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Autore: Prue786    01/08/2008    2 recensioni
All'apparenza è solo una biblioteca come tante altre e quelli contenuti al suo interno sono libri come tanti, allineati in scaffali anonimi e forse anche con qualche centimetro di polvere sopra... ma se, invece, quella biblioteca, fosse solo il punto di partenza per una fuga?
Genere: Generale, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In fuga nella realtà

 

 

 

CAPITOLO 1- In biblioteca

 

Sono da poco passate le cinque di un pomeriggio invernale.

Il lungo viale è illuminato per tutta la sua lunghezza da grandi lampioni che emettono una forte luce biancastra. Gli studenti percorrono a gruppi il marciapiede al lato della strada; scherzano e ridono fra loro animando ancor di più la strada cittadina già normalmente frequentata da anziane signore che si ritrovano per la loro passeggiata quotidiana.

I giovani parlottano tra loro incuranti delle persone che si voltano a guardarli a causa del ciarlare a voce molto alta. Discutono delle ore di lezione appena trascorse, delle ingiustizie subite dai professori o si scambiano opinioni sul compito in classe appena terminato. C’è chi canticchia l’ultimo successo o mostra ai compagni curiosi l’ultimo modello di cellulare che gli è stato regalato dai genitori dopo mille suppliche e promesse.

Emily Spinker sta chiacchierando con le sue amiche descrivendo con termini non proprio lusinghieri il prof. di chimica quando, fermando il suo torrente in piena, saluta con un gesto della mano le compagne di classe e imbocca una strada secondaria.

La giovane cammina velocemente tanto che, il ragazzino che è con lei, fatica a starle dietro. Il piccolo ansima e deglutisce più e più volte e, quando Emily si ferma davanti ad un grande portone, tira un sospiro di sollievo e si siede sulla soglia, mentre la giovane si toglie lo zaino dalle spalle e tira fuori il diario; ne estrae un foglietto di carta tutto stropicciato e richiude la cartella, mettendola poi con tutte e due le cinghie su un spalla. Apre il pesante portone ed entra nell’edificio. Il bambino si alza sospirando e la segue.

La grande biblioteca è ben illuminata da lampadine color arancio e, seduto vicino ad un tavolo poco distante dall’ingresso, vi è un anziano signore occhialuto che, dopo l’ingresso dei due, distoglie lo sguardo dal libro che sta leggendo.

 “Buonasera!” Esclama con voce cortese: “Posso essere d’aiuto?”

Emily inarca le sopracciglia ed risponde: “Si, ecco, mi servirebbero dei libri su Cristoforo Colombo e... e su Shakespeare ... per una ricerca!” Annuisce gravemente con il capo mentre l’uomo spalanca gli occhi sconsolato.

“Beh, ce ne sono un mucchio, aspettami che ti prendo qualcosa!”

A quelle parole il ragazzino, che non ha mai smesso di guardarsi intorno, sorride soddisfatto e comincia a correre verso degli scaffali.

“Timothy! Non ti allontanare troppo!” Grida la ragazza mentre lega i capelli ribelli con un elastico rosa.

Il bambino non dà peso alle parole della sorella e, con piccoli saltelli, raggiunge uno scaffale alto e nero sul quale spicca una targa: LETTERATURA PER RAGAZZI.

Timothy inizia a gironzolare con sicurezza e guarda i volumi leggendo di tanto in tanto qualche titolo; nonostante i suoi 12 anni è già un gran lettore e, dopo qualche minuto, afferra un libro dalla copertina gialla il cui titolo, dalle  lettere azzurrine è quasi del tutto scomparso. Rigira il volume fra le mani e, dopo essersi seduto a terra, appoggia la schiena  allo scaffale e, tutto soddisfatto lo apre a metà e comincia a leggere...

 

<< Ryan spinse violentemente il ragazzo contro il muro.

“Scu... scusa, io... non l’ho fatto di proposito!” Piagnucolò Josh con aria spaventata.

“Ah no? E allora come ci sono finito a terra?” Urlò l’altro colpendo il giovane sul petto con le mani aperte e mandandolo nuovamente contro il muro alle sue spalle.

“Io... non lo so... mi dispiace, non ti ho visto!” Cercò di discolparsi Josh con aria sempre più spaventata.

“Adesso ti faccio vedere io, se non mi avevi visto!” Ryan alzò un braccio; la mano era serrata in un pugno: si preparava a colpire. >> ...

 

Un lampo improvviso fa distogliere al ragazzino gli occhi dal libro. Si guarda intorno sorpreso. Sta per riprendere a leggere quando qualcosa gli precipita addosso facendogli sbattere la testa contro lo scaffale. Si sente il rumore dei libri che cadono a terra; un ombra improvvisa... e poi il buio.

Uno strano torpore…

“È una bella sensazione!” Pensa Timothy.

Non riesce a vedere nulla intorno a sé, come se fosse nel dormiveglia e comincia a rilassarsi. Vorrebbe rimanere ancora un po’ in quello strano limbo in cui è caduto, ma un rumore lo riporta violentemente alla realtà.

Socchiude gli occhi e si guarda intorno, spaesato. Prova a muoversi, mentre un dolore alla testa, gli fa capire che è completamente sveglio.

"So... sono ancora in biblioteca!" dice fra sé.

Muove la testa a destra e a sinistra; a terra ci sono diversi libri.

Guarda in alto ma continua a non capire; cerca di riflettere su ciò che è accaduto ma non ne ha il tempo: si sente mancare l'aria. Guarda spaventato davanti a sé: due occhi neri, pieni d'odio, lo fulminano, mentre una grande mano continua stringergli pericolosamente il collo...

   
 
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