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Autore: ivi87    28/05/2014    9 recensioni
Un pò di gelosia va bene.. ma bisogna stare attenti Castle... :)
Timeline: dopo la 6x13
Se state cercando una fanfic seria, angst, introspettiva e strappalacrime... beh, passate oltre! xD
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Beautiful mess

 

 

# 1 – Non si deve chiamare la sfortuna

 

È strano come il nostro istinto riesca a percepire certe sensazioni anche quando il corpo sta dormendo.

Questo è il primo pensiero che transita tra le nebbie del sonno mentre Castle si sente fissare intensamente.

“Se sono io a fissarti mentre dormi, ti arrabbi” borbotta aprendo un occhio.

Kate gli sorride, seduta a gambe incrociate sul letto “Vero”.

Quando apre anche l’altro occhio, Castle si accorge che è già vestita e perfettamente pettinata.

“Avevamo qualcosa in programma?” le domanda cercando di ricordare se avessero deciso di fare qualcosa di particolare per quella domenica.

Beckett scuote la testa “No, ma non avevo più sonno e finché il mio telefono non squilla possiamo organizzare qualcosa”.

“Ora che l’hai detto, il distretto ti cercherà di sicuro! Come te lo devo dire che non si deve chiamare la sfortuna?” si lamenta Castle, portandosi entrambe le mani alla fronte fingendosi disperato.

“Finiscila, lo sai che non credo in queste cose. La sfortuna non esiste”.

“Ecco, ora ci colpirà un asteroide”.

La donna rotea gli occhi “Va bene, nei pochi attimi di vita che ci rimangono ti dispiacerebbe alzarti e vestirti?” Castle sbuffa mentre Kate esce dalla loro camera.

Raggiunge veloce i fornelli e mette a scaldare la piastra.

Sfortuna? Ma quando mai!

Mancano pochi mesi al matrimonio, il trasloco da Castle è ormai ultimato, e per colazione quella mattina... waffles!

Il suono del campanello interrompe i suoi pensieri.

Per fortuna è la porta di casa. Se fosse squillato il telefono chi l’avrebbe più fermato Castle, con i suoi te l’avevo detto, hai chiamato la sfortuna...

Veloce raggiunge l’ingresso e quando apre la porta, per un istante le sembra di vedere un fantasma.

“Kay mon cœur sei diventata splendidà” esclama l’uomo alla porta schioccandole immediatamente  due sonori baci sulle guance.

Kate strabuzza gli occhi più volte prima di manifestare un enorme sorriso sul volto “Mathieu!” ora è lei che lo abbraccia forte “Non ci posso credere!”.

“Credisci mademoiselle Beckètt” risponde lui ricambiando il sorriso.

Kate si porta automaticamente le mani alla bocca “Oddio il tuo accento francese..sarà passato un secolo dall’ultima volta che l’ho sentito!” esclama piacevolmente sorpresa.

Mathieu ride “Dai, ti prendo in giro, parlo un inglese perfetto ora!” confessa dandole un leggero colpetto al gomito “E comunque sono passati ben diciotto anni, Kay”.

“Sembrano molti di più però. Vieni accomodati!” si scosta di lato per lasciarlo passare e gli fa strada al’interno.

“Niente male Kay, sei milionaria adesso?” le chiede ridendo, osservando il loft.

“Lo sarà tra un paio di mesi” la voce di Castle li sorprende, entrando in soggiorno.

Kate fa un passo avanti mettendosi tra i due uomini “Matt ti presento il mio fidanzato, Richard Castle e... Rick, lui è Mathieu Polìs un mio compagno di scuola del liceo”.

Lo scrittore si prende qualche attimo per studiarlo.

Non molto alto, magrolino, viso asciutto, pelle molto pallida, quasi diafana.

Un sorrisino spunta sul volto di Castle mentre nella sua testa lo decreta come ‘innocuo’.

Allunga la mano e cordialmente lo saluta “Piacere di conoscerti, soprattutto se hai dei succulenti aneddoti su Kate da raccontarmi” come aveva fatto con Royce, Castle è sempre curioso di saperne di più sulla giovane donna che sta per sposare.

“Non molti in verità, ho frequentato solo un anno nella sua classe grazie ad un gemellaggio interculturale con il mio liceo a Parigi, ma comunque sì...qualche storiella potrei raccontartela” spiega Mathieu, ricambiando la stretta di mano.

La detective arrossisce immediatamente, ma li lascia fare, contenta che si stiano simpatici.

“Fai colazione con noi?” suggerisce Kate “Stavo per fare i Waffles”.

“Che Dio benedica l’America” risponde solamente, in senso affermativo.

“Niente Waffles in Francia?” domanda lo scrittore.

Matt assume una finta aria snob “Oh mon dieu no, siamo troppo perfettini” esclama facendoli ridere entrambi.

