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Autore: J_Jace    27/05/2014    4 recensioni
Ambientata pochi anni dopo la Seconda devastante Guerra Mondiale, in un contesto quasi abituale. In un'epoca in cui il razzismo non è ancora stato del tutto debellato, in un'Italia ancora più scorretta di quanto sia oggi. Ma anche qui, esiste l'amicizia, quella forte e capace di riempire il cuore, in momenti in cui si preferirebbe il vuoto e l'oblio. Scritta in prima persona, in due pagine di diario. 648 parole e tante emozioni.
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Creata in un improvviso slancio di ispirazione, mentre pensavo alla mia long Fic. E così ho ritrovato tra le macerie del mio cuore, questo argomento così delicato e malinconico, in un momento in cui mi sarei aspettata di tutto dalla mia - di dubbia presenza - creatività ... ma non quel che ho effettivamente dato alla luce.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Stelle Gemelle
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Ti seguirò finché non verrai consumata.


Milano, 24.03.1953
Caro Diario,
oggi ho visto di nuovo un angelo cadere.
E' sempre lo stesso: qualche volta inciampa e arriva a toccare il suolo, sporcandosi di sofferenze umane, e poi ritorna a sorvegliare il Paradiso.
Essendo ormai abituata a questo corso di eventi, questa volta quando mi sono ricordata che non aveva le ali, l'ho aiutato ad alzarsi in un tempismo davvero notevole.
Qualcuno gliele ha strappate?, ti chiederai.
Quale angelo, poi, gira senza averne un paio? Come potrebbe sorvolare l'alto, suonando l'arpa, senza di esse?
Forse non te l'ho mai detto... Ma, lui semplicemente non le ha mai avute, quelle.
Nessun cielo stellato ha mai avuto la fortuna di cullarlo nella dolce brezza notturna.
Per questo, non è precipitato da lì. Non ha mai visto il Paradiso, benché le sue fattezze bambinesche e gli occhi dolci, facciano pensare che provenga da lì.
In realtà, la creatura angelica che cade ogni volta, non è altro che la mia migliore amica.
La mia migliore amica che si preoccupa per me, che bada a me, che gioca con me.
La mia migliore amica che è stata vittima di bullismo.
Ancora.
Per questo talvolta la trovo distesa a terra.
Adesso che ci penso... forse ho sbagliato.
Ora sono io l'angelo custode.
L'altra volta lo impersonava, certo. Ma ora la parte è diventata mia.
Sono io che l'ho aiutata a rialzarsi, proteggendola da ulteriori maltrattamenti e parole malvagie.
Oggi sono stata io ad aver avuto il compito di soccorrerla, non il contrario.
Lei è caduta al mio posto, e la prossima volta lo farò io per lei.
E così che funziona, tra stelle gemelle.
Se una scivola verso il basso, l'altra deve seguirla; per cercare di portarla di nuovo in cielo, sai. E in questo modo che si diventa uno spirito celeste.
Questa mattina è toccata a lei. Questa notte lei risalirà nel cielo.
Domani mattina cadrò io. Domani notte ritornerò con lei.
Adesso che ci penso... è da un po' che succede.
Mi chiedo quanto potremo resistere ancora.
Infondo è risaputo, anche tra i bambini di sette anni come me.
Le stelle si consumano nel loro fuoco, e prima o poi, smettono di brillare.
Ma quando succederà, sono sicura che riusciremo come sempre a risollevarci, dopo essere cadute... perché è così vero?
Niente può distruggere un'amicizia così forte.
Lo penso.
Davvero.
Ma mi chiedo se basti, crederlo...


