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Autore: Gippal13    02/08/2008    0 recensioni
Sbraitando e forse anche ringhiando, Carola moriva. Si era sempre chiesta per quale motivo fosse stata messa al mondo ma, purtroppo per lei, non aveva mai ricevuto risposta. Tollerante com’era avrebbe anche accettato di far morire un suo parente al posto suo; fu proprio quello che accadde.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Funny Game

Prologo

Sbraitando e forse anche ringhiando, Carola moriva.

Si era sempre chiesta per quale motivo fosse stata messa al mondo ma, purtroppo per lei, non aveva mai ricevuto risposta. Tollerante com’era avrebbe anche accettato di far morire un suo parente al posto suo; fu proprio quello che accadde. Doveva ucciderne uno ma, purtroppo per lei, non ne aveva in vita nessuno. Poteva fare quello che voleva. Non aveva però uno scopo, qualcosa che le appartenesse sul serio. Prese così l’iniziativa di sposarsi, e portare a termine ciò che gli era stato chiesto di fare, uccidere un suo parente.

Lo sfortunato marito si chiamava Paolo. 26enne che aveva appena finito di fare la specialistica in Scienze delle Comunicazioni con ottimi voti e con una tesi su Giulio Guido, economista Siciliano del 700. Il malcapitato la incontrò in una discoteca a Taormina, uno dei luoghi preferiti di Carola, durante una festa con uno dei dj più bravi di quel momento, David Guetta; Ammirato da tutti i discotecari dell’epoca. Carola era per metà Americana e per metà Giapponese. Non amava però molto l’America e ogni volta che poteva fuggire da quel luogo si recava in posti come il Giappone, l’Italia, la Spagna e così via, la cosa più importante ,però, era che si trovasse fuori dall’America, cosa abbastanza strana dato che durante il suo vissuto in Giappone, appena compiuti i dodici anni, richiese, quasi pretendendolo, che lei e la sua famiglia si trasferissero in America. Così tutta la famiglia, lei, madre e padre, si trasferì in America, Los Angeles. Qui Carola apprese una passione per la moda e soprattutto per il Funny Game. Insieme a lei, anche le sue amiche.

Il Funny Game è qualcosa creato dalla mente. Qualcosa che però crediamo vero e che ci soddisfa l’anima, saziandola di un bene perpetuo. Non come qualcosa di momentaneo, giusto il tempo di girarsi che termina, qualcosa di eterno che vive dentro di noi e che si riesce a portare alla memoria sempre. Come un medicinale, però, ci sono anche gli effetti collaterali.

  
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