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Autore: kaos_    27/05/2014    1 recensioni
"Mamma e zia sono tornate e io vado di là ad accoglierle. Noto che entrambe hanno una strana espressione, ma quando chiedo loro il perché non ricevo alcuna risposta. Poco dopo mamma va a farsi un bagno e, quando se ne va, zia diventa seria all'improvviso e senza giri di parole, ci avviamo in cucina. Ho dei buonissimi rapporti con lei . Da quando è tornata- 3 mesi fa –stiamo molto spesso insieme e ormai la conosco talmente bene da ‘leggerle la mente’. Ora, però, non capisco niente..."
Sono la piccola autrice della storia e spero, grazie a questa breve parte di testo, di avervi incuriosito.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mamma si è completamente dimenticata di me. Ha pochissimi ricordi, ma sono sfogati, quindi non ha praticamente niente di noi due. Comunque sia faccio, come al solito, finta di niente. I professori sanno della mia situazione, ma sono io che non ho voluto che spargessero troppo la voce. Sono stanca di sentir parlare di me.
Oggi abbiamo cambiato di posto e sono di nuovo capitata vicino a Jack e spero con tutto il cuore di rifarmi quel piccolo rapporto che c’era tra di noi. ci scambiamo qualche parola e questo mi fa stare bene. la nostra relazione non è del tutto perduta fortunatamente.


Sono ormai passati due mesi da quando ho  cambiato di posto. Mamma in questo periodo è in ospedale per essere controllata, quindi zia si è trasferita da me. Intanto io e Jack stiamo diventando sempre più affiatati, ormai ci diciamo tutto, ma non voglio che sappia ancora di mia madre, è difficile già pensare in quale situazione mi trovo, poi dirla a qualcuna’altro mi farebbe solo piangere. Voglio aspettare. Più avanti forse glielo dirò.

Sono amica di Jack da cinque mesi e , anche se ci hanno cambiato di posto, la nostra amicizia è rimasta intatta, anzi è migliorata. Qualche settimana fa gli ho parlato di mia madre. Sentivo di potermi fidare e ho fatto bene a sfogarmi con lui. È molto dolce e comprensivo, grazie a lui la mia autostima sta migliorando. Certo non può far guarire mamma, ma può far star meglio me, no? È molto speciale come amico e mi è molto vicino. Io ci sono per lui e lui per me.

Mamma è finalmente tornata dall’ospedale, ma non l’ho mai vista così. Solitamente è sempre curata, pettinata in maniera graziosa, di un bel colorito. Ora la vedo solo molto sciupata e cupa. Quella donna non è più mia madre. È così triste vederla così. La saluto con un sorriso maliconico, ma lei sembra che non mi abbia sentito. Non sto bene, ma dopo un po’ zia le bisbiglia qualcosa e d’un tratto le si illuminano gli occhi. –“ho una figlia? Davvero?”  dice entusiasta, quasi come una bambina. –“ è lei la ragazza di cui ti parlavo. È lei tua figlia” afferma zia in tono dolce. Mamma riprende colorito e corre ad abbracciarmi. Quanto mi mancava quest’abbraccio. La stringo più del solito. Il suo aspetto è cambiato, ma il profumo è sempre lo stesso. Quanto mi sei mancata mamma; anzi non mi è mancata lei, ma il sentirla ancora una volta vicina. Anche se non mi ricorda, non vuol dire che non possa costruire altri ricordi con lei. Sarà difficile ma se questo vuol dire, ricevere ancora questi abbracci, allora farò di tutto. Mi lascia e la vedo piangere per la prima volta, ma non è triste. Sta sorridendo. –“mi dispiace Iris … io…” la fermo. –“ va tutto bene mamma, va tutto bene”. 
 
Appena ne ho avuto l’occasione sono corsa a casa di Jack e insieme siamo andati al parco. Sdraiati sul prato gli ho raccontato tutto. Lui sembra felice e finalmente dopo tanto tempo, lo sono anch’io. Mamma in qualche modo è riuscita a ricordarsi di me. Non è guarita, ma si ricorda e questo mi basta.  Dopo un po’di silenzio tra di noi fisso il cielo e sospiro. Tutto mi sembra in qualche modo più leggero. Lui mi guarda in modo pensieroso , ma con il sorriso sulle labbra.
-“cosa c’è?” gli chiedo ridacchiando –“sei cresciuta..” – “cosa?” –“ tutto quello che hai vissuto, che hai provato fino ad ora ti ha cambiato e ti ha fatto crescere … ora sei più matura. Lo si vede dal tuo sguardo, da come parli, da come ti muovi. I tuoi modi di fare sono di una ragazza che ne ha passate tante, ma che non si è mai arresa. Sono i modi di una ragazza forte che è cresciuta ed è riuscita a correre.” –“ sono tanto diversa?” –“no, sei soltanto Iris”. Cala un tranquillo silenzio in mezzo a noi mettendo in risalto il cinguettio degli uccelli.
Quello che ha detto Jack non è sbagliato. Ora riesco a notare cose, che prima non vedevo. Forse tutti i problemi che ho avuto, che ho vissuto, sono serviti per portarmi a ciò che sono ora. Dopo che ho saputo della malattia di mia madre ho avuto anche altri problemi che mi hanno cambiata. Sono riuscita a superare tutti gli ostacoli che ho trovato e ora il percorso buio è illuminato dal sole. Quella notizia, la notizia di mia madre, è stata l’inizio dei problemi che mi hanno fatto crescere.

                                                                                  FINE.


ANGOLO AUTRICE: grazie a tutti coloro che hanno seguito la storia e che l'hanno recensita. Spero di pubblicarne altre in un futuro. La storia è finita. 

 

  
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