«P-peeta?!» lo chiamò con voce tremante.
Katniss aveva una mano appoggiata sulla pancia e una smorfia di dolore misto a felicità sul viso.
Peeta sorrise, guardando la scena. Lo aspettava da così tanto tempo.
«Ha scalciato, ha scalciato di nuovo!» disse lei, guardandosi il ventre ed incurvando le labbra in un sorriso che Peeta trovò meraviglioso.

Chi l’avrebbe mai detto?
Chi avrebbe mai detto che lei, Katniss Everdeen, la ragazza di fuoco, la ghiandaia imitatrice, il simbolo della rivolta, sarebbe diventata madre?
Persino lei non credeva a quella situazione. Mille pensieri le passavano per la testa.
Provava paura, ansia, confusione, ma soprattutto contentezza e gioia, le emozioni erano in continuo contrasto tra loro, ma la sensazione che provava era comunque positiva.

Un altro calcio.

Il dolore era quasi inesistente in confronto a quella sensazione.  
In tutta la sua vita non aveva mai patito qualcosa di simile: sentire un bambino muoversi dentro di se era la cosa più bella, strana e piacevole che Katniss avesse mai provato.

La ragazza tornò a guardare Peeta, che le sorrideva meravigliosamente.
Lui la abbracciò da dietro, facendo congiungere le loro mani. Le accarezzò dolcemente il ventre, alleviandole ogni dolore.
«Sarai un padre perfetto» sussurrò lei, guardando le loro mani intrecciate.
«Anche tu sarai una madre perfetta. Non potrei desiderare di meglio, Katniss, davvero..» le lasciò un tenero bacio sulla guancia. «Ancora non ci credo..» sussurrò, con un incantevole sorriso stampato sul volto.
Katniss si voltò verso Peeta, perdendosi nei suoi bellissimi occhi azzurri, leggermente lucidi.
Sorrise a quel gesto, considerandolo estremamente dolce.
«..saremo una famiglia..» sussurrò lui, eliminando quella poca distanza che era rimasta tra le loro labbra.

In quell’attimo di infinita dolcezza persino le iridi grigie di Katniss si inumidirono dalla gioia.
Le labbra di Peeta si allontanarono da quelle di lei, aprendosi in un bellissimo sorriso. «Secondo me è una femmina..» sussurrò.
«Rue..» sussurrò Katniss un attimo dopo «Rue Primrose Mellark» guardò Peeta negli occhi, lui semplicemente annuì, sorridendole.
«E’ perfetto per lei..» sussurrò, facendo sorridere Katniss.
«E se fosse un lui?»
«Finnick» sussurrò prontamente «Finnick Cinna Mellark» Katniss annuì esattamente come aveva fatto lui pochi secondi prima.
Non dovevano aggiungere altro, erano dei nomi perfetti.
«Non vedo l’ora che nasca..» sussurrò Katniss, stupendosi delle sue stesse parole. «Immagino già un piccolo Finnick che corre per tutta casa come un matto..» rise
«O una piccola Rue che intona qualcosa con la sua bellissima voce. Canterà esattamente come te..» si sorrisero.

Con un gesto estremamente tenero Peeta le accarezzò la guancia. «Tu mi ami, vero o falso?» chiese dolcemente.
Katniss rabbrividì non appena sentì quella domanda che – nonostante tutto il tempo che era passato – le faceva ancora quell’effetto.
Ma proprio come in passato, le sue labbra pronunciarono «vero» 


 

Questa è la mia prima flash, e - dato che scrivo sempre cose chilometriche - è stato piuttosto difficile scrivere poche cose, perciò questa storia era una specie di sfida con me stessa: scrivere, in poche parole, qualcosa che avrebbe potuto emozionare o comunque lasciare qualcosa di positivo nel cuore di qualcuno.  
Questa flash è nata parlando con una mia amica al telefono. Stavamo discutendo su chi, chi secondo noi, avrebbe portato all'altare Katniss e dei nomi dei piccoli Mellark.
Ero molto indecisa tra "Finnick Haymitch Mellark" e "Finnick Cinna Mellark" ma alla fine ho optato per il secondo :) 

Quindi niente, un bacione e grazie per aver letto fin qui!
 Vi lascio qualche mia One-Shot recente nel caso vi andasse di leggere qualcosaltro di mio, un bacio!

Chuck vs. le piccole cose (Chuck, serie tv)
Inaspettato & I tasselli del puzzle (originali)
Heart's on fire (originale)

♥