di distrarre chiunque, non aveva tenuto conto di Obi Wan, forse l’unico uomo non attratto da tale prospettiva, che si frappose fra il Sith e il proprio maestro parando il colpo. Obi Wan prese a combattere contro di lui, mentre Qui Gon si sincerava delle condizioni di Tsunade.
-Porca trottola! Ma com’è che cicciate fuori come funghi oggi? - Chiese Darth Maul sempre più furioso, poiché si era perfino ricordato che aveva giocato la schedina e aveva messo Milan vincente.
-Con me non funzionano i tuoi trucchetti ciccio! Voglio proprio vedere come fai a distrarmi. -
-Guarda! Qui Gon Jinn nudo sotto la doccia! -
-Dove?! -
Per fortuna di Obi Wan il suo maestro era tornato a dargli man forte e così riuscì a salvarlo dal colpo a tradimento del Sith, senza però risparmiare l’allievo da un’occhiataccia.
-Che c’è? - Chiese Obi Wan.
Darth Maul mise distanza fra loro e cominciò a fare piroette, salti mortali, ruote, doppio salto mortale, fece roteare la spada laser, poi si rigirava in aria con movimenti veloci e contorti.
-Sono troppo agile, forte, atletico, bello, incazzato e cattivo per voi. Non riuscirete mai a sconfiggermi. -
-Attento! C’è Palpatine in accappatoio dietro di te! - Gli urlarono i Jedi.
Darth Maul si voltò di scatto spaventato mentre stava facendo un salto mortale, gli cadde la spada laser e lui ci finì sopra tagliandosi di tutto un po’. -Certo che siete stronzi. - Gli disse contorcendosi per il dolore.
-Maestro… visto che ti guardo sempre le spalle? -
-Lo so che mi guardi le spalle Obi Wan, ma se evitassi di guardarmi anche il culo, io lo preferirei. -
L’allievo sorrise in modo ebete, poi entrambi si avvicinarono a Tsunade che si lanciò al collo del Jedi più anziano. -Pensavo che foste morti. -
-Toccati maestro. Dammi retta. - Bisbigliò Obi Wan, beccandosi uno scapaccione dall’altro.
-Come avete fatto a salvarvi? -
-Mentre si combatteva Darth Maul ci ha portato in una trappola. Siamo finiti in un ippodromo, dove ci attendeva Xanatos, che ha una passione alquanto perversa per i cavalli da corsa. -
Tsunade sembrava piuttosto sconvolta. -E come avete fatto a fuggire a Xanatos? -
-Ho vestito Obi Wan da cavallo e me la sono data a gambe. -
-E Obi Wan come hai fatto a fuggire a Xanatos? -
-Ah! Dovevo fuggire? Io credevo che dovessi assecondare. - I due lo guardarono sconvolti, poi arrivò Yoda con le forbici che ritenendo Qui Gon e Tsunade troppo vicini decise bene di cercare di tagliare il codino di forza a lui e mettere delle mutande di piombo con chiusura a doppia mandata e lucchetti anti Lupin a lei, costringendoli così alla fuga.

Raul si avvicinò maestoso a Palpatine, il quale non sembrò molto spaventato dall’eventualità di uno scontro con lui, anzi sembrava vagamente felice.
-Bene, bene, bene. Finalmente io e te. -
-Togliti dalla testa qualsiasi pensiero depravato che tanto non c’è trippa per gatti. -
-La Forza è potente in te giovane guerriero. Io posso insegnarti ad usarla al meglio, posso tirarti fuori tutto il potenziale che tu reprimi. Unisciti a me, e io ti mostrerò cose che non avresti mai immaginato. -
Nonostante Palpatine non avesse alcun doppio fine, questa frase venne, come ovvio, mal interpretata da Raul, il quale non sapeva che cavolo fosse la Forza e quindi fraintese ciò che gli stava dicendo.
Decise dunque di non mostrare pietà, e lo sconquassò di mazzate, rendendolo in una forma gelatinosa, sanguinolenta e lamentosa.