Castle lo conduce al bancone e Mathieu si accomoda su uno degli sgabelli mentre lo scrittore dispone piatti e bicchieri sul lungo ripiano rettangolare e Kate comincia a preparare la pastella.

“Come hai fatto ad arrivare qui?” domanda Kate mentre mescola.

“Sai, anni fa hanno inventato l’aeroplano. La gente lo usa per spostarsi da un posto all’altro” scherza.

Castle si lascia sfuggire una risata genuina “Sei simpatico! Come puoi essere amico suo?”.

Stavolta tocca a Matt ridere.

“Ah. Ah. Ah. Esilarante!” commenta, ironica, Kate “Felice di vedere che già andate d’accordo”.

“La verità è che sono a New York da un paio di giorni e mentre mi dedicavo alla piacevole lettura del Ledger, indovinate chi annuncia il suo fidanzamento a pagina 6?”

Kate si mordicchia il labbro guardando Castle.

È stato un passo davvero importante per loro, tanto da incorniciare il piccolo articolo e tenerlo sul cassettone in camera da letto.

“Il resto è stato semplice, ho cercato il 12° distretto e lì il tuo capitano mi ha dato il vostro indirizzo. Anzi, mi sapete spiegare perché stesse ridendo soddisfatta?” domanda infine con perplessità.

Ora è Kate a ridacchiare soddisfatta, lasciando a Castle l’onere di spiegare.

“Diciamo che il Capitano Gates non è proprio una mia fan...” espone “...Credo si sia appena vendicata per quella volta che le ho rotto la bambola orrida...” sussurra poi tra sé.

Beckett serve un waffle ad ognuno “Sono contenta che l’abbia fatto!” versa anche il caffè “È la prima volta che torni a New York?” domanda poi, sedendosi.

“Sono stato negli States un paio di volte per lavoro, ma sì, qui a New York è la prima volta”.

Castle addenta un boccone ascoltando con interesse “Quindi non vi vedete dal liceo?”.

Kate annuisce “Dal 1996 per l’esattezza ma per anni ci siamo scritti via e-mail”.

“Sono rimasto in contatto con quasi tutti fino a quando non ho iniziato a lavorare. Poi ci siamo un po’ persi... Tu ad esempio in accademia facevi orari assurdi! A volte mi rispondevi una settimana dopo” racconta Mathieu. 

“E non sai quanto mi dispiaceva!” aggiunge subito Kate.

“Non preoccuparti, è normale. È la vita, si va avanti sempre e comunque, giusto?”.

“Ben detto!” sorride Kate “Che ne dici se ti portiamo un po’ a visitare la città? Sono cambiate parecchie cose in diciotto anni”.

Dopo un paio di bocconi carichi di sciroppo d’acero, “Dove alloggi?” domanda curiosa, Kate.

Mathieu si pulisce un momento le labbra con il tovagliolo “Al Melville Inn ma mi stanno lentamente prosciugando, me ne devo cercare un altro più economico”.

“Puoi stare qui!” esclama Kate prima di rendersi bene conto di quello che ha detto “Può restare qui, vero?” domanda poi, un pochino titubante, a Castle.

Rick sorride “Certo che può stare qui, è anche casa tua adesso”.

Kate scocca un bacio sulla sua guancia in ringraziamento poi si rivolge a Matt “Finita la passeggiata turistica ci fermiamo a prendere le tue cose”.

“Siete sicuri? Non voglio disturbare”.

Castle gli posa una mano sulla spalla “Ormai è deciso e poi...” si volta e strizza l’occhio a Kate “Non può essere peggio di Pi!”

Lo squillo del cellulare di Beckett le impedisce di rimproverare il fidanzato anche se sotto sotto è d’accordo con lui.

Recupera il telefonino e si apparta per rispondere.

Rick scuote la testa solennemente “La sfortuna sta per colpire entro 3... 2... 1...”.

Kate torna di corsa in soggiorno “Ragazzi, mi dispiace tantissimo ma devo scappare al distretto!” afferra una giacchetta leggera e la borsetta dall’armadio all’ingresso e torna verso i due uomini.

“Come volevasi dimostrare...” la apostrofa Castle.

Lei si limita a guardarlo male e a lasciargli un leggero bacio sulle labbra “Lo porti tu a spasso?” chiede infine.

“Ci penso io!”.

Kate abbraccia Matt ma continua a parlare con Castle “E vedete di non farvi arrestare!”.

“Perché dovrebbero arrestarci?” domanda il francese, preoccupato.

Castle e Beckett sospirano, senza dargli una risposta.

 

 

 

Ivi’s corner:

e si parte in questa piccola avventura, spero abbiate voglia di divertirvi con me :-*

Se cercate una storia seria, profonda e strappalacrime... siete nel posto sbagliato!! ;-p

 
Rachi, Ari, Ludo, Fede come sempre GRAZIE!! Sante donne xD

 

Al prossimo capitolo!! :-*

 

Ivi87

   
 
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