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Autore: Choking_On_This_Ecstasy    27/05/2014    4 recensioni
Matt scopre un lato di se stesso che non sapeva esistesse. Tutto grazie a un ragazzino che in poco tempo riesce a sconvolgergli la vita. MACKY, ovviamente. Con accenni di Brimmy.
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"Matt cercò di dire qualcosa, ma ogni parola gli moriva in gola ancor prima di poter essere pronunciata. Sentiva le lacrime premere per uscire, si pentì immediatamente di ciò che aveva fatto, era stato uno stupido, non era affatto pronto per una cosa del genere.
-Va tutto bene.- sussurrò Zacky vedendolo in difficoltà. Cercava il suo sguardo ma Matt teneva ancora gli occhi chiusi.
-…Scusa.- biascicò con voce appena udibile.
-Prima mi baci e poi chiedi scusa?- Zacky gli prese il viso tra le mani avvicinandolo di nuovo a se e unendo ancora le loro labbra, ma non ci volle molto prima che Matt si scostasse di nuovo."
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ricordate che vi amo tutti...*^*




46. Goodbye



-Pronto?-
-Jim, sono io..-
-Matt?-
-...-
-Matt, che succede?-
-Io...-
-Matt stai...stai piangendo?-
-E' che..Zacky..-
-Okay, adesso calmati e dimmi cos'è successo.-
-Lui..non c'è più, Jim..non c'è più..-
-Non..non puoi dire sul ser-
-Jimmy, ti prego..-
-Sto arrivando. Non muoverti, sto venendo da te.-



Non c'è niente di romantico nella morte. Non che qualcuno abbia mai detto che ci debba essere ma Jimmy pensò a questo mentre stringeva Matt tra le braccia. Pensò a questo per non scoppiare in lacrime proprio in quel momento, anche se non sarebbe stata affatto una cosa sbagliata. Pensò a un aggettivo in particolare da associare alla morte mentre i singhiozzi di Matt scuotevano il suo corpo.
Morto. Dovette ripetersi questa parola nella mente fin troppe volte prima di riuscire a realizzare che era successo davvero.
Si sentiva così in colpa, così inutile, per aver ripetuto mille volte a Matt che sarebbe andato tutto bene, alla fine. Beh, eccola la fine, ma non mi sembra che sia finita bene.
Era uno di quei momenti della vita in cui la paura e la confusione prendono il sopravvento. La morte di Zacky li avrebbe lasciati senza una meta. Era come se una parte di loro fosse volata via, scomparsa, distrutta, fino a lacerarli senza lasciargli neanche il tempo di abituarsi all'idea. Ma la verità è che non si sarebbero mai abituati a tutto questo, soprattutto Matt. Non dava segni di voler smettere di piangere e Jim lo lasciò fare. Lasciò che gli bagnasse la maglia con le sue lacrime, che lo stringesse forte in modo da sentirsi almeno un pò al sicuro, ma non gli avrebbe ripetuto che sarebbe andato tutto bene, non sta volta. Anche perchè non ci credeva più neppure lui. Non sapeva a cosa credere in realtà. E soprattutto non riusciva neanche a immaginare cosa sarebbe successo adesso, in che modo ognuno di loro avrebbe affrontato quella perdita, quel che era certo è che qualunque scelta avrebbero fatto avrebbe segnato il resto della loro vita.
E davanti a quell'ignoto desiderò poter fare retromarcia e tornare indietro immaginando di poter fare pressione sul destino e cambiarlo in qualcosa di meglio.
Ma chissà, forse un lieto fine da qualche parte ci sarebbe stato, oltre l'angoscia, il dolore, oltre la paura di quello che li aspettava più avanti.
-Jim..-
Sentiva il respiro tremante di Matt ma non riusciva a vedere il suo viso. Gli lasciava di tanto in tanto piccoli baci sulla testa ma sapeva che anche questo non sarebbe servito a nulla.
Matt che tremava e lui non poteva farci niente. Matt che cadeva sulle ginocchia trascinandolo giu con sè, e lui non poteva farci niente se non seguirlo a terra sul pavimento. Matt che dopo aver sussurrato il suo nome incominciò a calmarsi mentre lui sentiva le lacrime premere forte, ma sta volta non le trattenne. Non c'era motivo di farlo.
Tirò su con il naso mentre il mento cominciava a tremargli appena e le labbra si incurvavano verso il basso -Sono qui.- biascicò quando la prima lacrima gli rigò il viso.
Matt si accoccolò meglio contro la sua spalla prendendo un respiro profondo, ma che a Jimmy sembrò solo un tentativo di non piangere di nuovo come un bambino -N-non lasciarmi. Okay?-
All'inizio non capì bene cosa volesse intendere, era ovvio che non lo avrebbe mai lasciato. Rimase in silenzio per qualche secondo senza preoccuparsi veramente di dargli una risposta, poi pensò che quasi sicuramente dovesse essere terrorizzato dal fatto che ora che Zacky non c'era più non aveva più quella sicurezza che invece gli apparteneva quando sapeva di poter contare sul suo ragazzo per affrontare il mondo intero o anche solo i suoi genitori. Pensò che dovesse essere spaventato dall'essersi ritrovato da solo immezzo a persone che non avevano fatto altro che tirargli merda addosso solamente perchè aveva osato innamorarsi di un ragazzo. Si mise nei suoi panni e non gli fu affatto difficile, non gli erano estranei quei sentimenti e di sicuro non voleva che Matt si sentisse in quel modo.
-Okay.- rispose soltanto.
Il resto delle parole si tramutarono in lacrime.


