L’acchiappasogni comprato in Georgia dondola placidamente dallo specchietto retrovisore mentre la chitarra di Johnny Cash gracchia nelle casse della sua vecchia Chevy.
C’è sempre quell’odore nauseante, e il caldo del Texas l’ha fatto peggiorare, ma Clive sembra non farci caso.
«No, dico, fratello, un vero peccato non avercela più una tv, non ci sarà più il superbowl ma qualche vecchio film me lo sarei guardato di gusto.
Cristo, te lo ricordi? Quando avevamo tredici anni e sbavavamo come cani su Joan Crawford? Dio, che tette aveva. Il tuo vecchio ha sempre avuto buon gusto con le donne e i film».
Un sospiro nell’abitacolo fetido.
A una manciata di chilometri da lì qualcuno grida aiuto da un cappella di cui nessuno ricorda il nome, ma all’uomo nella vecchia Chevy non importa, non lo sente.