Milano, 06.11.1965
Caro Diario,
non ho più visto alcun angelo cadere.
E' davvero una cosa positiva.
Certo che lo è.
Significa che la migliore amica si è ricordata che adesso le ha trovate. Le ali intendo.
Sarebbe davvero preoccupante, vederla precipitare per venirmi a salvare da fenomeni di bullismo, ora che ha trovato il posto perfetto da cui non può cadere.
Perché il Paradiso non permetterebbe mai ad una sua creatura angelica di venire quaggiù... giusto?
Se ne è andata un decennio fa, quando avevevamo nove anni, ed allora, come al giorno d'oggi, non posso biasimarla per aver scelto di non prendere più l'ascensore, proteggendomi per poi cadere.
Rialzarsi per sacrificarsi col solo scopo di aiutare qualcuno, logora i propri animi.
Su e giù. Cielo e Terra. Felicità e oppressione. Pace e ingiustizia.
Stelle cadenti decisamente indecise, e pronte ad affrontare un destino già segnato, cercando di cambiarlo.
No, non potevamo schiantarci semplicemente al suolo, e finirla lì.
Impossibile. Inaccettabile.
Era a questo che serviva avere una gemella in battaglia.
A sostenersi quando veniva voglia di buttare tutto all'aria, e finirla.
Ma... non importa se la mia stella gemella ha smesso di esserci per me, fisicamente parlando, dopo una caduta più violenta delle altre.
Si vede che era destinata a fare l'angelo custode per sempre; e quale migliore asteroide impazzito e sbandato da sorvegliare, se non la sottoscritta?
Deve avere davvero un lavoro impegnativo a sostenermi spiritualmente ogni volta che cado.
E, devi fidarti, mio carissimo Diario, capita spesso.
Il razzismo non è sparito con la seconda guerra mondiale, così come avere un genitore africano è ancora qualcosa di tremendamente malvisto.
Oh.
Delle volte mi chiedo se anche in cielo ci siano queste segregazioni razziali, o se lassù conti solo lo splendore della propria anima.
Se fosse così, la mia migliore amica risplenderebbe della luce più bianca.



Note dell'autrice.
Benvenuti. Questa è la prima OS che scrivo e pubblico in EFP. Assurdo, no?
Ma non sono agitata.
Non chiedo giudizi, anche se mi servirebbero.
Avete notato, ovviamente, la maniera penosa in cui ho esposto il tutto no?
Ma era solo perché la protagonista è una bambina.
Ci mancherebbe solo che sappia parlare con un linguaggio forbito!
No. In verità... non ho descritto in maniera minuziosa l'emozioni, semplicemente perché avevo in mente uno schema diverso.
Frasi semplici, dirette, che arrivano dritto al cuore. Periodi colmi di significato, capaci di smuovere qualcosa.
Ci sono riuscita?
Ma certo che no!
Ma mi serviva questo sfogo, davvero.
Detesmo il razzismo. Detesto il bullismo. In pratica detesto questa mia storia stessa che ne ritrae il significato.
Odiatemi, vi prego.
Distruggetemi di critiche, fatemi notare che non ho rispettato tutte le caratteristiche di una corretta pagina di diario, poiché non ho messo la firma della protagonista.
Ditemelo che la mia scelta di rendere questa bambina, e successivamente ragazza, anonima per permettere a tutti di immedesimarsi in lei meglio, non mi è riuscita per nulla.
Mi servirebbe davvero.
Per odiare ancora di più il razzismo e tutto ciò che ha comportato, comporta e comporterà - purtroppo - nel mondo.
Sincere e oneste.
Oppure, semplicemente, ignoratemi e basta, senza leggere.
Ma grazie... se almeno in parte condividete il dolore che tutto ciò può provocare nelle persone vittime di atteggiamenti simili.
Immagine di riferimento.
Presa da Internet, senza chiedere nulla a nessuno, ma non a scopo di lucro. Se il proprietario non vorrà che io l'appioppi a questa One Shot per un Copyright che non ho visto ma che accetterò, la toglierò immediatamente.
Internet è una rete condivisa da tutti. Ma non tutto è a portata di mano a questi.
Ne sono consapevole.
E per finire...
E' probabile che qui non ci sia nessuno che mi conosca... e se ci fosse, si meraviglerebbe di questo mio comportamento così serio e composto.
Ebbene sì, di solito sono piuttosto vivace e... anche pazza, oserei dire. Molto.
Ma, quando parlo di cose che mi stanno a cuore come questi argomenti... no. Non ce la faccio.
Non posso ridere e fare la scema.
Porto rispetto. Consumo il mio cuore nell'angoscia per le ingiustizie. E rinnego con tutto esso tematiche simili.
Spero che voi la pensiate alla mia stessa maniera.
E... grazie. Per gli eventuali lettori.
Siete coraggiosi.
Davvero tant
o :"3

-JJ





  
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