Non era pronto per dirgli addio. In realtà non si era mai posto il problema di dirgli addio un giorno, anche perchè pensò che probabilmente se ne avesse avuto la possibilità lo avrebbe sposato. Suonava ridicolo, si, insomma era quasi certo che Zacky avrebbe preferito scappare insieme da qualche parte o anche senza meta piuttosto che sposarsi e far venire un colpo ai genitori di Matt. Potevano anche essere soltanto i pensieri di due adolescenti ma, sul serio, a volte non c'è niente di più bello che programmare e pianificare ogni piccola cosa immaginando un "per sempre insieme".
Ma ora doveva dire addio. E faceva male, era pura distruzione e Matt davvero non se la immaginava neppure una vita senza di lui. In fondo era stato una parte importante della sua vita, e lo sarebbe stato per sempre. Zacky era riuscito ad insegnargli così tante cose in così poco tempo. Ricordava perfettamente la paura dopo il loro primo bacio, la sua espressione spaventata o il suo buon odore quando lo aveva "aggredito" quella volta in corridoio, ma solo per potersi avvicinare un pò di più a lui. Era squallido farlo in quel modo, insomma, avrebbe anche potuto iniziare una conversazione con un "ciao" o "sei nuovo?" e invece no, aveva dovuto fare di testa sua e scappare da un sentimento che aveva scoperto di provare ancora prima di averci parlato.
Davvero non capiva cosa fosse successo, ma in fondo sapeva gia di non essere del tutto etero. Forse aveva solo avuto paura di ammetterlo. Non che non gli piacessero più le ragazze ma non erano poche le volte in cui si era fermato a pensare che probabilmente se Brian non ci avesse provato con Jimmy lo avrebbe fatto lui. Ripensò a quante volte si era incantato a guardargli quel culo perfetto o a quella volta che Jimmy lo aveva baciato solo perchè Matt gli aveva chiesto com'era baciare un ragazzo, e quel periodo aveva rischiato seriamente di innamorarsi del suo migliore amico. Ma non aveva fatto realmente caso a tutte queste cose finchè quel ragazzino con quegli occhioni verdi non era entrato nella sua vita.
Allora era rimasto in disparte a guardarlo. Finchè non si rese conto che gli piaceva guardarlo, gli piacevano le sue labbra, i suoi occhi, perfino il suo modo di camminare.
E ora gli rimaneva solo da pensare a quello che sarebbero potuti essere insieme e a quello che non avevano avuto l'opportunità di fare.
Spostò lo sguardo verso Johnny e gli scappò di sorridere, vestito così interamente di nero dava l'idea di essere ancora più piccolino. Vide Brian stringere la mano di Jimmy al suo fianco, che in silenzio con lo sguardo basso tratteneva le lacrime. Sentì una pressione sul suo braccio e poi gli occhi umidi della mamma di Zacky nei suoi, come se lo stesse ringraziando per ogni piccola cosa che avesse fatto per suo figlio.
