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Autore: Darrael    26/05/2014    0 recensioni
Dave e Sam sono due gemelli, ragazzi di provincia che all'età di 25 anni decidono di intraprendere un viaggio con la loro Porsche lungo mari e monti senza meta e senza sosta.
Durante il tragitto si ritroveranno ad affrontare amori non corrisposti, debiti di gioco, multe, e problemi di ogni sorta a causa del carattere da festaiolo e inguaribile romanticone di Sam, controbilanciato dalla razionale figura del fratello che sarà costretto a risollevare e risolvere tutti i pasticci della sua fotocopia
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nostro fratello si chiama Karma

Capitolo uno: Piacere, Sam!

A Dave piaceva molto viaggiare, quel maledetto capellone non mi avrebbe lasciato andare via in solitaria neanche se l'avessi pagato oro; tutto questo solo per darmi un occhiata e scroccare un passaggio gratis al suo fratellone. Il poveretto era li per controllarmi e io lo sapevo bene, a casa non sono mai stato quello che portava la pagella immacolata, era lui che lo faceva e a me andava tutto molto a genio.
Perchè? Beh, io e Dave siamo come la notte e il giorno: a 13 anni io la prima sigaretta rubata al mio vecchio, lui la prima torta per gli ottimi voti delle medie; a 15 anni io perdo la verginità, lui perde il suo primo tamagotchi; a 18 anni lui prende il diploma e io una bella ramanzina da parte dei miei genitori per la mia prima bocciatura, e infine a 23 anni io compro la mia bellissima Porsche di seconda zampa con i risparmi dei vari lavoretti che facevo per tirare avanti nel mio piccolo monolocale; quindi è lui che compensa per entrambi, lui fa in modo che la delusione arrecata ai miei genitori dalla mia malsana figura venga meno, lui studia e io mi svendo lavorando dove mi capita.
In fondo mi basta questo, non amo condividere il mio letto con qualche sconosciuta convinta che fra noi due possa in qualche modo funzionare, la mia macchina deve avere carattere e io ho l'incessante bisogno di divertirmi finchè morte non mi separi da questo parcogiochi pieno di sesso, alcool, droga e rock n' roll, quindi mi basta il minimo indispensabile per tirare avanti senza fatica.
Come al solito devo fare battaglia contro quel maledetto piscialetto sulla playlist da mettere nel lettore, lo scontro oggi è fra Led Zeppelin contro Enya, non c'è bisogno di specificare a chi piaccia cosa.

«E dai! Lascia scegliere me per una volta, lo sai che odio tutto quel rumore!» mi disse, con non so quale coraggio osò sfidarmi su ciò che per me era più sacro del Papa stesso
«Sei una fichettina Dave, ricordati bene: mia la macchina, mia la radio, e ora stai zitto per un buona volta e ascolta qualcosa che ti possa far spuntare i testicoli» gli risposi, alzando il volume a palla e gustandomi quel piscialetto che si copriva le orecchie
"It's been a long time since I rock and rolled, 
It's been a long time since I did the Stroll. 
Ooh, let me get it back, let me get it back, 
Let me get it back, baby, where I come from. 
It's been a long time, been a long time, 
Been a long lonely, lonely, lonely, lonely, lonely time. Yes it has." 
Led Zeppelin - Rock N Roll

Sapevo che mio fratello sotto sotto voleva imitarmi, non so se per invidia o per qualche senso di idolatrazione nei miei confronti, ma nella sua innocenza c'era quel non so cosa che mi dava la speranza di pensare che in qualche modo anche lui fosse "umano" e non un alieno secchione e schizzoide, il fatto stesso che abbia deciso di partire insieme a me oggi è strano e al tempo stesso eccitante, gli farò passare le pene dell'inferno per vedere se riesco a dargli finalmente una svegliata, dopo 25 anni è ora che anche lui si faccia le sue maledette esperienze, dico bene? Certo che dico bene!
Dimenticavo, il mio nome è Sam e oggi siamo in viaggio verso Los Angeles, la città della perdizione e del vizio. Troppo crudele come prima tappa per il pivellino? Sarà, ma io ho voglia di spassarmela tutta la maledetta notte

«Allora fratellino, come mai hai deciso di venire con me alla fine?» gli chiesi, abbassando leggermente gli occhiali da sole
«Non chiamarmi fratellino! Lo sai che siamo gemelli» mi rispose con una leggera nota isterica, lo adoravo quando iniziava a fare cosi
«Si ma lo sai che io sono il più bello» continuavo a provocarlo, adesso avrebbe messo in campo i suoi discorsi da piccolo chimico che gli piacevano tanto
«Lo vedi che sei un idiota? Quante volte devo ripetertelo? Siamo gemelli omozigoti! Vuol dire che siamo uguali, quindi non puoi essere il più bello dei due, è matematicamente impossibile e illogico...» mi rispose come previsto, agitandosi sul sedile come una checca isterica «...e comunque ho deciso di partire con te perchè avevo bisogno di staccare dallo studio, anche io ho i miei limiti per quanto magari possa sembrarti strano, caro il mio Bukowski dei poveri»

Non risposi, sapevo che le alternative erano due: o lo massacravo seduta stante o mi sarei dovuto tenere quella sua piccola provocazione da scienziato per me come era giusto fosse; per fortuna non mancava molto all'arrivo, continuai a guidare lasciando andare avanti il CD e limitandomi ad ascoltare la voce calda e violenta di Robert Plant mentre il vento e l'aria calda della California mi colpivano le guance.




Nota: storia incompleta, aggiornerò aggiungendo capitoli nelle prossime settimane, nel frattempo lasciate opinioni e critiche anche solo per questa breve introduzione, grazie :)
  
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