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Autore: Mughetta    25/05/2014    2 recensioni
La vita come tutti sanno da alle persone sia sorprese che dolori.
Questa storia parla di 5 bambine e della loro amicizia .
un amicizia che farà sia piangere che ridere.
una ragazza che si sacrificherà per qualcosa in cui crede .
degli amori a volte folli e a volte pericolosi.
e sopratutto tanti tanti sogni da realizzare
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drakul Mihawk, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Roronoa Zoro, Trafalgar Law, Z
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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TI  HO MENTITO IL MIO PASSATO NON E QUELLO CHE CONOSCI 



 
Tutti indossano maschere, bisogna guardare da vicino per vedere la verità celata dietro di esse. Alcuni dissimulano l'ansia di non riuscire a compiere il proprio compito, altri nascondono la paura di essere abbandonati , altri coprono un amore che è sempre latente. E poi ci sono quelli che lasciano cadere la maschera e se li guardate negli occhi capirete chi sono in realtà ed esattamente di che cosa sono capaci.
Mary Alice.







POV Law 

Io e Bepo  abbiamo trovato Gabriella dopo qualche ora di ricerca e adesso l’abbiamo  riporta del sottomarino , le sto facendo degli esami , ho in mano gli esami del sangue e devo dire che la sua anemia non è per niente migliorata , anzi è peggiorata le dovrò far mangiare più carne e darle qualche pastiglia.
La guardo è ancora svenuta , non ci posso ancora credere che dentro a un corpo cosi minuto così apparentemente debole si nasconda un potere così grande una bestia che vive per uccidere; ho bisogno di spiegazioni anche da parte sua, ma la domanda che mi frulla nella testa  è “ Lei sapeva quello che faceva?” .
I suoi occhi si aprono e si vede chiaramente che è infastidita dalla luce della stanza 
-Dove sono?-
-Sei nel sottomarino , in infermeria-
-Grazie mille Law-
-Prego ….ma ho bisogno di avere delle risposte , un locandiere che in realtà è uno scienziato mi ha spiegato tutto o quasi tutto sul tuo frutto.-
Dopo  queste parole lei sgrana gli occhi e inizia a tremare , sembra che abbia paura di quel frutto , ma soprattutto di quello che potrei sapere.
-Ti voglio fare una domanda tu sapevi il potere di quel frutto quando lo hai ingerito?-
Lei si irrigidisce sembra che sia spaventata da questo ricordo , dalla realtà 
-Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, ma ciò nonostante ho sempre pregato che questo momento non arrivasse mai -
-Allora non ho tutto il giorno-
-Non voglio dirtelo-
-Devi dirmelo solo cosí io e gli altri potremmo aiutarti-
- In ogni caso se io ti dicessi qualcosa o no , tu non potresti fare  nulla -
-Questo non lo puoi sapere , ci possiamo provare , tutti insieme.-
-Ok , ti racconterò tutto ma è una storia molto lunga-
-Abbiamo tutto il tempo che vuoi-
-Avevo 8 anni ,io e mio padre ci trovavamo nella nuova isola, c’eravamo appena trasferiti  ; lì poco tempo dopo arrivò la marina io e mio padre avevamo bisogno di soldi e loro li offrivano a chi avrebbe fatto da cavia per testare un frutto del diavolo e le sue conseguenze . Io e mio padre come ti ho già detto eravamo poveri con molta fatica arrivavamo a fine mese , lui era anche ammalato per cui i soldi servivano anche per comprare le medicine ; non sai quante volte ha rinunciato alle sue cure per darmi la possibilità di mangiare un tozzo di pane . Dopo un po’ decisi di offrirmi volontaria senza dire nulla a mio padre , perché non pensavo che fosse qualcosa di così pericoloso mangiare un frutto del diavolo ; dopo però a causa delle conseguenze mio padre lo scopri , credo che lui sapesse qualcosa su quel frutto perché quando lo scopri fu devastato , poi mi disse che si sentiva in colpa perché sua figlia si era sacrificata per aiutarlo . Pochi giorni dopo ancora iniziarono gli come posso chiamarli ….. Effetti collaterali , non ero padrona di me stessa , l’unica cosa che volevo fare era dominare corpi e finirli , così mi chiusero in una stanza me la ricordo era buia non c’erano finestre dicevano che così la mia furia si sarebbe calmata; ma non era vero anzi la fecero aumentare . Dopo un mese iniziai a calmarmi e dopo un anno rinchiusa tornai in me . Dopo un altro anno lo scienziato e gli altri della marina se ne andarono ma mi dissero che comunque mi avrebbero tenuta sotto controllo .
Ma la cosa più devastante fu quando mi dissero che nel momento in cui avevo mangiato il frutto ero divenuta proprietà della marina-
Dopo questo inizia a piangere , io rimango impietrito sarò anche un pirata , un sadico ma credo che ci siano dei limiti
- Come può aver fatto tutto questo la marina a una bambina di appena 8 anni -
-Molti marins mi dicevano che se non riuscivo a controllalo significa che io ero una fallita-
-Non sei una fallita , non credo sia facile controllare un tale potere-
Devo fagli un’altra domanda , devo sapere assolutamente
-In quel periodo hai ucciso qualcuno ?-
-Sì purtroppo l’ho fatto e non sai quanto mi sono sentita in colpa-
-Capisco, se vuoi come ti ho detto ti posso aiutare ?-
-Veramente mi aiuterai?-
-Sì certo-
-Ne sei veramente sicuro? Potrei anche ucciderti -
Sul mio viso compare il mio solito ghigno va bene tutto ma non mi deve sottovalutare 
-Non lo faresti mai mi vuoi troppo bene per farlo-
Lei arrossisce di colpo , sembra un peperone maturo
-Io …..io…io …non ti voglio bene in quel senso -
-Se lo dici tu , comunque adesso andiamo in sala da pranzo a mangiare-
-Come io non dovrei essere  fuori dalla ciurma ?-
-No tu ora sei di nuovo una mia sottoposta e non ammetto replice chiaro?-
-Certo capitano-
Dopo questo scende dal lettino e usciamo dall’ infermeria
-Capitano vado un attimo a cambiarmi tu vai pure in sala da pranzo -
-Va bene-
Mi dirigo verso la sala da pranzo e una volta dentro mi siedo a tavola con il resto della ciurma; un quarto d’ora dopo  arriva Gabriella , appena entra rimango di pietra ,sta indossando l’abito che gli avevamo preso quando era entrata nella ciurma , in poche parole  la divisa , le sta molto bene è un vestito bianco che le arriva fino alle ginocchia ha uno scollo a V non molto profondo ed è a maniche lunghe infine c’è su entrambe le maniche attaccato il simbolo della mia ciurma .
L’espressione del suo volto si riempie di lacrime  appena vede uno striscione con scritto “ Ben tornata Gabriella”  
-Ragazzi voi siete la mia nuova famiglia-
Dopo queste parole si siede a tavola vicino a Bepo come sempre, adesso per  chiunque   le cose potrebbero essere tornate  normali , ma non è così.

 
Angolo dell’ autrice:
Ciao oggi vado un  pò di fretta per cui spero che il capitolo vi piaccia , quanto piace a me .
Vorrei ringraziare tutte le persone che recensiscono , perché mi danno la forza di continuare a scrivere, scusate per gli errori .

VI ADORO CON TUTTO IL CUORE. 
  
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