Odiava i funerali. Odiava il nero, le lacrime, i singhiozzi, il doversi trattenere dall'urlare mentre la terra ricopre la bara della persona che ami, odiava i ricordi che sapeva lo avrebbero tormentato per sempre. Odiava quelle stupide rose accanto alla lapide. Soprattutto quelle rosse.
Probabilmente da quel giorno avrebbe smesso di credere in qualsiasi cosa: nelle persone, nei sogni, nell'amore. Aveva promesso a Zacky che si sarebbe lasciato trascinare affondo con lui, anche a costo di non lasciarlo mai, e poi invece quello stupido si era fatto promettere che sarebbe rimasto in vita. E ora tutto quello che vedeva per il proprio futuro era il nulla...assolutamente nulla. Si vedeva in nessun posto, a fare nulla e a sentirsi niente. Probabilmente si sarebbe trascinato avanti a fatica solo perchè era una cosa che era tenuto a fare in quanto vivo. Ma non si sentiva affatto vivo, tutto gli scivolava addosso senza lasciare traccia, senza sfiorarlo nemmeno, l'unica cosa che non gli restava indifferente era il dolore.
E non avrebbe neanche chiesto aiuto, perchè forse non lo voleva, o neanche c'era.
Ma dopotutto continuava a non sentirsi sbagliato, proprio come Zacky avrebbe voluto, e si sentì fiero almeno di questo. Al contrario, sentiva come se fosse il mondo intero a non andare bene.
Da quel momento la sua vita sarebbe diventata uno di quei giochi che sai di perdere, ma giochi lo stesso. Non si sa mai.
Si prese un pò di tempo da solo davanti a quella che ormai era la lapide del suo ragazzo. Mentre le persone cominciavano ad allontanarsi gli sembrò anche di aver visto Frank poco lontano. Dio, ancora non riusciva a credere di aver tenuto nascosto a Zacky quello che era successo.
-Scusami.- sussurrò piano tirando su con il naso. Ma era troppo tardi per le scuse e lo sapeva bene.
-Matt.- si voltò di scatto sentendo pronunciare il proprio nome, come se qualcuno lo avesse colto a parlare con un fantasma. Che poi era proprio quello che stava cercando di fare. Trovò la mamma di Zacky che gli porgeva un quaderno e lo riconobbe all'istante. Infatti sgranò gli occhi trattenendo il respiro.
-Lui avrebbe voluto che lo avessi tu.-
Lo afferrò incredulo. Era lo stesso quaderno che Zacky voleva dargli tempo fa, con le sue canzoni, i suoi pensieri. Ci aveva messo se stesso in quel quaderno. Era come se avesse avuto un pezzo del suo cuore tra le mani.
-Io non l'ho mai letto, ma mi ha fatto promettere di darlo a te.-
Matt annuì e sentì gli occhi inumidirsi ancora una volta. Abbassò lo sguardo stringendo l'oggetto tra le mani.
-Matt..- lo chiamò lei dolcemente -..qualunque cosa accada..resterà sempre nel tuo cuore. Lo sai.-
Per quanto potessero essere vere quelle parole non riusciva a convincersene, insomma, lui lo volevà lì, al suo fianco, non nel suo cuore.
-Io lo voglio qui con me.- riuscì a mormorare con voce appena udibile.
Poi si lasciò abbracciare, forte -Grazie per tutto quello che hai fatto per lui.-


