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Autore: MsMartys98    24/05/2014    1 recensioni
Le idee e i gusti non contano davanti alle giuste persone, quelle che ti scombussolano la vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Logan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ellie
Ci provava con quella deficiente, è normale! Poi non capivo assolutamente perché Skyler la difendesse dicendo che a lui piaceva, se lei era stracotta quanto me.
Certo, Alex era il suo tipo.. Io non ero mai il tipo di nessuno.
Okay, c'era da ammettere che fosse carina: alta, bel fisico, capelli ramati, mezzi ricci e gli occhi grigi con qualche lentiggine sotto. Ci credevo che a Logan piacesse. Va beh, a lui bastava che avessero un buco..
 
Comunque non me la sentivo di starmene accanto a lui sapendo che avrei potuto vomitare da un momento all'altro.
Chiesi al professore se potessi uscire, acconsentì e corsi subito in bagno. Vomitai il cibo del giorno prima, di quella mattina e del giorno dopo, tra un po'. Erano tre giorni che mi sentivo così, cazzo. Forse avevo mangiato fin troppe schifezze.
Mi sciacquai la bocca, tentando di togliere il sapore aspro ed uscii dai bagni.
 
Girovagai per i corridoi in cerca di un posto dove sedermi, alla fine rimasi in piedi. Non me la sentivo di fare niente.
Suonò la campanella e tutti uscirono dalle loro classi. Iniziarono i sei minuti di trambusto del cambio dell'ora, li odiavo.
 
Alla fine mi sedetti per terra, schiena a muro. Non avevo intenzione di frequentare le lezioni quel giorno, ero troppo scazzata e stavo di merda. Misi le cuffiette e la musica iniziò a tamburellarmi i timpani, non sentivo niente e nessuno, solo gli Iron Maiden, che già figuravano la mia maglia.
Nell'arco di dieci minuti tutti erano spariti, perfetto.
Decisi di prendere un po' d'aria, cominciavo ad avere di nuovo i capogiri.
 
Mentre mi dirigevo verso l'uscita, cercai di spegnere la musica e di infilare il telefonino in tasca, ci stavo riuscendo, se solo in quel momento un ragazzo non mi fosse venuto addosso. Mi cadde la borsa per terra e pure il cellulare. Con tutto lo spazio del corridoio, proprio addosso a me? Ma guardava quando camminava?
E:"cerca di stare meno sulle nuvole!" gli dissi mentre mi alzai dopo aver raccolto le mie cose.
Lui era ancora fermo a fare mille scuse.
Quando fui nella giusta posizione per guardare chi fosse.. Non lo conoscevo, ma l'unica cosa che sapevo era che fosse bello, ma bello sul serio. Era biondo, di quei biondi con i riflessi caramello. No! Bronzo. Che dico? Dorati. Aveva gli occhi verdi, quel verde un po' giallo, oro, macchiato, erano bellissimi. Poi era alto, tanto alto. Era stupendo, cazzo.
E:"No, scusami tu, neanche io stavo guardando.." okay, mi stavo scusando, scrivetelo sul calendario, fatelo apparire sul giornale..
K:"No, sono stato io, scusami ancora.. Ehi, ma tu non sei un'amica di Alex?" disse poi, guardandomi negli occhi.
E:"Eh? Ah, si! Alex.."
Ma Porca..! Era il fratello di quella deficiente..
Lui sorrise.
K:"Come ti sembra?"
E:" Beh.. È carina." che dovevo dirgli? Che mi stava sulle palle?
K:"Si.." si limitò a dire con un sorriso fiero. Doveva volergli bene.
E adesso? Beh, ormai mi sarei buttata..
E:"io mi chiamo Elizabeth.. Heywood." beh, detto dal nulla era po' inquietane. Poi che mi saltava in mente? Gli avevo detto il nome intero?
K:"sono Kendall Schmidt, piacere." mi sorrise e mi diede la mano.
Io quasi mi sciolsi dentro la sua stretta calda e morbida, poi tornai in me.
K: "Scusa, emh.. Beth, ma devo scappare, ci vediamo!" mi salutò ed andò via. Lo guardai sparire dietro l'angolo, io continuai a cammin.. WO, WO, WO. Beth? BETH? Beth! Cazzo, mi piace "Beth". È dolce "Beth". Waa! Avevo un suo soprannome!
Okay, mi diedi uno schiaffo per riprendermi, con la fortuna che nessuno mi stesse vedendo. Non era possibile, non potevo essermi sciolta per quel Kendall.. No. "Torna in te, Ellie. Devi essere dura." Scrollai le spalle, sempre con quella fortuna, ed uscii dal portone principale, sedendomi sui primi gradini. Non potevo mollare per il primo che incontravo.
 
Skyler mi chiamò come al solito prima di andare in palestra. Non ci andai, restai sul portico della scuola ad aspettare lei per tornare a casa.
Arrivata, mi fiondai nella mia camera e ci rimasi per tutta la giornata, non avevo voglia di mangiare e neanche di vedere se ci fosse mia madre. Sapevo che era una pessima idea restare a fissare il soffitto, ma non smettevo di guardarlo e di pensare a Kendall.. Oltre Logan non mi era mai piaciuto nessuno così, e a dire il vero, Logan neanche mi fece quell'effetto la prima volta. Kendall fu un colpo basso, mi aveva fatta mollare tutto quello che avevo costruito con cura in tutti questi anni. Ma non mi importava in quel momento, avevo i suoi occhi in testa, e anche quel Beth. No, era da evitare anche lui, la famiglia Schmidt aveva il divieto da quel momento in poi.
 
Mi addormentai presto e fu un sollievo, mi sentivo malissimo e non volevo più pensare a quegli occhi.
 
  
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