Attrazione al profumo di rosa

 



E’ ormai da tre settimane che lavora come giardiniere in questa villa, ed è dal preciso istante  in cui si trova ad abitarci che sento il bisogno di possederlo.

A causa dei continui impegni di mio marito sono finita per fare la vita di una signora impegnata solo a ricamare e basta, e per giunta la mia vita sessuale è un totale disastro.
“Mi dispiace cara ma sono troppo stanco, e poi ti ho già detto che non voglio smancerie, tantomeno in pubblico.” Ecco, solo questo sapeva dire.
Va bene che siamo soltanto agli inizi del ventesimo secolo e che la figura femminile è soltanto rappresentata dalla madre e moglie devota, va bene che commettere adulterio è disonorante per una donna di alta classe, ma accidenti: sono pur sempre una giovane donna di appena venticinque anni e la sola presenza di quel giardiniere manda in estasi il mio corpo.

Mi ricordo tanto di quel giorno in cui venne ad offrirsi come addetto alla manutenzione del giardino: era lì, che indossava un abbigliamento misero di valore, vestiti vecchi e sporchi di terra, sinonimo della sua povertà. Ma quello non bastava per far sfigurare la sua immagine perché il suo fascino, la sua rosea bellezza, sprigionavano da tutti i pori.
Il viso, il corpo di quel ragazzo sembravano scolpiti dagli angeli, ma quelli che mi rimasero impressi nella mia mente erano i suoi verdissimi occhi, così puri…

E’ da quel giorno in cui lo vidi, che ogni volta che incrocio il suo sguardo, provocante come un felino in agguato,  una scarica elettrica attraversa il mio corpo, come in balia di tuoni e fulmini.

Lo sento sempre dalla finestra che fischietta, canticchia beato.
 Dio, non resisto più a questa tortura, devo assolutamente fare qualcosa o impazzirò.

Eccolo lì, sta innaffiando la pianta di rose.
Ma cosa sta facendo adesso?  No! Non puoi toglierti la camicetta proprio ora, quel corpo seminudo lo posso guardare solo io capito?
Posso notare con piacere che ti stai rinfrescando il collo ed i capelli con quell’acqua limpida...

D’un tratto mi affaccio dal balcone in cui mi trovo, appoggiando una mano sulla ringhiera di marmo mentre con l’altra mi faccio aria col ventaglio, che tra l’altro non mi sta aiutando affatto dato che ho sempre più caldo.
Lui ora mi ha vista e sta sorridendo beffardo da lì in basso. Devo darmi una mossa, ora o mai più.
Faccio cadere accidentalmente il mio ventaglio, un vero peccato…
“Scusami Jade, saresti così gentile da riportarmi il ventaglio quassù, per favore?” dico seria.
Non posso far altro che comportarmi così per ora, non deve scoprire che sono attratta da lui.
Guarda prima il ventaglio, poi ritorna a guardare me. Sorride di nuovo, che abbia scoperto che è stata una messa in scena?
Poi lo vedo girarsi da un’altra parte e chiamare una cameriera che passava di li per caso: “Sophie cara, alla signora è caduto il ventaglio. Potresti per favore andare a riportarglielo?”
“Si certo, non c’è problema Jade.”
Che cosa!? Non ci credo ha capito tutto! Di nuovo quel sorriso magnetico… No, lo sta facendo apposta!

Ritorna ad innaffiare le rose, poi prende un secchio d’acqua e se lo butta addosso.
L’effetto dell’acqua sul suo petto scoperto è così sensuale, quanto vorrei saltargli addosso in questo momento…

Ma non finisce così, caro mio. Giuro che la prossima volta che mi capiterai sotto mano, tu ed io ci troveremo in questo letto dalle bianche lenzuola a condividere un momento tutto nostro, parola di contessa.
 
 

Salve, popolo di Dolce Flirt!
Devo dire che questa è la one shot più “piccante” che abbia mai scritto, e  in un certo senso mi fa sentire più matura.

Mi frullava dalla testa già da un po’ dopo aver visto la fiction “Rodolfo Valentino: la Leggenda” in cui all’inizio del film c’era una scena simile tra il protagonista (che faceva per l’appunto il giardiniere) ed un altro personaggio. Mi aveva colpita molto perché in un certo senso la trovavo “affascinante” come scena. Così l’ho riadattata un pochino inserendoci il sexy giardiniere del gioco (solo io lo trovo sexy? o.o)  e, per l’appunto, la dolcetta.

Che dire… Vi ringrazio per la lettura, e alla prossima avventura!

Un biacione enorme,

Love Piano