Videogiochi > DRAMAtical Murder
Ricorda la storia  |      
Autore: RottenWorld    26/05/2014    1 recensioni
Ogni volta che chiudo gli occhi, vedo il suo viso.
Ogni volta che c’è silenzio, sento la sua voce.
Ma io non lo conosco: so chi è, eppure non l’ho mai incontrato. E nemmeno Aoba.
Nonostante ciò, per qualche ragione, continua a sussurrarmi il suo nome. Voglio vederlo .
[...]Sorrido. Te lo farò conoscere, Aoba. Te lo farò conoscere, e poi ti distruggerò.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ogni volta che chiudo gli occhi, vedo il suo viso.
Ogni volta che c’è silenzio, sento la sua voce.
Ma io non lo conosco: so chi è, eppure non l’ho mai incontrato. E nemmeno Aoba.
Nonostante ciò, per qualche ragione, continua a sussurrarmi il suo nome. Voglio vederlo.
Perché dovresti? Cos’è lui, per te?
Lasciami andare.
Non te lo permetterò mai. Non dopo tutto quello che mi hai fatto passare.
Se non me, almeno Koujaku.
Scoppio a ridere.
 Koujaku? Sul serio? Non hai capito che ormai è perso?
Già, Koujaku. Ho appena finito di divertirmi con lui: i tagli e i morsi lungo tutto il mio corpo sono la testimonianza dei nostri giochetti erotici.
Può ancora sentirmi.
Lui non sente più niente, stupido. Ormai è pura rabbia e nient’altro. Presto non sentirà più nemmeno la tua voce, perché la soffocherò per sempre, proprio come hai sempre fatto tu con me, Aoba. Puoi starne certo.
Un’altra voce si insinua all’improvviso nella mia testa, carica di tristezza e disperazione. Vieni qui… vieni da me… ti prego…
Sorrido. Te lo farò conoscere, Aoba. Te lo farò conoscere, e poi ti distruggerò.
 
Cammino concentrato sul mio obiettivo, gli unici rumori che si sentono sono quelli dei miei passi ed il fruscio delle mie vesti. Aoba per adesso è in silenzio, ma non vedo l’ora di vedere come reagirà, una volta che l’avrà incontrato. Ad essere sincero, voglio conoscerlo anch’io.
Mentre mi avvicino alla grande porta che conduce alla sua stanza, noto due figure familiari che le fanno da guardia.
“Buongiorno, Aoba-san! Che piacere vederti!”, mi saluta Virus con un sorriso, ma dalla sua voce non traspare nessuna emozione.
“Buongiorno” gli fa immediatamente eco Trip.
“Io non sono Aoba” replico con indignazione.
“Certamente, lo sappiamo, ma non è un problema”.
“Nessun problema”.
“In compenso sembri essere tornato il vecchio te, quello che abbiamo conosciuto quando ci siamo incontrati per la prima volta. Non è forse vero?”.
Mio malgrado, mi si dipinge un ghigno sul viso. “Aoba è Aoba e io sono io. Ma sì, si potrebbe dire che sono tornato”.
“Ci fa piacere”.
“Molto piacere”.
Le loro parole sono queste, ma è impossibile decifrare cosa pensano veramente.
“Vedendo me… provate ancora qualcosa per lui?” chiedo con curiosità.
“Noi abbiamo sempre amato ogni parte di Aoba-san, perciò ci viene naturale per noi amare anche te”.
“Naturale”.
Trattengo una risatina: questi due tizi, Aoba li considerava suoi amici. Ma non si è mai reso conto che in realtà sono totalmente incapaci di provare qualsiasi emozione: i loro cuori sono freddi come il ghiaccio e aridi come il deserto, le loro parole false e vuote.
Sono miei amici.
No, Aoba. Ti hanno sempre preso in giro. Loro non sentono niente.
Bugiardo.
Io? Guardali attentamente e renditi conto di quanto tu sia stato cieco e stupido.
“Apprezzo le vostre parole, ma ora vi prego di spostarvi: voglio conoscere il ragazzo che c’è in quella stanza”.
Virus e Trip mi augurano buon divertimento, poi si spostano, lasciandomi passare.
Eccoci qui, Aoba. Spero che apprezzerai tutto ciò, perché sarà l’ultima cosa che sentirai in questa vita.
Appoggio la mano sulla maniglia e apro lentamente per far salire la suspance: la prima cosa che vedo è una miriade di pacchi regalo e giocattoli di forme e dimensioni differenti, alcuni di essi ancora incartati; sembra la camera di un bambino.
La seconda cosa, è una grossa sedia proprio al centro: un ragazzino esile e dall’aspetto malaticcio vi è seduto sopra, con il capo chino e gli occhi vacui.