Per quanto sembrasse assurdo, non riusciva a convincersi a tornare a casa, come se temesse di lasciarlo lì da solo, sotto quintali di terra.
Per quanto sembrasse assurdo, anche questo, quel quaderno proprio non voleva aprirlo. Lo avrebbe fatto, certo, ma non ora, non in quel momento, di sicuro non in quella settimana. E quasi sicuramente non in quella vita.
Sembrava tutto così surreale. Con i piedi piantati a terra e le mani tremanti lo sfogliò velocemente, lasciando che le pagine scorressero sotto le sue dita. Non lesse neanche una parola, ma si lasciò colpire dal fatto che Zacky lo aveva terminato. Le pagine bianche non esistevano più, migliaia di parole occupavano fino all'ultima pagina. Fu felice del fatto che avesse seguito il suo consiglio e non avesse smesso di scrivere.

-Sai, tutte le canzoni finiscono Zack, ma non è un motivo per non scriverne più.-
-Che…che significa?-
-Significa che non voglio che smetti di scrivere o di essere te stesso. C'è qualcosa di magico in te e io non voglio ostacolarlo.-


Sorrise ripensando al giorno in cui gli aveva detto quelle parole. Il giorno in cui avevano deciso di diventare qualcosa, di stare insieme. In quel momento pensò che se il suo cuore avesse smesso di battere non avrebbe fatto così male ricordare, ma forse in qualche modo avrebbe potuto portare con sè quei ricordi, magari morendo un pò dentro, ma mantenendo comunque la promessa che gli aveva fatto.
Promettimi che vivrai.
Sembrava così facile dare la vita per scontato. Così semplice.
Si rese conto di aver stretto forte il quaderno tra le mani quasi fino a farsi male solo quando sentì una mano posarsi delicata sulla sua spalla e ridusse istintivamente la presa sull'oggetto. Si voltò piano riconoscendo a malapena sua madre a causa degli occhi umidi che gli rendevano la vista sfocata.
Lei sollevò un angolo della bocca accennando un sorriso triste. E il fatto che neanche in quel momento Matt riuscì a sentirsi meno solo dimostrò che lei, come tutti gli altri, non poteva farci niente.
Sospirò schiudendo leggermente le labbra -Torniamo a casa.- gli sussurrò.
E Matt non potè far altro che acconsentire.
Avrebbe voluto dire di no, avrebbe voluto urlare e sputargli in faccia tutto il veleno che teneva dentro.
Ma non lo fece. Annuì soltanto, senza la forza di dire altro. Perchè era così che doveva essere.
Dopotutto, la vita non si ferma per nessuno.




Non avrei mai creduto di riuscire a mettere la parola "fine" a questa storia un giorno. Ringrazio ognuno di voi per avermi invogliato a continuarla e per il supporto che mi avete fatto sentire anche solo leggendola. Soprattutto ringrazio quelle anime che hanno deciso di recensire lo scorso capitolo facendo sì che diventasse il capitolo più recensito!
Non vorrei annoiarvi con uno stupido poema che alla fine non porterà da nessuna parte se non ad un "arrivederci", quindi cerco di non dilungarmi. Quello che trovo assurdo è che avevo scritto almeno due versioni di questa storia e premettendo che le trovavo tutte estremamente schifose ho deciso di ricominciarla da capo e pubblicarla per avere un parere esterno sulla mia scrittura e voi non avete fatto altro che farmi felice ogni volta che aggiornavo. Quindi grazie, di nuovo.
Grazie per le visualizzazioni che vedevo crescere ogni giorno e che mi hanno fatta sentire meno inutile, grazie alle persone che hanno messo la storia nelle preferite, nelle seguite e nelle ricordate, e soprattutto a chi mi ha sopportato dall'inizio senza mai stancarsi.
Ripeto: adoro le Macky e sono fiera di essere riuscita a farle apprezzare anche a molti di voi.
E scusate per come è finita, ahah, ma ho preferito darle questa fine anzichè uno stupido happy ending o permettere che si lasciassero a causa della famiglia o della società.
Comunque, in un certo senso credo che non mi staccherò mai definitivamente da questa storia ed è per questo che mi sono tenuta per me, fino ad ora, il fatto che ci sarà un sequel. Si, proprio così. E proporrò una nuova coppia che spero apprezzerete tanto quanto me. Non vi nascondo che ho gia iniziato a scriverlo e probabilmente lo pubblicherò con un altro account e spero vivamente che decidiate di seguirmi anche lì. Credo che potete gia farvi un'idea della coppia su cui scriverò, ovviamente dando un seguito anche a ciò che accadrà a Jimmy e Brian, e soprattutto non meravigliatevi di quello che la mia mente malata mi spingerà a scrivere u.u
Spero che siate riusciti a leggere queste righe senza annoiarvi o altro. Detto questo vi saluto e vi assicuro che tornerò presto con il sequel.

Thanks.

XOXO. Martina.

 
  
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