Finalmente la guerra era finita.
I cloni sopravvissuti al serpente di Orochimaru (sto parlando dell’evocazione, non di parti del corpo del ninja leggendario) si arresero, o si allearono con la nuova direzione.
I nostri eroi si congratularono l’un l’altro felici, lasciandosi andare a pacche sulle spalle, e abbondanti dosi di alcol sequestrate dalla scorte personale di Greavius, che oltre ad un gran fumatore, beveva anche come una spugna.
-Tutto bene, quel che finisce bene è. - Disse Yoda alzando il bicchiere in un brindisi. -Guerra finita è. E adesso ricostruire insieme dobbiamo. -
-Hai proprio ragione maestro Yoda… - Obi Wan si guardò attorno. -Ma dove sono Qui Gon e Tsunade? -
Yoda parve scioccato, fece cadere il bicchiere ed estrasse delle forbici gigantesche.
-Maledetto. Un’altra volta me l’ha fatta. Ma prima o poi io becco lui. E allora zack! Zack! - E cominciò a tagliare l’aria, poi vide Ki Adi Mundi e decise che voleva tagliargli la testa.
-Ma che c’entro io? - Chiese lui scappando a gambe levate.
-Su qualcuno sfogare mi devo! -
Obi Wan venne preso dall’iperventilazione. -Devo assolutamente trovare il mio maestro e convincerlo a fare una cosa a 3. - Detto questo cominciò a correre alla ricerca di Qui Gon e Tsunade, ma passando vicino a Mistica, quella gli lasciò andare una bastonata nei denti talmente forte da fargli fare una capriole su se stesso e farlo svenire a terra.
-Perché? - Gli chiese Sabretooth.
-Che ci vuoi fare… sono una ragazza romantica. -
Wolverine si avvicinò a Sabretooth. -Adesso che è tutto finito me lo dici finalmente che grado di parentela, se esiste un grado di parentela tra noi? -
-Ma si, dai. Allora, io e te siamo… -

Sabretooth, Mistica, Magneto, Raul, Voldemorth e Orochimaru, ripresero il loro lavoro di insegnanti alla scuola di Destino, dove ancora oggi militano.

Wolverine e Tsunade ripresero il loro posto di insegnante e vicepreside della scuola Xavier.

Shang Tsung e Baraka tornarono nell’Outworld, finalmente privo dei membri di Tekken e Street Fighter, buttati a fare una crossover tra di loro, dove vennero accolti a braccia aperte. Soprattutto da Shao Kahn, che tuttavia, come al solito non batté chiodo e si dovette accontentare di coloro che rimanevano in disparte. Quan Chi cercò più volte di farsi trovare in disparte, soprattutto adesso che aveva fatto una parrucca con i capelli di Lucius, ma purtroppo per lui, veniva ancor di più scambiato per un vampiro, quando da Bella di Twilight che lo prendeva e lo violentava, oppure da Buffy, che prima lo violentava e poi lo impalava. Stufo dunque di questi soprusi Quan Chi rinunciò alla parrucca, ma anche pelato veniva continuamente scambiato per un vampiro e violentato dalle due, che non si sa per quale ragione continuarono a bazzicare nell’Outworld.
Shang Tsung e Baraka vennero spesso convocati dalla scuola Destino come consulenti e insegnanti freelance.

Lucius tornò a casa, dove venne salutato da Toky che stava giusto uscendo in quel momento, andato per riscuotere il pagamento della guarigione di Draco.
Narcissa continuò a richiedere dei suoi servigi anche in futuro.

Qui Gon Jinn tornò al tempio, dove passava la maggior parte del tempo a driblare Yoda con le forbici, malmenare Obi Wan allupato più che mai, ignorare le barzellette di Ki Adi Mundi, farsi dare del razzista da Windu e spesso veniva richiesta la sua consulenza nella scuola Xavier, dove solitamente spariva per qualche ora con Tsunade.

Palpatine venne arrestato e mandato in una struttura di recupero, dove però conobbe Yuda, Freezer e altri pervertiti con cui fece comunella. Nessuno di loro è mai stato riabilitato.

Il Conte Dooku si ritirò a fare l'eremita nella Terra di Mezzo, dove non si sa perché venne coinvolto in una guerra a causa di un tizio che aveva rubato un anello ad un altro tizio.

Greavius è diventato il nuovo sindaco del villaggio della nebbia, dove passa le sue giornate a fumare come un turco.

Darth Maul passò diversi mesi in ospedale, dove fece la conoscenza di un giovane Sith di nome Xanatos, che era sopravvissuto per pura fortuna ad un raduno di ambientalisti convinti.
I due fecero amicizia e ora si aggirano spesso per ippodromi, corride, corse dei cani, zoo e stadi.

Darth Vader venne assunto come insegnante alla scuola Destino, per il suo curriculum altamente qualificato.

Jango Fett invece andò a farsi clonare, così, perché si sentiva solo. Trovarsi una donna, gli faceva sempre più fatica.

Snake, finalmente con la mimetica ottica tanto desiderata, andò a trovare il Colonnello Campbell, che si era arricchito schierandosi con la censura, gli tirò un colpo in testa, lo vestì come un membro del KKK, gli mise degli attrezzi sadomaso in mano e lo caricò sopra una cavallo, dopodiché lo mandò nell’universo di Star Wars, dove Windu, Yoda e Xanatos, si occuparono di lui.

Fu così che la scuola di supercriminali Destino riaprì i battenti, ancora oggi, se vedete un cattivo sullo schermo di un videogioco, di un cartone animato, in un film, o telefilm, o su un giornalino, o in parlamento, ma soprattutto il vostro benzinaio, bé sappiate che è stato in quella scuola che ha studiato per diventare ciò che adesso è. E se è un po’ strano è perché ha conosciuto Mistica.

 
  
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