“Buongiorno, fratellone. Sono qui per te”. Dico usando una voce dolce e smielata.
Il ragazzo alza la testa lentamente, come se quel gesto gli costasse fatica, ma non abbastanza da guardarmi dritto negli occhi: nonostante ciò, il suo sguardo spento e vuoto si trasforma in una maschera d’orrore.
“No…” sussurra. “No…”.
Mi sento il petto stringersi in una morsa dolorosa e la testa martellarmi violentemente: Aoba sta reagendo, ma lo ignoro.
“Che succede, fratellone? Sembra che tu abbia visto un fantasma…” dico avvicinandomi ulteriormente a lui, così vicino che potrei toccarlo.
“Perché? Perché l’hai fatto?” mi chiede con una voce lamentosa, fastidiosa.
A differenza del suo gemello, non è stupido: ha capito tutto.
“Perché, mi chiedi? Dovresti conoscere la risposta: tu sai tutto di me. L’hai sempre saputo, Sei”.
“Lui invece no. Non conosceva i tuoi sentimenti, non sapeva…”
“I miei sentimenti?” scoppio in una risata fragorosa, ma torno subito serio. “Non essere ridicolo, qui non si tratta dei miei sentimenti: qui si tratta della mia natura! Sono io il vero Aoba!” sbraito con rabbia. “Io ero una parte di lui, proprio come quell’altro! Anch’io sono nato per proteggerlo! E cos’ha fatto, lui? Mi ha represso: ogni volta che gli parlavo, mi zittiva. Ha addirittura preso delle pillole per tenermi a bada, come se fossi solo un pensiero fastidioso! Perciò, ora lo sto semplicemente ripagando con la stessa moneta!”.
Sei rimane in silenzio per una manciata di secondi, poi riprende a parlare: “Capisco come tu ti senta, ma non devi incolpare mio fratello per questo: lui non sapeva quanto tu fossi importante. Non sapeva quanto tu l’abbia aiutato. Ma se tu gli permettessi di riprendersi il suo corpo, gli parlerei e gli farei capire tutto”.
Questo ragazzo è così dolce. Così patetico.
“Se lo liberassi, le cose tornerebbero esattamente come prima. Non lo permetterò, non ora che posso fare tutto ciò che desidero”.
Prendo il suo viso tra le mie mani, sollevandogli la testa. Rabbrividisce al mio tocco, ma non tenta di sottrarsi.
“Tu vorresti essere libero, non è vero? Essere distrutto e abbandonare per sempre questa vita miserabile. Non è forse ciò che desideri dal profondo del tuo cuore?”.
Non mi risponde, ma il suo labbro inferiore trema in risposta e lo morde per farlo smettere.
“Potrei farlo, sai? In fondo noi due siamo uguali:  non siamo nient’altro che fantasmi nella vita di Aoba. Lo abbiamo sempre aiutato, ma lui non l’ha mai saputo. Lui non si merita niente, ma tu sì: dimmelo chiaramente e io realizzerò il tuo desiderio”.
Sei porta lentamente una mano sulla mia e la stringe debolmente. “Io lo desidero. È tutto ciò che voglio. Ma non voglio che sia tu a farlo”. Alza lo sguardo e mi fissa dritto negli occhi, consapevole che usare lo Scrap su di me sarebbe completamente inutile. “Voglio che sia Aoba. Se davvero vuoi aiutarmi, libera mio fratello e permettigli di uccidermi e di liberare il suo amico. Ti prego”.
Gli tolgo bruscamente le mani dal viso, lanciandogli uno sguardo di puro disprezzo.
“Ti credevo più intelligente: hai sprecato l’occasione della tua vita, sempre che la tua si possa definire tale. Addio, Sei. Ti saluterò Aoba, prima di zittirlo per sempre”.
 
Tuo fratello è stato sottoposto ad un numero infinito di esperimenti sin da quando è nato. Non è mai uscito al di fuori della Oval Tower, se non di rado, e non ha mai visto la luce del sole, visto che a Platinum Jail è sempre notte. Il suo cuore è debole e la sua coscienza divisa in innumerevoli frammenti. C’è forse da essere sorpresi, se tutto ciò che desidera è morire?
E sai qual è la cosa più divertente? Lui ti ha sempre aspettato, perché voleva che fossi tu ad ucciderlo.
Ma ormai è tardi: lui morirà da solo, come ha sempre vissuto, e tu ora scomparirai.
Addio, Aoba. E questa volta per sempre.
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > DRAMAtical Murder / Vai alla pagina dell'autore: RottenWorld